Uno dei cantautori e poeta Un Voce straordinaria e musicista peccato Che avisuto solo 29 anni grazie Luigi Che il Signore gesu ti apre la Porta del Paradiso amen. Chi la ucciso pachera davanti a DIo
La malavita che gestiva il Casinò, insieme alle case discografiche e gli organizzatori sono i veri colpevoli. Luigi non si è suicidato: lo hanno ucciso. Aveva scoperto gli imbrogli che c'erano dietro l'organizzazione (già era stabilito chi doveva vincere) e lui non ci stava, ed era deciso a far saltare la manifestazione canora, ma siccome il Festival rappresenta un giro di soldi per tutti (case discografiche, Comune di Sanremo, alberghi, negozi, e Casinò, visto che a quei tempi veniva fatto lì), lui era scomodo e bisognava farlo tacere per sempre, senza però dare nell'occhio. Colpo di pistola non sentito, stranamente da nessuno, biglietto confusionario con calligrafia non riconosciuta da familiari e amici e posizione insolita del cadavere.
Le mancate indagini estese che avrebbero dovuto chiarire molte cose fanno pensare che sia stato ammazzato (personalmente non credo proprio alla favola del suicidio)
Era scomodo in quella società fatta da ricconi che facevano vedere solo quello che volevano mentre lui affrontava temi di attualità di soldati, giovani in guerra che lasciano la loro patria e destinati a non tornare a casa. Luigi Tenco vedeva e voleva far vedere il mondo per quello che realmente era. Io lo ammiro un sacco perché questa canzone fa capire e percepire quello che si stava vivendo. La sua morte ha fatto comodo alle altre persone per celare e tenere nascosti segreti che alla società non dovevano trasparire.
Carlo Pisacane e i suoi 300. A loro questa meraviglia di canzone. Sapeste dove sono sepolti quei ragazzi eroici...nella cripta di una chiesa a Padula...fatiscente...con lamiere putride ad impedirne l'accesso e nemmeno una lapide, una scritta...nulla. Ma io li ricordo spesso, il loro esempio di gioia coraggiosa, anelito supremo per il bene comune.
Io mi sono trovato a rende nel vallone di Rovito e sono andato li per commemorare la loro impresa sfortunata i primi patrioti .domanda ai giovani se ricordano il fatto la spigolatrice di sapri nessuno la conosce io lo fatta imparare ai miei figli a furia di recitarla Attilio ed Emilio bandiera
Il 67' fu un anno pieno di movimento politico e letterario. Sopratutto in America. Mentre Bob Dylan registrava "As I Went Out One Morning". Allen Ginsberg pubblicava il suo libro "tv baby poems". L'Italia invece attendeva quel maledetto festival di Sanremo, tra i celebri interpreti che parteciparono, come Modugno e Vanoni tra l'altro con testo scritto da Califano e musica di Umberto Bindi. Partecipò anche il 29enne cantautore ligure, Luigi Tenco con il brano "ciao amore ciao". Molti però non sanno che il brano originale era "li vidi tornare". Scritto per la guerra del Vietnam. "Li vidi tornare" è un pezzo che anche dopo la morte di Tenco, fu nascosto per tanti altri anni, ma (colpo di scena) in America lo conoscevano sia Bob Dylan che Allen Ginsberg. Infatti Tenco prima della partecipazione al festival fece un viaggio in America. La passione che Tenco aveva per la letteratura di Cesare Pavese si evince leggendo i suoi testi. Con questo viaggio Tenco confermò la sua passione verso la letteratura Americana. Arrivato in America incontrò Allen Ginsberg, dove in un bar presentò a Tenco, il grandissimo Bob Dylan. Tenco fece leggere ai due il testo, quello più colpito fu Dylan, al punto di proporre a Tenco un progetto discografico insieme. Stabilendo la data del ritorno in America, il cantautore fece rientro in patria. Molti dicono che furono quelli di Sanremo a modificare il testo, ma non fù così. Fù Tenco a scegliere di modificare il testo in " ciao amore ciao" cambiando tutte le parole compreso il contenuto, trasformando il pezzo originale che era una chiara protesta contro la guerra del Vietnam, in una canzone d'amore che raccontava di un uomo, un contadino del Sud, precario e impoverito,che lasciando i suoi affetti, partiva alla ricerca di un lavoro e di una vita degna, nel Nord Italia, industrializzato e ricco. Il fenomeno delle migrazioni interne era una delle problematicità più forti e discusse. conservando però sempre la versione originale di "li vidi tornare" per la collaborazione discografica con Bob Dylan. Quel progetto non si avveró mai, poiché Tenco morì durante la sua partecipazione al festival di Sanremo, nella camera 219 del hotel Savoy. Ho sempre sostenuto che fu omicidio e non suicidio! Possibile che un ragazzo di 29 anni che aspettava da tempo un progetto con il mondo della letteratura e musica americana, arriva a suicidarsi (per non essere passato in finale) ???? Cazzate !
