Divento gettonista - Le Parole - 03/12/2022

www.raiplay.it... - Andiamo in Versilia per raccontare la storia del dottor Jacopo Marafini che, dopo otto anni consecutivi come medico di pronto soccorso, ha deciso di dimettersi a causa dell'impegno e la fatica a cui è stato sottoposto in questi ultimi anni. Resterà nel mondo della Sanità pubblica, lavorando come libero professionista e non più come dipendente.

[@Insler66]

Non c’è niente da dire, discorso sacrosanto soprattutto quando dice che potrà lavorare quando vuole e quanto vuole. Adesso come adesso la vita di un medico di pronto soccorso in un ospedale pubblico è più vicina a quella di uno schiavo che a quella di una persona normale. Assurdo.😮😮 Grazie bella Italia 🇮🇹!!!

[@pitagora29]

Forse peggio dello schiavo le assicuro

[@Insler66]

@@pitagora29 Non mi devi dire niente: sono anch’io uno di quelli..😧

[@raf1745]

che mi consigliate di fare dopo la laurea? vorrei avere una vita...

[@Insler66]

@@raf1745 Tutti avremmo diritto ad una vita normale perché non abbiamo fatto niente di così male per finire a fare gli schiavi in questi posti infernali che mediamente sono diventati gli ospedali pubblici e in particolare i pronto soccorso. Ovviamente la risposta piu’ semplice a quello che dici e’ andare a lavorare all’estero che siano Paesi europei o addirittura Australia o Paesi arabi. Però non sono uno di quelli che dice che sia una cosa facile poi da mettere in pratica a vita per tanti motivi tipo famiglia ecc..Però ti consiglio di vagliare molto bene i lavori che ti si presentano in Italia perché molte volte sono delle fregature colossali nel senso che magari ti trovi poi da solo in situazioni difficili o addirittura disastrose senza mezzi e niente rischiando l’inverosimile tra denunce ecc..Quindi se non e’ sicuro che ci sono delle condizioni lavorative minimamente degne e’ meglio non andare lì a cercare di fare l’eroe ma lasciare subito perdere.

[@user-df8xb8qu6s]

Grazie che qualcuno si mette nei nostri panni...

[@giorginaperucca4036]

È proprio così dottore.