LA METAMORFOSI DI KAFKA | ClassiCALL
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- čas přidán 21. 08. 2024
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Io mi chiamo Martina, sono siciliana, leggo libri per passione e scrivo per necessità. Insegno Lettere in una scuola media e gestisco con mio marito una compagnia teatrale. Amo studiare letteratura e lingue straniere, inglese, spagnolo e giapponese in particolare, adoro i cani (e da un po’ anche i gatti!) le serie tv, i viaggi e i dolci. Su questo canale si parla soprattutto di libri.
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Capolavoro del grande scrittore dalle molteplici tematiche ,La metamorfosi è la storia di un "progressivo annichilimento" della personalità di un commesso viaggiatore.
Kafka indaga le forze oscure dell'animo umano che spesso conducono all'autodistruzione ,il protagonista si isola dal mondo perchè incompreso e perchè incapace di affrontarlo.
Gregor Samsa si costruisce una corazza che lo separa dagli altri ma che isolandolo completamente lo condurra alla morte.
Kafka genio assoluto!
L'ho letto in varie fasi della mia vita e ogni volta provavo emozioni diverse. Rimaneva, però, la tristezza del diverso. Perché è così che io lo interpreto: il diverso che fa paura; il diverso da cui ci allontaniamo per senso di non riuscire ad accettarlo. Quando lo leggo, dentro questo libro rimane la mia tristezza, la mia empatia e la perdita. Questo è quello che provo ora a leggerlo.
Mi sono commosso come hai spiegato la metamorfosi,il cambiamento,il mutamento che subiamo nel tempo ti abbraccio
Un precursore dei tempi come tutti i grandi classici aprono la mente leggete gente lèggete.
martina , ti faccio le mie piu' sincere congratulazioni per come hai spiegato questo profondissimo racconto, letto in età giovanile ha lasciato dentro di me una grandissima impressione
libro meraviglioso.... è pazzesco il fatto che in sole 70 pagine kafka possa trattare così tanti temi, e così tanti temi che poi si sarebbero ripercossi nel 900. il i 900, secolo di guerre, orrori, di altri tipi di metamorfosi. e poi, a 110 anni dalla pubblicazione del libro, anche io spesso mi sento uno scarafaggio, quando mi alzo dal letto per fare un lavoro che detesto, quando vedo il tempo limitato per le cose che amo. kafka è forse l'unico autore di cui supero il confine di scrittore e lettore e diventa praticamente per me come un fratello. certamente complice di tutto è anche l'aver letto molte lettere, l'aver esplorato molto l'animo di kafka. e pensare che lui arrivò a detestare "la metamorfosi", dicendo "Profondo disgusto per la Metamorfosi. Illeggibile la fine. Imperfetta quasi fino in fondo. Sarebbe riuscita molto meglio se allora non mi avesse distratto il viaggio di affari". Distratto dal viaggio di affari, un po' come me che starei tutto il giorno a leggere lui e non posso. E pensare che questa è stata tra le pochissime opere pubblicate in vita e che dobbiamo ringraziare Max Brod, suo amico, che riordinò molti testi e grazie al quale oggi abbiamo testi come Il Processo. Kafka chiese all'amico di bruciare tutto. Fortunatamente l'amico non lo fece. Tra l'altro Brox lo spinse molto alla pubblicazione della Metamorfosi che Kafka, ma non vorrei sbagliare, lesse a lui e ad alcuni amici. Un'ultima cosa... molta gente usa il termine "kafkiano" secondo me in malo modo. La gente lo usa per indicare situazioni assurde. Invece, il dramma, è che le situazioni kafkiane sono situazioni estremamente realistiche.. come un uomo che si sveglia insetto (un uomo che per una sua condizione scopre la sua inadeguatezza, per tantissime ragioni, più degli altri probabilmente che sue), o anche il processo in cui un uomo è sottoposto a un'infinità di burocrazia per un crimine di cui non sa nulla... grazie per questo video, davvero, a un certo punto, rivedendo le immagini che scorrevano nella mia testa nelle tante volte che ho letto questo romanzo, mi sono scese varie lacrime. L'essere umano, purtroppo, si alza dal letto ancora sotto le formi di un immane insetto
Ottima analisi, che ci dà da pensare. C'è una bellissima canzone di Mary Chapin Carpenter, "What to Keep and What to Throw Away", che parla delle cose che teniamo e le cose che buttiamo via. Ci sono attività che non facciamo più, luoghi che non frequentiamo più, cose e posti che non ci nutrono più. Ci sono persone che non vediamo più, persone che non sfamano più la nostra anima, non perché non siano più capace di farlo bensì perché l'anima nostra, oppure l'anima loro, ha cambiato e si è spostata. La vita di uno scarafaggio è breve, ma la vita umana è lunga. Perciò possiamo permetterci di tramutare, persino più volte, il che può essere scomodo sia per noi sia per gli altri.
