Mano plegica dopo ictus: segui questo consiglio per gestirla durante il giorno
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- čas přidán 23. 06. 2024
- la vera riabilitazione inizia quando fniscono gli esercizi, siginfica che il paziente deve imparare a saper gestire la mano plegica durante il giorno, anche quando è da solo. Il recupero è un processo di apprendimento e come tale deve essere conquistato dal paziente trasferendo nel quotidiano ciò che ha imparato durante la terapia. Segui il semplice consiglio offerto dal Dott. Valerio Sarmati inn questo breve video.
Risorse Utili
1) Contatto Whatsapp con il servizio di attenzione al paziente
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2) PAZIENTI E FAMILIARI: Ebook gratuito sul recupero post-Ictus
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3) LINK PER EFFETTUARE UNA VISITA CON IL DR. VALERIO SARMATI
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6) ROMANZO scritto da Valerio Sarmati "BURRUS" stroke-therapy-revolution.it/...
7) LIBRO scritto da Carlo Perfetti "Condotte Terapeutiche per la rieducazione motoria www.libraioghedini.it/riabili...
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8) FISIOTERAPISTI: Ebook gratuito sulla Riabilitazione Neurocognitiva secondo Perfetti
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9) LINK ISCRIZIONE NEUROCOGNITIVE ACADEMY
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Capitoli del Video:
0:01 - Introduzione alla riabilitazione continua
1:00 - Importanza della riabilitazione oltre le sessioni di fisioterapia
2:00 - Esempi pratici di integrazione della mano nelle attività quotidiane
3:00 - Strategie per il controllo della spasticità
4:00 - Esercizi specifici per migliorare il movimento e la funzionalità
Madoooona ma quante cazzo di verità dici❤❤❤❤❤
Ho avuto un emorragia cerebrale destra nel 2021a causa della mia ipertensione che non ho mai curato
Mi dicevo tanto non mi succederà nulla....poi è arrivata...
I medici mi dicevano di prepararmi al fatto che difficilmente sarei stato rimesso in piedi ma grazie al fatto che ho avuto tanta voglia di camminare e non accettavo il tutto con il mio super neuropsicologo abbiamo fatto un ottimo lavoro ed ora a cammino corro suono la chitarra, vado in bici
Le mie passeggiate sono di ca. 25 km per 5 ore senza fermarmi.... vorrei poter venire da voi e raccontare la mia storia.
VI PREGO!!!
ALFREDO FOTI
Dimenticavo sto frequentando università di psicologia perche dopo IO VOGLIO FARE IL NEUROPSICOLOGO!!!!
Grazie al dott. Signorini di padova❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Complimenti per il tuo percorso e per come lo hai affrontato. Grazie
Grazie sei eccezionale
🙏
Come sempre grazie Dottore ❤
Grazie per seguire i miei contenuti
esiste secondo te, un parallelismo tra spasticita a seguito di ictus e spasticita a corredo di malattia demielinizzante? se si, il suo eventuale recupero, compatibilmente con la patologia, come si potrebbe gestire?
Grazie te lo dirò sempre quante volte lo ripeto a mio fratello arrivo anche a piangere da sola naturalmente è tutto inutile e pensare che con i terapisti la muove e fa cose grandi certe volte mi chiedo cosa ci sia in me che non va
Capisco, quando il familiare ci crede di più del paziente é molto frustrante
Buonasera, vorrei porre due domande, se posso. La prima: mia mamma quando conversiamo in Rsa per esprimere alcuni concetti oltre alle parole usa le mani, anche quella plegica. Quest'ultima in modo fluido e coordinato, sicuramente in maniera maggiore rispetto ad altri movimenti più "comandati " ( anche se i progressi innegabilmente ci sono). È lecito interpretare positivamente questo fatto? La seconda domanda: avendo subito più di sei anni fa una frattura pluriframmentaria della parte alta dell'omero destro ( la plegia è a destra) con conseguente limitazione articolare, questo influisce sull' ipertono? Grazie.
Buonasera, con i miei pazienti osservo proprio questo, quando recuperano i movimenti del braccio , cerco di vedere se li usano anche nel gesticolare, per me è un segno importante di integrazione. Per la frattura , se le limitazioni date dalla frattura erano presenti anche prima dell ictus , allora il miglior recupero giungerà fino a quelle capacità , ma non direi che rappresentino un ostacolo maggiore della lesione cerebrale
@@ValerioSarmati grazie mille !
Come quando si cammina e il braccio rimane fermo .. c’è l’ho fatta a muoverla
Io come consigli posso darne tanti. Intanto come dice il Valerio la mano o comunque il braccio non va mai escluso. Va sempre controllato e percepito. Regola numero uno: lo
Stretching è assolutamente vietato e chi la pensa al contrario è solo una capra che si è laureata 20 anni fa e non ha fatto più alcun aggiornamento neurologico. Il botulino non serve più di tanto anzi in alcuni casi può fare l’effetto contrario proprio come lo stretching. Con la mano si fanno esattamente cose come nel video, in più io me la allungo anche quando sono a letto proprio prima di addormentarmi. Niente tutori perché non sarebbe naturale avere una mano sempre aperta e in ogni caso anche se la vediamo aperta all’interno i muscoli cercano di chiudersi lo stesso. Bisogna solo cercare di integrare il più possibile il braccio e mano in qualsiasi cosa si faccia durante il giorno, anche ad a esempio appoggiarsi su braccio. Tutto quel che si fa piano piano diventerà sempre più naturale e fluido con tanta pazienza i risultati si vedranno. Cercare di aprirla la mano pensando al movimento di apertura stendo rilassati anche da sdraiati o sediti con occhi chiusi e rilassati al massimo pensando solo a quel movimento. E tanto altro.. di cose ce ne sarebbero da dire.
Mi tocca portarti all’università con me per parlare con i ragazzi. Bravo
@@ValerioSarmati 😂🙏🏻
@@ValerioSarmati Io spero che i tuoi studenti ti diano retta perché io in giro vedo solo nulla facenti e ignoranti che fanno cose all’antica. È molto ma molto difficile trovare un terapista che lavora seriamente con pazienti, senza chiacchiere stupide, con concentrazione e si mette nei panni del paziente. Diciamo che si sta andando verso la rovina. La maggior parte si laurea e fa di tutto per entrare nel pubblico per poi non fare niente una volta ottenuto il contratto a tempo indeterminato. Si, fanno qualche corso se pagato dalla struttura o asl come il perfetti o bobath o altri ma poi il problema è che non lo mettono in pratica. Io tantissime cose me le sono imparate da solo con gli anni perché qui a Pescara sono dei trogloditi.
La mia mano sinistra si aggancia al girello in maniera forte e per sganciarla faccio fatica
Si certo é proprio quello il problema da gestire , si chiama irradiazione quando dopo uno sforzo la mano si irrigidisce