Sinceramente credo che la versione ufficiale sia molto piú raffinata nel testo e si sente. Luigi la limó tantissimo e se si paragonano i testi, quello ufficiale é molto piú d'autore nelle parole usate che in questa. Tra l'altro, molti parlavano di guerra, ma lui intendeva sempre utilizzare temi piú non-convenzionali. La storia di un contadino che va a cercare fortuna in cittá é ció che ha vissuto anche lui quando si spostó a Genova e di cui nessuno all'epoca parlava.
Sono perfettamente d'accordo con Claudio. Questa ha senso, quella di Sanremo è banale. Ma a Sanremo funziona così. Comunque, questa rimane una "buona" canzone, Il capolavoro è "Lontano, lontano", tanto per dirne una. A me piace molto "Passaggio a livello" - sconosciutissima - che parla di due innamorati che si fermano davanti a un passaggio a livello chiuso, e lui vorrebbe approfittare di quella pausa per dirle quello che prova, ma l'attimo passa, le sbarre si alzano e tutto si perde nella banalità di tutti i giorni.
Roscio RoscioTube Ciao Amore,Ciao " ebbe un difficile travaglio. Essa doveva aprire ad una nuova svolta nella musica leggera italiana, non più componimenti sull'amore, la guerra, gli slang americani, ma sui problemi sociali e politici di una Italia che sembrava aver ottenuto la sua stabilità, il suo benessere economico, camuffava in realtà una vera scottante ingiustizia. Al Festival di Sanremo del 1967, dove Tenco doveva concorrere in coppia con l'affermata Dalida, sotto l'apparenza di una canzone d'amore, raccontava di un uomo, un contadino del Sud, precario e impoverito, che lasciando i suoi affetti, partiva alla ricerca di un lavoro e di una vita degna, nel Nord Italia, industrializzato e ricco. Il fenomeno delle migrazioni interne era una delle problematicità più forti e discusse. Negli anni del dopoguerra, l'Italia, seppe rialzarsi dalle sue stesse rovine. l'industria italiana, in particolare, conobbe uno straordinario sviluppo. Il reddito ebbe un incremento molto superiore rispetto a quello degli altri paesi europei. L'Italia divenne ben presto la settima potenza industriale del mondo. Oggi siamo ritornati ad uno stato degenerativo economicamente parlando. Se "ciao amore ciao" é banale allora "Io tu e le rose" di Orietta Berti cos'era? Addirittura arrivo al terzo posto se non erro...
@maestraleforte Una vergogna vera questa tua denuncia, così come vergogna vera fu quella nel 1967 quando a Luigi Tenco gli fecero cambiare le parole di questa canzone per farla diventare una 'qualunque' "Ciao amore ciao". Poi tutti sappiamo cosa è accaduto...
