Domande utili per uscire dalla depressione
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- čas přidán 27. 06. 2011
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Quali sono le domande che possiamo farci per uscire da uno stato di depressione?
Quali sono le pratiche utili per migliorare il mio stato?
Ciao, ti racconto di cosa mi ha aiutato e la mia esperienza.
Posso dirti che quando siamo depressi e aspettiamo che passi il tempo non ci curerà , il TEMPO non conta nulla, contavo i mesi per molto tempo in quel limbo di dolore, solo tu puoi iniziare a tirartene fuori, deve venire da te, passo dopo passo. se tu non vuoi nessuno psicologo sarà utile.
Nel mio caso c'è stata una crisi con forte disagio psicologico, se pensi di essere pazzo stai tranquillo, avere sempre ansia, vedere le cose in modo strano, avere paura di persone, cose , sensazioni brutte mai vissute prima, mantieni la calma, ho fatto un percorso di psicoterapia, in dei momenti molto critici, non ci vedo niente di male, penso che possa aiutare, ho visto che per qualcuno fa la differenza.
Non credere di essere l'unica persona sulla terra che sta vivendo questo, ritrova la calma, trova un tuo spazio di quiete, e se non lo hai mai avuto CREALO adesso, un posto positivo, fuori o dentro di te. Io sentivo dei video o audio di meditazione ad esempio per trovare pace un secondo.
La mente vagava (e ogni tanto ci ritorna) in pensieri negativi come odio, vergogna, sentirsi una nullità, confrontarsi con gli altri, sappi che sono solo pensieri, e NOI NON SIAMO I NOSTRI PENSIERI, siamo molto ma molto di più , a me ha aiutato molto scrivere i miei pensieri , in modo da osservarli per quello che sono, e non affogarci dentro, ma ci sono anche molti altri modi, viviamo in un momento storico dove abbiamo accesso a tanti strumenti.
Ho scritto un diario, ti permette di mettere su carta i tuoi pensieri, emozioni, cosa vuoi, cosa non vuoi, fare chiarezza, raccontarti, crescere, è stato molto importante per me, lo faccio ancora oggi a distanza di anni perché mi fa bene.
Ho imparato a dire di NO agli altri,é brutto da dire ma sembra che più stai male più le persone sono cattive con te, metti dei paletti con le persone che non ti fanno bene adesso, impara volerti bene, a rispettare te stesso, rispetta il tuo spazio interiore.
Fare qualcosa, ho riniziato da piccole cose, sistemare la camera e ordinarla, pitturare una mensola, aggiustare quella cosa rotta, per arrivare a prenotare un esame, trovarmi un lavoretto.
Importante è stato leggere dei libri in grado di aiutarmi , per me è stato fondamentale scoprire la parola "Consapevolezza" e saperne di più. Ho scoperto che mi autoinfliggevo del male fino in fondo ogni giorno perché ero totalmente immerso in pensieri negativi, vedevo solo il male negli altri.
Spero, chiunque tu sia, di averti aiutato anche solo per una piccolissima parte in questo tuo momento.
ma ti dico che se stai affrontando questo, ora, sappi che dal dolore può nascere qualcosa di grande, passo dopo passo, con costanza e coraggio.
Non è la fine, ma forse un inizio di qualcosa di ancora più grande, più avanti ti guarderai dietro e magari ti commuoverai per aver superato questo momento, ringrazio per averne sofferto perché tutto questo mi ha reso migliore.
Se ti va di parlare e ne hai bisogno mi fa piacere
Ti voglio bene amico/a
Buona vita ❤️
Sei riuscito a realizzarti poi? Mi sono fermato a leggere il tuo commento, probabilmente perchè nn ho più idea di cosa fare... E mi trovo proprio sulla sedia che nel video vediamo a destra...ho speso tanto tempo a farmi aiutare ma, purtroppo, ad oggi riesco a pensare solo che quando convivi per 20 anni con alcune problematiche non sarà un percorso di psicoterapia a farti uscire dalle difficoltà...di anni ne ho 24 ora e sinceramente la mia vita si sta bloccando e ho paura; ho paura di non trovare la mia strada, di non realizzarmi o di finire a "tirare campare"...perchè per una serie di circostanze ho iniziato l'università solamente quest'anno, a 24 anni e ricominciare psicoterapia ora significherebbe 'bloccarsi' un'altra volta. Perchè va bene che la salute viene prima di tutto ma, parliamoci chiaro, alla vita non gliene può fregare di meno della tua salute fisica/mentale...la vita continua e tu, magari, riuscirai anche a superarli quei problemi ma il tempo 'perso' non te lo ridà nessuno. Tu a che punto della tua vita eri quando hai dovuto affrontare tutto ciò di cui parli nel tuo commento?
Che libri hai letto ???
Mi sono salvata quando ho capito che non ero il mio Ego (una corazza che uccide), non ero la mia mente (che serve per azioni/riflessioni pratiche) ma qualcosa di molto meglio.. piu' vero, piu' sereno, piu' equilibrato.
Ho 31 anni e il tuo commento lo avrei potuto scrivere io perché è esattamente ciò che ho passato quando ne avevo 18. Sono molto sorpreso da ciò... a me ha aiutato abbastanza prendere anche delle medicine, facendo sedute con una psicologa. Il cervello in pratica non produce più quella sostanza che ti fa star bene, endorfine se non erro, ne uscii abbastanza in fretta, anche se a me sembro' un eternità, furono circa 6 mesi di inferno. Letteralmente inferno, avevo questa percezione distorta, vedevo persino i visi delle persone come se avessero espressioni maligne. Non abbiate paura a chiedere aiuto, tutto si supera, solo alla morte non c'è rimedio.
