MovieBlog- 955: Recensione La Zona d'Interesse

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  • čas přidán 9. 09. 2024
  • ▆ ▇ █NON FARE IL PIGRO E APRIMI █ ▇ ▆
    Un pugno allo stomaco che si basa sul non mostrare, diretto alla perfezione e interpretato magistralmente. Uno sguardo tremendo sul male sotto tanti punti di vista, una visione imperdibile ma anche scioccante.
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Komentáře • 350

  • @soffiozen6516
    @soffiozen6516 Před 6 měsíci +169

    Ma in fondo , gli Hoss siamo tutti noi, al sicuro nelle nostre calde casette, mentre le tragedie nel n mondo accadono e ci sfiorano con indifferenza. Colpevoli anche noi ?

    • @alessandraascrizzi4026
      @alessandraascrizzi4026 Před 6 měsíci +35

      È la cosa che più mi ha fatto venire il pal di pancia. Quella sensazione di sentirsi in qualche modo rappresentata, perché allo stesso modo stiamo cercando non perdere il nostro bel giardino mentre intorno sta crollando tutto. È devastante

    • @francescacasini4694
      @francescacasini4694 Před 6 měsíci +2

      Sono d' accordo. Ho scritto un commento simile

    • @vamosama
      @vamosama Před 6 měsíci +5

      Abbiamo carceri sovraffollate e macelli vicino a noi....il male, l' orrore la sofferenza. Poi uno sceglie o no di ignorare

    • @auuuuuuuuuuuuuuuuuu
      @auuuuuuuuuuuuuuuuuu Před 6 měsíci

      ​@@alessandraascrizzi4026spegni la tv e magari ti svegli

    • @nomecognome5486
      @nomecognome5486 Před 6 měsíci +13

      ragazzo, padre hoss è un carnefice non uno che gira la testa dall altra parte

  • @eleonoramarino2406
    @eleonoramarino2406 Před 6 měsíci +146

    Film pazzesco, grazie per la recensione.
    La moglie di Hoss mi ha disgustata ancora più di Hoss stesso. Lei non si sporca le mani decidendo sulla vita o la morte, ma banchetta gioiosa sui resti. È assolutamente consapevole e ciononostante vive nel suo piccolo paradiso. Tutto quello che dice risulta grottesco.

    • @RememberFrogs
      @RememberFrogs Před 6 měsíci +4

      Concordo, a me lei ha inquietato più di tutti

    • @Lucy-hf8xz
      @Lucy-hf8xz Před 6 měsíci +2

      Vero, lei davvero oscura e di un cinismo inquietantissimo

  • @jethro994
    @jethro994 Před 6 měsíci +240

    Questo film racconta l'Olocausto in un modo che non si era mai visto prima. É una terribile storia di fantasmi, non un solo ebreo prigioniero del campo ci viene mostrato. Il personaggio della moglie é agghiacciante, è l'unica della famiglia che sembra non sentire nulla, dorme sonni profondi e ama il suo "piccolo paradiso". Per tutto il film non fai che chiederti "ma lo sa che vive alle porte dell'inferno?", fino a quando dá una risposta alla sua cameriera che fa accapponare la pelle. Film che non si dimentica facilmente.

    • @jjjeeee656
      @jjjeeee656 Před 6 měsíci +2

      Dove l'hai visto il film?

    • @nana-we7np
      @nana-we7np Před 6 měsíci +1

      @@jjjeeee656 al cinema?

    • @tommaso9334
      @tommaso9334 Před 6 měsíci +2

      Film bellissimo, ma nessuno parla dei suoi difettii

    • @jjjeeee656
      @jjjeeee656 Před 6 měsíci

      @@nana-we7np chiedo perché non so se magari non è già uscito su qualche piattaforma così da non andare al cinema

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. Před 6 měsíci +2

      In realtà uno si vede all'inizio con la carriola

  • @marcoangeletti5078
    @marcoangeletti5078 Před 6 měsíci +91

    Far avvertire l'orrore senza mai mostrare l'orrore.... operazione riuscita.. il senso di disagio pervade lo spettatore per tutta la durata del film, da vedere assolutamente

    • @mariagrazia2657
      @mariagrazia2657 Před 6 měsíci +3

      E quindi? Che senso ha sto film ? Potrebbe durare un minuto tanto il significato lo capirebbe anche un neonato. È noiosissimo

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. Před 6 měsíci +2

      @@mariagrazia2657 ma che commento è? Per curiosità mi diresti il tuo film preferito?

    • @mariobarbacini5949
      @mariobarbacini5949 Před 6 měsíci

      @@IvanChannel.con tutto il rispetto ma se questo è un bel film allora siamo tutti ciechi

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. Před 6 měsíci +2

      @@mariobarbacini5949 probabilmente lo siete voi visto che non lo apprezzate. Vi bevete senza problemi tutti i filmacci che escono ogni anno senza problemi, una volta ogni tanto che escono film diversi dal solito e soprattutto con un idea originale subito tutti ad urlare "brutto film senza senso". Già si fa fatica ad avere film così al cinema, vista la mole incredibile di blockbusteroni da normie che escono, se poi la massa li boccia senza ragionarci allora siamo fregati...

  • @opinionistaclandestino
    @opinionistaclandestino Před 6 měsíci +80

    Ciao Victor, questo film ha messo in scena ciò che nella narrazione dell'Olocausto troppo spesso manca. Perché quando si parla di nazisti, sembra sempre che si parli di alieni venuti dallo spazio, come se questo bastasse a prendere le distanze e tracciare una linea che segni la differenza tra noi e loro. La zona di interesse, invece, fa vedere come i nazisti fossero degli esseri umani con una vita come quelle di tutti gli altri. Quando ho visitato il campo di concentramente di Mauthausen e di Auschwitz mi sono reso conto di come vittime e carnefici fossero comunque tutti persone, esseri umani (e disumani), solo diversi per ruolo e destino. Forse il fatto che chi ha fatto cose orribili sia comunque parte della stessa specie di cui siamo parte noi è una verità troppo difficile da accettare. Grazie per la tua recensione.

    • @user-rd2oj1tw4v
      @user-rd2oj1tw4v Před 6 měsíci +13

      Io ho letto Se questo è un uomo di Levi e anche altri suoi scritti e lui ci teneva tantissimo a ribadire il concetto che i nazisti erano dei "burocrati" e non dei pazzi come li hanno fatti passare. Levi ha sempre affermato che se questo aspetto non verrà compreso ci saranno altri g*nocidi che si ripeteranno all'infinito. Mi ha inquietato tantissimo leggere le sue parole alla luce di quello che sta succedendo oggi, veramente tanto...

    • @maxon999
      @maxon999 Před 6 měsíci

      ​@@user-rd2oj1tw4v intendi quello che accade a Gaza?
      Sono sempre accadute cose così e sempre accadranno, se vivi nel comfort è perché vivi su milioni di ossa di persone massacrate e sopraffatte dai nostri antenati.

  • @compagniateatralenottestel6417
    @compagniateatralenottestel6417 Před 5 měsíci +8

    Il regista in una intervista ha detto che ad un certo punto non ce la faceva più ad andare avanti a girare il film per il “troppo buio del male”, ed ha fatto un incontro casuale con Alexandria una signora di 90 anni protagonista della resistenza polacca, che andava a mettere le mele per sfamare i prigionieri di notte, e questo è stato il “punto di luce” stimolo per proseguire il film. La bici che si vede nel film è di quella signora, anche il vestito della ragazza ed anche la casa dove è stato girato il film.

  • @TheWhitechains
    @TheWhitechains Před 6 měsíci +28

    bello il taglio del video a 2.01 ; comunque andando on topic dopo 3 giorni dalla visione ancora sto pensando al comparto audio di quello che si sentE al di là del muro davvero inquietante e potente.

  • @daniele8973
    @daniele8973 Před 6 měsíci +12

    Io personalmente sono rimasto deluso
    Il film ha una premessa interessantissima, quella di raccontare l'olocausto senza farlo. E lo fa molto bene. Ma non va oltre, rimane sullo stesso punto senza mai distaccarcisi. Dopo un'oretta, chiarito il concetto, mi sono iniziato a chiedere "ok, e ora?". E niente, ora si rimane lì a vedere e sentire le stesse cose.
    Morale della favola: carino, ma non parlerei di capolavoro. Idea mia, ovviamente. 6/6,5 non di più

  • @andrearapetti8909
    @andrearapetti8909 Před 6 měsíci +24

    Grande Mattia, nella tua premessa hai espresso nel modo più chiaro, consapevole, lucido ma allo stesso tempo appassionato la tua posizione su Israele e sull'antisemitismo, posizione che condivido totalmente e che ha bisogno di essere sostenuta con forza in tutte le sedi possibili in questo delicatissimo momento storico. Confondere l'operato del governo di Netanyahu con il terribile destino del popolo ebraico (e non solo di esso) durante la Seconda Guerra Mondiale è gravissimo e oltretutto estremamente stupido.