Vaya letra para conmovedora, plenamente coherente con la musica, la otra letra era poco valiosa, de veras no comprendía el suicidio de Luigi, pues su tema no lo justificaba, pero este tema ya es otra cosa, sin duda debió dolerle este fracaso obligado, aunque su decisión fue demasiado drastica, tenía razones. Claro era el tiempo de la guerra de opresión de Vietnam y los yanquis que a todo el mundo juzgan, les cagan las canciones pacifistas. Total a ellos y sobre todo los europeos no los juzgan
questa versione è più realista e fa rabbrividire per quello che descrive,è contestataria ma l'altra ha molta enfasi più adatta per tutti, non per una elìte
Non avevo intenzione di offendere. Tenco è uno dei miei autori e interpreti preferiti. Per banale intendo che aver ripiegato dal problema della guerra a quello dell'emigrazione, anch'esso già abbondantemente superato a fine anni '60, non apportava nulla di nuovo nel panorama musicale sanremese.
Ragazzi non ci sto capendo nulla! qual è la versione originale della canzone questa qui che si ascolta intitolata "Li vidi tornare" o quell'altra "Ciao amore ciao"????
... a dir la verita', in "Ciao amore, ciao", il ritornello "Ciao amore, ciao" ci sta come i cavoli a merenda, diciamocelo pure; ma non fu certo questo il motivo, ne' tanto ne' poco, dell'eliminazione. Giusto per gli appassionati allora, bisogna fare un passo indietro e risalire alla versione originale, "Li vidi tornare", in cui quel ritornello ha ben altro senso. Per Tenco infatti, una delle canzoni popolari italiane per eccellenza era "Bella ciao!", non solo e non tanto per motivi ideologici, ma perche' canzoni come quella erano veramente "epocali", in quanto sintetizzavano un periodo storico, uscivano dalla bocca del popolo e venivano trasmesse oralmente, diventando realmente popolari senza neppure bisogno di dischi. Era questo comunque il suo ideale di CANZONE POPOLARE, che come si vede ha poco a che fare con la CANZONE POP: ad essa bisognava guardare almeno come modello ed e' da li', innanzitutto, che proviene quel "Ciao amore, ciao". Inoltre, per quanto passi genericamente come brano antimilitarista, a mio parere "Li vidi tornare" rievoca piuttosto un episodio della Resistenza nelle Langhe (avete presenti "La casa in collina" di Pavese o i romanzi e racconti di Fenoglio?), a cui Luigi potrebbe aver realmente assistito da bambino: "ero un ragazzino: / stavo li' a giocare...". La Resistenza in Piemonte risale al 1944, quando Luigi aveva appunto 6 anni. Con gli occhi di bambino in eta' scolare, avra' immaginato di vedere in un drappello di partigiani che andavano in montagna "300 giovani e forti", come quelli della spedizione di Pisacane, che pero' cantavano appunto... "Ciao amore, ciao", cioe' "Bella ciao!". Ecco che allora le cose tornano: alla fine si sapra' che i 300 eroi sono morti e che la Storia esige e fa vittime, per cui il ragazzino ne prendera' coscienza. Ecco perche' "Li vidi tornare" e' uno dei grandi capolavori di Tenco in cui tutti gli elementi si danno la mano coerentemente. Inutile dire che a Sanremo nessuno gli avrebbe fatto cantare un brano sulla Resistenza, per cui lui dovette ripiegare su un testo diverso, che comunque parlava di una problematica scottante in quegli anni di "boom" economico e di grande immigrazione interna, ma in cui, parliamoci chiaro, quel ritornello rimane appiccicato senza piu' tanto senso, tranne che per la sua orecchiabilita'.
Semplicemente splendida questa canzone in ogni versione del testo. Luigi è splendore poetico filosofico musicale, sempre (Cit)
T' AMO LUIGI TENCO.
BELLA CANZONE.
CIAO AMORE CIAO.
c'est une merveille, quand Luigi tenco chante, je l'entend avec ma peau.......Quando Luigi canta, lo sento con la pelle...
