Sulle banche centrali: secondo me erano ben consapevoli che si sarebbero dovuti alzare prima i tassi, ma "non potevano" perché dovevano aiutare i governi (sia in Usa che in Ue) a fare il deficit post Covid. Sono intervenute quando ormai la situazione era quasi fuori controllo. Più che sull'intelligenza dei banchieri centrali questi eventi mi hanno fatto venire dubbi sulla loro reale indipendenza.
Complimenti per queste live estremamente interessanti. Vorrei chiedere se è possibile fare una live o una sezione all'interno di una live in cui spiegate come funzionano i fondi di investimento e che livello di influenza hanno sulla politica dei paesi? Mi sono trovato a parlare spesso con chi sostiene che i fondi di investimento statunitensi (un esempio su tutti BlackRock ma ce ne sono anche altri) controllino praticamente la politica di quasi tutti i paesi del mondo. A me sembra una teoria che non sta in piedi ma ho notato che online invece ci sono svariati contenuti (spesso in chiave complottista ma anche da testate come il Corriere della Sera o simili) che sostengono, testualmente, che "BlackRock governa il mondo".
Lo suggerisco a Giorgio, ma la risposta in parte e' stata gia' data: governare il mondo e' impossibile. Questo non vuol dire che alcuni non possano influenzare questo governo o quel parlamento, ma che poi riescano ad ottenere uno specifico risultato sul medio termine e' altra cosa.
@@pibizza grazie per la risposta. Sì, è ovviamente un discorso collegato a quello fatto nella precedente live ed è applicabile a tutto. Ma meglio ripeterli certi concetti dato che la disinformazione impera a quanto pare 😅
Bellissima puntata, avrei creduto di annoiarmi, invece tutto interessante. Il gracchiamento è una incompatibilità di streamyard con safari, verificatelo perché è capitato a Franz con Marco bussi e potrei ricordare male i dettagli
Molto interessante. Una considerazione: la dimensione asfittica delle nostre imprese, che non hanno una reale capacità di stare sul mercato, non alimenta un rapporto incestuoso con il potere politico (padrinato, corruzione, favori reciproci ecc,) in una spirale verso il basso che invita alla furbizia e alla spregiudicatezza? E tutto ciò non aumenta la frustrazione di chi non sa o non vuole essere ‘furbo’? Non è un fattore infelicitante? La domanda è: ammesso che tutto questo sia vero quant’è meno vero in altri paesi occidentali?
Due domande: - Il salario minimo, mi chiedo, potrebbe incrementare ulteriormente l'inflazione vanificandone i benefici (ma anche le distorsioni)? - se gli ostacoli (come il salario minimo) anteposti alle imprese italiane negli ultimi trent'anni fossero stati forieri di innovazione, staremmo qua a parlare di salario minimo e bassa produttività? Non erano incentivate ad aumentare di dimensioni già prima? E perché negli altri paesi è accaduto? Grazie!
Io non trovo il libro del "potere del 3%" citato da Giorgio e vorrei sapere da Paolo se è così gentile da citare il titolo dei libri su Lorenzo il Magnifico. Bellissimo format il Q&A, peccato che mi sono perso la live!
@@giovibd: perché in Italia UBER e piattaforme analoghe siano bandite (letteralmente, al leggere la regolamentazione, che fa prova del cinismo ignorante dei popul-sovranisti che l’hanno adottata) è chiarissimo ed è stato accennato in questo video. Il perché è il conservatorismo tradizionalista italiano. Abbiamo non solo UBER & compagnia. Abbiamo le farmacie, i notai, i « medici di famiglia » (una dizione che è una boiata: si tratta di medici-burocrati selezionati dal proprio sindacato, pagati benissimo ed in concreto autori soltanto o quasi di ricette o di impegnative: un sistema para-sovietico), infiniti permessi e tasse locali (un sistema mafioso), un sistema fiscale ottocentesco, un sistema mediatico fatto di giornalisti in gran parte ignoranti ed asserviti, nonché di una Rai che - secondo gli elettori di un referendum di trent’anni fa - andava privatizzata ed invece la mafia castale eternizza. Ed attenzione: anche nei Paesi dove - come in Italia - esistono vari monopoli arcaici e pingui (taxi, notai, farmacie, ecc. ) le condizioni sono comunque migliori - più aperte e competitive, con costi di gran lunga inferiori per gli utenti, che in Italia. Un esempio: i notai esistono, tra l’altro, anche in Spagna ed in Portogallo. Ma fare un atto immobiliare a Lisbona costa mediamente € 700-850, mentre in Italia - per lo stesso atto - fanno pagare (in nome di una inesistente certezza giuridica, che esiste anche dove il notaio non esiste) mediamente 3.500. Chiaro?