@@g.u.a6381 ciao, ma intendi 6 mesi di terapia o 6 mesi da quando hai iniziato a non sentirti bene?
Ho scoperto Scardovelli troppo tardi nella vita :-) un vero patrimonio per l'umanità. Non saprei come esprimere il mio ringraziamento per i suoi video che grazie ad un insulso cellulare anch'io posso permettermi.
Io ho avuto il culo un giorno di tre mesi fa cervando di combattere il narcisismo di imbattermi in un tuo video su tale argomento e da allora mi si é aperto un mondo.
Grazie maestro mauro
C'È tanta bontà in Mauro
La depressione è un male atroce. E ogni caso è soggettivo, non esistono cause generali ma vanno ricercate nelle specifiche situazioni dei soggetti che ne soffrono.
un altra cosa che mi viene in mente da questi video è la differenza che passa fra sapere una cosa e saperla spiegare, due robe molto diverse, Scardovelli è prima di tutto un maestro nell'arte di saper spiegare le cose.
stefano Che pirla questo... ma quanto anni c'hai?
@@glassorchidarium-orchidari8241 Perché dovrebbe essere un ciarlatano? Mi pare un giudizio questo. Egli propone implicitamente di partire dal "fare" per sentirsi, anziché spiegare. E sentendosi bene anche senza apparente motivo le cose ci possono anche riuscire meglio, creando un circolo vizioso positivo. Per chi ha una qualche idea su Milton Erickson è un tipo di approccio. Una scuola con una idea ben precisa. L'ipnosi non è una cavolata. Il ritmo che ci fa abituare, permette al pugile avversario di prudurre una finta ed entrare efficacemente. Il ritmo è la velocità sono fattori determinanti nel successo dell'ipnosi . Cosa ne pensa lei?
@@glassorchidarium-orchidari8241 Io farei un certo tipo di discorso: 1 ci sono persone che rimangono nell'astensione dall'azione e procrastinano di agire e questo causa la depressione e fa ristagnare il problema. Ma se iniziassero ad agire risolverebbero il problema. Pensano cioè troppo. 2 ma ci sono anche persone che non accettando la situazione oggettivamente non hanno mezzi alla loro portata per cambiare le cose e allora non hanno soluzione. Perché magari in questo momento la situazione è così. Se uno ha disgraziatamente perso le gambe, è così per sempre. Se queste persone sono depresse può darsi che vogliano stare depresse, perché altrimenti si accontentano ma ciò che hanno non è ciò che veramente vogliono, e accontentarsi sarebbe una finzione. La finzione non è il nostro vero "noi stessi". E ciò causa depressione. Allora o si fa come propone Scardovelli si lavora per arrivare ad accettare la realtà, perché non la possiamo cambiare. E si raggiunge la serenità. Oppure si rifiutano le frottole, non avendo accettato il compromesso, ricordandosi che ciò comporta anche una minor efficienza del sistema immunitario e una esposizione maggiore all'infarto. Una giornata ha 24 ore, io preferisco morire di infarto a 40 anni piuttosto che pieno di tubi in ospedale a 95 anni, circa per 16 ore ogni giorno, e mediamente accetto la realtà solo per 8 ore su 24. Il video è indirizzato a chi principalmente deve solo agire per risolvere i propri problemi. Quindi diciamo è indirizzato forse al tipo 1 del mio esempio. Scardovelli si espone molto in ciò che dice. È evidente che non ha risolto tutti i problemi. Ma anche gli altri psicologi non hanno risolto tutti i problemi. Di Raffaele Morelli, per esempio, non potremmo mai contestare nulla perché non si espone niente, almeno in ciò che ho letto . Scardovelli invece commette anche errori, errori umani, ma almeno è senza maschere. Buona serata...
Q
Tutto
Un male che non si vede...ma drammatico
Sicura che non si veda?
Si vede si vede!
@@ste3370 Eccome che si vede .
@@lafamosavalentina C'è chi riesce a mascherarlo bene, te lo garantisco.
La figura che viene rappresentata che all'apparenza il depresso va a passo funebre e nell interiorità cè una bomba a orologeria..è davvero illuminante!
Sincerità culturale e chiarezza meraviglia!!
Sei un grande Mauro....un GRANDE MAESTRO !!!!
Questo professore è davvero forte.
Belle parole!
Rivolgersi a qualcuno competente!
Finora non sono riuscita a trovarlo!
Che bello aver scoperto i suoi video!!! Mi hanno tirato molto su e sono molto utili per stare meglio..veramente!! Grazie mille!!
Unico. Davvero bravo nella capacità di spiegare la problematica in un modo del tutto singolare e anche ironico al punto giusto.
Sono stato triste per un grande periodo proprio perché tendo a crearmi strutture depressive proprio come la sedia , grazie mille mi ha davvero aiutato a cambiare modo di pensare , forse certe volte diamo troppo peso credo che imparare a distaccarsi che sia da un evento negativo che sia da una figura o dipendenza sia la cosa che ci renda più liberi e quindi felici in assoluto la libertà sta la dove il male non tenta:)
Uno dei pochi degno di essere ascoltato.intelligente e umano
Molto competente
La depressione è il contrario del narcisismo. I narcisisti sono innamorati di loro stessi, i depressi odiano loro stessi. Quindi bisogna lavorare su se stessi per imparare ad amarci. Nessuno ci può amare come noi stessi. E solo dopo che avremmo amato noi stessi avremmo amore da dare agli altri.
Può essere invece che chi è narcisista e' anche depresso proprio a causa della sua consapevolezza di essere narcisista?
