@cabiddu88 il dato più importante è la situazione dei laureati in Italia... la felicità, le scoperte sono un altro paio di maniche. Questo servizio a mio avviso rispecchia il problema sulle lauree umanistiche, a liveelo pratico-lavorativo
@@ivanbombana9481 ma anche no.... Con tutto rispetto ma il ragionamento della serie:" scegliamo il meno peggio" non mi appartiene anche perché non lo comprendo. Rispetto ai meriti li conosci tu ed altri appassionati di superquark e CICAP. Sinceramente preferisco vedere senatore Massimo Mazzucco piuttosto che lui e compagnia cantante ..
Da diplomato dò ragione al giornalista, ho un lavoro stabile, un ottimo stipendio, parlo 3 lingue, ma i laureati hanno una migliore predisposizione al cambiamento e fanno carriera velocemente. Saper fare qualcosa rende presto inutili, saper imparare no.
Ni, se tu hai imparato 3 lingue vuol dire che la capacità di saper imparare ce l'hai a prescindere dal titolo di studio. Non cadiamo in luoghi comuni, laureato non significa automaticamente genio del sapere o mente aperta capace di imparare qualsiasi cosa. Che poi i laureati abbiano una migliore predisposizione al cambiamento non so dove tu l'abbia vista, anzi... Secondo me è il contrario, proprio perché hanno studiato molto per un determinato settore non vogliono o non riescono a cambiare totalmente ambito lavorativo. Più facile per un diplomato generico con la capacità di parlare diverse lingue.
Per metà il servizio dice cose giuste, per l'altra metà 1) Usa dei dati statistici di dubbia provenienza, 2) I dati sono interpretati erroneamente (e.g., TRIENNALISTI in ingegneria NON VOGLIONO lavorare perché pagati meno degli impiegati nei call center), 3) Conclusioni del tutto arbitrarie e viziate da giudizi personali. In ambito accademico a difficoltà non la fa la facoltà, ma i metodi di valutazione degli ATENEI. Il servizio è un riflesso del pensiero erroneo del popolino. Inaffidabile.
Applausi, fortuna che qualcuno si accorge di quanto questo servizio sia viziato nella forma e nella sostanza, usando dei luoghi comuni come se fossero delle verità ineluttabili. Come scritto in precedenza è molto più conveniente prendere una qualifica professionale dopo 3 anni di superiori e qualche abilitazione tecnica piuttosto che giocare alla roulette russa con il proprio futuro. Sicuramente per chi lo ama, studiare da soddisfazioni personali molto importanti ma quando queste vengono frustrate da un lavoro sottopagato e precario si comincia a fare i conti in tasca e molte volte chi meno investe meglio investe...
Sul punto 3 non sono d'accordo.Anche se sono passati molti anni le idee di questo video rimangono attuali e ti da un metodo intelligente per trovare lavoro.Se poi non vuoi lavorare in un'azienda è un altro discorso
Il concetto alla base del mismatch tra domanda e offerta alla base è giusto, ma il confronto con medicina è fuorviante dato che si tratta di un caso a se stante, dove la poca offerta non è determinata dalla poca volontà da parte dei giovani di frequentare la facoltà quanto al numero chiuso e quindi alla scarsa quantità di posti disponibili nei corsi sia universitari che ancor meno di specializzazione. Per quanto riguarda la difficoltà delle varie facoltà, bisogna smetterla con la confusione e la disinformazione e distinguere in maniera chiara ciò che è la difficoltà con la accessibilità. I corsi più tecnici non sono più difficili di quelli meno tecnici (e sia chiara qui la distinzione tra tecnico e letterario e non scientifico e umanistico, giacché biologia da considerarsi alla stregua anche sul mercato del lavoro al pari di scienze della comunicazione e economia quasi al pari di ingegneria) ma sono meno accessibili. Per essere anche solo superati i loro esami, si richiede una buona diligenza da parte dello studente (estrema nel caso si voglia eccellere), l'aver studiato o quanto meno intuito o appreso anche senza volerlo un buon metodo di studio efficace ed efficiente e l'essere adeguatamente preparato ai corsi, in particolar modo alla matematica. Questo, a causa della alta verticalizzazione dei corsi, che richiedono l'aver perfettamente compreso e appreso gli argomenti precedenti per poter studiare anche solo in maniera sufficiente quelli più nuovi. Tutto ciò, anche talvolta per eccellere, non viene richiesto nei corsi meno tecnici anche se comunque auspicabile e consigliato, permettendo una accessibilità allo studio e alla laurea di tali corsi molto più alta. Si noti come più si vada verso il terzo fattore elencato e meno le scuole superiori si fanno carico di dare tali strumenti ai propri alunni anche se ne avessero tutti bisogno, rendendo di fatto ancora al giorno d'oggi le facoltà più tecniche quelle più elitarie.
