23.4 - Dimensionamento linea per la ricarica di un auto elettrica. Magnetotermico e differenziale
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- čas přidán 15. 04. 2024
- Si parla del dimensionamento della linea per alimentare un wall box per la ricarica di un auto elettrica. Viene scelto il magnetotermico e soprattutto il tipo di differenziale andando a concludere che se la wallbox è dotata di un dispositivo di rilevamento delle correnti allora è sufficiente un tipo A anzichè un tipo B.
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Questo il link dove viene mostrato da Stefano Lai come cablare e configurare la wallbox Trydan V2C Monofase 230 V 7,4kW con connettore di tipo 2 (video ancora in fase di registrazione, tra qualche giorno sarà disponibile)
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esaustivo come sempre. grazie
Ottima lezione, sempre molto chiaro, grazie prof.Lai
Grazie per il feedback
non smetta mai, quello che fa é veramente da ammirare…ho imparato molto da lei❤
Grazie Patrizio mi fa piacere saperlo e grazie per averlo scritto in un commento. Non da tutti 😉
Grazie per la lezione Prof.
Grazie per aver lasciato il messaggio
complimenti!!
Grazie Luca 🙏
bel video e ben spiegato, ho una domanda da porre: nel caso in cui oltre alla protezione del montante di appartamento e quella per la stazione di ricarica, ci fossero altri elementi in classe 1, quindi si richiede un differenziale selettivo a monte, esistono differenziali selettivi di tipo B o F? o come si comporta il differenziale selettivo in caso di dispersioni con componente continua?
Se la wall box è solo 1 allora mettiamo comunque un solo differenziale a monte nel caso in cui la linea sia in classe 1. Se invece la linea è in classe II come nel mio video il differenziale potrebbe essere messo direttamente nella wallbox. Nel caso invece in cui un’unica linea alimenta più wallbox che hanno all’interno il rilevatore di dispersione di corrente continua + per ciascuna un differenziale di tipo A allora a monte è necessario mettere un differenziale di tipo A da 0,3 A selettivo. Nel caso in cui invece le wallbox non hanno il rilevatore allora deve essere montata per ciascuna un differenziale di tipo B e a monte se la linea è in classe I un differenziale selettivo sempre di tipo B che esiste ma costa tantissimo
"che esiste ma costa tantissimo"
è anche molto difficile da trovare ,
comunque un impianto deve essere realizzato col materiale che serve, non con ciò che propone il commerciante o ciò che possiede il cliente in soffitta se non sono componenti idonei...
quando possibile si può cercare una configurazione di impianto per evitare di usare componenti tanto costosi...
@@user-si6zu6wp7n si certo, infatti il mio video fa un’analisi tecnica andando a fare delle scelte mirate a seconda della situazione impiantistica reale. Suggerisco che anzichè mettere dei differenziali di tipo B è meglio integrare nella propria wallbox il dispositivo idoneo per il riconoscimento delle dispersioni in corrente continua e quindi poi utilizzare differenziali di tipo A
Salve Prof. Mi sto attrezzando per la ricarica della mia EV in posto auto scoperto condominiale assegnato. Essendo il primo ho optato per una soluzione mooolto provvisoria che prevede l'uso di un caricabatterie portatile con spina indistriale da 32A (lo vendono così).
-Fornitura da 3,5KWh nuova (non ho trovato passaggi fino alla mia sala contatori e la distanza sarebbe stata proibitiva).
-Magnetotermico da 25A e differenziale tipo C (se come ha detto il caricabatterie portatile rileva le dispersioni in CC)
-60 metri di 2X6 FG16OR16 in guaina spiralata sotterrata a circa 50cm di terreno a parte una fuoriuscita in tubo rigido per un tombino non eludibile.
-Palina di terra in loco collegata con apposito filo da 6mmq inguainato.
-Presa industriale da 32A necessaria per collegare il caricabatterie.
Di quanto esco dal seminato?
Poco, l’unica cosa che non mi suona è il magnetotermico-differenziale. Immagino che intenda un C25 con corrente differenziale da 30 mA ed è importante che sia di tipo A essendo poi certi che il “caricabatterie portatile” sia dotato di un dispositivo che riconosce le dispersioni in dc superiori ai 6 mA
La sezione da 6 mmq va bene anche per 60 metri per corrente al max da 25 A. Rientriamo nel 3,2% di caduta di tensione
@@laicorrado-ilprofelettrico Non credo andrò oltre i 16A data la fornitura anche se la presa industriale e il caricabatteria sarebbero da 32A...