@@Luce861 Non credo
Non dica scempiaggini
Grazie Mauro, e' vero, e' indispensabile trovare gli stimoli per passare dallo stato di totale impotenza e passivita' all'azione, risvegliare la curiosita', cercare una soluzione E' il primo indispensabile passo per uscire dal tunnel
questo video l'avrò visto mille volte. è la storia della mia vita.
Fratello io ho vissuto in depressione per 4 anni e ne sono uscito piano piano. Abbi fiducia in te, realizza quello che vuoi , coltiva le tue passioni. E come dice scardovelli modellati, apprendi da chi sa più di te. Impara, sogna, socializza. Ricordati che non devi darti spiegazioni sempre ma trovare le soluzioni. In bocca a lupo.
@@lacodadirabiot2824 Ormai ho dimenticato il numero di anni da quando son depresso. Lo sono da quando ero un ragazzino. Vado per i 24 ora, e non vedo futuro e via d'uscita.
@@Chris-fq1hz non mollare. Non esiste che molli, pensi di esserlo o semplicemente non sei contento di quello che fai o hai. Sai la depressione è una parola pesante e un qualcosa di pesante, è quella cosa che ti frena nella vita , nei tuoi progetti, che ti fa stare sul divano che ti fa perdere le giornate davanti ad una TV o a guardare il soffitto. Che ti prende lo stomaco, con ansia e vere e proprie fitte. Quando non capisci perché non riesce a fare quello che dovresti fare. Non riesci a studiare a divertiti ecc... la depressione si può sconfiggere se prendi coscienza di te e ti guardi dentro. Poi non si tu cosa abbia, ma ti posso consigliare di parlarne con le persone care o amici o psicologico. Ma tutto va via anche la depressione , la devi ascoltare ti sta dicendo qualcosa non ascoltare il cervello ma quello che senti dentro. Cerca di non reprimere quell'ansia! Ma ascoltala e chiediti cosa vuoi per te , e cosa ti piacerebbe fare. ;-)
@@Chris-fq1hz ah. Io ne ho 30, non sai quanto avrei voluto capire cosa era questa depressione, ho passato anni e anni stando male senza capire cosa mi stesse accadendo. Quando l'ho capito a 29 ho svoltato la mia vita.
@@lacodadirabiot2824 La fai facile.
Ti ringrazio per le parole spese, il contributo, ma soprattutto per il tempo speso, specialmente a quest'ora tarda.
Mi spiace tu abbia fatto una ricerca e ascolto interiore del problema abbastanza tardi, trovandone però una soluzione, spero definitiva (anche se una cura definitiva è estremamente difficile quando la depressione maggiore si cronicizza e assume un ruolo significativo nella vita del malato depresso). Purtroppo non mi trovo del tutto d'accordo, nè con te nè con Mauro Scardovelli, nonostante abbia apprezzato i vostri punti di vista. La depressione maggiore non è uguale per ognuno di noi, a causa della sua stessa soggettività. È vero che va presa coscienza del malessere e rilevarne la soluzione, ma se fosse così semplice nessuno sarebbe più depresso. Ti senti inghiottire all'interno di una spirale di tristezza e apatia, a causa della quale la stessa soluzione ideale ai problemi perde il senso di esistere. È un malessere perfido. Non vuole che tu ti liberi dalle catene. Quando trovi il modo di spezzare le catene ti rendi conto di essere dentro una stanza chiusa a chiave. E così via. Un'eterna illusione di fuga. Ho a che fare con una patologia riconosciuta a livello biologico, purtroppo. Spero che da qui in avanti il percorso migliori. Grazie ancora. Buonanotte e in bocca al lupo.
Io ho fatto lo stesso meccanismo ho iniziato a chiedere a persone vere ma poi ho il difetto di fidarmi delle persone e ci sono state persone bloccanti. Sono ancora abbastanza bloccato ma ho avuto la conferma che ci sono persone con cui puoi parlare e persone di cui non ti devi fidarere
Detto da lui sembra tutto così semplice, chiaro, intuitivo ma per qualche strana ragione non lo è affatto per le persone comuni... il principale ostacolo per ogni cosa è la paura di soffrire e di non riuscire a sopportare tale sofferenza
Verissimo. Però ciò che dice, è semplicemente la realtà: quando ti cominci a dire COME, e non a chiedere PERCHÈ, seppure difficile, la tua forza comincerà ad emergere, la tua voglia di tornare a vivere, si riaccenderà.
Ho scoperto qs sera i Suoi video. Ho capito cosa cercare e cosa chiedere. Grazie ancora
Una parola ..grazieeee
Parlando di "modelli", nella storia di molti di quelli che "ce l'hanno fatta" c'è spesso, non sempre ma spesso, un elemento in comune: un incontro, un avvenimento, qualcosa di casuale e inaspettato che ha permesso la svolta: purtroppo credo che da soli non se ne esca quasi mai, abbiamo BISOGNO degli altri, tutti, e non è una debolezza, è la natura umana che è socievole! A volte basta un "piccolo" gesto di VERO amore per salvare una persona, ma questo è sempre più raro...
Se si parla di depressione clinica, ci vogliono le cure naturali o farmacologiche. E si può guarire
@@angelafranchini6305 No, parlo di solitudine: se si prende un depresso e lo si riempie di farmaci, ma lo si lascia solo, non credo cambi molto...purtroppo la "rete sociale" determina una grossa parte del nostro benessere: non dico che non si possa stare bene anche da soli, solo che è molto più difficile rispetto a chi può contare su una più o meno estesa rete di persone che gli vogliono bene...grazie per l'interessamento in ogni caso! :)
Ho letto decine di messaggi qui e sono pienamente d’accordo con il tuo pensiero. L’uomo moderno è SOLO. Non intendo SOLO perché eremita, ma SOLO in mezzo a migliaia di altre persone che a loro volta sono SOLE e via così....... manca il VERO AMORE cioè la capacità di CAPIRE gli altri solo OSSERVANDO e ASCOLTANDO! I depressi hanno una sensibilità al l’ennesima potenza che li rende disarmati davanti a chi ne ha meno o per nulla. Un depresso che ne esce è milioni di volte più forte di una persona “normale”. Parola magica per “guarire”: AMORE!