  • @davidxoomer3806
    @davidxoomer3806 Před 6 měsíci +33

    Un film eccezionale per capire la "Banalità del Male", cit. Hannah Arendt.

  • @gloriabenedetti907
    @gloriabenedetti907 Před 5 měsíci +3

    Ciao Victor, dopo ogni visione cerco subito la tua recensione e che dire, ti stimo tanto! La scena della festa finale l’ho interpretata però diversamente, durante il ballo Hoss era difatti palesemente distaccato, assente, distratto dai suoi stessi pensieri. Però penso che con la moglie lui si riferisse al fatto che nonostante si trovasse in luogo di “svago” lui non potesse fare a meno di pensare al modo con cui avrebbe potuto sterminare non gli ebrei, ma le stesse persone presenti nella stanza della villa luogo della festa, difatti afferma una cosa simile al “il soffitto era così alto”; magari mi sbaglio, ma sottolinea come appunto Hoss ragioni unicamente secondo una logica di morte, applicata a chiunque. Altra scena aberrante è quella in cui Hoss trasmette il messaggio sul divieto di raccogliere determinati fiori nella zona del campo affinché non vengano rovinati i cespugli e quindi la facciata di bellezza del luogo, a sottolineare ancor di più come la vita dei prigionieri condannati a morte valesse meno di qualsiasi cosa.

  • @forlivese94
    @forlivese94 Před 6 měsíci +15

    Uscito dal cinema ora e contentissimo di vedere che è uscita la tua recensione 😍 detto questo a me il film non ha detto niente forse non ero dell'umore giusto... Peccato perché le parti sull'olocausto erano struggenti, ma la trama principale non mi enfatizzava nessuna sensazione... Peccato, spero di scoprire nuovi spunti alla visione di questo video

    • @marcobentivegna1070
      @marcobentivegna1070 Před 6 měsíci +4

      Stessa cosa io, visto ieri sera, forse perché sono andato con le aspettative a mille per via delle recensioni ottime e delle candidature prestigiose, mi ha "deluso". Poi sull'importanza della tematica e sull'aspetto tecnico di regia, sonoro, fotografia, etc... Non si discute

    • @forlivese94
      @forlivese94 Před 6 měsíci +1

      @@marcobentivegna1070 io ci ho riflettuto... Penso di essere andato al cinema dopo una giornata estenuante. Ero talmente stanco da non riuscire a cogliere nulla... Tanto da non cogliere il contrasto tra il vissuto della famiglia e il campo di concentramento..m quindi ho visto il film dicendo "e quindi?" Forse aspettandomi una svolta di trama che mi risvegliasse. Dovrei rivederlo

    • @marcobentivegna1070
      @marcobentivegna1070 Před 6 měsíci +1

      @@forlivese94 a me è successo lo stesso con Asteroid City, ci ho capito pochissimo perché ero stanchissimo quella sera, e lo voglio rivedere perché io Wes Anderson lo adoro e ho capito di non aver capito quel film ahahah

  • @DAVIDEGET
    @DAVIDEGET Před 6 měsíci +24

    film ammirato al Cinema di Assago, Milano, in data 23 febbraio. Da mesi, mi ero "imposto" la visione di questo film. Nel gennaio del 2023 ho difatti avuto modo di visitare il Campo di Concentramento/Museo KL Aushwitz I (il KL II è Aushwitz Birkenau, il Campo di Sterminio, ovvero quello mostrato nel bellissimo film di Spielberg, Schindler's List) Quindi ho vissuto l'esperienza al Cinema con il perpetuo ricordo nella mia mente di quel luogo indimenticabile ed orribile (in particolare, mi hanno personalmente colpito le scene riconducibili al presente, quelle delle addette alle pulizie...) inoltre, l'etichetta di "nuovo Kubrick" affibiata a Glazer dopo Under The Skin (altro meraviglioso lungometraggio...) mi incuriosiva. La curiosità si è trasformata in consapevolezza, dopo un'ora e quarantasette minuti.
    Certo, si corre sempre il rischio di fare paragoni impropri quando si accostano artisti appartenenti ad epoche diverse. Ma, al contempo, non mi pare ne venga fuori un paragone poi così tanto azzardato. Anzi.
    Film n e c e s s a r i o. Un capolavoro su tutti i fronti. Per la regia, il sound design, l'ambientazione, la fotografia, la sceneggiatura. Gli interpreti. Un pugno nello stomaco dato da una mano avvolta dal guanto di velluto. Nella speranza che sbanchi a Los Angeles il 10 marzo.
    Ringrazio Victor Laszlo per la bellissima recensione! Ne ho seguite tante altre, il giorno seguente alla visione. Svariati gli spunti ed i simbolismi rilevati:
    1) la camminata animalesca e goffa, da primate, che la moglie, Hedwig, ci mostra. Movimenti goffi e pesanti, in netto contrasto con la grazia degli ambienti domestici circostanti. Quasi a volerne sancire la "vera natura"...
    2) about Stanley Kubrick: quel fiore rosso, concimato anch'esso a ceneri umane, si dipana e si dissolve in un grande schermo rosso. Rosso sangue. Immagine potentissima. Così come i tre minuti d'apertura. Sconvolgenti.
    3) Le diverse inquadrature, secondo alcune fonti interessanti, potrebbero essere lette in questo modo: in molti casi la ripresa è dal basso verso l'alto. Una sorta di contre-plongée che ci porta ad avere lo stesso piano ottico del cane di famiglia. Ergo: osservo la realtà, interagisco, ma non posso fare nulla per cambiare la situazione. Diversamente, quando i gerarchi nazisti, architetti dell'Olocausto, discutono fra loro il Piano Ungherese, la ripresa dall'alto al basso sembra quasi voler simboleggiare "la Storia che osserva ed un giorno giudicherà"
    L'inquadratura più forte (non riesco, dopo 24 ore, a togliermela ancora dalla mente...) è quella di Rudolf Höss che sembra osservarci, mentre resta fermo, in una sorta di bivio. Un bivio strutturale e morale. Da un lato il buio più totale. Dall'altro lato una luce naturale che penetra, ovvero la speranza.L'uscita dal tunnel. Rudolf, nonostante i conati di vomito (estemporanea presa di coscienza. A ben guardare, egli non vomita nulla. Non stà male per un tumore allo stomaco o al pancreas, oppure per del cibo non digerito. I suoi sono conati di nausea. La nausea passa e l'uomo si incammina verso il basso, verso il buio, verso il baratro. Sceglierà di continuare il suo "lavoro".
    4) le immagini girate con termo-camera riconducono alla fiaba di Hansel e Gretel che infine bruciano la Strega nel forno, scagliandola dentro ancora viva... L'utilizzo di tale dispositivo è fortemente simbolico. La termo-camera rileva il calore. Su quelle 25 miglia di superficie quadra, che andavano appunto a creare la cosiddetta Interessengebiet (Zona di Interesse) di calore umano non vi era traccia. Eccola quindi emergere dai corpi di quella immaginaria famiglia di civili che viveva vicino al campo. La madre la vediamo ritirare le lenzuola intrise di cenere umana durante una notte di forte vento. La figlia, raccoglie scritti e spartiti musicali lasciati dai prigionieri ebrei e, lei stessa, lascia a loro dei frutti, nella speranza che si possano sfamare alla meglio.
    5) il significato del "Giardino-Bolla" . in quel Giardino dell'Eden, che funge da comfort-zone, Glazer ci rammenta che ci viviamo tutti noi.
    Quante volte, nella nostra vita, abbiamo voltato le spalle al male che si staglia al nostro cospetto. Consapevoli di farlo. Ma evoluti, nei millenni, a chiudere orecchie ed occhi.
    6) il mistero del biglietto lasciato dalla madre alla figlia Hedwig. Possiamo solo immaginare le parole. Molto probabilmente parole di sdegno per quanto percepito e visto durante la notte (il rossore nel cielo, provocato dai forni crematori in funzione) ed assolutamente desolante, spiazzante ed umanamente deprecabile è constatare come Hedwig resti impassibile dinnazi alla nota scritta. Quasi indispettita. Algida nello sguardo. Il foglietto finisce nella caldaia. Devastante.
    F i l m c l a m o r o s o da rivedere + e + volte...voto: ★★★★★

  • @staggkephala3642
    @staggkephala3642 Před 6 měsíci +33

    Purtroppo a me non è piaciuto molto. Forse c'entra il fatto che conoscevo già la figura di Höss, e quindi la psicologia, sua e della famiglia, non mi hanno sorpreso, ed per la stessa ragione non mi ha sorpreso il messaggio sulla banalità del male.
    Comunque, mi è sembrato un film sconclusionato. Ci sono un sacco di scene e sequenze diverse, collegate tra di loro con un filo che non riesco a capire. Alcune scene sono potenti, od hanno un valore, in sé e per sé, quindi non risentono di questo sfilacciamento; altre hanno senso solo in rapporto alle altre, ma in molti casi non sono riuscito a capire e quindi osservavo perplesso.
    Meglio averlo visto che non averlo fatto, ma se potessi tornare indietro nel tempo mi porterei dietro il regista per fermare il film ogni 5 minuti e chiedergli "che significa questo?", "perché questa scelta?"