Per Paolo: tra RV FE, consiglio la zia ferrarese, un salame agliato spettacolare. Lo dico contro il mio interesse di tenere basso il prezzo di mercato della zia ferrarese, ma merita
Ho l'impressione che vengano sottovalutati alcuno aspetti culturali: quando si parla del lato industriale il discorso delle micro-imprese non fa una piega. Non si spiega però come certe storture si trovano anche dove non dovrebbe esserci: prendiamo il settore IT. Nel settore IT non ci sono le stesse condizioni per cui le imprese o sottopagano i dipendenti o falliscono, eppure gli stipendi sono ridicolmente bassi insieme a tante altre storture.
Il sistema degli incentivi - inteso come struttura burocratica, vincoli alla crescita eccetera - è fatto per tenere le imprese piccole e con costi alti. Non è un caso che siano pochissime le grandi imprese, e quasi sempre filiali di multinazionali.
Le famose "lenzuolate" di Bersani possono anche essere viste in questo modo; ha messo fuori mercati un bel po' di commercianti che in genere non votavano per lui.
😞La famiglia mi ha portato lontano dalla live. Ma avevo questa domanda (se possibile per una prossima A&Q live). Assumiamo che un'Africa mediterranea e sub-sahariana che cresce possa essere un buon affare per le manifatture europee, che avrebbero tra 10 anni poco meno di un miliardo di persone a cui vendere beni. Cosa manca al sistema finanziario, pubblico o privato, italiano o europeo, per investire ingenti risorse in terra africana, ora, nelle infrastrutture opportune? Penso a strade, ponti, acquedotti, fogne, centrali nucleari, campus universitari STEM. Chiaramente scegliendo di investire dove la stabilità politica e la certezza del diritto diano qualche segno rassicurante. Mi pare però che il mondo finanziario europeo non stia neanche cercando in questa direzione. GRAZIE!
Provo a rispondere. 1) L'Africa come entita' singola non esiste. Non e' la Cina e non e' l'India o il Messico. Sono un insieme di paesi molto diversi, con storie, tradizioni e istituzioni molto diverse. Ognuno di loro e' una storia a se'. 2) I soldi ci sono, ma resta il problema di chi si prende il rischio per primo. OpenAI ha dimostrato che il gioco valeva la candela, e adesso tutti stanno buttando soldi su AI. Attualmente i paesi africani sono per la maggior parte un grosso rischio. Paesi meno a rischio hanno attirato investimenti. 3) C'e' un problema di fondo che il rapporto fra Africa ed Europa non e' proprio un rapporto di grande amore. Fino a 70 anni fa l'Africa era tutta una colonia europea - e l'Europa per investire deve avere il consenso e l'interesse dei paesi africani.
