QUARTA CATECHESI DI QUARESIMA Presiede fra Michele PINI OFM

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  • čas přidán 12. 03. 2024
  • QUARTA CATECHESI DI QUARESIMA Presiede fra Michele PINI OFM
    È Dio che suscita in voi il volere e operare secondo i suoi benevoli disegni
    È in mezzo a questa generazione che si trova la Chiesa del Signore, quella stessa Chiesa che fu affidata a San Francesco quando il Crocifisso in San Damiano gli disse: «non vedi che la mia casa sta crollando? Va dunque e restaura per me».
    I termini sono quelli di una vera e propria vocazione, Francesco è chiamato per nome, l’invito è chiaro.
    Il rapporto della preghiera è sempre un rapporto personale, come quello che in quel momento viveva San Francesco nella preghiera, perché la preghiera, quando è autentica, è sempre un rapporto coinvolgente e personale con Dio, se non fosse così, le nostre sarebbero solo parole sterili, parole di cui alle volte il Signore ci ha rimproverato perché sono vuote e ripetitive.
    Quando il Signore insegna il Padre Nostro ai suoi discepoli disse loro: «non sprecate parole, ma dite Padre Nostro», come a dire: «rinnovate la vostra fede in Colui che vi ha creati a sua immagine e a sua somiglianza»; ecco, in quel rapporto personale Francesco è chiamato a restaurare la casa del Signore, una vocazione questa però rivolta a un uomo debole, sappiamo anche il peso che Francesco portava del suo fallimento di non aver realizzato la sua vocazione a Cavaliere come si era prefisso, Francesco si era dato un sogno e quel sogno si era infranto miseramente.
    Ma proprio a quest’uomo peccatore, vulnerabile e fallibile proprio come ciascuno di noi, Dio affida la sua costruzione della sua casa!
    Quante volte nella storia della salvezza abbiamo sentito storie che narrano di una vocazione, di una chiamata da parte di Dio, beh, anche la nostra chiamate si inserisce in questa storia di salvezza; noi non siamo stati chiamati perché perfetti, perché liberi da condizionamenti, perché immacolati, anzi, se ci esaminiamo con onestà, scopriamo che proprio noi che siamo stati chiamati al ministero presbiterale, siamo stati chiamati a guarire negli altri proprio quelle malattie che per prime sono state nostre.
    Chi di noi svolgere il servizio nella confessione o nella guida spirituale, si sarà accorto che siamo medici guariti, persone che hanno passato la malattia, che hanno attraversato le difficoltà e forse è proprio perché segnati da queste caratteristiche, ci ritroviamo capaci di comprendere il prossimo.
    Dio proprio di queste anime ha bisogno, di quelle che benché segnate dalla fragilità, si rendono disponibili per un impegno per il Regno di Dio. In questo in San Giuseppe abbiamo un modello esemplare, quando gli fu chiesto di occuparsi del bambino Gesù, non era forse Maria già promessa a lui in una promessa di matrimonio? Eppure quando l’angelo Gabriele gli chiese di diventare la Madre di Dio, Giuseppe accettò con amore la sua vocazione di essere padre putativo del Messia. Dio non va in cerca di persone perfette, Dio va in cerca di persone che si rendono disponibili con generosità a realizzare il suo piano di salvezza.
    Ricostruisci insieme a noi il futuro in Terra Santa, dona su: nataleconsanfrancesco.org/

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