@@Nadia-wx7dg Esatto, manca l'empatia. Totalmente. Chi è empatico difficilmente riesce a fare lo "stronzo" a comando, quindi o si isola per "proteggersi" o subisce angherie quotidiane dal 99% delle altre persone, che non si rendono lontanamente conto del male che fanno col loro egocentrismo, narcisismo esasperati, e magari è anche l'empatico che viene "colpevolizzato" perchè non capisce, non perdona gli altri che "poverini, se si comportano così chissà quanti problemi hanno\hanno avuto, vanno compresi, perdonati e amati, sei tu empatico una merda che vuole giudicare gli altri". Io intanto mi sforzo di non fare male a nessuno (sono umano, non sempre mi riesce ovviamente) ma gli altri hanno tutte le attenuanti del caso, mentre io magari vengo colpevolizzato se ho bisogno di tempo in solitudine (stavolta volontaria) per "ricaricarmi": come ha detto anche Scardovelli in un altro video, la "felicità" si raggiunge attraverso una rete di relazioni armoniche, "io dono a te e tu doni a me", ma quando il "dono" è sempre a senso unico, le energie che risucchia sono immense, e un empatico ha anche bisogno di ricaricarsi, se non attraverso l'amore di un'altra persona almeno attraverso una sana solitudine per ripulire l'anima e la mente da tutta la merda che la maggior parte della gente ti butta addosso...grazie per la chiacchierata in ogni caso, apprezzo molto! :)
@@mrkite89 talvolta trovare anche solo una persona che ti voglia bene e ti accetti e, se serve, ti aiuti e' difficile. e basta una x rendere la vita meno amara. Angeli in carne ed ossa sono difficili da trovare anche se certo vale sempre aiutati che il Ciel ti aiuta
Grazie!
Seguo da tempo con grandissimo interesse i video di Mauro a cui esprimo tutta la mia gratitudine!
Volevo lasciare un commento tecnico, perchè non so se avete notato che queste ultime interviste hanno un audio bassissimo. Spero si possa tornare a un audio più alto per il futuro. Grazie e buon lavoro.
Importante spunto. Da integrare e correlare con le altre video-lezioni magistrali del Prof. Scardovelli. Vedendo e seguendo le sue lezioni su Internet si avvia un percorso di cambiamento. Grazie per la sua gentilezza nel condividere il proprio lavoro.
Grande mauro insegni cose davvero importanti per stare meglio ed essere positivi con sé stessi grazie
Guarire dalla depressione è molto semplice, basta fermare i pensieri e dare ascolto allo stato di stato di malessere, cioè bisogna concentrarsi un attimo e cercare di capire da quale parte del corpo nasce il dolore che proviamo, ci accorgeremmo subito che il malessere cessa istantaneamente. Questa è stata la mia strategia per vincere la depressione quando sentivo insopportabile quel peso che, come un giogo sulla nuca, mi tirava giù e mi faceva incedere curvo con quel mio perenne stato di afflizione che mi rendeva oggetto dello scherno dei compagni di scuola, avevo 12 anni. Mi sono accorto così che quel dolore, così indescrivibile e così imprecisabile, mi avvolgeva quando mi trovavo in completa balia della mia mente e della sua necessità di produrre pensieri senza freno. Ho scoperto allora che io non ero la mia mente e che c’era una parte di me che mi chiedeva di non produrre pensieri, ma di vivere ancorato al presente, era lei a produrre il dolore quando davo via libera ai pensieri e a farlo cessare quando riprendevo in mano le redini della mente.
Quindi devi affrontare il dolore e non chiederti quale siano le sue motivazioni, perché resteresti sempre nella mente e lui ti rincorrerebbe sempre più forte, ma devi integrare questa pratica anche con l’ascolto dei sogni, perché l’attività onirica ha la stessa origine e lo stesso scopo.
La parte di noi che genera i sogni è quella forza che ci permette di respirare mentre dormiamo, che ci fa pulsare il cuore o che ci fa guarire se ci procuriamo una ferita e quindi è quella volontà di vita che consente al corpo di svolgere tutte le sue funzioni autonome, si tratta della stessa energia vitale che vuole che il corpo del neonato si sviluppi fino a diventare adulto e poter procreare, è una forza istintiva che ha questo scopo e alla quale non possiamo dare ordini, in quanto non ubbidisce al nostra volontà.
Questo istinto di sopravvivenza di cui è dotato il nostro corpo possiede molta energia quando siamo giovani e può urlare forte la sua sofferenza attraverso gli incubi, oppure attraverso patologie psicosomatiche o sindromi varie che, infatti, sono molto frequenti tra gli adolescenti. La componente vegetativa dell'essere umano è dotata di un'intelligenza consapevole e autonoma che ha la necessità di farci pervenire un messaggio per lei vitale, ma che avvenga attraverso il sogno o la realtà per lei non fa differenza, perché non possedendo la mente per lei esiste solo il tempo presente, per cui non può prevedere il risultato della propria attività.