Grazie Adrian.
Bravissima, Martina! Spiegazione competente e anche "dinamica". Ascoltarti è un piacere! In effetti, è importante in ogni ascolto culturale anche non annoiarsi. Nella tua dettagliata analisi di questa opera "sconvolgente", hai saputo trasmettermi anche le tue emozioni. E la cultura e l'arte, non possono prescindere dalle emozioni e dalla bellezza. Pertanto... grazie di cuore, per quello che è stato un vero e proprio momento di "poesia". Jack.
Grazie Martina, bravissima,per la tua analisi profonda e appassionata che si estende ai vari aspetti della condizione umana .Sono colpita e commossa da sentimenti e ricordi anche personali ❤
Ti seguo da tempo , è sempre un grande piacere e un prezioso arricchimento😍
Kafka è vicino a tutti noi. Vicino a me che lessi questo racconto da adolescente brutta grassa e bullizzata a casa e fuori. Ho sentito Gregor quasi in simbiosi con me e mi sono consolata un po' dal dolore e dall'umiiliazione
Grazie Katia.
Letto in gioventù, e lo ricordo molto bene.Incontro felice con questo scrittore. Mi è piaciuto molto
l'ho letto da giovanissimo e sono rimasto assolutamente affascinato.
Bravissima....profondamente coinvolgente!
Brava, ho letto la Metamorfosi almeno 4 volte.
Io ho letto solo qualche pagina qualche anno fa e ho mollato. Forse non era il momento, mi è successa la stessa cosa con "Delitto e castigo". Sono libri che in alcune fasi della nostra vita possono angosciare. Una delle interpretazioni che mi viene in mente sentendo la tua interessante recensione, è la trasformazione causata dalla vecchiaia. A volte ci si sente vecchi di colpo, o lo si diventa davvero improvvisamente. O sono gli altri a farti scoprire tale, sempre improvvisamente. Soprattutto pensando alla scena dell'attaccamento al mobile, che forse è nient'altro che la nostalgia di un passato vigoroso ormai perduto per sempre. Quante volte i genitori che erano colonne, diventano "insetti immondi"? E quante volte in questi casi, si lasciano morire? Certo è questa, forse l''interpretazione piu scontata e banale e forse mi è balenata per la testa perchè sto invecchiando. Mi sa che è eglio rimandarne ancora la lettura mi sa. :P
Certo, è vero, è disturbante. Ecco perché è un testo così significativo.
Buonasera Martina! Grazie per questa tua splendida lezione su Kafka. Sono completamente d’accordo con i tuoi contenuti. Bravissima! Anche io, come te, ho letto molto presto La metamorfosi: trent’anni fa, a sedici anni. Poi l’ho riletto anni dopo. A proposito delle atmosfere di Kafka, ti consiglio il film di Orson Welles, Il processo. Infine, lascia che ti rivolga i complimenti per la tua pettinatura: il rosso ti sta benissimo! Alla prossima…😘
Sì , il film in un b/n straniante con Anthony Perkins. Mi sembra ci sia tra gli interpreti anche Romy Schneider.
