La fine ingloriosa dei TAV sardi

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  • čas přidán 5. 09. 2024
  • Dal TGR-Sardegna del 2011 - Era il 1986.. Il progetto era quello di elettrificare la dorsale sarda CA-Chilivani-SS-Olbia. Hanno terminato solo la variantina di Chilivani, la variante in galleria di Campeda, e (da poco) il raddoppio del binario tra Decimomannu e San Gavino Monreale.
    A nord di Oristano è il terzo mondo delle ferrovie..
    L'interesse era però quello di commissionare subito all'industria di riferimento ben 25 superlocomotori da 5miliardi di lire cad. (tot. 125miliardi), costruiti e consegnati senza che fosse pronta la rete su cui farli viaggiare.
    Sono stati progettati per funzionare alimentati a 25000V Corrente Alternata ad azionamento monofase 50Hz (a differenza della restante rete italiana a Corrente Continua a 3mila volts) perchè a detta dei progettisti avrebbero aggredito meglio le forti pendenze del tracciato sardo centro-settentrionale.
    Avrebbero potuto completare almeno la CA-OR...però..sembra che la vera ragione sia...leggi:
    "La ragione del veloce abbandono dell'elettrificazione sarda rimane tuttora quasi un mistero, visto che ormai le locomotive erano state costruite e la palificazione completata per un discreto numero di chilometri. Nel caso che i finanziamenti fossero esauriti, sarebbe stato comunque facilmente possibile arrivare almeno ad Oristano, creando così, comunque, un notevole miglioramento del servizio ferroviario sardo. Perché allora fu tutto abbandonato? Voci attendibili sostengono che il motivo fu la dimenticanza, in fase di studio e realizzazione, i problemi relativi alle interferenze indotte dall'alimentazione trifase a 50 Hz sui sistemi di segnalamento e di blocco. Il problema colse le FS di sorpresa: il segnalamento andò subito in avaria durante le prove in linea e perciò continuare il progetto avrebbe implicato la necessaria sostituzione di tutto il sistema di blocco e segnalamento dell'isola sarda aggiungendo così una spesa ingente e difficile da giustificare agli già 527 miliardi di contributi per finanziare il programma. Oltre a questo si sarebbe dovuta ammettere la totale incompetenza del Consorzio TEAM e delle FS. Si preferì così chiudere tutto il progetto, cercando di seppellirlo in silenzio e senza che la stampa ne venisse a conoscenza, se così non fosse stato lo scandalo era inevitabile."
    Qui tutta la storia:
    www.railnews.al...

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