    • @andreagori5634
      @andreagori5634 Před 6 měsíci +2

      Ti invito a riguardare il film non concentrandoti sul tema della banalità del male. Credo sia un film che tocca il tema della desensibilizzazione anche, e forse soprattutto, in rapporto ai giorni nostri.In questo caso la recensione di questo film mi è parsa, da parte tanti, una visione molto semplicistica della pellicola che non è lo Schindler's list degli anni 20. Il velo che viene alzato è sulla società di oggi e non quella di ieri. Certe scene di regia nemmeno io le ho capite sul momento, ma potrebbe essere una scelta stilistica di rottura con quanto visto fino ad ora e ringraziamo Dio che c'è ancora chi riesce a sorprenderci con scelte di difficile comprensione.

    • @SaraVittori91
      @SaraVittori91 Před 6 měsíci +3

      Non ti conosco, ma lo vedrei insieme a te e fermerei il film ogni 5 minuti per darti la mia interpretazione di ogni scena (per quanto varrebbe). Perché è proprio un film non convenzionale, non ha una trama ben delineata, non segue, a mio avviso, i famosi 3 atti. Sembra quasi più una telecamera piazzata sulla quotidianità di quella famiglia, quasi alla "Grande Fratello" (il reality). Dove però ogni scena ti racconta cosa loro hanno che è esattamente cosa hanno tolto a coloro che hanno (o abbiamo?) sterminato.

    • @CazzoneMagrolino
      @CazzoneMagrolino Před 25 dny

      @@andreagori5634 Il problema è che se si è già a conosenza del tema, non risulta un buon fulm. Ho letto le memorie di Hoss e le testimonianze sulla sua vita, cosi come il testo di Arendt su Eichmann prima di vedre il film, risultaot? Vedere il film mi è parso come vedere un documentario sapendo già il testo della narrazione, noioso. E' un film con un contenuto e messaggio interessant ma la forma è spartana, ricorda piu un documentario che un film.
      Nulla a che vedre con Schindler List, anche conoscendo la storia di Schindler, il firlm è talmente bello nella forma (dramma, angoscia, dolore, poetico) che resta un'esperienza fantastica a prescindere.

  • @mauronickfly90
    @mauronickfly90 Před 6 měsíci +4

    Anche io, come molti, scrivo qui dopo aver visto il film oggi pomeriggio. Ho voluto cercare una recensione, per sapere cosa ne pensano altri... Ho apprezzato molto i tuoi ripetuti inviti alla pacatezza nel commentare e al lasciar perdere ulteriori vomiti di odio, grazie davvero per esserti espresso in tal senso. Oltre a tutto ciò che hai detto aggiungo 2 cose (attenzione, spoiler):
    - la colonna sonora è perlopiù un continuo "rumore" inquietante di fondo delle atrocità che si verificano nel limitrofo campo, urla, spari, rumore e fumo dei treni a vapore che incessanti portano il loro carico di "merce" destinata alla "fabbrica".
    - a volte, il film descrive un cinismo assurdo dei personaggi che rende il tutto così grottesco, così ridicolo da strappare anche una risata, mi riferisco ad esempio alla scena in cui Rudolph emana una sorta di circolare al telefono per ammonire coloro che in malo modo raccoglievano dei fiori dai cespugli, rovinandoli. Totalmente fuori di testa.
    PS: concordo con te che il film va rivisto altre volte.
    Grazie ancora per la tua appassionata recensione.

  • @mariacarmeladelnegro6978
    @mariacarmeladelnegro6978 Před 6 měsíci +6

    Appena uscita dalla sala...sono sconvolta. Va assolutamente visto

  • @savyc9658
    @savyc9658 Před 6 měsíci +4

    Come tu hai ben detto, la bellezza del film è proprio ciò che non si vede ma viene solo immaginato grazie al sonoro, unito anche al fatto che l'idillio della famiglia sia in contrasto con ciò che sta succedendo oltre il muro; veramente incredibile che oggigiorno ci siano ancora autori in grado di trasporre quel periodo con degli spunti originali. Un plauso speciale anche a Glazer per la regia fantastica e la fotografia così fredda, che rende tutto così asettico e cinico (mi ha ricordato certo cinema svedese come Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza). Penso sarà immancabile l'Oscar al Miglior film internazionale.

  • @LuigiMariaPascali
    @LuigiMariaPascali Před 6 měsíci +6

    La A24 sta donando linfa nuova al cinema mondiale, per me al momento non c'è una casa di produzione che gli si avvicini minimamente.

  • @1minuteofemotions
    @1minuteofemotions Před 6 měsíci +2

    Grazie vic, per la recensione. Gia quando ero andato a vedere povere creature e prima che iniziasse il film compariva il trailer della zona di interesse sapevo che sarebbe stato semplicemente straordinario. Oggi non vedo l'ora di andarlo a vedere❤

  • @marskitsune
    @marskitsune Před 6 měsíci +101

    COMMENTO CON SPOILER
    Visto questa sera anche io, tornata a casa ho ascoltato la tua recensione ed.. eccoci qui.
    Anni fa ho avuto occasione di visitare il campo di Auschwitz e quello di Birkenau, ci fossero dubbi in merito.. gli edifici che si vedono oltre il "muro" della casa di Rudolf sono ancora in piedi, trattasi ovviamente di strutture delle SS e non dei prigionieri, e lì dentro si trova il museo con le vetrine che vengono mostrate alla fine del film. Avendoci camminato nel mezzo, vederli sullo sfondo dopo l'introduzione pregna di inquietudine e quasi estenuante è stato già di un certo effetto.
    Quello che pensai quando arrivai in visita in quei luoghi, in un gennaio ovviamente pieno di neve, fu "questo posto è così lontano da ogni cosa che le sue grida sono rimaste chiuse al suo interno, non hanno raggiunto nessuno che potesse ascoltarle", l'impressione che i muri spinati racchiudessero una zona di cielo a parte, una dimensione volutamente estranea. Il freddo della fotografia, quel quasi "asettico" che vuole dondolare fra una perfezione fiabesca di bagni al lago e momenti di vita rustici.. è stato come rivedere quel freddo, quella neve, come tornare a sentire la sensazione che quella fosse una terribile bolla (sentirla chiamare Zona dal titolo ha contribuito) dove tutto accade, ma al tempo stesso non lo fa, di facile dimenticanza, labile, qualcosa che non attira l'attenzione a facilitare la normalizzazione del 'disumano'.
    Un altro dettaglio che mi ha tolto il fiato è stato quello del "rumore". Quel "vrumm" che il figlio di Rudolf ripeteva a letto, insieme ovviamente all'intero sonoro. L'impatto è quello che differisce dalle letture sui libri e dai filmati in bianco e nero, dove la rappresentazione solitamente non ci lascia memorizzare l'eco infernale che emetteva quella fabbrica di morte, lasciandocela immaginare come silenziosa.
    Le ceneri che concimano i loro amati fiori, ma che vengono grattate con forza inaudita sulle pelli dei figli dopo la scena al fiume. Quel lavarsi, così come il lavarsi il pene di Rudolf, io li ho visti come ostentati segni di superiorità (neanche io ho compreso se la giovane fosse una prigioniera o la contadina polacca al loro servizio, ma credo davvero cambi poco). Un vero e proprio schifo per quelle "bestie" (tali per loro, ovviamente) in cui comunque non si disdegnava infilarsi per uno stupro.
    Quello che ho visto nelle dinamiche fra gli adulti, inoltre, mi ha comunque suscitato una certa tensione. Si tratta di una generazione, la loro, che ha visto crescere l'ideologia nazista nel bel mezzo dei loro sogni giovanili o, nel caso della madre di lei, dopo una vita vissuta priva di certi orribili principi. C'è un adattarsi forzato, ma un fondo di rifiuto, lo stesso che alle volte avvalora il far finta di niente per non accettazione e per restare dalla parte dei 'vincitori' e dei 'forti'. L'irritabilità continua della moglie di Rudolf, unica più emotiva fra i personaggi, l'ostentazione del suo potere "potrei chiedere a mio marito di spargere le tue ceneri" è stato per me segno da una parte di una posizione sociale guadagnata che vuol tenersi stretta, quel suo essere "la regina di Auschwitz" su cui scherza, dall'altra un indice molto malato di qualcuno che si è assoggettato al suo stesso bel reame costruito fra fiori e serre, per poter sopravvivere, e anche per poter mantenere un certo status. Quella casa significa prestigio, e quando dice a suo marito "alla fine della guerra andremo a coltivare come abbiamo sempre sognato" a mio parere sussurra l'illusione di lei che quella sia una parentesi, che la loro vita possa realmente avvalorarsi di amore e semplicità dopo la fine dei conflitti, che tutto possa tornare alla normalità senza portarsi dietro il peso dello sterminio. Lei è la regina della Bolla, della Zona d'Interesse: l'ha abbellita, l'ha candita, l'ha resa così cupamente perfetta. Poco importa cosa ci sia a due passi da lì, poco importa cosa costi tenere quelle mura in piedi. Ma noi, che non vediamo altro che la Zona, siamo in essa quanto loro. Noi che non vediamo molto di quella vita e soprattutto non vita dei prigionieri, siamo dalla parte della Zona d'Interesse, nonostante da quando inizia a quando finisce il film non riusciamo a godere di nessuna gioia che ci viene mostrata, perchè nata dalla mostruosità.
    Ci sarebbe da parlarne ancora per molte, molte righe. Ma queste sono le mie impressioni a caldo.
    Non mi soffermo su tecnicismi che non mi competono per niente, mi limito a dire che nel complesso è un film che mi è piaciuto, mi ha colpita molto, consiglierei e non darei affatto per scontato.
    L'ultimo appunto è: lo sterminio, il genocidio, la violenza, tutto ciò che esiste per sottomettere il prossimo.. è umano. Dietro c'è strategia, c'è ingegneria, c'è medicina, c'è studio di ogni tipo, organizzazione esemplare. Non lasciatevi ingannare da terminologie metaforiche, "inumano, bestiale, fuori dal mondo".
    Mettere da parte la storia di chi ha sofferto, di qualsiasi etnia, credo, provenienza, non farà altro che rendere tutto questo ancor più vivo, anche nel quotidiano. Guardate il nostro mondo com'è nonostante ci sia la memoria. Pensate come sarebbe senza.