Martina mi hai fatto tornare a provare quell'inquietudine molto umana che provai da ragazza nel leggere La metamorfosi. Per mia nascita, mi sono sentita sempre una diversa, più alta, più bionda, più introversa, quasi malata. E l'incontro con Gregor mi ha dato l'impressione che la diversità va nascosta e non valorizzata. Da quel momento, e ne sono passati di anni, ho compreso nel profondo che si cambia e che non abbiamo il potere di alterare il nostro destino ma di accoglierlo e imparare a trovare ogni volta un nostro posto sempre diverso; a volte ci nascondiamo anche a noi stessi, a volte sentiamo il peso di una colpa di cui non troviamo il senso. Leggendo Il processo per esempio è proprio evidente questo: spesso forse apparentemente non conosciamo perché si cambia o perché gli altri ci percepiscono "diversi" . Mi hai fatto venire i brividi quando hai detto che quello di cui parla Kafka è universale. Anche io percepisco questo: nulla resta uguale, bisogna assecondare l'improvviso cambiamento e cercare di conviverci o sparire. Grazie sono ricolma di inquietudine, quella che percepisco e che preferisco: mi ricorda che non possiamo quasi controllare nulla, che l'improvviso perturbante ci accompagna e ci tende la mano che a volte sarebbe bello poter ritrarre. Un abbraccio
Ti esprimo il mio pensiero in merito: si cambia, il cambiamento è naturale, ciò che mi inquieta è la paralisi, il fermarsi. Significa essere morti. Anche se a volte non è facile, assecondare il cambiamento è la nostra natura.
Grazie Martina, le mie riflessioni sono dovute a un lungo periodo buio. Hai ragione il cambiamento è insito nella vita e bisogna coglierne il significato e la bellezza. Un abbraccio 🤗
Ho sempre da sempre avuto rapporti più che conflittuali coi miei genitori.
Lessi questo testo da ragazza e mi sconvolse, in quanto mi identificai totalmente in Gregor. Kafka è il più grande romanziere di tutti i tempi, è universale e attraversa il tempo muovendosi ovunque sul micidiale asse.
Grazie.
Cara Martina, ti ringrazio per la qualità di ciò che ci offri! Chapeau! Affettuosi saluti.
Devo essere sincero quando l’ho letto la prima volta ho rapportato subito la figura di dell’insetto a una persona che orami è cambiata che è ad un livello di coscienza superiore ma che non si può permettere dal punto di vista della struttura patriarcale della famiglia per cui invece è un peso e che necessita di un uomo che lavora, un ruolo stretto. E qui ci sarebbe anche il tema della famiglia come fondamento della società ma anche come luogo di contraddizioni. Un precursore dei tempi. Come tutti i grandi classici.
Io ci leggo esattamente la condizione di mia mamma negli ultimi due anni di vita ...il progressivo ed inesorabile cambiamento del corpo.😔 Mi colpisce che Kafka dica che non era possibile rappresentarlo neppure da lontano ...come se non potesse avere un contorno definito. Così come non si può rappresentare Dio o la nostra anima
Ciao.. Veramente brava..Dal tuo commento, dalla tua interpretazione, emerge la tua sensibilità, la tua umanità 🌺
Che bella analisi!
Innanzi tutto grazie per la piacevole esposizione, grazie grazie grazie. La storia di un uomo che da tutto se stesso per il benessere familiare, svolge un lavoro che non gli piace, dopo un lungo periodo di "dare" incondizionato si accorge che il massimo che si può aspettare dalla famiglia è un'alzata di braccia in segno di benvenuto, presa coscienza, si imbruttisce ( si trasforma in un insetto immondo) a causa di questa indifferenza, ma la sua unica preoccupazione è ancora il benessere della sua famiglia, all'inizio gode di una certa pietà da parte del congiunto familiare, dura poco, quando oramai inservibile si fa da parte ed in un estremo atto di amore, libera la famiglia da questo grande peso e muore. Penso che si tratti di un'opera autobiografica, in tutto e per tutto, solo chi ha provato certe esperienze può esserne consapevole, e, rappresentarle in maniera così "cruda". Capolavoro, Privo di senso per chi ha vissuto una vita felice. Saluti.
