IL CORPORATIVISMO: FASCISMO, TERZA VIA O FREGATURA?
Vložit
- čas přidán 27. 01. 2024
- Oggi discutiamo di CORPORATIVISMO.
Fu davvero solo fuffa e niente sostanza? Fu solo ed esclusivamente il modo del Regime Fascista di affrontare l'economia o fu altro?
Magari una teoria piuttosto complessa con una propria storia e sussistenza tutto sommato anche indipendente dal Fascismo stesso?
Proviamo a farne una prima, parziale e iniziale, sistematizzazione in video.
Il CNEL ricorda molto la camera dei fasci e delle corporazioni. In questo senso avrebbe senso potenziare il CNEL. Certo che se lo fai presiedere a Brunetta come l'attuale governo è chiaro che si ha in mente solo un poltronificio al momento quando si pensa al CNEL. Ma il corporativismo autentico, come quello medievale non aveva un valore rivoluzionario e anzi, la visione della società che portava avanti era interamente organico.
La Dottrina Sociale della Chiesa prevede una sorta di corporativismo e dialogo fra le diverse classi se non sbaglio, ripreso dalle gilde medievali.
complimenti anche per la calma con cui porti le argomentazioni. non una cosa da poco
Tema fondamentale. La dialettica tra Alfredo Rocco e Ugo Spirito attraversata medianamente da altri studiosi come Sergio Panunzio e Giuseppe Bottai può essere studiata dalla mole eccezionale di materiale conservato nelle biblioteche. Paradossalmente la rivoluzione corporativa creava problemi non solo alla parte padronale ma anche alla statizzazione dell' economia (secondo Bottai l' IRI fu una creazione anticorporativa) come al sindacalismo di Rossoni che faticava ad esaurirsi nel compimento della corporazione. A mio avviso solo analiticamente separabili fascismo e corporativismo perché era proprio la realizzazione dell' uomo nuovo fascista ad essere la base per una concezione corporativa della società. Spero che ci saranno altri video sul tema e consiglio la volgarizzazione delle opere degli Anni Trenta che ideavano e verificavano nella realtà l'audace esperimento della Terza Via.
sono totalmente d'accordo con te; per altro il dibattito del tempo è veramente interessante perchè si capiva proprio la fatica del regime di tenere allineate le varie correnti e le varie interpretazioni in un modo che, per certi aspetti, capisco possa non esser sembrato efficace, ma a mio avviso rimane un esperimento che, date le condizioni di partenza, è sostanzialmente riuscito.
La confusione semantica tra il termine Italiano e il termine Anglosassone in realtà ha addirittura fatto sì che in un certo mondo di commentatori politici Anglosassoni (USA in particolare), attribuiscono a Mussolini la definizione di fascismo come l'unione tra lo stato e le corporation (intese in senso Anglosassone), il che effettivamente è totalmente assurdo.
Infatti il problema lessicale è con corporatism (da corpus, in latino).
Estrema necessità dei prossimi approfondimenti. Spero vivamente che questa rubrica non si esaurisca qui.
Quando studiavo l'esame di diritto sindacale impazzivo ogni volta che vedevo il tentativo di opporre il corporativismo al sindacalismo e in particolare allo Statuto dei lavoratori. Come se prima del 1970 in Italia ci fosse stato solo il corporativismo 😊
Aspettiamo con ansia il prossimo
Bravo bravo bravo! Da qualche giorno pensavo proprio di chiederle di trattare questo tema perché volevo capire meglio di cosa si tratta, visto che lo ha menzionato alcune volte in modo positivo. Sempre meglio, sempre più valido. Pagherei volentieri un contributo per sostenere il suo canale.
Il tema del corporativismo è molto interessante! Non sapevo della proposta del MSI in questione, non sembra affatto male anche se forse un tantino macchinosa a livello pratico da poter realizzare 🤔
Sì, a mio avviso per altro si incastrava in un errore piuttosto evidente della nostra Carta Costituzionale: siccome in Costituzione noi non abbiamo inserito il sistema elettorale che quindi è normato con legge ordinaria, teoricamente era possibile far passare una riforma come quella missina con legge ordinaria anche se è ovvio che a livello di ripercussioni e importanza a logica avrebbe dovuto esser norma e materia di rango costituzionale. L'applicazione conoscendo la burocrazia italiana sarebbe stata probabilmente un inferno ahhahaha
Bellissimo video, complimenti.