Più che altro chiedo io a te... Cosa intendi per azienda ? Ci sono molti inutili markettari che fanno pubblicità peggiori di quelle che farebbe un cieco psichiatrico eppure guadagnano più di un onesto lavoratore.
Tolto il fatto che non c'è più il numero chiuso a medicina, basta solo ragionare sul tipo di percorso accademico e sulla effettiva possibilità di poterlo svolgere in modo adeguato. Te li immagini, che ne so, 50 studenti di medicina in un reparto ? O preferiamo lasciarli solo in aula così escono medici che non hanno manca mai preso in mano un fonendoscopio ? A parer mio TUTTE le materie sanitarie (ad esclusione delle meno "utili" quali educatore e assistente sanitario) devono essere a numero chiuso poiché allo studente e poi alla persona che avrà bisogno del professionista è necessario garantire uno standard qualitativo di studio e TIROCINIO adeguati alla professione che si andrà a svolgere. Già oggi un medico generico che esce dopo i 6 anni di medicina e chirurgia non può fare quasi nulla, figurarsi quando effettivamente non gli potranno far fare quasi niente poiché magari in un ateneo ci si trovano 200 o 300 studenti in un singolo anno di corso. Come fai a seguire lezioni impegnative ed importanti con una caciara degna di un rave party ? Come fai a svolgere un tirocinio degno di esser definito tale se in un reparto ci si trova in 30 ? Ma dai ragazzi, basta usare un po' di cervello e selezionare dei test di ingresso mirati per il corso che si vuole fare. E' chiaro che non ha senso mettere domande di gossip ed attualità futili in un corso importante come quello in medicina e chirurgia, infatti basta come appena detto selezionare le domande utili a capire chi realmente può avere la preparazione necessaria e chi no...
Riccardo Wright ti invito a fare una materia come meccanica razionale o macchine e poi ti faccio vedere come ti leggi la critica della ragione pura e della ragion pratica la sera come passatempo
salvors125 Leggila allora. La verità è che da noi le materie umanistiche hanno richieste RIDICOLE, non è la materia in sé a essere facile, ma piuttosto le.richieste. Mentre per le.materie scientifiche le.richieste sono conformi. Infatti vedi gente che esce dal classico tipo giornalisti che non sanno scrivere, in modo decente. Mentre se esci da uno scientifico con buoni voti le cose base le sai fare. Alunno di economia.
Barbara Berlusconi ad esempio è laureata in Filosofia. Eppure non credo viva sotto i ponti. Mi risulta abbia anzi diversi incarichi... Quindi non è vero che la laurea in Filosofia è una laurea "inutile"...
A Piero Angela gli domanderei: Scusi...Ma se c'è una carenza di ingegneri... perchè questi sono sottopagati????? Perchè un ingegnere civile neolaureato deve ridursi a prendere 250 euro al mese (solo rimborso spese) se vuole lavorare ? Basta con le favole!!!! Imparate un mestiere dopo la terza media.....è molto meglio.......
@L Nasmil questo è vero ma non diamo colpa a chi si trova a combattere contro un sistema di merda... Molti hanno la speranza di trovare un lavoro sicuro sacrificandosi nell'immediato e accettando "contratti" capestro che li demotiva e li sfrutta...