E’ stato proprio grazie a Franz Kafka e a questo suo romanzo che oggi ho un diploma (“La Metamorfosi” infatti è stata la mia tesi liceale).
Io quando l’ho letta per la prima volta ho percepito la solitudine di Gregorio, il fatto di essere rifiutato dalla società e dalla famiglia stessa proprio per la sua situazione, ho avuto anche il punto di vista dell’ insetto che, si, sarà anche disgustoso, ma serve alla natura tanto quanto all’uomo (es: api = miele = sopravvivenza per l’umanità.
Per finire ho percepito la tua stessa identica sensazione, ovvero che certe malattie non sono altro che un peso troppo grande per i nostri cari e che, appunto, non vi è altra soluzione al di là della morte per la pace
Grazie Kafka per il tuo diploma allora!
@@ImaAndtheBooks decisamente 😂
Complimenti, Martina, con il tuo video mi hai fatto commuovere!
Sinceramente ricordo solo l'inizio e il fatto che ho faticato a finirlo per poterne fare il classico riassunto a scuola.
Forse non era il momento per leggerlo. Non è un libro da leggere per farne un riassunto per la scuola, i docenti non dovrebbero assegnarlo, e mi permetto di dirlo perché faccio l'insegnante. E' un libro per conoscere se stessi.
Ciao Martina, trovo molto interessante il tuo approccio alla lettura, al teatro, alle lingue, all'esplorazione di altri mondi attraverso le parole! è il primo commento che scrivo su YT e ho molto piacere a farlo qui sul tuo canale: dopo tanto tempo che ti seguo "anonimamente", è con gioia che ti porto il mio sostegno!
Relativamente a Kafka, mi sa che mi hai fatto venire voglia di rileggerlo :P grazie!
Grazie per avermi scritto. Accoglo con gioia il tuo commento!
Ore 20,45 del 29.01.2024 - sei molto brava (ti invidio). Secondo il mio modestissimo parere Kafka già quando inizia a scrivere la METAMORFOSI ha in mente trama e MESSAGGI principali: 1) disagio profondo, o/e inadeguatezza, che a volte ci danno i familiari. 2) il rapporto che abbiamo con i nostri problemi (anche di salute) che ci rendono un peso per tutti (familiari e noi stessi). Distinti saluti
amo i classici,e sono contenta si essermi iscritta al tuo canale
J'ai adoré...
L'ho riletto oggi (Einaudi) dopo tanti anni. 70 pagine e l'ho trovato molto intenso e pungente. Credo che leggerò qualche altro libro per conoscerlo meglio
Grazie 👏
Ciao innanzitutto ti faccio i complimenti per la passione e l'amore che trasmetti in ogni minuto dei tuoi video. Ti seguo da tempo e sono felice di farlo. Ho la sensazione che se lo rileggessi una volta all'anno darei ogni volta una una visione diversa, Vedo nella trasformazione la figurazione dei nostri incubi, delle nostre paure . Sempre attuale perché le paure accompagnano la nostra esistenza. Paure che mutano nel corso degli step della nostra vita e che hanno forme e sembianze diverse. Un libro indispensabile e da leggere spesso anche per capire meglio noi stessi. Grazie
Ciao Gaetano. Sono d'accordo con te, credo che la metamorfosi sia nel libro stesso e davvero, rileggendolo una volta ogni anno, se ne trarrebbero interpretazioni sempre diverse.
Nella parte finale della tua recensione, parli della mia mamma, che ha 84 anni e ha una fase iniziale, ma già invalidante, di deterioramento cognitivo. Lei ne è consapevole e soffre. Sa chi era prima ma non sa più chi sta diventando adesso e io la guardo impotente, so di non poter fare nulla per arrestare questo processo naturale e irreversibile legato alla vecchiaia e soffro con lei.
Forse è giunto il momento di riprendere in mano questo testo, magari mi aiuterà ad elaborare le sensazioni che provo e che non riesco ad esternare come vorrei. Grazie ❤️
Ti mando un caro abbraccio Leti. Ti capisco.