@@pibizza grazie mille! Provo a replicare 1) Esattamente. Infatti non mi pare siano meritevoli di attenzione i tentativi di coordinamento continentale dell'Unione Africana. Ogni Stato ha una storia molto particolare ed ha anche criticità particolari. Ma la cosa veramente macroscopica è che nessuno Stato europeo si muova per investire in Africa. La Francia si muove da sola, ma non so quanto proattivamente dal punto di vista finanziario. Mi pare più che faccia la carabiniera. Intanto tutti bussano a Bruxelles per lamentarsi che le barriere antimigratorie non sono abbastanza alte. 2) Forse unendo le forze all'interno dell'Unione Europea si può in qualche modo distribuire il rischio sui paesi membri dell'Unione. 3) L'esempio del Kenya, che inizia a svilupparsi, dovrebbe in qualche modo aiutarci ad archiviare questa brutta storia. Fare insieme buoni affari è sempre stato un buon metodo per "cicatrizzare" la storia, anche la più violenta. La Germania tra il 1945 e gli anni '70-'80 ce lo ha insegnato.
Giorgio è un grande: chiaro, logico, comprensibile, sintetico, essenziale.
X me potete farlo parlare tutto il giorno 😂
Le puntate di Paolo e Giorgio sono da antologia! Grazie!
Ti credo che la scorsa puntata è stata un successo, avete Arfaras... vi piace vincere facile!!!!
😀
Bellissima la vostra rubrica. Bravissimi. Proponetela con più frequenza. Grazie e ancora complimenti a Paolo e Giorgio.
Grazie, ma per fare le cose bene ci vuole tempo e bisogna prepararsi...
bellissima puntata, bravissimi come sempre, è un piacere ascoltare Giorgio Arfaras
Siete un gran bella coppia. Grazie!!
L'unico keynesiano che ha davvero capito Keynes è Mario Draghi
Perché?
Bishing, Tyrany of the Minority, è il libro sul peso delle mano minoranze
Consiglio
Achen, Bartels, Democracy for Realists
grazie per il consiglio!!
possiamo regalare un microfno ad Arfaras ?
Sempre spettacolare Giorgio Arfaras 😙
Peccato per l'audio sofferente 😕
Sulle banche centrali:
secondo me erano ben consapevoli che si sarebbero dovuti alzare prima i tassi, ma "non potevano" perché dovevano aiutare i governi (sia in Usa che in Ue) a fare il deficit post Covid. Sono intervenute quando ormai la situazione era quasi fuori controllo.
Più che sull'intelligenza dei banchieri centrali questi eventi mi hanno fatto venire dubbi sulla loro reale indipendenza.
Complimenti per queste live estremamente interessanti.
Vorrei chiedere se è possibile fare una live o una sezione all'interno di una live in cui spiegate come funzionano i fondi di investimento e che livello di influenza hanno sulla politica dei paesi?
Mi sono trovato a parlare spesso con chi sostiene che i fondi di investimento statunitensi (un esempio su tutti BlackRock ma ce ne sono anche altri) controllino praticamente la politica di quasi tutti i paesi del mondo. A me sembra una teoria che non sta in piedi ma ho notato che online invece ci sono svariati contenuti (spesso in chiave complottista ma anche da testate come il Corriere della Sera o simili) che sostengono, testualmente, che "BlackRock governa il mondo".
Lo suggerisco a Giorgio, ma la risposta in parte e' stata gia' data: governare il mondo e' impossibile. Questo non vuol dire che alcuni non possano influenzare questo governo o quel parlamento, ma che poi riescano ad ottenere uno specifico risultato sul medio termine e' altra cosa.
@@pibizza grazie per la risposta. Sì, è ovviamente un discorso collegato a quello fatto nella precedente live ed è applicabile a tutto. Ma meglio ripeterli certi concetti dato che la disinformazione impera a quanto pare 😅
Mi permetto, un'altro libro utile da leggere è quello di Guido Melis, Storia della Pubblica Amministrazione e Burocrazia.
😮😅
Grazie
Bellissima puntata, avrei creduto di annoiarmi, invece tutto interessante.
Il gracchiamento è una incompatibilità di streamyard con safari, verificatelo perché è capitato a Franz con Marco bussi e potrei ricordare male i dettagli
Molto interessante.
Una considerazione: la dimensione asfittica delle nostre imprese, che non hanno una reale capacità di stare sul mercato, non alimenta un rapporto incestuoso con il potere politico (padrinato, corruzione, favori reciproci ecc,) in una spirale verso il basso che invita alla furbizia e alla
spregiudicatezza?