    • @leona25
      @leona25 Před 6 měsíci

      Chi ha perso la memoria sono proprio i discendenti delle vittime dell' olocausto che oggi perpetrano le peggiori schifezze ai danni dei palestinesi.

    • @folleducare
      @folleducare Před 6 měsíci +8

      Complimenti per l'analisi

    • @marskitsune
      @marskitsune Před 6 měsíci +3

      Grazie mille, spero sia un punto di vista utile per chi passa di qua

    • @andrea52052
      @andrea52052 Před 6 měsíci +4

      Una bella botta altroché, il regista sembra puntare il dito contro tutti noi.
      Noi siamo nella zona d'interesse, portiamo avanti il nostro spesso effimero quotidiano senza o quasi accorgersi di ciò che succede intorno a noi, consiglio a riguardo lo splendido Green Border del 2023 di Agnieszka Holland e a tema molto simile a La Zona, Il Nastro Bianco di Haneke del 2009.
      Una provocazione: siamo così sicuri che non potremmo mai essere noi come gli Höss?

    • @marskitsune
      @marskitsune Před 6 měsíci +2

      La verità è che questo film è difatti tristemente attuale. E' successo quando il mondo non aveva i mezzi di informazione e conoscenza che abbiamo adesso, succede ora che veniamo a sapere di continue tragedie anche mentre siamo al bagno a scorrere la home di qualche social. Non a caso, poi, ho parlato di "lato dei vittoriosi" che è qualcosa che psicologicamente tenderebbe a lasciar fluire chiunque verso un certo tipo di crudeltà in nome di una superiorità dedotta o instillata, di ricchezze e assicurazione di benestare per sé e la propria famiglia. Si sarebbe disposti anche a fingere che vada bene, che sia giusto, autoconvincersi indipendentemente dal contesto. Per me la Zona rappresenta questo, quello status di silenzio permanente a due passi dalla catastrofe. Intanto, grazie per il suggerimento, cercherò di reperire il film di cui parli! @@andrea52052

  • @namedeleted666
    @namedeleted666 Před 6 měsíci +3

    Vic, come al solito grazie per la recensione, mi hai veramente molto incuriosito ☺️
    PS. Volevo avvisarti di un taglio improvviso nella parte iniziale. Comunque sia grazie per i tuoi contenuti 💪🏻🫀

  • @gabriele.ceccherini
    @gabriele.ceccherini Před 6 měsíci +20

    Film realizzato benissimo, però se posso dire una cosa contro corrente, dopo 5 minuti avevo capito come sarebbe stato tutto il film (e non ho visto i trailer). Inoltre, il concetto è quello della banalità del male, per cui non mi è sembrato così innovativo (poi sarà che è un tema che ho a cuore e che ho approfondito molto, magari ad altri dà un effetto diverso).

    • @wewe12173
      @wewe12173 Před 6 měsíci +1

      Sottoscrivo ogni parola

  • @gaiussssssss_
    @gaiussssssss_ Před 6 měsíci +3

    Ciao Vic! Ho visto il film questa sera e non posso che concordare con te su tutto, ma in particolar modo circa la genialità del film che risiede nel “non mostrare, ma farti sentire”. Per tutta la durata del film ho provato un senso di angoscia terribile e il fatto che il regista abbia deciso di puntare molto sul sonoro mi ha inevitabilmente portato a ricordare un progetto analogo, e mi riferisco all’installazione intitolata Shalechet - Foglie cadute del Museo Ebraico di Berlino, dove i visitatori sono invitati a camminare su 10.000 lastre in acciaio raffiguranti i volti delle vittime della Shoah. Il rumore delle lastre che sbattono fra di loro è così assordante che induce le persone a desiderare di abbandonare la sala.

  • @matteoghidotti3974
    @matteoghidotti3974 Před 5 měsíci +1

    Ho recuperato il film ieri sera, questo film mi ha lasciato esattamente le stesse sensazioni di quando sono andato a visitare Auschwitz la prima volta, la stessa angoscia e lo stesso dolore (specialmente nella parte finale del film). Finito il film dovevo distrarmi un po' parlando o sentendo qualche suono come musica ecc... perché se rimanevo in silenzio o sentivo silenzio mi faceva male, mi sentivo il dolore e l'angoscia proprio invadermi. Film molto forte che mi ha fatto tornare ad Auschwitz, sensazioni che non devo dimenticare.

  • @domenicomartinelli4506
    @domenicomartinelli4506 Před 6 měsíci +1

    Condivido in toto la tua recensione. Da appassionato di fotografia da tempi remoti mi ha davvero stupito la stessa. L'uso magistrale di campi larghi, a voler raccontare attraverso le immagini la contrapposizione dei 2 spazi, oggetto del film. L'uso del colore con quella lieve desaturazione si addice perfettamente al racconto filmico. La scena della mamma della protagonista è resa magistralmente dalla fotografia. A differenza ad esempio di Oppenheimer in cui il dialogo sembra essere il protagonista del film, nel caso del film in oggetto i protagonisti sono la fotografia e i suoni fuori campo. Ed è l'utilizzo di questi due strumenti che mi ha devastato l'anima. Anche gli stessi movimenti di camera all'interno della casa, come ad esempio il semplice utilizzo delle porte è magistrale. È un film che va rivisto per riuscire a comprendere appieno le strategie registiche. Quando sono uscito dal cinema ero ancora avvolto dall'ambiente e dal sonoro filmico.

  • @opinionistaclandestino
    @opinionistaclandestino Před 6 měsíci +5

    Ho notato che la scena "finale" (non faccio spoiler) è molto simile al finale di The Act Of Killing del 2012 di Joshua Oppenheimer. Ho cercato in rete e pare che Jonathan Glazer e Christian Friedel l'abbiano definita un omaggio a quel film. Un bel pugno nello stomaco anche quello. Ciao.

  • @matteogiordano4336
    @matteogiordano4336 Před 6 měsíci +3

    Ci sono alcune scene che mi hanno distrutto. Io sono uno studente di ingegneria e la freddezza con la quale parlano del campo di concentramento come se fosse un impianto qualunque da rendere più efficiente è agghiacciante. Alcuni discorsi mi hanno quasi ricordato quelli che si fanno a lezione. Ad un esame ho parlato della progettazione di un combustore con i vari aspetti tecnici quasi allo stesso modo con cui nel film si parla di camere a gas. In entrambi i casi si parla di tecnica, di tecnologia, ma nel film è strumento di morte e nessuno sembra farci caso. È agghiacciante

  • @giuliamerlonetti7324
    @giuliamerlonetti7324 Před 6 měsíci +5

    per me la scena piu straziante è stato il figlio che rinchiude il fratellino nella serra...

    • @PoPo-hl3zc
      @PoPo-hl3zc Před 6 měsíci

      Anche a me ha colpito molto. Come l’hai interpretata tu?

    • @nana-we7np
      @nana-we7np Před 6 měsíci

      Perché?