Martina carissima, Kafka è per me una dolcissima e amatissima lancia nel costato. È come una parte amarissima da non ripudiare ma da accogliere e amare. Sì, ero un po’ più grande di te quando l’ho scoperto, ma allo stesso modo ho avvertito in lui un forte senso di rivelazione. Video emozionante perché come sempre la tua interiorità ha illuminato ogni passo del tuo narrare. Un abbraccio enorme ✨🌹
Grazie cara Melania. Ti abbraccio forte.
@@ImaAndtheBooks ricambio tantissimo!
Bellissimo video, mi ha commosso. Grazie
Grazie professoressa,mi sto bevendo tutti i suoi video.
Martina, non ricordavo la parte in cui la musica lo fa riemergere. Penso, così, alle metamorfosi classiche, degli dei e dei miti, ad Orfeo. Cantore eccelso che grazie alla sua musica riesce a scendere nelle profondità degli inferi per riportare alla vita Euridice. Non ci riesce perché si volta per guardarla, disobbedendo alla richiesta divina. Si volta perché, solo se immediatamente potrà riconoscerne l'aspetto fisico, sarà certo della sua presenza.
La musica, già...
Grazie, trattazione stimolante
Ciao Michela, era una scena che era passata in secondo piano nelle precedenti mie letture, ma è emersa prepotentemente nella rilettura della settimana scorsa. Incredibile quante chiavi di lettura possibili e quanti aspetti emergano di volta in volta diversi da questo testo.
Io l'ho letto due settimane fa in un periodo di stress generale e ho mi sono sentito simile a lui nel suo sentirsi estraneo al mondo. Libro ancor più vicino a me è "Lettere al padre" di Kafka, in quest'ultimo testo è come se mi avesse raccontato.
Ciao Martina complimenti per il canale sempre interessante. Ho letto "La metamorfosi" molti anni fa già allora l'ho apprezzato molto sia per l'originalità che per l'arguzia. Vorrei condividere la mia interpretazione concordo sul fatto che "l'insetto" sia uno stato dell'anima e ritengo che rappresenti la malattia mentale o il disagio mentale. Le persone sono trasformate da queste malattie e questa trasformazione le allontana dal mondo reale e anche dai propri cari (è tipica la visione o la sensazione della presenza di insetti) inoltre lo stigma sociale era sicuramente presente ai tempi di Kafka e purtroppo anche nei giorni nostri. Dopo questa bellissima recensione non mi rimane che rispolverare questo romanzo.
Leggerò sicuramente presto questo libro❤
Grazie Martina per aver portato questo testo ma soprattutto questo autore. Ho adorato la tua introduzione perché la penso allo stesso identico modo. Di Kafka se ne dicono di cotte e di crude, ho sentito davvero tante interpretazioni, non solo della metamorfosi ma soprattutto del Processo (lì davvero è come se aprissero le gabbie, ognuno dà le versioni più disparate) ed il punto è proprio questo, non può esistere una sola lettura, una sola spiegazione, un solo punto di vista. Kafka è come l’oroscopo (si starà rigirando nella tomba per questo paragone), dice cose diverse a seconda del lettore, apre porte diverse anche nell’anima della stessa persona se viene letto in tempi diversi, proprio come hai sperimentato tu. La chiusa del video è molto forte e non avevo visto questa interpretazione ma ripensandoci è davvero valida. A me La Metamorfosi ha dato un senso di tristezza profonda, come ogni scritto di Kafka, sento tanto l’impronta autobiografica. La figura del padre nei suoi scritti è prepotente, invadente, giudicante e distruttiva. Nella Condanna l’entrata in scena del padre manda in aria e in confusione tutto, in un climax di ascesa e poi discesa rovinosa, letteralmente. Nella Metamorfosi il padre , che inizialmente sembra impossibilitato a fare qualsiasi cosa, si rimbocca le maniche quando non può più approfittare del figlio che non viene mai trattato come un essere umano, neanche prima della trasformazione. Il padre non gioisce dei suoi successi, non ha dialogo con il figlio, è solo una fonte di denaro per lui. Peculiare anche la figura femminile negli scritti di Kafka, la donna è alla mercé delle situazioni, vittima inerme da compatire, oppure doppiogiochista scaltra e lasciva che gioca la sua partita sempre per un tornaconto personale. Mi ha molto colpita anche il passaggio in cui il protagonista manifesta un attaccamento morboso verso la sorella perché ,non solo vuole farla studiare e farle realizzare i suoi sogni ma, ad un certo punto, pensa anche di rapirla e tenerla sempre con sé. I protagonisti di Kafka mi piacciono perché sono umani, terreni, mostrano lati negativi veri e reali, nessun eroe dal buonismo edulcorato. Infine mi accodo alla tua riflessione sul mondo del lavoro. Ne descrive una visione così logorante che al protagonista è vietato anche di stare male. Ritarda dal lavoro solo per qualche ora e addirittura si presenta il procuratore a chiedere come mai. Ricordiamo che il nostro Gregor non si assenta mai, trotta come un mulo ed è un ottimo lavoratore, ma stare male non gli è concesso, è un evento straordinario e inaccettabile.