Conosco uno che ha studiato materie scientifiche e quando gli ho parlato le circostanze storiche che hanno dato luogo al progetto Manhattan voluto e realizzato dagli scienziati, in particolare fisici nucleari, non ne sapeva una mezza. Questo per dire che certo va bene lo studio nelle scienze cosiddette dure, ma sono certo che le materie umanistiche aprono la mente e consentono di avere una visione critica del proprio tempo e questa non si paga con lo stipendio o lavoro immediato
allora ti faccio una domanda:nel lavoro pratico a cosa può servire una domanda del genere?Mi sa che non sai cosa voglia dire lavorare,confondi la scuola con il lavoro.Ricordati che nel mondo del lavoro devi aprire la mente per costruire qualcosa di concreto non per fare delle chiacchere.
La strada in discesa comunque è discutibile... I ricercatori si devono fare un mazzo tanto per tutta la vita e oltre la magistrale, altro che discesa
Piero, e la passione dove la mettiamo?
Nulla di nuovo sotto Il sole, e' chiaro che un laureato in ingegneria trovi piu' lavoro di uno laureato in scienze politiche.
@cabiddu88 il dato più importante è la situazione dei laureati in Italia... la felicità, le scoperte sono un altro paio di maniche. Questo servizio a mio avviso rispecchia il problema sulle lauree umanistiche, a liveelo pratico-lavorativo
se non sbaglio Piero Angela non è laureato...
Veramente ha delle lauree honoris causa
@@ivanbombana9481 quindi nessuna guadagnata studiando come tutti gli studenti che si rispettino
@@shamandezu8975 vabbe' dai, dei meriti li ha.... preferirei vedere senatori a vita lui e Muti👍👍 piuttosto che Monti e Giorgetto👎
@@ivanbombana9481 ma anche no.... Con tutto rispetto ma il ragionamento della serie:" scegliamo il meno peggio" non mi appartiene anche perché non lo comprendo. Rispetto ai meriti li conosci tu ed altri appassionati di superquark e CICAP. Sinceramente preferisco vedere senatore Massimo Mazzucco piuttosto che lui e compagnia cantante ..
@@shamandezu8975 cosa???
Da diplomato dò ragione al giornalista, ho un lavoro stabile, un ottimo stipendio, parlo 3 lingue, ma i laureati hanno una migliore predisposizione al cambiamento e fanno carriera velocemente. Saper fare qualcosa rende presto inutili, saper imparare no.
Ni, se tu hai imparato 3 lingue vuol dire che la capacità di saper imparare ce l'hai a prescindere dal titolo di studio. Non cadiamo in luoghi comuni, laureato non significa automaticamente genio del sapere o mente aperta capace di imparare qualsiasi cosa. Che poi i laureati abbiano una migliore predisposizione al cambiamento non so dove tu l'abbia vista, anzi... Secondo me è il contrario, proprio perché hanno studiato molto per un determinato settore non vogliono o non riescono a cambiare totalmente ambito lavorativo. Più facile per un diplomato generico con la capacità di parlare diverse lingue.
Per metà il servizio dice cose giuste, per l'altra metà 1) Usa dei dati statistici di dubbia provenienza, 2) I dati sono interpretati erroneamente (e.g., TRIENNALISTI in ingegneria NON VOGLIONO lavorare perché pagati meno degli impiegati nei call center), 3) Conclusioni del tutto arbitrarie e viziate da giudizi personali. In ambito accademico a difficoltà non la fa la facoltà, ma i metodi di valutazione degli ATENEI.
Il servizio è un riflesso del pensiero erroneo del popolino. Inaffidabile.
Applausi, fortuna che qualcuno si accorge di quanto questo servizio sia viziato nella forma e nella sostanza, usando dei luoghi comuni come se fossero delle verità ineluttabili. Come scritto in precedenza è molto più conveniente prendere una qualifica professionale dopo 3 anni di superiori e qualche abilitazione tecnica piuttosto che giocare alla roulette russa con il proprio futuro. Sicuramente per chi lo ama, studiare da soddisfazioni personali molto importanti ma quando queste vengono frustrate da un lavoro sottopagato e precario si comincia a fare i conti in tasca e molte volte chi meno investe meglio investe...
