Gli uomini sono GENETICAMENTE più violenti?

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  • čas přidán 18. 11. 2023
  • Gli uomini sono geneticamente più violenti?? questa sembra una cosa che si può dire eppure non abbiamo tutti questi dati a sostegno... o meglio, se usiamo questi dati poi scopriamo un sacco di altre cose che invece non vogliamo scoprire

Komentáře • 28

  • @Imoleth
    @Imoleth Před 8 měsíci +23

    Giornalista: "Lei ha mai picchiato sua moglie incinta?"
    Carmelo Bene: "No, però mi sarebbe piaciuto!!"

  • @Diego-tt2hk
    @Diego-tt2hk Před 8 měsíci +15

    Sono iscritto a molti canali Telegram di risse e botte e vi assicuro che i video con donne che si picchiano tra loro o cercano di picchiare uomini sono moltissimi. Le donne non sono pacifiche per nulla, hanno solo le motivazioni che le spingono ad utilizzare la violenza che sono assurde o almeno strane, per un uomo.

    • @karolyburkhalter
      @karolyburkhalter Před 8 měsíci +2

      Li conosco quei video, adesso dimmi di che colore era la tonalità 🤔

    • @Diego-tt2hk
      @Diego-tt2hk Před 8 měsíci +2

      @@karolyburkhalter si assolutamente, un buon 80% hanno il colore della cioccolata, poi chi è più cioccolata al latte chi è più fondente ma il colore è quello

    • @pietrosereno6432
      @pietrosereno6432 Před 6 měsíci +1

      @@karolyburkhalter le uniche bianche che ho visto in video del genere erano maranza, quindi se non erano nord africane erano europee culturalmente negroidi

  • @Edwns-1488
    @Edwns-1488 Před 8 měsíci +5

    per chi volesse approfondire il tema razza consiglio la lettura di “una scomoda eredità, la storia umana tra razze e genetica” di Nicholas Wade, edito nel 2015 dalla casa editrice le scienze

  • @lupinegvi
    @lupinegvi Před 8 měsíci +9

    "fanno altrettanto skifo ma almeno i nostri mrrnno di fame"

  • @leonardobadiali2968
    @leonardobadiali2968 Před 8 měsíci +2

    Interessante e di qualità come sempre. Una precisazione: egemonia è ANCHE l'occupazione degli spazi. Sennò le categorie mentali dei "dominanti" ai "dominati" non hai modo di inculcarle

  • @GuscioRosso
    @GuscioRosso Před 8 měsíci +5

    La maggioranza delle violenze è commessa da uomini su altri uomini, non vedo cosa ci sia di rivoluzionario nell'affermare ciò. Non è che se gli indemoniati progressisti dicono una cosa noi dobbiamo negarne un'altra.
    La vera domanda è come gestire questa violenza per renderla virtuosa?

  • @simonefontana6406
    @simonefontana6406 Před 8 měsíci +1

    Grandissimo come sempre!

  • @massimilianoveneziani2359
    @massimilianoveneziani2359 Před 7 měsíci +1

    Un ragazzo intelligente che mi fa piacere ascoltare

  • @lupinegvi
    @lupinegvi Před 8 měsíci +8

    cmq trucco usatissimo:
    partono con una definizione di merda, super teorica e bisognosa di perfezione utopica e poi dicono ECCO VEDI NON E' VERO
    che poi è una famosa fallacia

  • @vecchioanz
    @vecchioanz Před 8 měsíci +1

    Video geniale. Chapeau!

  • @davideram1985
    @davideram1985 Před 8 měsíci +2

    Guido, ti chiedo, perchè non proporre, in casi come questi, anteprime del video scomodo con indicazione al link del video completo su Odysee o simili?

  • @dronedismontaghion
    @dronedismontaghion Před 8 měsíci +1

    Interessante

  • @maxkongress6312
    @maxkongress6312 Před 8 měsíci +1

    Oro +!