Kafka sarà sempre attualissimo, apre spiragli dolorosi a chi si interroga sull’esistenza dell’uomo, del proprio vissuto e della società in cui viviamo. Per me è sempre una lettura spiazzante, bellissima ma disarmante. Grazie per questo video.
Grazie per il tuo interevento, sentito e arricchente Frafry!
Ciao Martina! Sto preparando un esame universitario monografico su Kafka e il tuo video è stata la fonte più interessante di approfondimento. Grazie di cuore per il prezioso contributo 🤍
In bocca al lupo Eleonora!
@@ImaAndtheBooks viva il lupo! E grazie ancora 🌹
Ciao Martina, io La metamorfosi non l'ho ancora letta, di Kafka ho sentito solo l'audiolibro Lettera al padre che mi ha toccato molto, quindi ho deciso di ascoltare la tua registrazione dopo aver letto il libro per avere un confronto. Grazie per i tuoi approfondimenti!!!
Le lettera è straziante. Bellissima. Un dono per tutti.
Ciao Martina, mi aggiungo al coro di complimenti x la tua profonda capacità di leggere oltre la superficie e comunicare agli altri la ricchezza della letteratura. Pur avendolo nella libreria non ho ancora mai letto il romanzo. Dalle tue parole mi è arrivato tutto il dolore che è interpretativo di molti piani della nostra attualità. Credo che ci sia un unico modo per spezzare quella sorta di maleficio che imprigiona, e quell'unico modo è ritrovare uno sguardo d'amore. Chi non guarda gli altri o se stesso con amore in realtà non sta vedendo nulla, come in questo caso nessuno intorno a Gregorio riesce più a vedere l'uomo che sta oltre la ripugnanza che suscita l'insetto. Credo che bisogna stare alla larga da chi non riesce a riconoscere il valore presente in ciascuno perché non ha la capacità di guardare con amore, perché quello sguardo porta all'emarginazione, all'isolamento e alla morte. Ma quante volte purtroppo lo facciamo! Mi sembra qualche anno fa, forse sotto Natale, di aver visto un bellissimo cartone con protagonista un insetto, rifiutato da tutti tranne che da una bambina. Lo sguardo della bambina alla fine è stato rivelativo di ben altro ed il finale è stato positivo. Purtroppo non ricordo il titolo.. grazie davvero!
Grazie a te Fulvia per questo commento.
Letto come lei in età adolescenziale (come altri testi di Kafka), ascoltata l'audio lettura in questi giorni, ho seguito con molta attenzione la sua disamina. Notevole! La ringrazio e le faccio i miei più vivi complimenti
♥️
A seconda dell'età con cui ci si accosta alle Metamorfosi si colgono aspetti, impressioni ed interpretazioni diverse.In gioventù anch'io ho provato la sensazione del non essere capita.Ormai nonna ho colto il.peso di ritrovarmi in un corpo che sta invecchiando ma estraneo al mio sentire che è rimasto GIOVANE: ecco il significato mutato del guscio duro di Kafka.."all'estraneità ed incomprensione altrui all' autoestraneità , al non riconoscersi più e uno stentare a farsi riconoscere dagli altri"
Esatto Rosarina. Credo che la percezione del testo continuerà a cambiare nel tempo. Grazie per aver parlato della tua interpretazione.