  • @sa-kura3495
    @sa-kura3495 Před 6 měsíci +9

    Un film difficile, non per tutti. Il sonoro è una presenza fissa, totalizzante. Loro ignorano, noi no. Impossibile per lo spettatore far finta di niente.
    Ti aspetti sempre da un momento all'altro che se ne vadano, che decidano di cambiare vita... spoiler... non avviene. Un epilogo gia scritto che si vede nella scena finale da pugno nello stomaco, forse per questo che il direttore aveva la nausea, un pugno allo stomaco...

  • @elenamartelli4237
    @elenamartelli4237 Před 6 měsíci +8

    Solo su una cosa non sono d'accordo con te: secondo me il film più che dell'Olocausto parla di tutti noi e della nostra capacità di chiuderci nel nostro egoismo ignorando le cose orrende che accadono poco lontano da noi. La scena finale mi ha davvero colpita e ha messo in discussione molte mie certezze

    • @victorlaszlo88
      @victorlaszlo88  Před 6 měsíci +6

      Ah ma l'ho proprio detto, l'Olocausto è un simbolo, qualcosa da cui partire per imbastire un discorso più ampio

  • @aannnnaa1403
    @aannnnaa1403 Před 6 měsíci +2

    lavorando per una multinazionale mi immagino Hoss che deve raggiungere i KPI per avere il bonus. In effetti, per loro la soluzione finale era proprio un obiettivo da raggiugere

  • @moonstar6592
    @moonstar6592 Před 4 měsíci +2

    Avrei milioni di cose da dire sull'argomento trattato in questo film, le dinamiche umane che portano a compiere ed accettare le aberrazioni a danno dei propri simili, la facilità con cui una propaganda ben congenita ci renda manipolabili, l'importanza di restare in guardia affinché niente di simile si ripeta (non solo il genocidio ma anche la discriminazione di una determinata minoranza/etnia/comunità) ma non lo farò e mi limiterò ad esprimere un unico concetto, di cui sono sempre stata convinta:
    Se tutti questi pezzi grossi delle SS al momento della liberazione dei campi sono fuggiti come conigli, non erano permeati dal patriottismo e dal senso del dovere e dell'obbedienza tipici del soldato poiché combattere per un'ideale, qualunque esso sia, implica gioco forza l'essere disposti a tutto, anche a morire per esso.
    Secondo me godevano del loro potere, soprattutto quello di decidere delle sorti altrui senza conseguenze, e dei privilegi ad esso legati, ma quando hanno capito che la "pacchia" era finita si sono ritrovati nella stessa situazione delle loro vittime, ossia braccati, soli, traditi e preoccupati solo della propria sopravvivenza.
    Il nostro paese ha dato protezione e sostentamento ad uno di loro vita natural durante, è morto da anziano, nel suo letto, circondato dai familiari che minacciavano querele a chiunque avesse da ridire sulla legittimità di questa sua esistenza da onesto italiano d'adozione postbellica. Ricordo ancora il figlio trincerarsi dietro la frase "era una brava persona, un ottimo padre"
    Il fatto è che loro hanno tolto l'uniforme e hanno dimenticato, mimetizzandosi senza conseguenze nella società civile, mentre ai pochi "fortunati" sopravvissuti hanno tatuato addosso, letteralmente, l'inferno

  • @andreialenacurpan3424
    @andreialenacurpan3424 Před 6 měsíci +3

    Soffro solo a sentire la descrizione, figuriamoci vedere il film....con questo video mi sono resa conto che tutti i film che riguardano eventi tanto traumatici, basta vederli una volta per ricordarli per sempre, perché sono di una potenza indescrivibile, si rendono indelebili dalla memoria e fin dentro le viscere. Questo film sarà uno di quelli sicuramente...

    • @maxon999
      @maxon999 Před 6 měsíci

      Si poi qua non vedi nulla, ma percepisci tutto
      È terribile

  • @noviziomontani2166
    @noviziomontani2166 Před 3 měsíci

    Uno dei film più "significativi" sulla "criminalità" umana...andrebbe trasmesso una volta al mese su tutti i canali a reti unificate...ottima recensione Vic... Oo

  • @sottocolle29
    @sottocolle29 Před 6 měsíci +2

    Per quanto sia abbastanza informato (e in linea con il pensiero di Vic): CRISTIDDIO!

  • @antoniogianfreda2945
    @antoniogianfreda2945 Před 6 měsíci +22

    Aspettavo un pugno allo stomaco, aspettavo di stare male ma....
    Fin troppo didascalico, a tratti piatto e fin troppo ermetico, la parte finale poi decisamente acchiappa consensi.
    O forse era troppo il mio hype.

    • @user-lb1sp1bn1t
      @user-lb1sp1bn1t Před 6 měsíci +5

      purtroppo concordo troppo lento

    • @poec77
      @poec77 Před 6 měsíci +5

      Dai diciamolo, il film è nullo su tutti i fronti. Sei stato anche troppo buono.

    • @nana-we7np
      @nana-we7np Před 6 měsíci +1

      Didascalico?

    • @marcotombe8211
      @marcotombe8211 Před 3 měsíci +2

      Il film peggiore dell' anno per quanto mi riguarda.

    • @user-lb1sp1bn1t
      @user-lb1sp1bn1t Před 3 měsíci +1

      @@marcotombe8211 SI NN PROPRIO IL TOP

  • @mina_ophelia5067
    @mina_ophelia5067 Před 6 měsíci +1

    Bravissimo, anzi bisogna ricordare proprio per cercare di evitare e bisognerebbe imparare dagli errori del passato. Non vedo l'ora di vederlo domenica in un cinemino d'essai che ho vicino a casa. Io poi amo Amis, avevo adroato London Fields, quindi leggerò anche il libro sicuramente. è un grande scrittore. grazie per la recensione. (bella la maglia! )

  • @CT-pe5we
    @CT-pe5we Před 5 měsíci +1

    Visto, bellissimo. Avendo visto anche Oppenheimer trovo che forse avrei fatto vincere questo come miglior film, lasciando la regia a Nolan

  • @suppliziante666
    @suppliziante666 Před 6 měsíci +7

    Ho visto le peggio porcate gore e di ultra violenza e non ho mai battuto ciglia, ma una roba del genere mi ha fatto uscire dal cinema nauseato. Madonna che pugno nello stomaco.

    • @nana-we7np
      @nana-we7np Před 6 měsíci

      Questo non ti fa onore però

  • @starbuck0187
    @starbuck0187 Před 5 měsíci

    Un film senza dubbio che ti lascia un malessere fisico incredibile....ti fa riflettere nel profondo, come l essere umano può arrivare e vivere in maniera totalmente spensierata, quando aldilà del muro accadevano cose inanerrabili, indicibili, e come erano contenti di depredare come solo gli sciacalli sanno fare! A parere mio il regista ha meritato l oscar, un film di una finezza incredibile, e con un sonoro perfetto! L olocausto come non l avevamo mai visto prima...di un livello superiore!

  • @BalanceRight871
    @BalanceRight871 Před 5 měsíci +2

    Molti leggono sulla questione a Gaza ecc ma io lo metterei nel micro: avete mai sentito i vostri vicini litigare, sospettate che siano arrivati alle mani, ma non chiamate la polizia perché “senza prove come faccio?” O semplicemente “sono affari loro”?
    Ecco.

  • @enricoraspadori2854
    @enricoraspadori2854 Před 6 měsíci +1

    Grazie per la recensione e per le parole iniziali sulla differenza che intercorre tra l'orrore di Gaza e il becero liberi tutti a poter dire qualunque cosa a riguardo. Ho viato il film ieri sera, con grandi aspettative, ma ne sono rimasto deluso. Dai trailer avevo avuto la sensazione di trovarmi davanti una specie di Dogtooth a tema olocausto, e per certi versi la visione ha confermato questa sensazione. Sono rimasto un po' basito nel trovarmi davanti un film dalla messa in scena impeccabile, che tuttavia presenta, a mio avviso, metafore e allegorie eccessivamente grossolane e un'assenza quasi completa di narrazione, in grado di coinvolgere il pubblico nella visione. Una pellicola unicamente costruita sull'atmosfera, una specie di Teorema con al centro il male. Un esperimento intellettualmente interessante, ma a mio avviso troppo fine a se stesso.

