ATALANTA ULTRAS - BEST MOMENTS

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  • čas přidán 12. 09. 2024
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    ATALANTA ULTRAS - BEST MOMENTS
    Secondo un sondaggio del 2008, pubblicato dal quotidiano la Repubblica, la squadra può contare su circa 119000 tifosi in Italia, la maggioranza dei quali proviene dalla città e dalla provincia di Bergamo.
    Da segnalare le numerose iniziative che la tifoseria ha portato e porta avanti: oltre a coreografie, manifesti e giornalini, dal 2002 è abitudine tradizionale la "Festa della Dea": una festa popolare a base di musica, cucina nostrana con l'intrattenimento di protagonisti nerazzurri contemporanei e non. Oltre a questo la tifoseria da tempo porta avanti iniziative di solidarietà, anche attraverso la raccolta di fondi: dopo il terremoto dell'Aquila del 2009 la tifoseria atalantina sostiene L'Aquila Rugby con 15000 euro, l'incasso dell'edizione 2009 della Festa della Dea, più 5000 euro provenienti da sottoscrizioni libere.
    I primi gruppi di tifo organizzato nascono verso la metà degli anni 1960 quando si forma il primo centro di coordinamento del tifo orobico, denominato "Club Amici dell'Atalanta". Prima di allora il tifo come lo si intende al giorno d'oggi è pressoché inesistente.
    Il 12 dicembre 1971 durante una trasferta organizzata dal "Club Amici", alcuni partecipanti decidono di creare il primo gruppo organizzato di tifosi nerazzurri: nascono così gli "Atalanta Commandos" che si posizionarono dapprima nella curva Sud dello stadio Comunale e successivamente in curva Nord (dal 1997 intitolata a Federico Pisani), luogo in cui si riunisce tutt'oggi il tifo atalantino. Il gruppo, di stampo apolitico, porta ad un'innovazione del tifo a Bergamo, con cori e striscioni e basandosi sul concetto della non-violenza. Di anno in anno, l'organizzazione fa sempre più proseliti, e si distingue anche fuori dallo stadio, organizzando partite di calcio, camminate, pullman propri e distribuendo un giornalino per diffondere la mentalità ultras.
    Pochi anni più tardi, sull'esempio dei Commandos, nascono nuovi gruppi organizzati; tra i più importanti gli "Ultras-Fossa" (di stampo meno pacifista del precedente), gli "Sbandati" e le "Brigate Neroazzurre". Queste ultime nascono da una costola dei Commandos, dei quali non condividevano l'eccessiva moderatezza, dando un'impronta più trasgressiva. Da qui in avanti, per le Brigate inizia un'ascesa continua che le porterà in breve tempo a diventare uno dei club ultrà più ammirati e rispettati di tutta Italia.
    La nuova mentalità favorevole allo scontro trova molti consensi, soprattutto tra i più giovani, il che porta ad una profonda divisione all'interno della curva e negli stessi gruppi. Nascono così le prime tensioni e i primi scontri con gli altri tifosi, su tutti quelli del Genoa, del Torino e delle milanesi. Più avanti, si inaspriscono i rapporti anche verso altre tifoserie, diffondendo in tutto lo "Stivale" la fama di tifoseria "calda".
    Agli inizi degli anni 1980 il tifo a Bergamo è in una fase cruciale di profondo cambiamento: si sposta verso la linea più dura ed estrema portata avanti dalle Brigate (che nel frattempo avevano assorbito gli Ultras-Fossa) e che in poco tempo era diventato il gruppo leader della Nord. Il 14 ottobre 1982, dopo un declino dovuto all'escalation del nuovo modo di tifare, vengono sciolti ufficialmente i Commandos.
    Nel 1983 nascono nuovi gruppi da una serie di scissioni nelle Brigate e che poco più tardi si uniscono per formare un nuovo gruppo che segnerà, negli anni seguenti, la storia del mondo ultrà italiano: i "Wild Kaos". Il motivo della scissione dal gruppo più importante della tifoseria bergamasca è lo stesso che aveva comportato la separazione dai Commandos: troppo poco caos.
    Per quasi vent'anni, i gruppi Brigate e Kaos reggono le redini della Nord sebbene non ci siano sempre stati buoni rapporti tra le due compagini. Gli attriti si devono soprattutto alle diverse ideologie politiche (le Brigate sono storicamente di sinistra, mentre i Kaos filoleghisti); in molte situazioni i due gruppi si sono anche scontrati. Diventa molto sentito in questo periodo, il derby lombardo contro il Brescia che porta a numerosi episodi di violenza prima, durante e dopo la partita.

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