Colum McCann: Apeirogon

Gabriele Romagnoli dialoga con Colum McCann sul romanzo "Apeirogon", Feltrinelli Editore. Bassam Aramin è palestinese. Rami Elhanan è israeliano. Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, Abir e Smadar, frequentano, ai checkpoint. Sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. Come l’Apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un’unica terra. Ma il mondo di Bassam e di Rami cambia irrimediabilmente quando Abir, di dieci anni, è uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne Smadar rimane vittima di un attacco suicida. Quando Bassam e Rami vengono a conoscenza delle rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici per la pelle e decidono di usare il loro comune dolore come arma per la pace...

[@francescagallo8478]

Grande l'autore, ma grande anche il lettore appassionato che lo ha intervistato. Un libro che "rimane dentro". Grazie.

[@giacomomigliarese]

Complimenti davvero all'intervistatore, è stato magistrale e ha reso onore alla grandezza di McCann e del suo libro.

[@Gianguido-sc1yh]

Grazie McCann. GRAZIE❤