Dalla morte! 😢😢😢😢
Sei bravissima Martina, tanti saluti dal Albania!
Ciao Neviana, ciao all'Albania!
Kafka è uno degli autori della mia vita ma nonostante questo non mi sono mai accostata alla Metamorfosi perché ne avevo sentito talmente tanto parlare che avevo paura che mi annoiasse o di non trovarci nulla visto che ormai era stato sviscerato da tutti i lati. Ebbene questo video invece di allontanarmi ancora di più mi ha fatto venire voglia di leggerlo, perché mi sono resa conto che è un testo che invece non conosco per niente, che probabilmente nessuno potrà mai capirlo fino in fondo (e quindi possono leggerlo anche cento persone che sarà sempre diverso) e che potrei anche trovarci chiavi di lettura diverse (mentre parlavi io ho pensato non a una malattia fisica ma all'ansia o alla depressione)
Penso che la bellezza di questo testo stia proprio nella sua poliedrica potenzialità interpretativa. Vale la pena leggerlo perché ognuno ci trova quello che vuole (o che non vuole) vedere.
Bravissima. Vorrei essere un tuo alunno...
Ciao...la mia interpretazione quando lessi questo libro fu che Kafka volesse che la metamorfosi di Gregorio determinasse la metamorfosi degli altri personaggi....quella del padre che si rimette a lavorare, quella della sorella che prima lo ama e poi lo disprezza, quello di coloro per cui lavora che poi lo vanno a cercare ecc.e che l'autore appunto volesse parlarci della paura del cambiamento che alberga in ognuno di noi....
Grazie Claudia! E' vero, anche gli altri personaggi cambiano nel corso della narrazione. Sarebbe un altro punto di vista ancora da cui osservare il testo.
Bravissima come sempre. Grazie mille della lettura che ci hai proposto. Nonostante mi sia approcciata più volte a quest'opera (sia in adolescenza che in età più matura) e nonostante cerchi, anche attraverso una lettura come la tua, di capire il senso profondo di quanto l'autore voglia trasmettere, purtroppo la sensazione di fastidio e ripugnanza è talmente forte da rendere sempre spiacevole il momento della lettura di questo testo.
Sicuramente, il disusto può essere comprensibile. Amplifica proprio il senso di estraneità e solitudine di questo poveretto.
Mi piacerebbe acquistare tantissimo i tuoi libri che me li compro con piacere che sono interessanti
Mi ha dato una percezione di tristezza e sofferenza, in alcuni passaggi angosciosi. Credo che un autore debba trasmetterti cosa stai leggendo. Un po' come Dostoevskij
Sì, è vero, trasmette sensazioni molto particolari.
🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰
Ti amiro,pero' mi fai venire il complesso d'inferiorità xchè mi rendo conto di nn sempre cogliere l'essenza di ciò che leggo
Nessun senso di inferiorità! Nessuno coglie il cento per cento di quello che legge. Le interpretazioni sono moltissime.
Non riesco a leggerlo, gli scarafaggi mi fanno vomitare
L'insetto non c'entra nulla con il senso dell'opera...
Disgusto, rifiuto e disorientamento sono forse tra le emozioni che l'autore voleva condividere con noi.
Anche a me la prima volta ha destato una sorta di nausea e di vertigine. Certo non una lettura di semplice intrattenimento.
Ho preso l edizione a fumetto ieri, nonostante l avessi studiato a scuola ma non è la stessa cosa, devo dire che è un racconto in cui tutti si possono ritrovare che parla della depressione dell animo umano schiacciato da questa societa competitiva che è quasi una prigione dove la persona piu debole non trova via d uscita a volte, se non quella di uccidersi come alla fine in un certo senso fa gregor....cmq il fatto che lui si trasformi in un insetto è un allegoria, perche lui si sente un insetto..no te lo dico perche da come parli sembra che si sia davvero trasformato a livello fisiico in insetto..