Video interessantissimo, spero l'inizio di una serie su questo argomento. Consiglio il libro La "Terza via italiana. Storia di un modello sociale" di Carlesi.
Stavo giusto pensando di fare una chiacchierata su qualche libro di Carlesi perchè ha scritto veramente testi notevolissimi
Argomento da approfondire assolutamente
Sentite grazie. Molto chiaro, molto interesante.
Sarebbe interessante un confronto tra l’attuazione del corporativismo in Italia è nella Germania Nazionalsocialista
In Unione Sovietica Leninista e poi con Stalin ho sentito che cerca un gruppo che portava avanti Idee e metodi Corporativi con la Socializzazione e la rappresentanza diretta dei Produttori
Video bellissimo .. diciamo che dai diari di Ciano di Cavallero spesso vengono citati episodi in cui sono stati favoriti industruali a discapito della qualità e dei prodotti in campo bellico e non solo. Sarebbe però comunque interessante non limitarsi alla condanna e approfondire se non altro almeno le premesse ideologiche di un sistema alternativo a quello capitalista. Ovvero capire se si sono attuate oltre al corporativismo altre non meglio specificate di teroria economica come quella della fiscalità monetaria.
Teoria veramente interessante e veramente fuori dalla scatola, relativamente a come siamo abituati a fare politica nell'occidente da ormai 200 anni. In Italia avrebbe potuto trovare molto spazio reale prima delle crisi recenti (2008/Covid), che hanno di fatto distrutto la nostra filiera produttiva (grande maggioranza di micro/piccole/medie imprese). A mio parere assolutamente inapplicabile per via dello strapotere che le multinazionali hanno sulla politica attuale. Tornando a parlare di corporativismo in senso britannico, cosa ci aspetta per il futuro? Tra quanti anni l'Europa diventerà "Amazon land" o la Cina: "Tencent" land?
Temo ci separi al massimo una generazione dall'essere una sorta di "Amazon Land" con questo ritmo :/
Prima volta che leggo il calco italiano dell' espressione "out of the box"
@@marcomannussperiamo l' ultima :). L' uso così massiccio di barbarismi, e anglicismi è veramente grottesco
Anche nella Costituzione Repubblicana ci sono riferimenti al Corporativismo vedi il CNEL e art 46 che parla del diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende.
Leggendario
Argomento interessantissimo! Spero che ci saranno altri video sul tema. Se puoi darci qualche riferimento bibliografico sarebbe d’aiuto per chi vuole approfondire.
Tra l'altro la base del Corporativismo (ovvero la Carta del Lavoro) fu rilasciata nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, ma non tutti i Fascisti furono d'accordo con questa decisione e non perché erano contro questa idea ma l'esatto contrario: volevano che la Carta del Lavoro divenisse una "superlegge" al di sopra e allo stesso tempo in simbiosi con lo statuto Albertino, per approfondire il libro "Civiltà del Lavoro" AA.VV. di Altaforte è molto interessante
CONTINUAAA
Proseguire con la serie, Assolutamente! Tema fondamentale per l'area! E poi volevo proprio scrivere un libro di introduzione al capitalismo, dammi qualche spunto in più dei miei 😉
Ovviamente, corporativismo; non capitalismo 🤣🤣🤣
Bellsimo video, servirebbe approfondire di più il corporativismo visto che adesso si vede il mondo solo in modo binario e il linguaggio politico è molto appiattito
Ottimo video,se dovessi continuare a parlare dell'argomento corporazioni e gilde credo che sia assolutamente necessario che ci parli del distribuiremo,la terza via di cui parli nel video
*distributismo
Grande video, mi permetto di citare un'altra figura con una ulteriore visione del fenomeno corporativo, il cattolico Giuseppe Toniolo, pensatore a mio avviso meno interessato a questioni di stampo politico e più orientato ad una visione "sociale" e al concetto di bene comune rispetto agli altri nomi citati nel video
Ciao Guido, posso chiederti la fonte da cui hai preso i dati che rigurdano la comparazione tra condizioni degli operai/contadini italiani rispetto a URSS e UK?
