Forcella Antelao - Intervento di recupero del CNSAS di Pieve di Cadore
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- čas přidán 31. 07. 2023
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Ognuno di noi ha la sua concezione di Montagna. Io ho la voglia di viverla in tutte le sue sfaccettature. Dal semplice itinerario “alla moda”, pieno di turisti, per regalare alla mia mente un semplice panorama da cartolina, fino all’anima più pura. Dove la Montagna non è più fatta di percorsi segnati, visibili da tutti. Una ricerca alle origini, se vogliamo, ripercorrendo “troi”, cenge o vioz perduti, dimenticati dal tempo. Luoghi che regalano emozioni autentiche con panorami che a volte superano quelli ambiti dai turisti. La ricerca storica dei percorsi di guerra dove nell’arco delle due Guerre Mondiali si sono create nuove vie, a volte impossibili anche solo da immaginare, a strapiombo sulle Dolomiti.
In questa avventura ho voluto ricercare una via tra i Piani dell’Antelao e la Val d’Oten percorrendo una forcella dimenticata, quasi inedita: la Forcella Antelao.
L’escursione intrapresa ha avuto fin da subito un’impronta mistica che ho voluto riproporre come colonna sonora del video.
Dopo averla percorsa non desidero, come avviene per tutti gli altri miei video, che venga rifatta alla leggera. Consiglio di rivolgervi alle figure professionali di riferimento di questi luoghi.
È una via difficile, impegnativa, senza tracce. Orientativamente ardita per la difficoltà di trovare un comodo accesso sia in salita che in discesa. La parte finale, che ha messo fine alla mia avventura, deve essere assolutamente percorsa con materiale alpinistico per la messa in sicurezza.
Da questa esperienza ho imparato il mio limite.
Molti penseranno che sia stato incosciente, spregiudicato: assolutamente no! Ero a conoscenza dei pericoli e mi ero preparato a questo itinerario.
A volte, non basta organizzazione e preparazione tecnica.
Posso solo dire di essere grato alla Montagna di avermi fatto vivere e superare questo ostacolo in un luogo autentico, isolato, profondo.
Solo io e la Montagna!
Non voglio essere di esempio a nessuno con questo video. Vorrei solo essere d’aiuto per far capire di ascoltare i segnali, i campanelli di allarme, le sensazioni che la Montagna ci fa sempre sentire.
La rinuncia è crescita, la rinuncia è esperienza, la rinuncia è vittoria! - Sport
Bravo ad avere riconosciuto i tuoi limiti. Conosco bene il posto ero su ad'agosto.. Ho fatto forcella Piria. Forcella del ghiacciaio e galassi poi cascata delle pile... E giù fino a casa. Ma ti chiedo se non fosse stato possibile risalire invece di scendere dal canale con roccia acqua,?
Ciao Davide, bellissimo giro anche quello che hai fatto tu. L'ho fatto circa 20 anni fa e devo assolutamente rifarlo! Per quanto riguarda questa avventura, effettivamente la soluzione di attraversata potrebbe essere proprio il senso opposto a quello da me scelto. Risalire il canale roccioso potrebbe rivelarsi la scelta migliore. Il condizionale è d'obbligo perchè comunque la roccia è talmente lisca che non so quanti appigli ci possano essere anche in una progressione in salita. Anche da quel lato comunque è da verificare e assicurare ogni singolo passo.
Paolinooo, non esagerare! Soprattutto se vai da solo! Matteo.
Grazie Matteo! Tranquillo, ho imparato da questa esperienza!
La prossima. Volta guardati la cartina e vedrai che andrai bene... Io che seguo sempre i sentieriCAI mi sono trovato a volte a dover cercare la traccia e fare diversi metri per tornare in sicurezza... Ma se non sbaglio a Forcella Antelao no c'è nessun SENTIERO, CAI forse per sbaglio hai seguito un percorso di Cacciatori... È facile li ce ne sono tanti.. COMUNQUE E ANDATA BENE 😊
Ciao Davide, ho studiato la via e, come hai potuto vedere dal video e dal mio blog (mybesttimehiking.com/it), molte delle mie avventure sono esplorative. In percorsi remoti, ad esempio della Prima Guerra Mondiale, o tracce utilizzate, come dici tu, da cacciatori o vecchie vie di accesso in tempi passati. Ho scelto personalmente la forcella Antelao, ben sapendo che non esisteva alcuna traccia o sentiero del CAI. È stata un'analisi dettagliata attraverso diverse cartine geografiche (non solo la Tabacco) e immagini satellitari per comprendere al meglio la conformazione e i particolari della via. Anche alcune relazioni, difficili da reperire, descrivevano questa traversata nella stagione invernale. L'anomalia che non sono riuscito a riscontrare in tutte le mie ricerche era la presenza dell'acqua nella porzione di canalone più difficoltosa (per la presenza di laste lisce e senza appigli). Quello è stato il limite che per me, in questa occasione, è stato invalicabile.