Si.e vero
Magnífico! Deus que te ampare sempre e te perdoe. Sucesso sempre por onde tu andes. E a vida continua. Nós vamos e voltamos. Esta é a Lei Divina.
Grande LUIGI TENCO canzone profonda bellissima mi commuove sei sempre nei ns. Cuori
Uno dei cantautori e poeta Un Voce straordinaria e musicista peccato Che avisuto solo 29 anni grazie Luigi
Che il Signore gesu ti apre la Porta del Paradiso amen.
Chi la ucciso pachera davanti a DIo
Mai sentita prima.. bellissima...
Questa è una canzone stupenda
Bellissima ed emozionante! Ricordi e ricordi si affastellano nella mente di chi ha sofferto e soffre tuttora a causa della guerra.
Eramos joven y llenos de ilusion, que hermosa época
Una versione alternativa di Ciao amore ciao, con una tematica rivolta alla guerra; molto interessante, non la conoscevo
piu la senti e piu ti entra nel cuore grande Luigi
che peccato che il male di vivere si sia portato via questo ragazzo così bello e talentuoso.... Ciao Luigi Tenco.
leggi Aldo Fegatelli Colonna
La malavita che gestiva il Casinò, insieme alle case discografiche e gli organizzatori sono i veri colpevoli. Luigi non si è suicidato: lo hanno ucciso. Aveva scoperto gli imbrogli che c'erano dietro l'organizzazione (già era stabilito chi doveva vincere) e lui non ci stava, ed era deciso a far saltare la manifestazione canora, ma siccome il Festival rappresenta un giro di soldi per tutti (case discografiche, Comune di Sanremo, alberghi, negozi, e Casinò, visto che a quei tempi veniva fatto lì), lui era scomodo e bisognava farlo tacere per sempre, senza però dare nell'occhio. Colpo di pistola non sentito, stranamente da nessuno, biglietto confusionario con calligrafia non riconosciuta da familiari e amici e posizione insolita del cadavere.
Le mancate indagini estese che avrebbero dovuto chiarire molte cose fanno pensare che sia stato ammazzato (personalmente non credo proprio alla favola del suicidio)
DAVA FASTIDIO LUIGI TENCO ERA TROPPO BRAVO NEL 1967 IO NON HO MAI CREDUTO AL SUICIDIO
Era scomodo in quella società fatta da ricconi che facevano vedere solo quello che volevano mentre lui affrontava temi di attualità di soldati, giovani in guerra che lasciano la loro patria e destinati a non tornare a casa. Luigi Tenco vedeva e voleva far vedere il mondo per quello che realmente era. Io lo ammiro un sacco perché questa canzone fa capire e percepire quello che si stava vivendo. La sua morte ha fatto comodo alle altre persone per celare e tenere nascosti segreti che alla società non dovevano trasparire.
HAI perfettamente ragione 🎉❤
Brano originale dedicato all' emigrazione che putroppo la giuria ha bocciato perché all' epoca sono stati considerati gli urlatori
Che
Interpretazione
La più bella canzone del mondo
E' incredibile questa chitarra
Ciao Luigi sempre nel mio cuore.
Anche io ho sempre nel mio cuore e nei miei pensieri
Che meraviglia
Ciao Luigi sei grande per sempre nei ns Cuori
ciao amore, ciao amore, un tempo una storia una vita........stupendamente bella
Carlo Pisacane e i suoi 300. A loro questa meraviglia di canzone. Sapeste dove sono sepolti quei ragazzi eroici...nella cripta di una chiesa a Padula...fatiscente...con lamiere putride ad impedirne l'accesso e nemmeno una lapide, una scritta...nulla. Ma io li ricordo spesso, il loro esempio di gioia coraggiosa, anelito supremo per il bene comune.