L'istinto di sopravvivenza, che è presente in ogni singola cellula del corpo, ha soltanto uno scopo che è quello di mantenerci in vita e quindi il disagio che ci dimostra in sogno è dovuto al fatto che invecchiamo e che poi la vita finisce. La morte è un accadimento che noi diamo per scontato, ma per il nostro istinto di sopravvivenza non è affatto un evento ineluttabile e i sogni hanno proprio lo scopo di informarci di questa realtà e vogliono metterci al corrente di questo anche se siamo ancora molto giovani e questo perché inconsapevolmente attraverso l'attività mentale produciamo un'energia che danneggia una parte energetica di noi stessi determinando l'invecchiamento del corpo.
Quando nasciamo non possediamo la capacità di pensare, eppure sopravviviamo poppando il latte materno guidati dall'istinto e quando abbiamo bisogno di nutrimento per crescere è lo stesso istinto che ci fa piangere, perché così saremo accuditi, come fanno tutti i mammiferi, ma anche l'uccellino che spalanca il becco per essere imbeccato.
L'attività mentale non è connaturata all'essere umano e durante il sonno il corpo assume il noto Respiro Circolare attraverso il quale cerca di depurarsi dall'energia pensiero/tempo che abbiamo prodotto durante il giorno. I pensieri infatti, essendo rivolti al ricordo di situazioni passate o proiettati nel futuro, producono l'energia-tempo che inquina una parte del nostro essere che non possiamo vedere ma che fa parte integrante dell'istinto di conservazione di cui è dotato il corpo e cioè l'Aura.
Prendere in considerazione i sogni con il giusto approccio è fondamentale per il nostro benessere psicofisico e per capire meglio invito a leggere questo mio articolo.
www.fisicaquantistica.it/salute-ed-alimentazione/la-cura-olistica-dell-anoressia
Lei è un genio.
Grandeee!!! 👏👏👏Grazie!
che grande Scardovelli! all'inizio non mi piaceva tanto perché parla in modo semplice, ovviamente è una stronzata perché in teoria dovrebbe essere un pregio e non un difetto... mah sarà che i nevrotici amano troppo i loro malesseri per vederseli liquidati così, senza neanche un trattato di duecento pagine sull'ermeneutica dell'esistenza...ahaha...comunque grande competenza e capacità di sintesi, complimenti, alla fine una volta capita la struttura di certi modelli uno poi la può applicare da solo al caso personale e fare "autoanalisi"
Grande maestro di vita!
Molto utile, grazie!
Buongiorno,
posso indicarle Eckhart Tolle ("Un nuovo mondo" e "Il potere di adesso") e Byron Katie ("Amare ciò che è" e "Ho bisogno del tuo amore - È vero?").
A presto!
La riflessione sulle due frequenze interiori, lentissimo e velocissimo è stupenda per efficacia..
il lentissimo mi pare che rifletta il passato, quasi il rimorso, mentre il velocissimo è quel vorticoso desiderio di avere il futuro subito, saltando il lavoro, la fatica.
Mi sembra che semplicemente riflettendo su questo aspetto mi abbia aiutato a cessare di colpo l'ansia e a unificare le due frequenze in un'unica frequenza centrale che è il presente, che richiede sempre sacrificio e costanza. Grazie infinite
Scardovelli lei anche scrive. L'ho notato ora. Mi faccia un favore, se non è astemio. Dovessi in vita incontrarla, vorrò portarmi in memoria per me, la soddisfazione di averlo fatto. Accetti una bottiglia di buon vino da bere con la sua famiglia, se ne ha una. Per la mia soddisfazione interiore di avere ormai familiarità con il suo timbro, la sua voce.
Grazie
Professore lei mi ha rivoluzionato la vita. Sto migliorando la mia mente e la mia anima. Da quando la ascolto mi sento persino più bella. In abbraccio. Grazie grazie grazie
Paccottiglia
le risate di sottofondo sono un qualcosa di odioso e destabilizzante! detto questo, grande Mauro Scardovelli
Tutto verissimo
Complimenti
Mi viene solo una cosa da dire.... Sono stato meglio già solo a guardare e ad ascoltare la spiegazione di questo MAESTRO.
questa persona mi ha salvato la vita
Complimenti professor Scardovelli, finalmente un po'di risposte a tanti vuoti. Complimenti. Ci sono anche i podcast?
Grazie per la stima che porti verso Mauro, può trovare numerosi audio e altri materiali nel cloud drive di Radio Aleph al seguente link drive.google.com/drive/u/1/folders/1UYK1a76mAkrOx-FIBg8OYOMv8c-46arH
Un caro saluto
Staff Aleph
Immenso professore 💟
Grazie
Quindi secondo questo ragionamento , la parte del depresso che va veloce , opposta al suo andamento di base lento, è l'impazienza di voler "guarire".
Il pensiero motivante corretto dovrebbe essere quindi : ho fede che avverrà la guarigione anche se non ora.
Più che l'impazienza del voler guarire è l'ansia per lo stato in cui si è
entrambe le cose
Se non sapete una minchia perchè parlate.. dio bono, non sapete un cazzo e dite pure "in realtá la verità la so io". Un depresso non riesce a programmare nel futuro, non ha forze fisiche e mentali di avere costanza.. deve fare cose ogni giorno, programmare di settimana in settimana o addirittura di giorno in giorno. "La speranza" gli serve a un cazzo. A lui servono tutti i giorni piccole vittorie, fargli sapere che a fine percorso, magari dopo anni ne uscirá, lo demotiva di più, perchè sa che ogni giorno passa come una settimana.. e una settimana è un peso enorme, soprattutto per la parte che ragiona velocemente, ricca di ansie e blocchi emotivi e sociali. Perchè capitate su questi video e vi sentite in dovere di dire le vostre cazzate ritenendovi pur superiori ad un professore che spiega le basi della depressione, ma perchè non riuscite a stare zitti, dovete sempre dire agli altri "hey guardatemi, io sono meglio" cristo.
