PIAN dei CAVALLI - Lago Bianco - bivacco Cà Bianca (Starleggia Valle Spluga SO)

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  • čas přidán 25. 07. 2016
  • Giro ad anello 24/7/16
    Per accedere al Pian dei Cavalli è meglio evitare la lunga Val Febbraro, propendendo piuttosto per la mulattiera che parte dall’abitato di Starleggia; tale scelta non solo risparmia alle nostre gambe qualche centinaio di metri di dislivello, ma permette anche di compiere un interessante percorso ad anello con ritorno attraverso la Valle di Starleggia. Risaliamo dunque con la macchina i ripidi pendii che sovrastano Campodolcino fino a raggiungere Starleggia (m 1565). Già da qui il panorama è superbo (svetta il Pizzo Groppera, proprio di fronte a noi, mentre laggiù in basso c’è Campodolcino).
    Ci mettiamo in cammino, dapprima attraverso prati, carichi delle fioriture dei Gambi Rossi, quindi ci addentriamo in un boschetto. La salita finisce nei pressi di una cappella e di un campanile seicentesco, costruito sul ciglio del gradino roccioso, a distanza dal corpo principale della chiesa di San Sisto, perché il suono della campana raggiungesse anche l’abitato più in basso. Di fronte a noi si apre maestosa la Valle di Starleggia, conca verdeggiante costellata di casolari e baite; domina la composizione la mole piramidale del Pizzo Quadro. A breve distanza, le case di San Sisto. Senza raggiungerle, cerchiamo il sentiero che torna a salire nel rado bosco sulla destra e che ci conduce fra le baite sparse dell’Alpe Toiana prima, dell’Alpe Zocana poi. Mentre i panorami si allargano (lo Stella e il Groppera si piegano alla mole dei nuovi arrivati, il Pizzo dei Piani e il Ferrè), intorno a noi compaiono i cavalli, gli animali che danno il nome al luogo in cui ci stiamo addentrando.
    Due sono le possibili modalità di attraversamento del Pian dei Cavalli: una segue il sentiero a lato del torrente, ai piedi del Monte Tignoso, permettendo di vedere le conformazioni carsiche della Valle dei Buoi; l’altra, percorrendo il lembo N della piana, segue il percorso di “visita” dei pannelli illustrativi. Sconsigliabile invece avventurarsi nella fascia centrale, dove l’impressionante gibbosità del terreno costringe ad un continuo saliscendi. Qualsiasi scelta di percorso si compia, l’importante è raggiungere lo splendido Lago Bianco cullato dalle pietraie che scendono dal Monte Bardan (chi segue i pannelli, per raggiungere il lago dovrà piegare decisamente verso SO e scavalcare un chilometrico muretto).
    Nelle limpide acque del lago possiamo vedere riflessa l’intera Valle Spluga: a svettare sono ancora il Pizzo dei Piani e il Pizzo Ferrè, mentre il gruppo del Suretta, l’Emet e il Groppera dimostrano molta prudenza nell’affacciarsi da sopra i costoni erbosi che racchiudono il lago.
    La salita ai 2812 metri del Monte Bardan, se affrontata nelle corrette condizioni fisiche, risulta di una banalità inaudita, sia per difficoltà che per impegno corporeo. Per conquistare la larga dorsale di cresta imbocchiamo la traccia di sentiero che si distanzia dal lago in direzione SO. Dai 2600 metri di quota, giunti finalmente sul confine italo-svizzero, la salita si fa monotona; la cresta è lunga, larga e con una pendenza troppo lieve, la cima sembra allontanarsi invece che concedersi all’escursionista. Poi, improvvisamente, eccola lì: spaziosa, accogliente, un campo da calcio d’alta quota; sul ciglio, un ometto con una modesta croce in legno.
    Il panorama è ampio e va gustato con comodità. Verso E troviamo la Valle Spluga al completo: Pizzo Stella, Groppera, Emet, Suretta, Ferrè, Quadro: ci sono tutti! In basso, la diga e il Lago di Montespluga e la Gola del Cardinello, la Val Febbraro con i Laghi di Baldiscio e, naturalmente, il Pian dei Cavalli nella sua interezza. Ma l’occhio si spinge oltre: dietro al Pizzo Stella spuntano le lontane cime della Val Bondasca e un timido Disgrazia, mentre un bianco Bernina fa capolino alle spalle del Groppera, e l’elenco potrebbe continuare. La Svizzera invece regala la bella Val Mesolcina e un gran numero di cime, meglio visibili dalla vicina Cima di Barna (m 2862).
    La discesa, per la stessa via, ci riporta al Lago Bianco. Da qui un’interessante variante ci evita la monotonia del Pian dei Cavalli: dal lago prendiamo il sentiero che, in falsopiano, serpeggia fino ad una bocchetta. Qui comincia la discesa nella Valle di Starleggia: il sentiero scende ripido fra i cespugli di rododendro, mentre in basso i vari alpeggi (Gusone, Morone, San Sisto) fanno mostra di sé, ordinatamente disposti nella conca verdeggiante. E una volta giunti lì, la donna anziana saprà sempre come convincerci ad acquistare la sua forma di formaggio locale. È con lo zaino decisamente appesantito che raggiungiamo San Sisto dove ritroviamo il sentiero fatto in mattinata, quindi in breve facciamo ritorno a Starleggia.
    Variante. Dal lago bianco si sale alla bocchetta e si arriva al bivacco, da lì il sentiero per la discesa ci riporta alla macchina
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Komentáře • 10

  • @massimo24925
    @massimo24925 Před 2 lety

    Ciao Dante... fatto ieri il giro ma in senso inverso. Molto bello il posto... Nuvoloni all'arrivo all'auto... per fortuna senza pioggia. Incredibile ho incontrato all'inizio del sentiero tre ragazzi del CAI di Chiavenna. Lavori in corso all'arrivo del bivacco. Ciao

    • @dantecolombo
      @dantecolombo  Před 2 lety

      Ciao Massimo 👋 giro sconosciuto a molti ma bello 🔝 ma poi con la segnaletica come ti sei trovato?
      Ciao Grazie 🖐️

    • @massimo24925
      @massimo24925 Před 2 lety +2

      Dopo il lago bianco qualche problema al pian dei cavalli per il resto tutto bene. Ciao Dante e buona serata. Alla prossima.

  • @lucialorenzini2761
    @lucialorenzini2761 Před 4 lety

    Anna, Dante e Marvin grazie del bello che fate vedere e sentire.

    • @dantecolombo
      @dantecolombo  Před 4 lety

      Grazie a té Lucia, seguici ne arriveranno molti altri.
      Ciao Grazie 🖐️

  • @sandrapelanconi5331
    @sandrapelanconi5331 Před 4 lety

    bellissimo.Bellissimo video.bravi.grazie

    • @dantecolombo
      @dantecolombo  Před 4 lety

      Grazie Sandra, molto gentile. Ciao 🖐️

  • @mauroscussolini
    @mauroscussolini Před 4 lety +1

    Bellissima natura intorno a Sondrio...mia zia sta a Lovero, purtroppo non ho ancora avuto tempo di venire li ...però a Gravedona son stato 3 settimane

  • @massimo24925
    @massimo24925 Před 3 lety

    Ciao complimenti per i video ... una informazione la segnaletica è buona per arrivare al bivacco ???? Grazie

    • @dantecolombo
      @dantecolombo  Před 3 lety

      Ciao 👋 Massimo,Grazie.
      Non puoi sbagliare ,dopo il lago sali e segui sempre la traccia non mi ricordo di altri sentieri.
      Ciao 👋