Non so se lo dico bene, nè se hanno contato molto. Comunque sul piano degli studi e della formazione sono esistiti i Centri di cultura corporativa, o Scuole sindacali o Scuole corporative. Non so bene se in tutta Italia ma a Pisa e Firenze certamente dagli anni '20 agli anni '40.
Se non erro anche il regime egiziano di Nasser si riferiva abbastanza esplicitamente al corporativismo italiano, almeno nei suoi supposti iniziali
Molto interessante. Assolutamente da proseguire. Sarebbe interessante anche un paragone col nazionalsocialismo dove le politiche sociali - che portarono tra l'altro ad azzerare la disoccupazione in breve tempo - se non sbaglio si rifacevano anch'esse alla volontà si superare il dualismo marxista lavoro-capitale.
Complimenti!
Sì, concettualmente se ho ben capito l'approccio tedesco fu ancora più "socialisteggiante" però faccio un po' fatica ad organizzare i testi e le fonti perchè non parlo tedesco e quindi non posso leggere i documenti dell'epoca e su questo argomento non mi fido troppo degli studiosi e accademici del dopoguerra quindi credo che dirò qualcosa in futuro usando qualche testo italiano, ma non andrò troppo a fondo
@@progettorazzia9260 grazie! Se posso dare uno spunto segnalo "Capire il nazionalsocialismo" di Matteo Simonetti o alcune pubblicazioni di Thule specificatamente sulla politica sociale del nazionalsocialismo.
Cfr. [...] il modello al quale Hitler si rifece è quello di Mussolini. Il Corporativismo italiano nel 33 era già in funzione....ciò che li differenziera' in maniera netta sarà il principio di responsabilità individuale del capo (meno concertazione dunque) nonché il ruolo preponderante del mondo rurale nel modello tedesco.
Il comunismo gerarchico della Michelacci, se si trova ancora....
[...]Ma si sa o non si sa, si vuol o non si vuole sapere quello che significano le parole Stato corporativo? si vuol o non
si vuole sapere ch’esse implicano, così come una bagattella, l’intero governo della produzione e l’intera revisione della distribuzione: cioè presumibilmente la fine della borghesia patrimoniale e della ricchezza improduttiva in genere, la sintesi tecnica-capitale-lavoro (sintesi: ossia qualcosa di molto più della « conciliazione»), la mobilitazione economica senza più diserzioni possibili, la trasformazione radicale dei concetti di proprieta e d’intrapresa, la Mussoliniana partecipazione sempre più intima dei lavoratori al processo produttivo, la Mussoliniana giustizia sociale, che sta all’assistenza, all’inquadramento sindacale, al riassorbimento dei disoccupati, alla risoluzione delle vertenze, ecc., come la conclusione sta alle premesse. E I’Italia, poverina, che ha messo in preventivo tanti anni per svolgere questo programma da nulla; l’Italia, del cui Stato corporativo si vede appena l’aurora a Littoria e l’alba a Cosenga oa Milano! Mentre in Estonia, in quattro balletti, tutto fatto. Questo, a prescindere da quel tantissimo di Fascismo che non si esaurisce né si esaurirà nel corporativismo, come, in via di paragone, Iddio creatore non si esaurisce e non si risolve nel creato. Per esempio la formazione delle aristocrazie, formazione religiosa e militare, morale e fisica insieme: senza la quale, senza le quali, le stesse Corporazioni non sarebbero che sovietici alveari. Altra bazzecola, come si vede. (febbraio 1935) - tratto dall'Antologia de L'Universale ne "Lo scrittore Italiano" di Berto Ricci - Ciarrapico Editore
"Chi parla oggi di comunismo in Italia è un corporativista impaziente delle more necessarie di sviluppo di una idea che è la correzione tempestiva dell’utopia comunista e l’affermazione più logica e perciò più vera di quello che si può attendere dal comunismo" (Giovanni Gentile)
Nonostante tutto il socialismo ha preso un paese che era una economia semifeudale e l'ha portato ad essere la seconda potenza industriale al mondo in 20 anni, facendo aumentare di 20 volte in quel periodo la ricchezza pro capite dei lavoratori e istituendo sanità completamente gratuita, istruzione gratuita con alfabetizzazione universale e in 40 anni ha portato il primo uomo nello spazio. Il fascismo invece è diventato solo lo strumento degli imprenditori di tenere a bada con la violenza il socialismo ed è diventato liberista
Hai visto Kanye West con addosso una maglietta di Burzum e la cover del suo prossimo disco raffigurante un quadro di Caspar David Friedrich (uno dei pittori preferito da H**ler) ? Sarebbe bello che facessi un altro video con Andrea Anselmo magari parlando anche di questo
Ciao, per caso hai a portata la proposta del MSI? Vorrei leggerla
Siamo e 3000 visualizzazioni: a nome della gilda degli estimatori si chiede un approfondimento
Io non sono a favore del corporativismo anche se la tua ottima spiegazione ne da una visione ben diversa da quella confusa odierna, anzi oggi c'è solo una corporazione: quella della grande finanza internazionale, quindici di fatto una dittatura capitalista.