  • @francescacasini4694
    @francescacasini4694 Před 6 měsíci +16

    I momenti più inquietanti del film secondo me sono quelli in cui i due coniugi si comportano in modo "normale" e addirittura affettuoso (!) come farebbe qualsiasi altro umano. La moglie che annusa gli splendidi fiori del lussureggiante giardino con la neonata, il marito che accarezza il proprio cavallo e gli dice ti voglio bene. La lettura delle fiabe della buonanotte. Le costruttive discussioni coniugali. Quello che fa sanguinare le viscere è che vengono messi in scena personaggi banali, come dici tu. Banali e con i paraocchi spesso come noi, persone in teoria per bene. Ieri prima di andare al cinema, stavo giusto pensando che magari è ora di prenotare le vacanze estive. Dopo il film ho pensato tra me e me...Dai su mica fai nulla di male a prenotare un volo per Pantelleria! No, però...Aspetta un attimo. Il Mediterraneo è una fossa comune. No. Io mi sa che non ce la faccio 😓 fu inventato l'acronimo NIMBY esattamente per descrivere coloro che si indignano solo quando qualcosa colpisce il loro giardino. Questo film me lo ha ricordato anche per lo spazio visivo dato proprio al giardino. Tutti noi abitiamo proprio quello spazio mentale, e anche se mondo è in tempesta, la verità è che ci concentriamo tutti sulla nostra "zona di interesse" (anche se non progettiamo campi di sterminio) ed è questo che personalmente mi ha trasmesso in modo agghiacciante questo film.

  • @manuelagrassi7939
    @manuelagrassi7939 Před 6 měsíci +6

    Sei bravissimo Vic ❤❤❤❤

  • @Wurfenkopf
    @Wurfenkopf Před 6 měsíci +6

    3:58 - 6:10 A questo discorso aggiungerei che l'olocausto non ha riguardato solo gli ebrei, ma anche un'infinità di individui non semitici, tra zingari, omosessuali, disabili e altri che il partito nazista considerava "parassiti".
    Fare antisemitismo in questo contesto dimostra una grande ignoranza storica, sia in termini di conoscenze che di metodo.
    Non si ricorda l'olocausto per tutelare gli ebrei, ma le vittime di atrocità. Anche se a compiere dei crimini fossero degli ebrei, per esempio.

  • @sarasordi8172
    @sarasordi8172 Před 6 měsíci +6

    io penso che la volontà di Glazer sia anche più profonda. Oltre ad essere un tema già trattato in molti modi, dal punto di vista narratologico, Glazer utilizza lo sguardo del connivente mostrandoti il vero orrore della banalità del male, senza 'sfruttare' l'mmaginario decadente degli internati al campo, evitando dunque la scelta della pornografia del dolore. Dove l'ansia nei prodotti è generata quando il male non si vede ma di cui se ne sente la fumosa presenza, qui è difronte agli occhi, e sullo sfondo ne vediamo il triste esito. in più, SPOILER, penso che gli ultimi 10 minuti di girato siano estremamente ricchi di simbolismo: Hoss discende delle scale infernali completamente avvolto dallo spirito laborioso e ciecamente malato derivante dal suo compito, e lo stacco sulla contemporaneità lo vedo sia come il protagonismo delle vittime del suo operato, sia come anche una critica alla memoria asettica dell'Olocausto. Gli inservienti del museo della memoria hanno lo stesso ritmo e fanno gli stessi gesti degli Hoss anni prima, vivendo quasi con automatismo quei luoghi pregni di male.

    • @lolle249
      @lolle249 Před 6 měsíci +1

      Riguardo quei 10 minuti chr ho trovato stupendi, l'ho recepito, ad una prima visione, come se in quel momento quel personaggio si distacchi dalla storia, si renda conto dell'orrore di quello che è stato ma anche di quello che sarà. I conati di vomito, di schifo, di disgusto, che vanno in contrasto col finale in cui torna in se e si rimette il cappello. Secondo me questa è la parte più terrificante, con un'altra scena, del film.

  • @SaraVittori91
    @SaraVittori91 Před 6 měsíci

    La banalità del male. Vero, un film veramente necessario in questo periodo. Ti ringrazio perché l'ho visto grazie a un tuo post. Mi è sembrato un film perfetto per vederlo e discuterne in un'aula delle superiori. Uno di quelli che per il ritmo lo snobberesti ma impossibile non rimanere profondamente smosso. Non provare un disgusto. Non costringerti a un esame di coscienza collettivo. Ha i canoni del cult. Un film fatto per rimanere. Un film per non dimenticare quanto è facile ignorare l'umanità e l'orrore delle proprie azioni per salvaguardare solo i propri interessi...

  • @cate_5722
    @cate_5722 Před 6 měsíci +1

    Non vedo l'ora di vederlo, mamma mia, è che devo aspettare sabato

  • @kaneda7653
    @kaneda7653 Před 6 měsíci +2

    Il video di Mortebianca spiega molto bene perché si debba usare il cervello quando si parla di questi argomenti

  • @user-jk4oo8fr9s
    @user-jk4oo8fr9s Před 6 měsíci +1

    Completamente d'accordo su tutto. Bel film , il sonoro è geniale.

  • @saveriollo
    @saveriollo Před 6 měsíci +1

    Madonna mia, visto adesso. A parte tutto il resto, secondo me l'oscar per il sonoro non glielo toglie nessuno

  • @sarasara-io7lo
    @sarasara-io7lo Před 6 měsíci +1

    A me è piaciuta particolarmente la scena dei fiori a livello di effetti.... Quando riprende i fiori e le voci del campo iniziano a farsi più intense, per poi dr apparire all'improvviso una schermata rossa sotto un suono inquietante... Ho trovato delle affinità molto vicine ai recentissimi analog horror, un genere di horror molto niova

  • @angycolombo1917
    @angycolombo1917 Před 6 měsíci +2

    Per quanto riguarda il conflitto israelo- palestine e soprattutto la storia e le motivazioni di questa guerra infinita consiglio a tutti di cuore i video che trovate su youtube di Paolo Barnard, ha una capacità rara di far comprendere con facilità fatti storici complessi anche a chi, come me, non mastica la storia.

  • @natosbagliato22
    @natosbagliato22 Před 6 měsíci +5

    sarò l'unico ma lo devo dire, un film onesto ma che non mi ha detto assolutamente nulla. Non credo nemmeno di essere poco sensibile all'argomento perchè altri film su questa tematica mi ha colpito profondamente, ma il modo con cui qua viene trattata non mi ha detto semplicemente niente. Limite mio probabilmente

  • @TizianaMariaGiuliaTocchi
    @TizianaMariaGiuliaTocchi Před 6 měsíci

    Bellissimo commento Victor, grazie. Io sono una di coloro che, dopo essere rimasta sconvolta all'inizio, ha avuto una reazione di fastidio per la lentezza delle scene e l'assenza di una vera e propria storia. Una reazione di rifiuto nei confronti della crudeltà di questo film. Poi non ho potuto smettere di pensarci e l'ho rivalutato completamente. Condivido tutte le tue riflessioni ad eccezione della descrizione del personaggio della moglie che, secondo me, ha totalmente abdicato alla propria umanità. Questo spiegherebbe anche la totale incapacità di manifestare emozioni anche nei confronti del marito e della madre. Sono emblematiche in questo senso, secondo me, le scene in cui lei fa colazione dopo la partenza della madre e la telefonata nella quale il marito le comunica il suo rientro ad Auschwitz.

  • @lorenzodamarioguitar
    @lorenzodamarioguitar Před 6 měsíci +3

    Invece secondo me il film riesce ad essere attualissimo. Concentrandosi sulla vita "normale" della famiglia Hoss dietro il muro di Auschwitz vuole proprio rappresentare lo stato dissociativo in cui si trova chi perpreta orrori assoluti di questo tipo. E questo aspetto lo rende un film si legato ai fatti storici della seconda guerra, ma anche un film che mostra un orrore universale insito nell'uomo, e in particolare sembra una rappresentazione perfetta di noi nel nostro orticello occidentale circondato da muri insanguinati dai nostri governi e dal nostro stile di vita. E quelle immagini nel campo di Auschwitz con le donne delle pulizie parlano da sole, pulire quei forni quei corridoi, forse il messaggio è che siamo dissociati anche noi, forse ci sono urla che ancora una volta non vogliamo sentire, ossa e corpi che ancora una volta non vogliamo vedere, continuando a pulire con indifferenza le reliquie di quelle terribili torture.

  • @billybrodm9849
    @billybrodm9849 Před 6 měsíci +6

    Film visto ieri sera ed è stata una delle cose più noiose e rompipalle che abbia mai visto. Mi rendo conto che dietro c'è uno studio approfondito, che l' hanno apposta girato così e che dal punto di vista tecnico brilla particolarmente ma dopo 2 ore sfrantuma i coglioni. È un film che può piacere solo ai critici e agli intelletualoidi perché non ha gli elementi di un film. A me personalmente non ha emozionanto e non mi ha lasciato nulla in particolare. Se avessero fatto un cortometraggio avrebbe reso ugualmente l' idea senza rompere gli zebedei. Ho sentito in giro di gente che ne è uscita profondamente turbata quando io ho trovato come parte più entusiasmante i titoli di coda. Magari so' strano io.