L'ho trovato molto bello e formativo, grazie per questo video; però non ho capito cosa é successo. Sei caduto? Sarei tanto interessato a capire meglio riguardo ai segni da interpretare, quando hai fatto vedere il cavallo. Grazie
Ciao! Grazie per il messaggio!
Sì, sono scivolato su quelle rocce (laste) lisce e completamente coperte d’acqua. Stavo tentando una discesa nella parte a monte (molto simile alla discesa presente nel video poco prima della caduta). In quel punto però non si poteva “scivolare” agevolmente, la ripidità era nettamente maggiore e avevo un unico appiglio con la mano destra. Quasi subito mi sono accorto di non riuscire a procedere con la manovra che avevo in mente. Ho tentato di risalire, ma la roccia liscia e bagnata non mi permetteva di farlo. Ho lottato per qualche minuto fino a che ho perso l’appiglio e sono scivolato per 4-5 metri e caduto in quel “cadino”.
Per quanto riguarda i “segni”, io a mente fredda li interpreto così:
- il cavallo era esattamente davanti al sentiero (vedi che dovrebbe esserci un passaggio con scaletta sulla sinistra del cavallo. Ho dovuto risalire la staccionata e scavalcarla per non disturbarlo.
- durante la salita in forcella, mentre mi facevo strada fra i mughi, uno mi ha fatto effetto fionda e sono caduto sul terreno atterrando sull’indice della mano sinistra dritto contro il suolo. Ho sentito un breve dolore, ho atteso di vedere se si gonfiava ma dopo un po’ di tempo era solo un po’ arrossato e ho continuato. La sera era diventato il doppio e viola scuro! Ho scoperto di aver fratturato il dito!
- la discesa nel canalone ha presentato diversi balzi rocciosi veramente difficili da superare. Ce l’ho fatta fino al fatidico evento, ma ora tornerei indietro e ripercorrerei il sentiero dell’andata.
@@MyBestTimeHiking caspita e ginocchio hai riportato conseguenze?
No, solo sbucciatura al ginocchio. Mi sono procurato invece una frattura composta al metatarso del piede destro. Scoperta anche quella la sera assieme al dito della mano. Ero convinto fosse solo una semplice storta!
Hai scelto un itinerario ardito che almeno sulla mia Tabacco non è nemmeno segnato con traccia di sentiero...ne da un versante ne dall'altro... non è un bel posto da percorrere da soli, ma ti capisco. Non sarebbe stato più interessante il giro circolare attraverso la forcella del ghiacciaio? Sei stato molto fortunato, l'Antelao non ha una buona reputazione in fatto di incidenti.
Ciao Lorenzo, grazie per il commento. Si confermo il giro ardito, una via fatta quasi solo da camosci e, come hai detto bene tu, non è segnata. Proprio per questo ha attirato la mia vena esplorativa. Sono d’accordo con te che se fossimo stati in due con la corda la storia sarebbe andata diversamente. Per quanto riguarda il giro ad anello del ghiacciaio l’ho percorso circa venti anni fa, sicuramente lo rifarò nel prossimo periodo passando e ricordando quest’avventura! 😊
Il fatto che non prenda il telefono é grave, come fa uno a chiamare i soccorsi? Quindi sei stato davvero molto fortunato.
Si, i miei familiari sapevano dove sarei andato e in caso avrei aspettato i soccorsi nelle ore successive. Ho comunque provato a chiamare il 112. 30 secondi di silenzio e poi ha cominciato a squillare!
Mi spiace per questa avventura. Però interessante la forcella, magari facendo a/r per il sentiero che hai fatto all'andata. Buona guarigione!
Ciao Daniele, grazie mille! Esattamente, andata e ritorno per i piani dell’Antelao è una bella avventura esplorativa molto più abbordabile e comunque interessante!😊