  • @marcopiano7897
    @marcopiano7897 Před 7 měsíci

    Per quanto riguarda gli afroamericani rispetto ai bianchi, il problema non è razziale ma socioculturale. La percentuale di afroamericani che vive in condizioni di disagio economico e in ambienti più svantaggiati è decisamente più alta rispetto alla comunità bianca. Emarginazione, povertà e scarso livello di scolarizzazione sono terreno di coltura per violenza e crimine, soprattutto nelle grandi metropoli, dove già da giovani i ragazzi di periferia si organizzano in baby gang.
    Quindi il fatto che le donne afroamericane siano in percentuale più violente rispetto ai maschi bianchi è un dato che se non lo si contestualizza si rischia di fare valutazioni fuorvianti.
    La giusta valutazione si ha facendo un paragone tra donne bianche e uomini banchi, e tra donne nere e uomini neri.
    In quanto al fatto che, a parità di ambiente, gli uomini siano in percentuale più violenti delle donne, oltre alle statistiche, lo dice la scienza.
    Le invio un link (sotto) che spiega la differenza tra il cervello dei maschi e quello delle femmine; qui non ci sono valutazioni etiche, morali o psicoanalitiche; strumenti che sono serviti ad alimentare i dibattiti televisivi dei giorni scorsi. In questo link le risposte le dà la scienza. Sono dati noti da tempo ma noi continuiamo ad ignorarli, imbarcandoci in dissertazioni filosofiche senza senso. Ah, dimenticavo, il video è del 2022.
    Saluti.
    czcams.com/video/Q0gL4yOxMEc/video.html

    • @pare2753
      @pare2753 Před 7 měsíci +4

      Alcune persone potrebbero però replicare dicendo che sono gli stessi afroamericani a portare degrado, Portando come esempi Detroit e New Orleans.