E tutto ciò non aumenta la frustrazione di chi non sa o non vuole essere ‘furbo’?
Non è un fattore infelicitante?
La domanda è: ammesso che tutto questo sia vero quant’è meno vero in altri paesi occidentali?
Isabella madre di tutte le startup
Mio commento tattico
Interessante il format, ma facciamo una colletta per comprare un microfono o degli Airpods ad Arfaras
Due domande:
- Il salario minimo, mi chiedo, potrebbe incrementare ulteriormente l'inflazione vanificandone i benefici (ma anche le distorsioni)?
- se gli ostacoli (come il salario minimo) anteposti alle imprese italiane negli ultimi trent'anni fossero stati forieri di innovazione, staremmo qua a parlare di salario minimo e bassa produttività? Non erano incentivate ad aumentare di dimensioni già prima? E perché negli altri paesi è accaduto?
Grazie!
Io non trovo il libro del "potere del 3%" citato da Giorgio e vorrei sapere da Paolo se è così gentile da citare il titolo dei libri su Lorenzo il Magnifico. Bellissimo format il Q&A, peccato che mi sono perso la live!
Provato anche io e non trovato
A proposito dei taxisti che hanno il potere del famoso 3%, come si spiega che UBER è proibito in Italia e non altrove?
@@giovibd: perché in Italia UBER e piattaforme analoghe siano bandite (letteralmente, al leggere la regolamentazione, che fa prova del cinismo ignorante dei popul-sovranisti che l’hanno adottata) è chiarissimo ed è stato accennato in questo video. Il perché è il conservatorismo tradizionalista italiano. Abbiamo non solo UBER & compagnia. Abbiamo le farmacie, i notai, i « medici di famiglia » (una dizione che è una boiata: si tratta di medici-burocrati selezionati dal proprio sindacato, pagati benissimo ed in concreto autori soltanto o quasi di ricette o di impegnative: un sistema para-sovietico), infiniti permessi e tasse locali (un sistema mafioso), un sistema fiscale ottocentesco, un sistema mediatico fatto di giornalisti in gran parte ignoranti ed asserviti, nonché di una Rai che - secondo gli elettori di un referendum di trent’anni fa - andava privatizzata ed invece la mafia castale eternizza. Ed attenzione: anche nei Paesi dove - come in Italia - esistono vari monopoli arcaici e pingui (taxi, notai, farmacie, ecc. ) le condizioni sono comunque migliori - più aperte e competitive, con costi di gran lunga inferiori per gli utenti, che in Italia. Un esempio: i notai esistono, tra l’altro, anche in Spagna ed in Portogallo. Ma fare un atto immobiliare a Lisbona costa mediamente € 700-850, mentre in Italia - per lo stesso atto - fanno pagare (in nome di una inesistente certezza giuridica, che esiste anche dove il notaio non esiste) mediamente 3.500. Chiaro?
Cortesemente Giorgio potrebbe avvicinare il microfono? Grazie scusate. Giuseppe
Alla fine la pizza saprai di cartone, come tutte le cose che trovi nel supermercato!!!
Sistemate la parte tecnica, altrimenti ci si va a perdere un grande valore contenutistico in un bicchier d'acqua
Grazie 🙏
Sono interferenze, deve allontanare dal pc gli altri apparecchi elettronici, come in cellulare ad esempio
Molto bella come puntata
Per Paolo: tra RV FE, consiglio la zia ferrarese, un salame agliato spettacolare. Lo dico contro il mio interesse di tenere basso il prezzo di mercato della zia ferrarese, ma merita
Salve, Paolo puoi dire il titolo del libro su Lorenzo De'Medici di cui hai fatto citazione? Grazie
Ho l'impressione che vengano sottovalutati alcuno aspetti culturali: quando si parla del lato industriale il discorso delle micro-imprese non fa una piega. Non si spiega però come certe storture si trovano anche dove non dovrebbe esserci: prendiamo il settore IT. Nel settore IT non ci sono le stesse condizioni per cui le imprese o sottopagano i dipendenti o falliscono, eppure gli stipendi sono ridicolmente bassi insieme a tante altre storture.
