La Lettera agli Ebrei: introduzione, struttura e contenuti.
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- čas přidán 7. 02. 2023
- Care e cari, in questo video ci occupiamo di introdurre, assai brevemente, la quattordicesima e ultima lettera dell'epistolario paolino nel Nuovo Testamento.
Come al solito vi invito a leggere il testo direttamente in lingua italiana:
- www.laparola.net/testo.php
E, per chi se la sente, in greco:
- www.academic-bible.com/en/onl...
Come sempre la bibliografia scientifica è sterminata, tuttavia mi permetto di consigliarvi alcuni testi affidabili e accessibili per approfondire questo scritto neotestamentario così particolare:
- P. Garuti, Alle origini dell'omiletica cristiana. La lettera agli Ebrei, Franciscan Printing Press, Gerusalemme 2002.
- C. R. Koester, Hebrews (AB 36), New Heaven, Yale University Press 2001.
- B. Lindars, La teologia della Lettera agli Ebrei, Paideia, Brescia 1993.
- E. F. Mason, "You Are a Priest Forever". Second Temple Jewish Messianism and the Priestly Christology of the Epistle to the Hebrews (STDJ 74), Brill, Leiden 2008.
- F. Vouga, L'Epistola agli Ebrei, in D. Marguerat (a cura di), Introduzione al Nuovo Testamento, Claudiana, Torino 2004, pp. 351-363.
- www.bibelwissenschaft.de/bibe...
In copertina: Incontro tra il Patriarca Abramo e Melchisedek, Dirk Bouts, (1464-67), presso la Chiesa di San Pietro a Lovanio.
Anche per questa settimana è tutto. Resto come sempre a disposizione!
A presto,
Vittorio Secco
#bibbia #ebrei #cristianesimo #melchisedec #paolo
Carissimo Vittorio,
il nostro Dio e Signore Gesù C. mi ha fatto dono di te come fratello. Tramite CZcams seguo i tuoi *preziosi* insegnamenti e li divulgo sui miei contatti. Grazie alle tue spiegazioni ho letto tutte le lettere attribuite a Paolo e questa agli Ebrei è l’ultima che sto leggendo. Piaccia al Signore nostro che ci ha immesso nella sua amabile e potente luce e si è rivelato a noi di benedirci e abbondi su di te secondo la sua amatissima volontà.
GRAZIE a Dio e grazie anche a te.
Grazie di cuore Annamaria! Sono davvero grato per queste tue parole. Mi unisco alla tua lode al Signore e ti auguro ogni benedizione spirituale in Cristo! 🙏❤
Grazie Vittorio. Davvero grazie. Queste tue condivisioni mi aiutano moltissimo nella lettura delle epistole. Sono insegnamenti vivi che mi accompagnano, e alimentano il desiderio di approfondire e meditare questi testi. Grazie.
Cara Sara, conservo queste tue parole come un tesoro prezioso! Grazie per averle scritte.
Grazie Vittorio, anche questa settimana ci hai regalato un po' del tuo sapere che con grande maestria ci trasmetti, ti sono estremamente riconoscente, sei un compagno di viaggio essenziale è prezioso.
Caro Giuseppe, è davvero un onore per me leggere queste tue parole! Grazie 🙇♂️
Grazie davvero perchè stimola la curiosità a rileggere e approfondire.
Questa lettera mi ha dato l' impressione di voler esplicitare meglio cosa è fede: " per fede Mosè...per fede Abramo..." e così abbiamo un riassunto dei " comportamenti" generati dalla fede ma che a loro volta sostengono la fede. L' esortazione a perseverare richiede la memoria dei maestri di questo perseverare, che sono elencati con le loro "gesta". I contenuti Cristologici della prima parte della lettera arrivano ad incidere positivamente sulla qualità della nostra fede.
Grazie ancora!
Grazie a te! Sono felice che questi contenuti possano essere di aiuto!
Caro Vittorio hai fatto una lezione splendida. Ci hai fatto volare in alto....e con una umiltà espositiva da non credere: concetti (difficilini per i non addetti) ma espressi appunto in modo semplice. ❤
Mi onori molto! Grazie di cuore ❤
Grandioso
ottimo video, come anche tanti altri di questo canale... Studio Scienze religiose a Palermo, ho l'esame di Sacra Scrittura a giugno...
Grazie mille! EIn bocca al lupo per l'esame allora!