Il Demiurgo mi trovo d accordo, per quanto sia poca cosa.
@@edgargoldwine2737 perfetto !
Grazie Mauro
Sei un grande 👍
puo fare un video parlando dei disturbi borerline di personalità?
Nel mio subito, il mio cervello mi ha detto di guardare questo video..
bravo, bravo, bravo ... come al solito, solo le soluzioni semplici funzionano ma, è molto più facile farsi abbagliare dalle cose complicate
Grande ..
Guarire dalla depressione è molto semplice, basta fermare i pensieri porsi in ascolto del malessere, cioè bisogna concentrarsi un attimo e cercare di capire da quale parte di noi proviene il dolore che sentiamo, ci accorgeremmo che questo è impossibile, perché non appena lo facciamo il male cessa istantaneamente. Questa è stata la mia strategia per vincere la depressione quando sentivo insopportabile quel peso che, come un giogo sulla nuca, mi tirava giù e mi faceva incedere curvo con quel mio perenne stato di afflizione che mi rendeva oggetto dei lazzi dei compagni di scuola, avevo 12 anni. Mi sono accorto allora che quel dolore, così indescrivibile e così imprecisabile, mi avvolgeva quando mi trovavo in completa balia della mia mente e della sua necessità di produrre pensieri senza freno. Ho scoperto così che io non ero la mia mente e che c’era una parte di me che mi chiedeva di non produrre pensieri, ma di vivere ancorato al presente. Era questa mia parte a produrre quel dolore quando davo via libera ai pensieri in completa assenza di consapevolezza, e a farlo cessare quando riprendevo in mano le redini della mente.
Devi solo affrontare il dolore, senza chiederti quali siano le sue motivazioni, perché resteresti sempre nella mente e lui ti rincorrerebbe sempre più forte, ma devi anche integrare questa pratica con l’ascolto dei sogni, perché l’attività onirica ha la stessa origine e lo stesso scopo.
La parte di noi che genera i sogni è quella forza che ci permette di respirare mentre dormiamo, che ci fa pulsare il cuore o che ci fa guarire se ci procuriamo una ferita e quindi è quella volontà di vita che consente al corpo di svolgere tutte le sue funzioni autonome, si tratta della stessa energia vitale che vuole che il corpo del neonato si sviluppi fino a diventare adulto e poter procreare, è una forza istintiva che ha questo scopo e alla quale non possiamo dare ordini, in quanto non ubbidisce al nostra volontà.
Questo istinto di sopravvivenza di cui è dotato il nostro corpo possiede molta energia quando siamo giovani e può urlare forte la sua sofferenza attraverso gli incubi, oppure attraverso patologie psicosomatiche o sindromi varie che, infatti, sono molto frequenti tra gli adolescenti. La componente vegetativa dell'essere umano è dotata di un'intelligenza consapevole e autonoma che ha la necessità di farci pervenire un messaggio per lei vitale, ma che avvenga attraverso il sogno o la realtà per lei non fa differenza, perché non possedendo la mente per lei esiste solo il tempo presente, per cui non può prevedere il risultato della propria attività.
L'istinto di sopravvivenza, che è presente in ogni singola cellula del corpo, ha soltanto uno scopo che è quello di mantenerci in vita e quindi il disagio che ci dimostra in sogno è dovuto al fatto che invecchiamo e che poi la vita finisce. La morte è un accadimento che noi diamo per scontato, ma per il nostro istinto di sopravvivenza non è affatto un evento ineluttabile e i sogni hanno proprio lo scopo di informarci di questa realtà e vogliono metterci al corrente di questo anche se siamo ancora molto giovani e questo perché inconsapevolmente attraverso l'attività mentale produciamo un'energia che danneggia una parte energetica di noi stessi determinando l'invecchiamento del corpo.
Quando nasciamo non possediamo la capacità di pensare, eppure sopravviviamo poppando il latte materno guidati dall'istinto e quando abbiamo bisogno di nutrimento per crescere è lo stesso istinto che ci fa piangere, perché così saremo accuditi, come fanno tutti i mammiferi, ma anche l'uccellino che spalanca il becco per essere imbeccato.
L'attività mentale non è connaturata all'essere umano e durante il sonno il corpo assume il noto Respiro Circolare attraverso il quale cerca di depurarsi dall'energia pensiero/tempo che abbiamo prodotto durante il giorno. I pensieri infatti, essendo rivolti al ricordo di situazioni passate o proiettati nel futuro, producono l'energia-tempo che inquina una parte del nostro essere che non possiamo vedere, ma che fa parte integrante dell'istinto di conservazione di cui è dotato il corpo e cioè l'Aura.
Dell'importanza dell'aura e dei suoi riflessi sulla salute dell'uomo ci vogliono testimoniare tutti i miti, i simboli, i racconti biblici o i detti popolari legati al numero “sette” essendo l'aura composta da sette corpi sottili, cioè sette intelligenze fuse in una. L'aura è una vera e propria intelligenza consapevole di sé la cui energia viene destabilizzata dall'energia mentale che possiede una minore frequenza vibratoria.
Prendere in considerazione i sogni con il giusto approccio è fondamentale per il nostro benessere psicofisico e per capire meglio invito a leggere questo mio articolo.
www.fisicaquantistica.it/salute-ed-alimentazione/la-cura-olistica-dell-anoressia
wow
"È molto semplice" non si può sentire...