Sul punto 3 non sono d'accordo.Anche se sono passati molti anni le idee di questo video rimangono attuali e ti da un metodo intelligente per trovare lavoro.Se poi non vuoi lavorare in un'azienda è un altro discorso
Tanto non vi preoccupate, se avete un padre che lavora in rai vi prende a lavorare con lui, vero Angela?
mio caro super quark... ci sono 70.000 studenti che vorrebbero studiare medicina, ma 12.000 posti disponibili... non potete fare un confronto!
We ma sei ancora qua
Medicina è a numero chiuso quindi il numero di chi si iscrive è scelto a tavolino da chi fa i bandi
Ma l'impegno è relativo alla passione che uno ha verso un certo ambito. Non esiste una durezza oggettiva Di una facoltà, non a lettere almeno
Ma a ingegneria si.
Il concetto alla base del mismatch tra domanda e offerta alla base è giusto, ma il confronto con medicina è fuorviante dato che si tratta di un caso a se stante, dove la poca offerta non è determinata dalla poca volontà da parte dei giovani di frequentare la facoltà quanto al numero chiuso e quindi alla scarsa quantità di posti disponibili nei corsi sia universitari che ancor meno di specializzazione.
Per quanto riguarda la difficoltà delle varie facoltà, bisogna smetterla con la confusione e la disinformazione e distinguere in maniera chiara ciò che è la difficoltà con la accessibilità.
I corsi più tecnici non sono più difficili di quelli meno tecnici (e sia chiara qui la distinzione tra tecnico e letterario e non scientifico e umanistico, giacché biologia da considerarsi alla stregua anche sul mercato del lavoro al pari di scienze della comunicazione e economia quasi al pari di ingegneria) ma sono meno accessibili. Per essere anche solo superati i loro esami, si richiede una buona diligenza da parte dello studente (estrema nel caso si voglia eccellere), l'aver studiato o quanto meno intuito o appreso anche senza volerlo un buon metodo di studio efficace ed efficiente e l'essere adeguatamente preparato ai corsi, in particolar modo alla matematica. Questo, a causa della alta verticalizzazione dei corsi, che richiedono l'aver perfettamente compreso e appreso gli argomenti precedenti per poter studiare anche solo in maniera sufficiente quelli più nuovi.
Tutto ciò, anche talvolta per eccellere, non viene richiesto nei corsi meno tecnici anche se comunque auspicabile e consigliato, permettendo una accessibilità allo studio e alla laurea di tali corsi molto più alta.
Si noti come più si vada verso il terzo fattore elencato e meno le scuole superiori si fanno carico di dare tali strumenti ai propri alunni anche se ne avessero tutti bisogno, rendendo di fatto ancora al giorno d'oggi le facoltà più tecniche quelle più elitarie.
Qual è il nome della soundtrack?
Si certo ma se gli ingegneri li paghi a 600 euro al mese quelli che ci sono se ne vanno e ne servono ancora di più
Bisogna sempre chiedersi: a cosa posso servire concretamente in un'azienda?
Più che altro chiedo io a te... Cosa intendi per azienda ? Ci sono molti inutili markettari che fanno pubblicità peggiori di quelle che farebbe un cieco psichiatrico eppure guadagnano più di un onesto lavoratore.
Dei miei commenti a questo video sono spariti. Mi sapresti dire perché?
vi lamentate che ci sono pochi medici poi mettete il numero chiuso...
Tolto il fatto che non c'è più il numero chiuso a medicina, basta solo ragionare sul tipo di percorso accademico e sulla effettiva possibilità di poterlo svolgere in modo adeguato. Te li immagini, che ne so, 50 studenti di medicina in un reparto ? O preferiamo lasciarli solo in aula così escono medici che non hanno manca mai preso in mano un fonendoscopio ? A parer mio TUTTE le materie sanitarie (ad esclusione delle meno "utili" quali educatore e assistente sanitario) devono essere a numero chiuso poiché allo studente e poi alla persona che avrà bisogno del professionista è necessario garantire uno standard qualitativo di studio e TIROCINIO adeguati alla professione che si andrà a svolgere. Già oggi un medico generico che esce dopo i 6 anni di medicina e chirurgia non può fare quasi nulla, figurarsi quando effettivamente non gli potranno far fare quasi niente poiché magari in un ateneo ci si trovano 200 o 300 studenti in un singolo anno di corso. Come fai a seguire lezioni impegnative ed importanti con una caciara degna di un rave party ? Come fai a svolgere un tirocinio degno di esser definito tale se in un reparto ci si trova in 30 ? Ma dai ragazzi, basta usare un po' di cervello e selezionare dei test di ingresso mirati per il corso che si vuole fare. E' chiaro che non ha senso mettere domande di gossip ed attualità futili in un corso importante come quello in medicina e chirurgia, infatti basta come appena detto selezionare le domande utili a capire chi realmente può avere la preparazione necessaria e chi no...