Grazie e complimenti ancora per l'esposizione e per la "passione" che caratterizza la tua comunicazione. Siamo arrivati all'apoteosi, con questa ultima lettera, del pensiero Paolino. Certo gli interrogativi e le considerazioni sarebbero tante, almeno quelle che vengono in mente dopo la sua lettura. Alcune di queste. 1) Come mai viene denominata Lettera agli Ebrei anche se non traspare un destinatario definito o intravedibile? 2) Il punto centrale sembra essere Gesù nuovo e "ultimo" sacerdote. Non più il sacerdote del tempio che offre il sacrificio annuale per purificare gli oggetti ed espiare i peccati (vecchia legge ebraica) ma un "sacerdote" che offre se stesso, una volta per tutte, ad espiazione di tutti i peccati del mondo (nuova legge cristiana). Certo questo è un linguaggio e una teologia che si fa fatica a capire perchè stravolge tutto il sapere corrente e soprattutto introduce categorie nuove ed astrazioni che sembrano non avere appiglio nella cultura del tempo della lettera. Sembra un'omelia dei nostri giorni frutto di secoli e secoli di meditazione e di studi teologici. 3) L'esortazione alla fede nella parte finale fa venire in mente il tema, la convinzione e soprattutto l'intuizione centrale di Paolo che è sempre, mi sembra, dare una risposta all'origine del male ( la citazione di Enoch sembra emblematica ) . Ad un male "cosmico" solo un sacerdote "divino" può porre rimedio e redimere per sempre un errore che l'uomo non potrà mai da solo risolvere. Allora il messia è arrivato. "La fede adulta che affronta con coraggio le prove della vita cristiana e l'amore fraterno è il culto della nuova alleanza che Dio gradisce".
Caro Giuseppe, ti ringrazio per questo tuo commento! Cerco di seguire il tuo ordine: 1) la lettera è già nota nell'antichità come rivolta ad un pubblico ebraico, e probabilmente questo è in larga misura dovuta agli argomenti trattati, come il ruolo del Tempio e del sacerdozio.
2) in realtà il punto è che la lettera, con la sua complessa teologia, è molto ben inserita in un filone di pensiero ebraico ellenistico, specie di ambito alessandrino. La figura di Melichisedec e il ruolo simbolico del sommo sacerdozio erano già temi teologici in altre correnti e tradizioni giudaiche del Secondo Tempio.
3) credo che il tema della fede vada qui inteso oltre la teologia appresa da Paolo nelle sue lettere autografe. Qui il punto è mantenere la perseveranza davanti alla possibilità concreta di abbandonare la Via di Cristo per altre. Senza dubbio riflette problemi di un tempi successivo alla metà del I secolo.
Un caro saluto!
davvero interessante. Dovresti organizzare un intero corso online su questa lettera Vittorio... avresti sicuramente tanti di noi ad aderire
è una gran bella idea! In futuro sicuramente lo farò. Grazie cara Lucia!
Nuovamente grazie!
È sempre un piacere, caro Maurizio!
I celeberrimi versi che hai letto (11:1) "est fides sperandarum substantia rerum, argumentum non apparentium", sono stati parafrasati e riproposti da Dante in Paradiso XXIV, quando viene esaminato sulla fede da San Pietro: "Fede é sustanza di cose sperate e argomento de le non parventi".
Complimenti sono molto interessanti i tuoi video.
Grazie mille! Sì esattamente, le Scritture restano una fonte straordinaria anche a livello letterario nel medioevo!
GrazieVittorio
Grazie a te, cara Ariella! È sempre bello trovare un tuo commento 😊
Ottimo come sempre! Accetti senza alcun impegno richieste per prossimi contenuti? Sarebbe interessantissimo un riepilogo della figura di Pietro, sia in senso storico che di pensiero teologico, rapporto con Gesù e così via.
Grazie caro Francesco! In futuro terrò in considerazione questo tuo buon suggerimento 😊🙏
Sarebbe davvero bello se si facesse un video su Melchisedek, oppure su quali fossero le categorie teologiche ebraiche su cui i primi cristiani hanno iniziato a formare la cristologia. Quali sono i punti di convergenza e divergenz tra le figure super-umane e super-angeliche del giudaismo del secondo tempio e Cristo.
Grazie mille! Purtroppo temo ci vorrebbe ben più di un video, il tema non è dei più semplici anche se è molto interessante!
@@vittoriosecco grazie a te Vittorio! Mi rendo conto sia un lavoro molto lungo e complesso. Ad ogni modo ci tengo a manifestarti tutta la mia stima per la divulgazione che fai.