Il sistema degli incentivi - inteso come struttura burocratica, vincoli alla crescita eccetera - è fatto per tenere le imprese piccole e con costi alti. Non è un caso che siano pochissime le grandi imprese, e quasi sempre filiali di multinazionali.
Già Cavour diceve "sono buoni tutti a governare con lo stato d'emergenza, pero' onestamente questo punto del mio pensiero non mi convince molto.
22:30 non sono riuscito a trovare questo libro
Dite però a Giorgio di dotarsi di un paio di cuffie e microfono in po'più serie!
Dovremmo aver risolto.
Le famose "lenzuolate" di Bersani possono anche essere viste in questo modo; ha messo fuori mercati un bel po' di commercianti che in genere non votavano per lui.
😞La famiglia mi ha portato lontano dalla live. Ma avevo questa domanda (se possibile per una prossima A&Q live).
Assumiamo che un'Africa mediterranea e sub-sahariana che cresce possa essere un buon affare per le manifatture europee, che avrebbero tra 10 anni poco meno di un miliardo di persone a cui vendere beni.
Cosa manca al sistema finanziario, pubblico o privato, italiano o europeo, per investire ingenti risorse in terra africana, ora, nelle infrastrutture opportune?
Penso a strade, ponti, acquedotti, fogne, centrali nucleari, campus universitari STEM.
Chiaramente scegliendo di investire dove la stabilità politica e la certezza del diritto diano qualche segno rassicurante.
Mi pare però che il mondo finanziario europeo non stia neanche cercando in questa direzione.
GRAZIE!
Provo a rispondere.
1) L'Africa come entita' singola non esiste. Non e' la Cina e non e' l'India o il Messico. Sono un insieme di paesi molto diversi, con storie, tradizioni e istituzioni molto diverse. Ognuno di loro e' una storia a se'.
2) I soldi ci sono, ma resta il problema di chi si prende il rischio per primo. OpenAI ha dimostrato che il gioco valeva la candela, e adesso tutti stanno buttando soldi su AI. Attualmente i paesi africani sono per la maggior parte un grosso rischio. Paesi meno a rischio hanno attirato investimenti.
3) C'e' un problema di fondo che il rapporto fra Africa ed Europa non e' proprio un rapporto di grande amore. Fino a 70 anni fa l'Africa era tutta una colonia europea - e l'Europa per investire deve avere il consenso e l'interesse dei paesi africani.
@@pibizza grazie mille!
Provo a replicare
1) Esattamente. Infatti non mi pare siano meritevoli di attenzione i tentativi di coordinamento continentale dell'Unione Africana. Ogni Stato ha una storia molto particolare ed ha anche criticità particolari. Ma la cosa veramente macroscopica è che nessuno Stato europeo si muova per investire in Africa.
La Francia si muove da sola, ma non so quanto proattivamente dal punto di vista finanziario. Mi pare più che faccia la carabiniera. Intanto tutti bussano a Bruxelles per lamentarsi che le barriere antimigratorie non sono abbastanza alte.
2) Forse unendo le forze all'interno dell'Unione Europea si può in qualche modo distribuire il rischio sui paesi membri dell'Unione.
3) L'esempio del Kenya, che inizia a svilupparsi, dovrebbe in qualche modo aiutarci ad archiviare questa brutta storia. Fare insieme buoni affari è sempre stato un buon metodo per "cicatrizzare" la storia, anche la più violenta. La Germania tra il 1945 e gli anni '70-'80 ce lo ha insegnato.
Mi piacerebbe sapere il parere di Arfaras.
Grazie dell'ottimo lavoro!
Evviva le Isabelle del mondo...!
E se la Santa fosse la nostra nuova Isabella ???