@cabiddu88 ti stimo
non ci voleva superquark per dire che gli studi tecnico scientifici sono più duri
LordBeff ti sfido a leggere la "Critica della Ragion Pura" di Kant e poi riscrivere una cazzata simile ~
Riccardo Wright ti invito a fare una materia come meccanica razionale o macchine e poi ti faccio vedere come ti leggi la critica della ragione pura e della ragion pratica la sera come passatempo
salvors125 Leggila allora. La verità è che da noi le materie umanistiche hanno richieste RIDICOLE, non è la materia in sé a essere facile, ma piuttosto le.richieste. Mentre per le.materie scientifiche le.richieste sono conformi. Infatti vedi gente che esce dal classico tipo giornalisti che non sanno scrivere, in modo decente. Mentre se esci da uno scientifico con buoni voti le cose base le sai fare. Alunno di economia.
@@edoardob8424 Su questo ti do pienamente ragione. Infatti non c'è peggior laureato del giornalista o del selezionatore di personale.
Comunque non dovresti imparare all'università ad imparare, cosa li abbiamo fatti a fare 13 anni di scuola prima?😅
mai sentito parlare di numero chiuso???
Barbara Berlusconi ad esempio è laureata in Filosofia. Eppure non credo viva sotto i ponti. Mi risulta abbia anzi diversi incarichi... Quindi non è vero che la laurea in Filosofia è una laurea "inutile"...
Spero che il tuo sia semplice sarcasmo....
Non è detto, molti mestieri non richiedono una laurea, solo un corso professionale!!
SONO MEDI
A Piero Angela gli domanderei: Scusi...Ma se c'è una carenza di ingegneri... perchè questi sono sottopagati????? Perchè un ingegnere civile neolaureato deve ridursi a prendere 250 euro al mese (solo rimborso spese) se vuole lavorare ? Basta con le favole!!!! Imparate un mestiere dopo la terza media.....è molto meglio.......
@L Nasmil questo è vero ma non diamo colpa a chi si trova a combattere contro un sistema di merda... Molti hanno la speranza di trovare un lavoro sicuro sacrificandosi nell'immediato e accettando "contratti" capestro che li demotiva e li sfrutta...
STATISTICI
prò
Conosco uno che ha studiato materie scientifiche e quando gli ho parlato le circostanze storiche che hanno dato luogo al progetto Manhattan voluto e realizzato dagli scienziati, in particolare fisici nucleari, non ne sapeva una mezza. Questo per dire che certo va bene lo studio nelle scienze cosiddette dure, ma sono certo che le materie umanistiche aprono la mente e consentono di avere una visione critica del proprio tempo e questa non si paga con lo stipendio o lavoro immediato
proprio non hai capito niente della vita e di cosa è veramente utile per trovare lavoro,se i giovani la pensano come te siamo messi male in italia.
allora ti faccio una domanda:nel lavoro pratico a cosa può servire una domanda del genere?Mi sa che non sai cosa voglia dire lavorare,confondi la scuola con il lavoro.Ricordati che nel mondo del lavoro devi aprire la mente per costruire qualcosa di concreto non per fare delle chiacchere.
hai detto bene,oltre"OLTRE" perchè la pagnotta te la da il lavoro a meno che qualcuno non ti regali i soldi.
ma tu quanti hanni hai?ho capito vivi in un mondo tutto tuo
@@pierpaolopierpa8276 ma vai a cacare tu e il mondo pratico
ragazzi se cercate lavoro fate i corsi di infermiere e oss e autista 118!!! fuori ormai non c'è piu' niente neanche a fare il facchino!!! date retta!!
questo argomento è inutile come il liceo classico...