    • @mariagrazia2657
      @mariagrazia2657 Před 6 měsíci +1

      Uno con il cervello esiste allora

    • @mariagrazia2657
      @mariagrazia2657 Před 6 měsíci

      Penso la stessa identica cosa e ti giuro che quando ci sono stati i titoli di coda ho pensato anch'io la stessa cosa( parte migliore del film)

  • @veraguidorizzi1252
    @veraguidorizzi1252 Před 6 měsíci +1

    Ho apprezzato la premessa doverosa sulla distanza storica e i contenuti etici, rispetto a qualsiasi orrore della storia umana.
    Grazie al film, che vedrò, ho recuperato il libro di Martin Amis.

  • @maxon999
    @maxon999 Před 6 měsíci +1

    25:00 no Vic, io penso che chiunque sia avido di potere (e tutti ne conosciamo qualcuno) sia disposto a TUTTO pur di farcela.
    E non uccidono solo per la casualità dovuta al fatto che queste persone non stiano vivendo in certe epoche precise.
    Consiglio il libro
    Le Benevole

  • @dapy9737
    @dapy9737 Před 6 měsíci +1

    1:59 l'intro messa così mi ha ricordato l'episodio di community con jack black

  • @massimilianoceretti9517
    @massimilianoceretti9517 Před 6 měsíci +4

    Appena uscito dal cinema...
    Spoiler
    .
    .
    .
    Io la scena del ballo e della telefonata l'ho colta in un altro modo (l'ho visto tradotto) La moglie al telefono gli chiede chi c'era alla festa, e lui risponde che non ci ha fatto caso perché sta pensando quale sarebbe stato il modo migliore di gasare quelle persone visto che i soffitti erano molto alti. Ma lui parlava delle persone della festa, difatti guarda la stanza e sale al piano di sopra per vedere quante persone ci sono e quanto è alta la stanza. Quindi pensa semplicemente alla migliore soluzione tecnica in un caso diverso, non curandosi minimamente delle persone in questo caso suoi compagni ma pensando solo alla soluzione tecnica migliore per la soluzione

    • @geppetto2012
      @geppetto2012 Před 6 měsíci +1

      Sono d'accordo. Höss in quella scena si mostra ancora completamente distaccato, quasi se stesse dicendo qualcosa di totalmente neutrale, un tecnicismo innocuo ed efficiente.

  • @giuliacrespi8425
    @giuliacrespi8425 Před 6 měsíci

    Ottima recensione, grazie.

  • @williamcarone869
    @williamcarone869 Před 6 měsíci

    Proprio qualche giorno fa, ho visto sul canale "Vanilla Magazine", il racconto di questo essere e mi si è gelato il sangue; appena potrò guarderò questo film, pur sapendo che mi farà stare male. Grazie Victor per le emozioni che ci porti.

  • @alhenadigemini5190
    @alhenadigemini5190 Před 6 měsíci

    Un film stupendo che ti dice tutto senza dirti niente. Un film che ti fa capire quanto l'indifferenza sia altamente pericolosa e altrettanto colpevole. Il finale è semplicemente perfetto e racchiude tutto il significato del film

  • @andreajuventus7855
    @andreajuventus7855 Před 6 měsíci

    Cosa pretendi di piu’ , sei imparziale a volte impopolare per determinate tue idee sui film , sei da un botto sul tubbo e’ cosi che doveva andare il tuo libro , te lo meriti !

  • @VNTPLA
    @VNTPLA Před 6 měsíci +2

    Secondo me i film piu' profondi su questa tematica sono appunto quelli che ampliano il discorso, lo rendono, come hai detto, paradigmatco, in testa il sottovalutato Mr. Klein di Losey, ma anche il 'documentaristico' e piu' recente 'Waterloo'. La Harendt aveva ben compreso quanto la parola 'nazista' al pari del termine 'mostro', possa fungere da espediente per rendere gli altri estranei al 'male'. Ma noi italiani (i primi nella storia a bombardare dall'alto con gas venefici popolazioni civili e a nostra volta creatori di lager) dovremmo ben sapere (per quanto sia scomodo ammetterlo) che la malignita' e la sopraffazione hanno una ben altra estensione.

  • @alebru9582
    @alebru9582 Před 6 měsíci +1

    Sará sicuramente un bel film, e non sarebbe il primo sull'argomento a sfondare. Il film é piú attuale di quel che sembra. Noi chi siamo? La suocera? La bambina della frutta, o la moglie?

  • @blue00magic99
    @blue00magic99 Před 6 měsíci +1

    Sono molto d'accordo sul discorso riguardo allo sbaglio di deumanizzare i cattivi, come se i "mostri" fossero qualcosa di estraneo, come se non possano essere i vicini di casa, come se non possiamo esserlo noi. Forse, il film avrebbe potuto osare ancora di più nel riumanizzazione questi mostri. Mi sarebbe piaciuto se si fosse portato lo spettatore fino a dispiacersi e ad emozionarsi per gli accidenti della vita di Rudold Hoss, invece, comunque, al di là delle responsabilità per quel che succede dall'altra parte del muro, sono personaggi un po' troppo anticipatici e freddi, con i quali lo spettatore non sviluppa mai empatia, ma solo disgusto.

  • @matteobassanini9525
    @matteobassanini9525 Před 6 měsíci +1

    Bella la regia (originale l’idea di avere per il 99,9% del film le telecamere fisse..). La vera trama del film non è la storia che si segue ma il parallelo che si percepisce. Penso sia un ottimo film sperimentale che richiama sotto molti aspetti Lars Von Trier che da secoli racconta storie con questa originalità.

  • @Uomo-ratto
    @Uomo-ratto Před 6 měsíci

    Bravo. Infatti il problema dei due casi è relativo ai loro governi e non ai civili. ❤

  • @michelemaio8399
    @michelemaio8399 Před 4 měsíci

    Film incredibile. Per me poteva finire dopo i minuti di schermo nero. A tratti sembrava un’installazione di un museo

  • @geaejona
    @geaejona Před 6 měsíci +2

    Ti seguo da tempo in tutte le recensioni in quanto mi trovo tendenzialmente in accordo con il tuo pensiero. Non in questo purtroppo (che a mio avviso va visto almeno tre volte). Non sono una tecnica di cinema e non ho influenze DAMS e similari ma amo il cinema da quando ho 9 anni con il mio primo Zabriskie Point. Per questo il cinema è, a mio avviso, la più grande forma d'arte esistente. Detto ciò conosco tutto Glazer e trovo geniale il fatto che sia sempre estremamente diverso in tutti i suoi film, con particolare fedeltà verso Birth, ma non qui! La scena buia iniziale (prima ripetizione stridente) già vista in Under the Skin, preludio alla vera "alienazione" che comporta il lungometraggio, ripresa in chiave diversa nel suo ultimo. Il sonoro, per nulla insignificante dalla stessa autrice del precedente Mica Levi, non mi ha dato la stessa senzazione del NON sonoro di Miss Violence di Alexandros Avranas, film che sono riuscita a vedere una sola volta e mai più per lo straziante tema (forse da donna è più agghiacciante...a partire da una festeggiata suicida sotto le note di Cohen) La stessa medesima consapevolezza analizzata 10 anni prima del NON dire e del NON far vedere ma che colpevolizza il pensiero dello spettatore in modo atroce. Ricordiamoci che nel cinema greco la prima accusa è il personaggio, che vive in famiglia che rappresenta quello che sarà la società. L'ultimo Glazer tratta di una complessità storica ovvia per tutti senza però partire dalla causa del singolo in primis. Esattamente come tu sostieni inizialmente il non schierarsi, specie in questo momento storico, e concedendo il fatto che non tutti gli appartenenti ad un popolo possano sentirsi colpevoli di scelte maggiori, viceversa generazioni di giovani tedeschi successive all'olocausto sono state devastate nelle scuole trasmettendo il senso di colpa che deve persistere in quanto "tedeschi" e che non condivido. Premio, nonostante, l'utilizzo del negativo con il suo opposto significato e la magistrale scena finale. Concludo dicendo che sono stata ad Auschwitz molti anni fa ed è proprio il silenzio assordante sotto la pioggia, gli odori, l'assenza che racconta un dramma ....non le urla di Glazer. Inoltre non trovo assolutamente riferimenti a Kubrick ormai citato ovunque quando siamo consapevoli del fatto che sia stato maestro del mondo intero, non solo dei tecnici. Niente, mi ha lasciato molto poco questo film, e dire che sono una esponenziale amante di Haneke e Lanthimos da sempre. Modesto parere ma in questo caso ci tenevo a confrontarmi. Domanda ...chissà se la gan parte della gente che considera questo film "capolavoro" e straziante non sia la stessa di Austerlitz... !?

  • @robertasanti3653
    @robertasanti3653 Před 6 měsíci

    É un film che lascia il segno che ti scuote. Sei bravissimo❤

    • @riccardodiliberto372
      @riccardodiliberto372 Před 4 měsíci

      A me ha scosso altro invece, per me sopravvalutato,pesante, noioso. Ok l'uomo può essere malvagio e indifferente alla sofferenza di altri, ma si sà già. Qualunque fosse il messaggio che voleva mandare non l'ho afferrato.