Porto cmq un esempio sui sindacati concertativo in quanto la concertazione è quanto di più nemico dell'aspetto storico della lotta di classe, eppure a portarla avanti sono i cosiddetti antifascisti da operetta che si arrogano il diritto di parlare a nome della classe operaia anche se in minoranza essendo " firmatari "
verissimo; la situazione sindacale in Italia è disastrosa. Molto peggiore della vicina Francia, ma in molti settori, addirittura peggiore di quella USA. Una vergogna.
Tra i precursori “nobili” del Corporativismo, a livello filosofico, non si può non citare anche il modello di Stato descritto da Hegel nei “Lineamenti di filosofia del diritto”, dove si parla esplicitamente di un’assemblea rappresentativa che esprima non l’interesse dei singoli individui ma quello dei “ceti” (intesi non più nella loro accezione da Ancien Regime, anche se non ancora nella loro dimensione “produttiva”). Del resto il passaggio tra lo Stato etico hegeliano e quello gentiliano-fascista è abbastanza diretto.
Proprio l'altroieri guardavo un video e una certa questo generale italiano dice che durante la seconda guerra mondiale sia i liberali che i comunisti atturarono sin dal primo momento un'economia di guerra con doppi turni meno riposo ecc. mentre nell'Italia fascista si staccava presto dalle fabbriche il sabato e la domenica non si lavorava ecc. Questa cosa fu cambiata a guerra inoltrata ma ovviamente era tardi.
Non è che vogliamo, pretendiamo un altro video sul corporativismo
Su questo tema dovresti analizzare l'Argentina di Peron, il mio personale "pallino" politico
pensa che un mio caro amico (che non vive più in Italia da un po') è uno dei massimi esperti italiani su Peron.. ora gli chiedo se ha voglia di fare una chiacchierata o una diretta sul Peronismo, sarebbe una figata effettivamente. Grazie del suggerimento
Esistono teorizzazioni su un corporativismo applicato oggi o integrato in nuovi sistemi alternativi?
mmm allora mi pare che i casi in Europa che sono arrivati più "avanti" nel tempo furono Spagna e Portogallo che avevano tenuto queste strutture. Se ho ben capito, ma devo approfondire e quindi prendila con beneficio di inventario, alcune contee negli USA hanno una sorta di voto ponderato diviso per settori economici. Nel complesso è un sistema che tuttavia è stato piuttosto marginalizzato perchè, temo, essendo legato al fascismo ha goduto di poco margine politico e poco a poco è andato marginalizzandosi.. nonostante a mio avviso le potenzialità c'erano eccome
Ti consiglio di leggere Stato Organico di Sermonti.
pensi che con un'economia automatizzata il corporativismo sarà applicabile?
mmmmm questa è veramente una bella domanda, però devo pensarci perchè su due piedi non sono in grado di dire una cosa abbastanza logica 🙂
ABBIAMO BISOGNO DI UN' ALTRO VIDEO!!!
So che potrà sembrare banale ma qual è la differenza tra un ministero ed una corporazione?