Io mi sono trovato a rende nel vallone di Rovito e sono andato li per commemorare la loro impresa sfortunata i primi patrioti .domanda ai giovani se ricordano il fatto
la spigolatrice di sapri nessuno la conosce io lo fatta imparare ai miei figli a furia di recitarla Attilio ed Emilio bandiera
Immenso poeta
mi canción preferida!!!
Amo essa música
è questa l'originale,solo che lo costrinsero a cambiare perché non rispettava i canoni sanremesi
Infatti.
Il 67' fu un anno pieno di movimento politico e letterario.
Sopratutto in America.
Mentre Bob Dylan registrava "As I Went Out One Morning".
Allen Ginsberg pubblicava il suo libro "tv baby poems".
L'Italia invece attendeva quel maledetto festival di Sanremo, tra i celebri interpreti che parteciparono, come Modugno e Vanoni tra l'altro con testo scritto da Califano e musica di Umberto Bindi.
Partecipò anche il 29enne cantautore ligure, Luigi Tenco con il brano "ciao amore ciao".
Molti però non sanno che il brano originale era "li vidi tornare".
Scritto per la guerra del Vietnam.
"Li vidi tornare" è un pezzo che anche dopo la morte di Tenco, fu nascosto per tanti altri anni, ma (colpo di scena) in America lo conoscevano sia Bob Dylan che Allen Ginsberg.
Infatti Tenco prima della partecipazione al festival fece un viaggio in America.
La passione che Tenco aveva per la letteratura di Cesare Pavese si evince leggendo i suoi testi.
Con questo viaggio Tenco confermò la sua passione verso la letteratura Americana.
Arrivato in America incontrò Allen Ginsberg, dove in un bar presentò a Tenco, il grandissimo Bob Dylan.
Tenco fece leggere ai due il testo, quello più colpito fu Dylan, al punto di proporre a Tenco un progetto discografico insieme.
Stabilendo la data del ritorno in America, il cantautore fece rientro in patria.
Molti dicono che furono quelli di Sanremo a modificare il testo, ma non fù così.
Fù Tenco a scegliere di modificare il testo in " ciao amore ciao" cambiando tutte le parole compreso il contenuto, trasformando il pezzo originale che era una chiara protesta contro la guerra del Vietnam, in una canzone d'amore che raccontava di un uomo, un contadino del Sud, precario e impoverito,che lasciando i suoi affetti, partiva alla ricerca di un lavoro e di una vita degna, nel Nord Italia, industrializzato e ricco.
Il fenomeno delle migrazioni interne era una delle problematicità più forti e discusse. conservando però sempre la versione originale di "li vidi tornare" per la collaborazione discografica con Bob Dylan.
Quel progetto non si avveró mai, poiché Tenco morì durante la sua partecipazione al festival di Sanremo, nella camera 219 del hotel Savoy.
Ho sempre sostenuto che fu omicidio e non suicidio!
Possibile che un ragazzo di 29 anni che aspettava da tempo un progetto con il mondo della letteratura e musica americana, arriva a suicidarsi (per non essere passato in finale) ????
Cazzate !
Sinceramente credo che la versione ufficiale sia molto piú raffinata nel testo e si sente. Luigi la limó tantissimo e se si paragonano i testi, quello ufficiale é molto piú d'autore nelle parole usate che in questa. Tra l'altro, molti parlavano di guerra, ma lui intendeva sempre utilizzare temi piú non-convenzionali. La storia di un contadino che va a cercare fortuna in cittá é ció che ha vissuto anche lui quando si spostó a Genova e di cui nessuno all'epoca parlava.
vero, questa non è una canzonetta è un inno alla resistenza. Peccato non abbia avuto seguito. Ma non è mai troppo tardi !
Verissimo, era molto più bella
Brano toccante originale che lui stesso ha presentato a Sanremo per omaggiare chi è partito per il Servizio Militare lasciando la fidanzata
Beh aspetta anche la versione più famosa della canzone è comunque un capolavoro, peccato che questa resta misconosciuta!