@@antoniovittorioguarino9135 grazie di cuore, le tue parole mi onorano molto!
Amigo like.
Grazie!
Grazie Vittorio, questa volta hai riportato anche le citazioni con il testo in sovraimpressione al video. Mi hai fatto venire voglia di andarmi a cercare tutti i riferimenti a Melchisedec: si possono trovare in rete, che tu sappia? quasi 38 minuti ("assai brevemente") ma non sono sembrati troppi!😄
Grazie mille caro Alessandro! Sì l'ho già fatto in diversi altri video quando faccio riferimenti esterni alla Bibbia. Le citazioni dei Padri senza dubbio sì e forse anche il Melchisedec di Nag Hammadi, anche se non in italiano. Sì sta volta l'"assai brevemente" aveva una sfumatura particolarmente ironica! 😄
Gentile Vittorio vorrei farti questa domanda che da tempo cerco di spiegarmela . Ergo, quando Gesù l’hanno portato davanti a Sommo sacerdote Anna oppure davanti i Sommi sacerdoti Anna e Caifa ? ( anche qua non capisco se era un Sommo sacerdote Anna ? e Caifa era un suo genero ????) quindi quando l’hanno portato Gesù . Gesù quardandoli negli occhi gli ha detto: CHE LUI SA ! ( interpretato quello che ho capito io ) LUI SA CHI SONO ! Da quello che ho capito io leggendo vari fonti che sulla monte di Sinai quando Mosè pregava il DIO è successo che Aron ha fatto azioni (Vitello d’Oro ) come Lui gli ha interpretato e poi .. sul Monte dove pregava Mosè, gli avversari di Mosè l’hanno ucciso e al posto di Mosè l’hanno messo un Suo rappresentate, Intanto il popolo non l’ha riconosciuto, ovviamente. Quindi Gesù gli ha ricordati Che Lui SA quello che hanno fatto, uccisero Mosè e l’hanno scambiato, proprio i Discendenti di Anna e Caifa ? Ecco perché Anna e Caifa SI SONO SPAVENTATI se si RIVELA LA VERITÀ al Popolo Ebraico . Spero che mi sono spiegata bene e la mia domanda è stata chiara . Grazie di Cuore . Sonia
Cara Sonja, io ti ringrazio per la tua fiducia e per la tua gentilezza, ma la domanda che poni è del tutto priva di senso, perché ti riferisci ad episodi che non sono mai avvenuti e che sinceramente non capisco nemmeno da dove tu li abbia dedotti. Mi spiace, ma con queste premesse non posso formulare nessuna risposta di senso compiuto.
Ciao Vittorio e grazie ancora.
Anche questa volta ho una domanda particolare, per me è molto difficile non sconfinare leggendo questi scritti.
Faccio riferimento al cap.10 e in particolare ai versetti 26,27 "..peccare volontariamente dopo aver conosciuto la verità.."
Anche Gesù parla di "peccato imperdonabile contro lo Spirito Santo". Ha qualche attinenza e può essere inteso come un rifiuto alla grazia cioè un andar contro l'opera dello Spirito Santo?
Il tradimento di Giuda Iscariota ne è un esempio?
Cara Agostina, grazie a te! Non preoccuparti, cerco di risponderti sia su un piano storico che teologico. Da un punto di vista testuale non c'è un legame diretto tra il passo di Ebrei e il loghion di Gesù sul peccato imperdonabile; nel Vangelo l'idea è che chi non riconosce l'azione dello Spirito addirittura scambiandola per quello di uno spirito maligno, evidentemente non è nella dimensione della grazia. Per questo motivo si parla di "imperdonabilità". In Ebrei il contesto è diverso. Qui il tema è piuttosto quello di coloro che utilizzano la grazia e la fede come scusa per poter perpetrare i medesimi peccati impunemente. Per questo si aggiunge l'avverbio "volontariamente". In un certo senso, tutto il peccato è volontario e involontario insieme, ma qui il riferimento è a coloro che consapevolmente manipolano la dottrina a favore di una propria autoindulgenza. Non è così che si vive nello Spirito però, e anche Paolo (quello storico) senza dubbio era del medesimo parere. Non si può ingannare Dio, per questo chi fa in questo modo non è mai stato nella grazia. Tuttavia, non è detto che a seguito di un pentimento sincero e reale in futuro il peccato non sia perdonato. Cristo ha sconfitto il peccato, e se questo viene realmente riconosciuto, non come escamotage, ma come evangelo, non c'è peccato che non possa essere coperto, non c'è vita che non possa migliorare. L'invito è sempre a misurarsi con il proprio peccato e la propria condizione, senza fare speculazioni sulla realtà di altri: la Sovranità appartiene a Dio. Spero di averti risposto, cara!