  • @user-vt8hp7ib5r
    @user-vt8hp7ib5r Před 6 měsíci +2

    Purtroppo sono rimasta molto delusa ,a me non è piaciuto !!!

  • @marcocio
    @marcocio Před 5 měsíci

    La scena in cui lei mostra il giardino alla madre mi stava facendo uscire le lacrime. Parlano di begonie, di cavoli, di rose, di viti piantate apposta per farle crescere e coprire quello che c'è dietro al muro, mentre in sottofondo si sente il rumore del treno, persone che gridano, spari... e la madre che dice di trovarsi nel giardino del paradiso

  • @Uomo-ratto
    @Uomo-ratto Před 6 měsíci

    Io faccio spesso riflettere sul modus palesato nella banalità del male di Arendt con analogie relative a cosa oggi facciamo ad animali non umani.

  • @eddieskream
    @eddieskream Před 6 měsíci

    Piccolo commento per il tema che tratta Vic ad inizio video. Sono una persona che è devastata per quello che sta succedendo in Palsstina, partecipo attivamente a tutte le manifestazioni e faccio il possibile per sensibilizzare chi mi sta attorno, ma mettere in discussione l'olocausto è la cosa più tremenda che si possa fare. Proprio perché si ritiene l'olocausto una tragedia, ci si deve indignare per quello che sta accadendo oggi in Palestina. I governi non sono il popolo, non facciamo il gioco di certa feccia come Netanyahu, non deumanizziamoci tutti per colpa di un vile omicida e del suo governo, si deve essere uniti (persone senziente) contro tutte queste tragedie.

  • @robertoesterini1021
    @robertoesterini1021 Před 4 měsíci

    Questo film raccontando l'olocausto in modo assolutamente distaccato, è il completo opposto de "il figlio di Saul", altro capolavoro di questo genere

  • @Tear84
    @Tear84 Před 6 měsíci

    Appena visto. Una centra in faccia devastante, bellissimo e terribile.

  • @lostintheecho3463
    @lostintheecho3463 Před 6 měsíci +2

    Un film che vuole far riflettere… ma sinceramente è tutto qui. Manca una qualsivoglia trama, il concetto chiave del film è tanto innovativo quanto ripetitivo ed il tutto è molto, troppo didascalico.

  • @pellegrinopisano
    @pellegrinopisano Před 6 měsíci +3

    Quella freddezza con la quale racconta il film, ma soprattutto quelle urla di sottofondo durante tutto il film me le sono sognate per tanti notti. Brividi!

  • @marcolancia3380
    @marcolancia3380 Před 6 měsíci

    Senza troppi discorsi di retorica di analisi del testo filmico che mai mi appassionano, riassumendo questo film l'ho letto come una sorta di malizioso documentario sul come ci si abitua ad una situazione del genere, che forse è il motivo stesso per cui tali situazioni possono accadere; in questo secondo me fa il suo lavoro anche il titolo sottolineando, per me, la chiave di questo processo, ossia la scelta del dove focalizzare il proprio interesse o come praticarlo, se sollecitato senza potersi voltare dall'altro lato. La scena a fine film, senza fare spolier, se ci fai caso è la risposta provocatoria al momento giusto ad ogni possibile domanda, dubbio o necessità insoddisfatta rimasta fino a quel momento nello spettatore. Almeno a me è piaciuta vederla così.
    Inutile dire, al netto di un film tranquillamente imperfetto, che quando comunque un'opera riesce a dare uno spunto di lettura/discussione per ogni singola persona che vada a vederlo, si stia parlando sempre di un gran film.

  • @mat7529
    @mat7529 Před 6 měsíci +3

    Tutto bello ma il film deve ancora iniziare..

  • @massimilianorizzieri6777
    @massimilianorizzieri6777 Před 6 měsíci

    Io ed un amico andremo domenica. Hai aumentato la mia curiosità. (più di quanto ne avessi già)

  • @Jacop83
    @Jacop83 Před 6 měsíci +1

    La nausea pensavo ti fosse venuta per i conati di vomito di Rudolf alla fine 😁 (scena che non ha capito in toto)

  • @MrSemglory
    @MrSemglory Před 6 měsíci

    Gran pellicola. Metaforico, dove il vero protagonista è il sottofondo, l'ambiente, il contesto. Penso però che la camera fissa indugiasse un po' troppo su alcune scene dove i personaggi erano quasi statici; 50 secondi al fiume o 1 minuto per fumare una sigaretta. Anche se l'effetto è voluto l'ho trovato un povera forzato.

  • @martinacesarano9368
    @martinacesarano9368 Před 6 měsíci +2

    Leggi assolutamente il libro. L'adattamento, secondo me, è fatto centomila volte meglio di Oppenheimer e Povere Creature.
    Poi il sonoro mamma mia L'oscar glielo darei subito 😅😅😅.

  • @helyair
    @helyair Před 6 měsíci +1

    Guardati anche il Labirinto del silenzio del 2014. È su Now. L'ha recensito anche il Frusciante.

  • @user-lb1sp1bn1t
    @user-lb1sp1bn1t Před 6 měsíci +4

    a me purtroppo non ha coinvolto l'ho trovato troppo lento anche se mi ero informato ecc sapevo di nn trovare un film come la vita è bella ho schinderl list..ma poco coinvolgente

  • @massimobosi4662
    @massimobosi4662 Před 6 měsíci +1

    Per chi scrive che "La zona d'interesse " è un film sull'olocausto non ha capito niente.Questo capolavoro che tutti dovrebbero vedere è un film sull'indifferenza portata all'estremo. AGGHIACCIANTE

  • @fridavpna
    @fridavpna Před 6 měsíci

    Quando sono stata ad Auschwitz la guida ci parlò di questa casa ricordo perfettamente lo steccato che delimitava l'area dal campo, la casa si intravede l'hanno lasciata li a testimonianza, il suo proprietario fu giustiziato proprio di fronte casa sua ancora oggi ne è presente il cappio

  • @the89starkiller
    @the89starkiller Před 2 měsíci +1

    Io l'ho trovato estremamente lento, quasi ti sfinisce per l'esagerata lentezza...non mi è piaciuto

  • @gondry83
    @gondry83 Před 6 měsíci

    Per il comparto tecnico audio del film 10 e lode (si porterà a casa l'Oscar). Ho ammirato le sperimentazioni visive e sensoriali. Ansia costante per tutta la durata del film ma a mio parere meno potente del "Nastro bianco" di Haneke. Consiglio la visione, soprattutto nelle scuole.

  • @andreaperetto113
    @andreaperetto113 Před 6 měsíci

    Anche la scena in cui hoess si fuma la sigaretta di notte e si sentono le urla dei prigionieri nelle camere a gas che riempiono il silenzio della notte....... pazzesco

  • @in.giro.con.frank.
    @in.giro.con.frank. Před 6 měsíci +1

    Io lo capisco che sia voluta la mancanza di una parte centrale ma sono uscito dalla sala desiderando un sequel che racconti la distruzione di quell'idillio. Voglio vedere i membri della famiglia Hoss fare i conti con la realtà che li circonda e con la sconfitta tedesca. Voglio vedere i personaggi secondari a malapena accennati prendere vita e trasformarsi da macchie a figure ben delineate

  • @quickly_vale
    @quickly_vale Před 6 měsíci

    Sono uscita dalla sala sconvolta. Non ne potevo più che quel rumore/suono terrificante permeasse tutto. È un film violentissimo senza la minima scena di violenza

  • @mirkotasso
    @mirkotasso Před 6 měsíci

    Lo vedrò sicuramente, è un periodo storico che mi interessa particolarmente

  • @ilvillano1531
    @ilvillano1531 Před 6 měsíci +3

    Un po' come il bambino col pigiama a righe

  • @IvanChannel.
    @IvanChannel. Před 6 měsíci +1

    Aver visto La Zona di Interesse dopo Dune 2 ti ricorda qual'e il vero cinema di cui abbiamo bisogno. Mi spiace per Villenevue ma qui siamo in un livello superiore

    • @martacccc689
      @martacccc689 Před 6 měsíci +4

      Sono due generi completamente diversi....non ha senso paragonarli dai

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. Před 5 měsíci

      @@martacccc689 se dividiamo tutto per generi allora certi film mediocri sarebbero considerati incredibili. Non dividiamo nulla e confrontiamo tutti i film insieme, in questo modo si può andare più a fondo con le critiche e analizzarli meglio. Sennò mettiamo Dune con voto 8 tra i blockbuster scifi e basta e non se ne parla più, ma allora che senso avrebbe confrontarsi? Se facciamo mille micro categorie allora neanche commentiamo con la nostra opinione, diciamo "bello" e basta

  • @silviamori7025
    @silviamori7025 Před 6 měsíci

    Film potente!un vero cazzotto allo stomaco...la banalità del male ..