MIA (2023) | Intervista a EDOARDO LEO e MILENA MANCINI, "un grande atto di coraggio"
VloĆŸit
- Äas pĆidĂĄn 3. 04. 2023
- Teresa Monaco intervista per Cinematographe.it Edoardo Leo e Milena Mancini, protagonisti di Mia, il nuovo film di Ivano De Matteo al cinema dal 6 aprile 2023 dopo la presentazione alla 14ma edizione del Bif&st.
La nostra recensione del film www.cinematographe.it/recensi...
Clicca la đ e iscriviti
Seguici su Cinematographe.it
Su FACEBOOK / cinematographe.it
Sul nostro canale TELEGRAM t.me/cinematographeofficial
Su INSTAGRAM / cinematographe.it - ZĂĄbava
Visto, Ă© un gran film e edoardo leo continua a migliorarsi e a cercare sempre argomenti interessanti
Un film purtroppo poco apprezzato ma che ritengo divrebbe essere visto e commentato nelle ecuole superiori....
Tralasciando tutto, l'esempio del motociclismo Ăš veramente paradossale.... Donne in quello sport ce ne sono, semplicemente sono piĂč lente degli uomini. Se ci fosse una donna piĂč veloce degli altri piloti contro cui corre ci sarebbe la gara ad accaparrarsela.
Poi va anche detto che gli sport motoristici ormai costano talmente tanto che Ăš il pilota a dover portare gli sponsor (tranne forse i top 4 della motoGP) per cui chi vediamo correre non dipende da cos'ha in mezzo alle gambe della da quanti sponsor riesce a portarsi dietro.
Se domani la Ferragni decidesse di correre (o di gestire un team) Ăš possibile che avrebbe piĂč soldi per lo sviluppo della moto di quelli che hanno alcuni team storici.
Purtroppo quello che non entra in testa Ăš che NON ESISTE nessuna discriminazione sessuale nella societĂ : esiste solo la discriminazione di classe.
Vero c'Ăš ne sono state, anche se molto tempo fa e non piĂč richiamate perchĂš i risultati erano scarsi, lo stesso discorso vale per la formula 1 tanto che la fia ha introdotto la fwoman (non so se ci sia ancora) ma , in sostanza se una donna va piĂč veloce degli uomini farebbero veramente a gara per averla, si vede che, al momento, non Ăš cosi
Che terribile sequenza di discriminazioni contro le donne che ha enumerato il guitto. Ce ne sono anche contro gli uomini, certo non della stessa gravitĂ ma vediamole un po': sono maschi la quasi totalitĂ dei morti sul lavoro, segno che ai maschi sono riservati i lavori piĂč pericolosi e usuranti (quelli per i quali non si richiedono quote rosa), la maggioranza dei suicidi, degli hikikomori, di chi abbandona prematuramente gli studi, dei detenuti, dei senza tetto ecc. Quanto al patriarcale basta considerare lâinfame trattamento dei padri separati (200 suicidi lâanno). Le donne continuano ad andare in pensione prima. Nella pubblica amministrazione , che consente una certa sicurezza e stabilitĂ , la maggioranza sono donne. Quote azzurre, no? Il gender pay gap Ăš una sciocchezza evidente. Se fosse possibile pagare meno le donne tutti assumerebbero donne. Il gender pay gap viene fuori da statistiche fatte dolosamente alla Trilussa, secondo una media aritmetica e non tenendo conto di notturni, festivi, ecc.
â€
Quello che dici tu non fa una piega, ma l'attore parla di disparitĂ in relazione a quello che emerge dal film e soprattutto in relazione alla percezione che ancora oggi si evince nella differenza tra uomini e donne. Chiaramente tutto potrebbe essere migliorabile e non Ăš intenzione di nessuno, almeno non in questa sede, innescare una guerra dei sessi
@@cinematographe3250 affermare che siamo in una societĂ maschilista non Ăš innescare una guerra tra i sessi? Il regista aveva mostrato un certo coraggio con "gli equilibristi", evidentemente l'ha pagato i termini di insuccesso e critiche ed ha capito che deve mettersi in riga. Pure lui deve mangiare.
@@renatorapino3378 Pure lui deve mangiare...
Edoardo Leo ti sei dimenticato di dire che anche nella guerra in Ucraina le donne contano meno non solo nelle gare motociclistiche o ai campionati del mondo come sostieni tu . Anzi, in Ucraina scappano proprio invece gli uomini sono ignobilmente OBBLIGATI a combattere. Scommetto che lĂ non si sentono discriminate!
La guerra fa schifo e non guarda in faccia nessuno: ferisce tutti in modi differenti. Stando alle dichiarazioni di Edoardo Leo: Ăš difficile condensare in pochi secondi un pensiero e fare un esempio universale, se avesse avuto piĂč tempo avrebbe parlato magari anche di guerre, politica, etc...
@@cinematographe3250 non diciamo sciocchezze. Ha voluto/dovuto ripetere la litania politicamente corretta, in fondo anche in linea con il tipo d'uomo che solitamente gli fanno interpretare.
all`inizio della guerra in UK, in DE vi Ăš stata una caccia ad aiutisti ( uomini) , pronti ad guidare fine ai confini e prelevare SOLO esclusivamente donne e bambini, nessun uomo! altrimenti von venivi pagato, non credo che bisogna aggiungere altro...
Fare l esempio della guerra per voler implicitamente dire che anche gli uomini sono discriminati Ăš ridicolo. Ă chiaro che il tuo scopo Ăš dire che le donne non sono davvero discriminate perchĂš anche noi uomini lo siamo. Per non parlare dell altro commento...se un discorso di uguaglianza gli sembra retorica, Ăš chiaramente maschilista. Ma tanto dirĂ di non esserlo, come i razzisti che dicono "non sono razzista ma i neri non mi piacciono".
QUESTO Ăš un VERO film a tutela delle donne! Non quell'immonda porcata che ha fatto la Cortellesi!
Meraviglioso! Leo n. 1 anche nel dramma, la ragazzina intensa e dolcissima, ma dove Ăš stata nascosta finora Milena Mancini???
Film da far vedere in tutte le scuole superiori e da portare all'Oscar a rappresentare l'Italia!!!