Un mio amico se suicidato ma pultroppo non mi sono accorta di niente un uomo tranquillo x me è stato un duro colpo un dolore fortissimo ,il giorno prima era lì davanti a me calmo tranquillo ,avevo voglia di abbracciarlo ma non lo fatto perché la gente poi parla male si fa i film ,mi è rimasto il rimpianto del ultimo abbraccio che non gli ho dato penso magari se lo avrei abbracciato magari non avrebbe fatto un gesto così distruttivo verso se stesso forse in quel abbraccio si sarebbe sentito amato ci penso spesso e provo una grande tristezza.Mi manca tantissimo
Non sentirti Dio Tu non puoi cambiare il destino di nessuno .
Se non l'ha salvato il Padreterno come avresti potuto tu? Devi accettare che ognuno fa la sua strada e muore come è destinato .
Siamo creature impotenti e fragili e basta accettarlo .Tu sei speciale e stai in pace non hai colpe di
nulla 🍀🍀🍀🍀🍀
@@carmelavittoriaantonacci8266 hai ragione ma capisco Anna. qnd si sta tanto male un gesto può salvare almeno x un pochino pochino, ma nn e' certo nn lo avrebbe fatto cmq quel giorno o più tardi. stai serena, te lo meriti, e magari alla prossima occasione cerca di fregartene di ciò che dicono gli altri ke e' sempre buona regola x tutto e tutti. un bacio cara Anna
7:27
Vero, ma questo può dipendere anche da cause fisiche (non superabili con la forza di volontà o convinzione). Uno dei alcuni altri esempi - intossicazione da metalli pesanti.
io adoro quest'uomo
Sei un grande
Buongiorno, cosa ne pensa della Fibromialgia?
❤️
Quello che mi piace di questo video è colpire il bersaglio al lato inaspettato. Bellissima prospetiva 👍
VERO VERE VERO !!!!QUANTE PERSONE POTREBBE SALVARE SE FACESSERO COME DICE GRANDE EEEE E CON UN IUMOR UNICO😄
Io amo questo uomo
Audio troppo basso (critica costruttiva)
Bellissimo video come i più .. GRAZIE !!
Ti fa muovere il corpo lento e i pensieri in modo veloce e costante.
Mauro per favore mi direbbe il titolo e l autore del libro citato che l audio mi ha impedito di cogliere?
Ho la sensazione che Scardovelli ,attraverso i suoi video, cerchi di curare la propria depressione e forse ci sta riuscendo.
Vero !!!
Non d'accordo su alcuni punti... Ma il succo del discorso, il "finale", chiamiamolo così è molto interessante e molto di ispirazione
Mancano i sottotitoli.... li potete attivare?
Al di là della bravura dello spiegare i problemi, vorrei sentire anche concreti soluzioni...è possibile?
Niente infatti
Sapete per caso come si chiama il libro di Joe dispenza a cui fa riferimento Mauro Scsrdovelli? Grazie mille 🙏
La mia domanda a me stessa è..ma chi te lo fa fare di star sempre a pensare?
😎
Come ha detto che si chiama il libro?
a me personalmente mi ha cambiato prospettiva Adler, quel che dice Adler rispetto alla depressione...non sei altro che un bambino piccolo viziato, piangi perché la tua aspettativa è avere tutto subito e siccome sai che per ottenere qualcosa ti devi fare il culo e forse anche ridimensionare i limiti del tuo ego, allora preferisci stare fermo e coltivare il malessere, che è tuo e lo conosci, in esso ti ri-conosci...come con i piccoli cerbiatti che di fronte al pericolo si fingono morti...non so se Adler intendesse questo ma non importa a questo punto della storia.
robotzful puoi consigliarmi un testo di Adler? Grazie
Anche a me 😊 grazie
Seguo
Anche a me please
Mia amica psicoterapeuta definisce il depresso un narcisista fallito. Ha provato a gonfiare l'ego ha subito ulteriori umiliazioni, ha quindi deciso di ridimensionarlo, non usarlo più.
Il depresso è una mente che vuole morire in un corpo che vuole vivere.
Pensare troppo fa male,bisognerebbe non andare troppo a fondo nelle cose,perché si rischia di trovare problemi dove non ce ne sono
Eh ben detto mah....non è facile
f4ddd7 16544 Tutto si può fare ma dobbiamo renderlo possibile
@@user-vx3gn6ub4i Sei ancora vivo?
Come si chiama il titolo del libro al minuto 5:07? Grazie
Salve dottore sono una donna che penso troppo i pensieri mi stanno uccidendo se come sono da 30anni matrimonio se come sono stufa di mio marito a pena che vedo lui mi sento nervosa non so cosa fare voglio un consiglio grazie
Buonasera a tutti mi chiamo Teo Berni e sono un laureato in Storia. Ho una domanda apparentemente provocatoria:
Dopo quasi dieci anni per una laurea in Storia, come si fa a non deprimersi quando non si riesce più a stare seduti per più di 10 minuti? Lo dico perché mi trovo a dover scegliere in pochi giorni fra restare in Olanda o tornare in Italia per provare il concorsone per l'insegnamento. Non sono in cerca di soluzioni miracolose ma di stimoli. Grazie e scusate il disturbo.
Torna l'Olanda e' umida .E fai il concorso che lo vinci e fai famiglia .
Quale libro consiglia sulla depressione? Non capisco l'autore, Jody...? Grazie
Grz zio
Scardovelli Ti Amooo
SEI IL NUMERO UNO
😂👍
Al minuto 5:05 viene citato un libro? di quale si tratta?