@@vittoriosecco Ho capito, grazie
@@Gioiab78 prego!
Ciao Vittorio, come sempre ottimo commento. Volevo farti notare una cosa, che in ebraico Dio altissimo, di genesi 14: 18 a 20, è Elyon ( colui che sta in alto, il capo) che non ha nulla a che vedere con Yahweh ( colui che è, colui che fa divenire), quindi "banalmente" quello di Melchisedec è un sacerdozio diverso, senza tempio, perché adorava un dio diverso Elyon! L'autore della lettera agli Ebrei sfrutta questa confusione per crea questa supremazia di cristo sul sacerdozio levitico .
Ciao Salvatore, grazie! Quello che dici è vero in parte: Elyon poteva essere anche un'altra divinità in tempi molto antichi (come del resto 'El) ma al momento della redazione del racconto di Genesi senza dubbio era già identificato con Adonay, e così resta per tutto il Giudaismo del Secondo Tempio; per cui l'autore di Ebrei in questo non tradisce Genesi; quello che invece è sicuro è che chi ha redatto Gen 14 non poteva avere in mente Gesù, ma questo è un po' vero per tutto l'AT... un caro saluto! 😊
@@vittoriosecco il fatto che Elyon nel tempo sia stato assimilato a Yahweh non cambia il concetto teologico. Il redattore dell'epistola a gli ebrei anche se in buona fede pensava che Elyon fosse il Dio di Israele ha usato il modello del sacerdozio di Melchisedek in modo improprio, Gesù non può essere un sonno sacerdote superiore a i lieviti alla maniera di Melchisedek, perché il citato re/sacerdote adorava un altro Dio che non doveva ovviamente essere della tribù di Levi e senza un tempio specifico. Ovviamente l'epistola a gli ebrei vuole svincolare Gesù e il nascente Cristianesimo dalla matrice ebraica, pescando episodi fuori contesto nel Tanàkh per giustificare una giravolta teologica, come del resto viene fatto per le cosiddette profezie messianiche. Un operazione di marketing per sdoganare la nuova religione.
@@salvatoredam6229 no abbi pazienza ma io questo non lo credo proprio! Oltretutto è evidente che chi scrive conosce molto bene gli usi del tempo e la cultura ebraica. Come al solito l'errore consiste nel pensare ad un solo tipo di ebraismo contrapposto ad una nuova religione che da esso si stacca. Ma questo è stato da tempo superato. Oltretutto la figura di Mechisedec non ha valore come personaggio storicamente esistito, ma già in Genesi incarna evidentemente un tipo descritto a partire da posizioni sacerdotali postesiliche.
@@vittoriosecco Che l'ebraismo sia stato monolitico o multiforme( come era in realtà) di certo non ha mai ipotizzato un messia sacerdote non levitico, gli stessi qumranti ipotizzavano 2 Messia 1 Davidico ( probabile discendenza di Gesù) e uno Sacerdotale Messia di Aronne. Di certo anche i giudei più innovatori si sarebbero stracciati le vesti d'avanti all'epistola a gli Ebrei, infatti non ci sono gruppi Giudei /Paolini sia nel primo secolo e nemmeno oggi.
@@salvatoredam6229 be' scusami ma le comunità cristiane che ruotavano intorno a Paolo erano esattamente questo, e anche le chiese odierne, seppure abbiano in gran parte perduto l'elemento etnico giudaico! Poi che fossero minoritari nel I secolo è un fatto inequivocabile, ma questo non vuol dire che non esistessero! Ma senza dubbio se fai leggere questa lettera ad un rabbino odierno rimarrebbe quanto meno perplesso, se non apertamente scandalizzato.
Se non erro il Salmo era un testo letto anche durante l'incoronazione dei re ebrei
Ciao Maurizio, sì è un'ipotesi di lavoro condivisa da molti studiosi. Si tratta senza dubbio di un Salmo regale, poi può essere verosimile che il Sitz im Leben fosse anche quello dell'incoronazione, anche se purtroppo non ci sono prove univoche in tal senso.
Da parte di Maria Gesù discende dalla classe sacerdotale