Grazie di tutte le risposte
Tutto perfetto! Ottima spiegazione. Ho solo un dubbio ed una domanda: nel calcolo della sezione è stato inserito 7,4kW che è effettivamente il valore della potenza nominale del caricatore, eppure le auto comandano la ricarica in ampere e non supereranno mai i 32A (indipendentemente dalla tensione). Quindi impostando invece della potenza i 32A a me viene un cavo da 4mm e la protezione magnetotermica da 32A. Premesso che lo metterei ugualmente da 6mm, ma è corretto ragionare con gli Ampere? La domanda invece è la seguente: il mio elettricista mi ha portato solo fase e neutro alla wallbox, mentre per la terra ha messo una nuova palina proprio sotto la wallbox. È una soluzione a norma o l'impianto di terra deve essere unico per tutta la casa? Grazie!
Salve Alessio. Si so che la regolazione della ricarica è inserita in A. Se però nell’app inseriamo gli ampere allora questi sono già al netto del cosfi che quindi deve essere impostato a 1.
Per quanto riguarda la terra, ci sta che il cavo di terra non cammini insieme ai conduttori attivi ma invece in un’abitazione l’impianto di terra deve essere unico. Quindi la palina utilizzata per l’impianto del garage deve essere collegata con il resto dell’impianto di terra. Non possono esserci carichi con i quali si può venire a contatto che hanno diverso impianto di terra
@@laicorrado-ilprofelettrico ottimo, con questo cambio mi suggerisce il 6mm e corrente d'impiego rimane 32A quindi MTD C32 è sufficiente
@@laicorrado-ilprofelettrico grazie per questa risposta. Magari cerco qualche video sull'impianto di terra che spiega come deve essere e se non l'ha ancora fatto lo prenda come spunto per i prossimi 😅 sinceramente pensavo che la terra fosse la terra e non avevo messo in dubbio il lavoro dell'elettricista, ma mi è venuto guardando i suoi video
@@AlessioTroiano si non è comunque un problema mettere il MT da 32A. In realtà non sappiamo bene quanto sia il cosfi dell’intero circuito di ricarica (ci sono comunque delle induttanze come nel caricatore di bordo e nello stesso cavo) e quindi per poter tirare tutti i 7,4 kW che a cosfi=1 sono proprio 32 A invece a cosfi=0,9 sarebbero circa 36A ed ecco il MT da 40 A. Ma qui stiamo entrando dentro un ragionamento troppo tecnico e le differenze in campo non sono così enormi e quindi posso dirti che va benissimo anche un MT da 32A
Prof una domanda.:se si istalla un spd a monte prevedendo direttamente la congiuntura con la pallina di terra e subito collegare esso alla barra equipotenziale e da lì si dividerà verso i vari utilizzatori essendo il carico da proteggere, qualcuno, essendo si vorrebbe proteggere tutta casa, potrebbe superare i 10 metri avremmo bisogno di un altro spd in serie al 1 oppure con il tipo 3 nelle prese potremmo sopperire a questo innalzamento di tensione chd si verificherebbe a causa della lunghezza dei cavi? Parlare di abbassare up non conviene tanto in termini di costi sarebbe il tipo 3 la soluzione migliore ma é accettabile? Grazie
Si se non è possibile rimettere un spd di tipo 2 dopo i 10 metri sicuramente fondamentale è l’spd di tipo 3
@@laicorrado-ilprofelettrico grazie prof
Buona sera Professore Lai questo tipo di cavo è adatto x la posa interrata. Avendo una linea più lunga di 25 m. Sarebbe ancora meglio metterlo dentro un corrugato o un tubo in PVC per una maggiore protezzione e con relativi pozzetti? Ovviamente da calcolare la caduta di tensione e sezione cavo. Ma se invece di avere una linea interrata abbiamouna normale linea sempre dedicata alla wallbox esempio con tracce a muro co corrugato e cavi da 6 mm FG17, con la formula Ib in iz non ci stiamo è giusto? E quindi dovrei aumentare la sezione a 10mm. Ma allora perche questa differenza di portata fra il cavo FG160R16 e FG17? Grazie
Si certo per la posa interrata il cavo passa all’interno di un cavidotto 450. Per quanto riguarda la diversa portata tra un cavo Fg16 e Fg7 dovrebbe essere un problema del diverso tipo di isolante che nel caso del Fg16 è conforme alla Cpr. Attenzione l’Fg7 va bene solo per posa all’esterno
Come ha verificato la portata dei due tipi di cavi?