🥀💗
Sono perfettamente d'accordo con Claudio. Questa ha senso, quella di Sanremo è banale. Ma a Sanremo funziona così. Comunque, questa rimane una "buona" canzone, Il capolavoro è "Lontano, lontano", tanto per dirne una. A me piace molto "Passaggio a livello" - sconosciutissima - che parla di due innamorati che si fermano davanti a un passaggio a livello chiuso, e lui vorrebbe approfittare di quella pausa per dirle quello che prova, ma l'attimo passa, le sbarre si alzano e tutto si perde nella banalità di tutti i giorni.
Roscio RoscioTube quella di sanremo è banale? ma che ca...
passaggio a livello è una canzone di jannacci che tenco interpreta. ma
bellissima è anche l'originale cantata dal cantautore milanese.
Non lo sapevo. Tenco a volte cantava canzoni non sue.
Roscio RoscioTube
Ciao Amore,Ciao " ebbe un difficile travaglio.
Essa doveva aprire ad una nuova svolta nella musica leggera italiana, non più componimenti sull'amore, la guerra, gli slang americani, ma sui problemi sociali e politici di una Italia che sembrava aver ottenuto la sua stabilità, il suo benessere economico, camuffava in realtà una vera scottante ingiustizia.
Al Festival di Sanremo del 1967, dove Tenco doveva concorrere in coppia con l'affermata Dalida, sotto l'apparenza di una canzone d'amore, raccontava di un uomo, un contadino del Sud, precario e impoverito, che lasciando i suoi affetti, partiva alla ricerca di un lavoro e di una vita degna, nel Nord Italia, industrializzato e ricco.
Il fenomeno delle migrazioni interne era una delle problematicità più forti e discusse.
Negli anni del dopoguerra, l'Italia, seppe rialzarsi dalle sue stesse rovine.
l'industria italiana, in particolare, conobbe uno straordinario sviluppo.
Il reddito ebbe un incremento molto superiore rispetto a quello degli altri paesi europei.
L'Italia divenne ben presto la settima potenza industriale del mondo.
Oggi siamo ritornati ad uno stato degenerativo economicamente parlando.
Se "ciao amore ciao" é banale allora "Io tu e le rose" di Orietta Berti cos'era? Addirittura arrivo al terzo posto se non erro...
Andare via lontano, cercare un altro mondo..Dire addio al cortile, andarsene sognando...ma come CAZZO SI FA A DIRE CHE È BANALE!!!
Emozionante, mi ricorda Bella Ciao, sbaglio?
Secondo me la versione più famosa resta una 'buona canzone' di Luigi Tenco. I Capolavori della sua produzione sono ben altri.
Sarà anche bella questa versione ma a me quella cantata a Sanremo sembra più bella ancora e molto significativa!
a sanremo non hanno mai capito un cazzo.
Je l adore bizzzzz
il testo originale
@maestraleforte Una vergogna vera questa tua denuncia, così come vergogna vera fu quella nel 1967 quando a Luigi Tenco gli fecero cambiare le parole di questa canzone per farla diventare una 'qualunque' "Ciao amore ciao". Poi tutti sappiamo cosa è accaduto...
Vaya letra para conmovedora, plenamente coherente con la musica, la otra letra era poco valiosa, de veras no comprendía el suicidio de Luigi, pues su tema no lo justificaba, pero este tema ya es otra cosa, sin duda debió dolerle este fracaso obligado, aunque su decisión fue demasiado drastica, tenía razones.
Claro era el tiempo de la guerra de opresión de Vietnam y los yanquis que a todo el mundo juzgan, les cagan las canciones pacifistas. Total a ellos y sobre todo los europeos no los juzgan
Eso no fue un suicidio,
Recientes investigaciones echan por tierra la tesis del suicidio...
