Rimedi naturali per difendere la vite dalle ondate di calore

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  • čas přidán 17. 06. 2024
  • Le temperature superiori ai 35° provocano nella vite una reazione di difesa dell'aumento della temperatura. Per contrastare l’aumento della temperatura dei tessuti della foglia, la pianta apre gli stomi per cercare di dissipare il calore attraverso l’acqua che evapora. Questo aumenta in valore assoluto il potenziale idrico fogliare, perdendo una maggior quantità d’acqua oltre un certo livello di temperatura, che dalla bibliografia e dagli studi è definito 37,5° per più di 1 giorno. Oltre un certo limite di temperatura, i tessuti della foglia non riescono più a dissipare il calore e comincia la foto-inibizione, quindi il danneggiamento delle cellule e degli strati di cellule della foglia. Un altro effetto è ovviamente quello di una perdita d’acqua molto elevata. L’effetto della temperatura aumenta di molto se la pianta è in condizione di limitazione idrica, quindi di deficit idrico. Possiamo quindi dire che, con l’aumentare del deficit idrico, aumentano i danni a carico dell’apparato fogliare dovuti all’aumento delle temperature.
    Anche le bacche sono soggette a questi effetti con diverse reazioni che portano comunque a un deterioramento e danneggiamento delle cellule della buccia, con ripercussioni sui principali costituenti dell’acino stesso, quali gli acidi organici, i precursori aromatici, e gli antociani. Oggi esistono rimedi naturali, come argille e altre materie prime minerali finemente triturate e irrorate sulla parete fogliare, che permettono una riduzione fino a 4-5° della temperatura. Questa tecnica può comportare una forte riduzione degli effetti sugli acidi e quindi può essere un valido aiuto alla riduzione dei danni dovuti al calore, soprattutto in quei vigneti in cui è presente anche un deficit idrico.
    Ne parlerò domani mattina con Gianluca Allegro, Università di Bologna, che al Convegno Nazionale di Viticoltura ha pesentato la ricerca triennale svolta dal suo gruppo di lavoro "Strategie di adattamento alle ondate di calore: risultati di una sperimentazione triennale condotta sulla cv Sangiovese" che aveva come obiettivo di valutare l’attitudine di diverse tecniche colturali nel contrastare l’insorgenza dei principali danni da scottature degli acini e di studiare i loro effetti sulle componenti produttive e qualitative delle uve.
    Ci vediamo domani alle 7:30,
    Giovanni Bigot
  • Zábava

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