Per provare a farla super semplice diciamo che il Ministero solitamente è responsabile del potere esecutivo in merito ad una materia che riguarda la Nazione e i rapporti tra i cittadini (ad esempio "Economia" o "i rapporti con gli altri Stati") mentre la Corporazione voleva avere potere esclusivamente all'interno del rapporto produttivo di una specifica categoria (ad esempio: regolare la questione salariale all'interno della corporazione del settore Metalmeccanico) tentando di divenire una struttura amministrativa che potesse sia rappresentare un processo produttivo nei confronti degli altri, dell'economia tutta, e nei confronti del potere politico, sia uno strumento per dirimere le discussioni ALL'INTERNO della stessa corporazione. Diciamo che forse una corporazione oggi sarebbe più simile ad un Sindacato ma con maggiori poteri e badando bene che, al contrario del sindacato che tende a identificare la frattura "Capitale/Lavoro" al di fuori di sè (cioè esistono sindacati dei lavoratori e SEPARATAMENTE sindacati dei datori di lavoro), la Corporazione mirava a risolvere questo conflitto DENTRO di sè (cioè ogni corporazione rappresentava sia prestatori che datori d'opera).
Estremamente interessante; peró ti prego compra un microfono
Cosa ne pensi di tutte le riforme sociali(abbasta socialiste direi) nella bozza di costituzione della RSI?
Qualcosa ho detto in questo video, ma confido di far un video a parte (ah ne abbiamo parlato un po' anche nella diretta con Scianca "Filosofia di Mussolini").
Mi ha sempre interessato il corporativismo ma non ho trovato testi che spiegassero come funziona (funzionava, funzionerebbe). Se, citando il video (Bottai), il corporativismo era più pratica che sistema, allora si tratta solo di riaffermare il primato della politica sul grande capitale, il che è possibile... in uno stato autoritario. Quindi non esisterebbe (nell'esperienza storica o nella teoria) un meccanismo funzionante che, lavorando con le proprie regole senza interventi di uomini forti, garantisca/garantisse un equilibrio tra lavoro e capitale che possa prescindere dalla dialettica sindacale, da un atteggiamento di contrapposizione o da minacce rivoluzionarie... come avviene nel mondo liberale.
Dialettica che negli anni recenti è ancora più difficile, per via dell'automazione, del lobbismo, della globalizzazione, tutte evoluzioni che danno maggior potere ai padroni e lasciano il lavoratore con il cerino in mano.
Mmm non vorrei esser stato troppo "tranchant", credo che la posizione di Bottai volesse essere un "non è un sistema per ora" piuttosto che un "non è possibile diventi un sistema", però è anche vero che le realizzazioni e le sperimentazioni sono state così poche che effettivamente è molto difficile dire se il Corporativismo ha bisogno dell'uomo forte o meno.. per me IN TEORIA NO, però effettivamente nei fatti mi sembra si sia spesso accompagnato..
Io ho una idea assurda per il terzo episodio di popapocalyse; watchmen e shameless!!! Può darsi che adriano scianca non l'abbia vista eh... però quanto sarebbe bello vederlo distruggere completamente quella serie tv
watchmen l'ho pensato anch'io, anche mad max e conan sono film molto interessanti
Aggiungi anche Giudice Dredd
Perché shameless? Ho visto i primi 3 episodi e non mi dice nulla
Probabilmente il prodotto mainstream più woke mai fatto (sense8 era ridicolo)@@nordlicht7626
Se posso suggerire una lettura consiglio "Fascismo: storia di una rivoluzione antiborghese" di Cristian Leone - Libreria Europa. Oltte 240pp e 400 note proprio sulla Terza via fascista.
" Nelleconomia vi sono due vie: la prima è il capitalismo e la seconda il comunismo, e ogni terza via è la prima via"
J.V.Stalin
teoria un po' del cazzo, simmetrica agli Ancap che pensano che se non esiste il totale blocco di ogni intervento statale e non vi sia una tassazione allo 0% si sia già in qualche forma di "comunismo".
Fonte?
@@progettorazzia9260 questo lo ha dimostrato la storia con il fascismo, che ha illuso molta gente poiché si presentava come una sintesi tra i due modelli ma che in realtà, ha finito solo per fare gli interessi del capitali. Infatti è impossibile un accordo tra una forza che ha una influenza debolissima sulla politica, ovvero i lavoratori che sono deboli, e il grande capitale che finisce per controllare anche la politica poiché in confronto al lavoro ha un potere molto maggiore.