Riprende in parte la spigolature di Sapri di luigi settembrini
questa versione è più realista e fa rabbrividire per quello che descrive,è contestataria
ma l'altra ha molta enfasi più adatta per tutti, non per una elìte
anche la versione sanremese ha un suo significato, di banale a mio avviso non ha nulla..anzi...
Non avevo intenzione di offendere. Tenco è uno dei miei autori e interpreti preferiti. Per banale intendo che aver ripiegato dal problema della guerra a quello dell'emigrazione, anch'esso già abbondantemente superato a fine anni '60, non apportava nulla di nuovo nel panorama musicale sanremese.
condivido, poteva essere una nuova interpretazione del ragazzo della via Gluck, più "profonda"
I 300 erano partigiani e il riferimento a "Bella Ciao" è fin troppo evidente.
Los vi retornar
Ragazzi non ci sto capendo nulla! qual è la versione originale della canzone questa qui che si ascolta intitolata "Li vidi tornare" o quell'altra "Ciao amore ciao"????
+Auron ツ l' originale è li vidi tornare, l'altra è stata addomesticata
+Giuseppe MERLASSINO per originale intendevo quella che lui aveva presentato ma che gli fu rifiutata costringendolo a modificare il testo...
appunto, l'originale è: l' altra: è stato modificato il testo; per presentarla politicamente corretta......
Si è la vera canzone.......un po' diversa direi
... a dir la verita', in "Ciao amore, ciao", il ritornello "Ciao amore, ciao" ci sta come i cavoli a merenda, diciamocelo pure; ma non fu certo questo il motivo, ne' tanto ne' poco, dell'eliminazione.
Giusto per gli appassionati allora, bisogna fare un passo indietro e risalire alla versione originale, "Li vidi tornare", in cui quel ritornello ha ben altro senso. Per Tenco infatti, una delle canzoni popolari italiane per eccellenza era "Bella ciao!", non solo e non tanto per motivi ideologici, ma perche' canzoni come quella erano veramente "epocali", in quanto sintetizzavano un periodo storico, uscivano dalla bocca del popolo e venivano trasmesse oralmente, diventando realmente popolari senza neppure bisogno di dischi. Era questo comunque il suo ideale di CANZONE POPOLARE, che come si vede ha poco a che fare con la CANZONE POP: ad essa bisognava guardare almeno come modello ed e' da li', innanzitutto, che proviene quel "Ciao amore, ciao".
Inoltre, per quanto passi genericamente come brano antimilitarista, a mio parere "Li vidi tornare" rievoca piuttosto un episodio della Resistenza nelle Langhe (avete presenti "La casa in collina" di Pavese o i romanzi e racconti di Fenoglio?), a cui Luigi potrebbe aver realmente assistito da bambino: "ero un ragazzino: / stavo li' a giocare...". La Resistenza in Piemonte risale al 1944, quando Luigi aveva appunto 6 anni. Con gli occhi di bambino in eta' scolare, avra' immaginato di vedere in un drappello di partigiani che andavano in montagna "300 giovani e forti", come quelli della spedizione di Pisacane, che pero' cantavano appunto... "Ciao amore, ciao", cioe' "Bella ciao!". Ecco che allora le cose tornano: alla fine si sapra' che i 300 eroi sono morti e che la Storia esige e fa vittime, per cui il ragazzino ne prendera' coscienza. Ecco perche' "Li vidi tornare" e' uno dei grandi capolavori di Tenco in cui tutti gli elementi si danno la mano coerentemente.
Inutile dire che a Sanremo nessuno gli avrebbe fatto cantare un brano sulla Resistenza, per cui lui dovette ripiegare su un testo diverso, che comunque parlava di una problematica scottante in quegli anni di "boom" economico e di grande immigrazione interna, ma in cui, parliamoci chiaro, quel ritornello rimane appiccicato senza piu' tanto senso, tranne che per la sua orecchiabilita'.
preferisco la versione di sanremo ma cantata da dalida
antimilitarista sempre....