+vitellino84 Ciao, il libro citato è "Evolvi il tuo cervello" di Joe Dispenza. Staff Aleph Umanistica Biodinamica
Non dimentichiamoci che la depressione come altri problemi della psiche ha una base anche biologica e genetica e che il funzionamento del cervello a livello neurochimico non può essere semplicemente ignorato. Sarebbe come ignorare decenni di evidenze scientifiche. Va bene farsi le domande giuste e lavorare sulla gestione emozionale e comportamentale tuttavia va considerato che in alcuni casi è fondamentale prendere in considerazione la parte neurologica e optare per integrazione farmacologica
Però che agilità per la sua età è un vero atleta
Adorabile
Ciao Meri
per passare all'azione ci vuole motivazione, fiducia, ottimismo. se manca da una vita, da troppo, da anni, da decenni, ci vuole una spinta di amore sostegno da altre persone care, sensibili, valide, comprensive, generose, rispettose e più energetiche energiche sane positive di te
Se hai tutto questo non sei depresso
puo essere un buon motivo
cercare di fare soldi x avere un obbiettivo ad andare avanti???
Qual'è il libro di Joe Dispenza a cui si riferisce? Grazie
No ha detto ce lho in dispensa, forse :)
Daniela Dicorato mi fai sapere anche a me ? :)
@@stefanomazza7033 "Evolvi il tuo cervello" di Joe Dispenza
Salve,potrebbe indicarmi cortesemente alcuni dei libri citati per uscire dalla depressione?
Grazie
Ciao a tutti..per la prima volt che entro in questo sito...
Fantastico.
Mi sa proprio c g e mi devo tirar su le maniche
5.06 ha nominato dr. Joe Dispenza. Non so se il libro sia Diventa supernatural .Vedi
Negli altri commenti consiglia Eckhart Tolle "Un nuovo mondo" ed "Il potere di adesso", e di Byron Katie "Amare ciò che è", e "Ho bisogno del tuo amore - é vero?"
@@dashodelamacchia libracci inutili
Mi scusi Scardovelli se la disturbo con le mie perplessità. Fermo restando ciò che Lei così validamente sostiene, io credo fermamente che la componente fisica sia determinante. Intendo dire che, lo dimostrano i fatti, l'uscita dall'inerzia che caratterizza la depressione avviene solo quando si riequilibriano le funzioni corporee. Agendo (oltretutto per induzione o autoinduzione) sulla mente non dà risultato se il corpo è in deficit depressivo. Ripristinare i livelli dei mediatori chimici, di cui ancora poco si sente parlare (e a sproposito) è alla base del recupero e in fase successiva la sua tecnica avrebbe la massima efficacia. Come lei ben sa, il depresso non vede alcun colore e non recepisce il senso logico del discorso perché il suo obiettivo è autodistruggersi per liberarsi da ciò che lo opprime e che non riesce a individuare perché è ovunque, in ogni sua cellula. Questa è l'idea che ho., modestissima e opinabile. Lei che ne pensa?
Depressione blocco e mania ahhhh che stress
Peccato davvero per il volume così basso e "frusciante"!
Il Woody Allen italiano.
Ben detto caro Mauro! Io ho messo anni , anni e ancora non perdo d'occhio mai alla tendenza di cadere nella depressione, disperazione, sofferenza.... io lo so bene! Farmaci, psichiatra, terapia ma anche volontà, forza e volontà di stare meglio! Non è facile ma mai aspettare il caso, mai lasciarsi vivere, ma Vivere! Anni anni di terapia e voglia di stare bene!
Brava signora ! Idem per me
io non capisco perchè il pubblico rida come in una sit com.
Peccato però che l'inutile "ricerca delle spiegazioni" sia proprio ciò che predicano da almeno 40 anni le piu disparate discipline.. Allora Prof , chi è il vero "malato" in questa società? Il paziente tanto noioso e afflitto o chi ritiene di saperlo curare? Magari entrambi! Almeno cosi si spiegherebbe la mediocrità dei risultati. Il costante, netto peggioramento ed incremento del fenomeno, il devastante impatto sociale che sta assumendo. Gli psicoterapeuti sanno bene che la stragrande maggioranza dei loro pazienti non uscirà mai clinicamente da questo tipo di disturbi, imparerà solo a conviverci piu o meno mestamente. Non pochi terapeuti sono fin anche loro stessi in questa condizione.. E così la.speranza fallita di curarsi diventa almeno una professione da far fruttare. Siamo messi proprio bene.. Mi sa che di sedie il bravo Mauro avrebbe dovuto nel 2011 aggiungerne almeno un altro paio per saltellarci sopra. Diciamo che per ora la soluzione di questo complesso quanto elementare enigma della psiche umana sta alla psicoterapia come.. la calvizie sta alla tricologia. Un continuo buco nell acqua! Nel secondo caso potete sempre indossare un bel parrucchino.. mentre nel primo imparare ad ingoiare pillole per tutta la vita! 🙏🙏
Ma anche in questo video ci sono spiegazioni e non soluzioni. Lo schema è contraddittorio, come sempre. Voi partite dall assunto che la psicologia o la psichiatria, siano scienza, quindi oggettivi.
Il problema è che di oggettivo non c è proprio nulla. Infatti, quando vi si chiede una soluzione ai problemi vi rifugiate nelle infinite variabili soggettive che ruotano attorno alla terapia. In altre parole non c è un approccio scientifico ai disturbi mentali, eppure vi spacciate per scienziati conferendo al soggetto: il paziente, l onere di trovare una cura al suo stesso malessere, rendendo il tutto antiscientifico, ma assai redditizio.. Per voi!
Qual è il libro di Joe Dispenza ?
Come posso.......
Strano, io avrei detto che era preferibile rivolgersi ai killer 😱