Prof Lai grazie x le risposte.Si sarebbero i diversi tipi di isolante. Alcune volte verifico le tabelle portata cavi unipolari multipolari ecc...Ma credo che faccio un po' di confusione , in quanto si devono tenere conto di alcuni fattori esempio i tipi di posa , cavi in tubo incassato, temperature ambienti , pose interrate, pose in canaline ecc... E in base al numero dei conduttori attivi corrisponde la portata.Mi piacerebbe se lei quando può fa qualche lezione al riguardo portata cavi tenendo conto dei tipi di posa.Le chiedo ora ,se il conduttore di protezione PE dalla palina entra direttamente all' E.P.D nello stesso tubo di fase e neutro al momento in cui avviene uno scarico a terra crea un campo magnetico tra fase e neutro. Quindi è bene che il PE arrivi separato . All' EPD. Ma se il conduttore di protezione passa nello stesso fascio dei conduttori attivi può creare anche un campo magnetico? E poi il PE non è un conduttore attivo giusto? Grazie .
Vado a rispondere in ordine:
1) usi l’app calcoli elettrici e può fare tutte le simulazioni possibili
2) per il collegamento dell’spd lascio il link di un video dove spiego nel dettaglio questi concetti
3) il PE non è un conduttore attivo
Per i vari dubbi sugli Spd veda se risolve con questo video, soprattutto nella parte finale
czcams.com/video/xeN9np-YBEs/video.htmlsi=Ca1jiWM96ESxyypw
C'è una discussione accesa a proposito del 40% per 3 ore circa che il contatore può erogare in più,ma tanti e anche in rete Enel parla del 33% dov'è la verità?
Per come ho analizzato io la problematica, La verità è che chi parla del 33% si riferisce alla P disponibile (e cioè ai 6,6 kW), chi invece parla del 40% si riferisce alla P contrattuale e cioè dei 6 kW. Siamo all’incirca intorno allo stesso valore
@@laicorrado-ilprofelettrico grazie per aver risposto ma il calcolo è riferito sempre alla potenza contrattuale infatti :6000+33%=7980W è il risultato di chi asserisce che si deve parlare solo del 33% mentre chi parla del 40% si ritrova con 6000+40%=8400W quindi una differenza di 420 W
Credo che non ha ragione nessuno 😁 ho trovato uno schema in rete che credo sia quello più realistico (dalla mia esperienza). In pratica c'è ovviamente il +10% della potenza contrattualizzata, chiamata potenza disponibile, a tempo indefinito e poi c'è il +25% della potenza disponibile per max 3 ore. Quindi in realtà è 37% in più dei 6kW ovvero 8,25kW. Perché dico che ne sono convinto: perché effettivamente se vi trovate tra 6,6 e 8,25 sul contatore questa percentuale viene proprio indicata da un messaggio es "esubero potenza del 22%", dove 1% è appena dopo 6,6 e a 25% cambia il messaggio dicendo distacco immediato. Avendo la wallbox ho fatto le prove aumentando di 1A per volta quindi sono piuttosto sicuro 😊
Sto vedendo ora nel dettaglio la scheda dell’algoritmo del contatore elettronico e si parla di 1,27 in più della potenza disponibile sino a 90 minuti e quindi siamo sempre a circa 8,4 kW il quale può essere ottenuto anche con il 40% della Potenza contrattuale
Ora allego l’immagine
drive.google.com/file/d/1qr_vjldurIMj4VAnA6tdSyfq3Ymysi8F/view?usp=drivesdk
@@AlessioTroiano nella scheda del contatore elettronico a me risulta + 27% della potenza disponibile. Ora allego l’immagine
drive.google.com/file/d/1qr_vjldurIMj4VAnA6tdSyfq3Ymysi8F/view?usp=drivesdk