    • @Edwns-1488
      @Edwns-1488 Před 7 měsíci

      questa stronzata dei motivi “socioeconomici” è andata avanti fin troppo a lungo. È da anni che gli stati uniti spendono milioni per l’inserimento nell’istruzione dei neri, vantaggi che i bianchi di classe medio bassa si sognano. Ma indovina? I risultati sono sempre stati deludenti. Inoltre delle ricerche pubblicate per “le scienze” hanno dimostrato la predisposizione genetica degli africani per la violenza. Eccola “geni che promuovono l'aggressività e non su quelli che determina.
      no l'altro estremo dello spettro comportamentale.
      'Uno dei geni associati all'aggressività è il MA0-A, che codif.
      ca per la forma A dell'enzima monoamino-ossidasi. Questo enzima svolge un ruolo centrale nel mantenimento degli stati mentali normali in quanto demolisce due dei tre neurotrasmettitori chimici
      usati per spostare gli impulsi nervosi da un neurone all'altro. Quando hanno svolto il loro compito, infatti, i tre neurotrasmettitori
      (serotonina, norepinefrina e dopamina) devono essere eliminati. Se
      si permette a queste molecole di accumularsi nel cervello, i neuroni
      non entrano in uno stato di riposo, ma sono continuamente stimo-
      lati e mantenuti in attività.
      L'effetto del gene MAO-A sull'aggressività è emerso grazie ad uno studio del 1993, condotto sui maschi di una famiglia danese particolarmente portati alla violenza, all'aggressività e segnalati
      per tentati stupri ed esibizionismo. Tutti gli otto maschi osservati
      avevano ereditato una forma insolita del gene MAO-A. In questa variante, una singola mutazione del gene interrompeva a metà la
      sintesi dell'enzima, rendendolo inefficace. In assenza di monoamino-ossidasi A, i neurotrasmettitori si accumulavano determinando
      una maggiore aggressività dei maschi in contesti sociali.
      Le mutazioni che danneggiano i geni come il MAO-A hanno di
      norma varie conseguenze sull'individuo. Il gene MAO-A, però, può
      essere modificato anche in modo più fine dalla selezione naturale,
      per rendere le persone più o meno aggressive. L'attività dei geni, infatti, è controllata da elementi chiamati promotori, brevi sequenze
      di DNA poste vicino al gene che controllano. Essendo formati da
      DNA, i promotori possono incorrere in mutazioni casuali, proprio come il DNA dei geni stessi.
      Gli studiosi hanno scoperto che il promotore del gene MAO-A è
      piuttosto variabile nella popolazione umana. Gli individui possono
      avere due, tre, quattro o cinque copie del promotore e, come si è visto, più sono le copie, maggiore è la quantità di monoamino-ossidasi A che le cellule possono produrre. Questa differenza può
      influenzare il comportamento degli individui? Si, e molto. Le persone che hanno da tre a cinque copie del promotore del MAO-A hanno comportamenti normali, mentre quelle con due copie soltanto
      mostrano più spesso condotte delinquenziali. Grazie a un questionario compilato da 2524 statunitensi, Jean Shih e colleghi hanno scoperto che i maschi con due promotori dichiaravano molto più spesso di aver commesso nei dodici mesi precedenti azioni come
      furti, uso di droghe, danneggiamento di proprietà, aggressioni violente (picchiare qualcuno al punto da mandarlo al pronto soccorso,
      o minacciare con un coltello o una pistola). Anche le donne con due soli promotori mostravano livelli più alti di delinquenza e violenza
      rispetto a quelle con un numero maggiore di promotori.
      Le persone, dunque, possono differenziarsi per la struttura genetica di un gene come il MAO-A o per il numero dei suoi promotori, ma possiamo dire lo stesso per la razza e l'etnia? La risposta è sì.
      Un gruppo di ricercatori guidato da Karl Skorecki del Rambam
      Medical Center di Haifa ha esaminato le variazioni del gene MAO-A in persone appartenenti a sette distinte etnie: ebrei ashkenaziti, beduini, pigmei africani, aborigeni di Taiwan, asiatici orientali
      (cinesi e giapponesi), messicani e russi. Lo studio ha rivelato 41
      diverse variazioni nelle porzioni di gene decodificate. Lo schema
      di variabilità differiva poi da un'etnia all'altra e ha permesso ai ricercatori di mettere in luce una «sostanziale differenziazione tra
      le popolazioni».
      Lo schema di variabilità avrebbe potuto derivare da mutazioni
      casuali nel DNA che non avevano effetto sull'enzima monoamino-ossidasi A o sul comportamento delle persone; dopo aver svolto
      diversi esperimenti, i ricercatori hanno però concluso che doveva trattarsi proprio di una possibile prova della «selezione positiva,
      potenzialmente attiva sui fenotipi correlati al MAO-A» 15. Per gli studiosi, in altre parole, è possibile che la selezione naturale abbia favorito, nelle diverse etnie, particolari tratti comportamentali più
      o meno aggressivi, determinando i peculiari schemi di variazione
      osservati nel gene MAO-A. I ricercatori però non hanno esaminato
      i comportamenti delle varie etnie, di conseguenza non hanno potuto stabilire un nesso causale tra ogni schema di variazione dell'enzima monoamino-ossidasi A e specifici tratti comportamentali.
      L'esistenza di un simile legame è stata invece iporizzata da un
      stuppo di ricerca guidato da Michael Vaughn, della St. Louis University. Vaughn e colleghi hanno esaminato i promotori del MAO-A negli afroamericani, i soggetti studiati erano gli stessi 2324 giovani statunitensi dello studio di Shin menzionato sopra. Dei maschi
      afroamericani esaminati il 3% aveva due soli promotori del
      MAO-A, una condizione che shin aveva scoperto essere associata con più alti livelli di delinquenza: i membri del gruppo con due
      promotori presentavano cioè una probabilità significativamente
      maggiore di essere arrestati e imprigionati rispetto agli afroamericani con tre o quattro promotori. La stessa comparazione non si è
      potuta applicare tra maschi bianchi, o caucasici, spiegano i ricercatori, perché soltanto lo 0,1% aveva la variante genetica
      (chiamata allele dai genetisti) con due soli promotori.
      Possiamo concludere affermando che le conseguenze più rilevanti dello studio del gene MAO-A sono due: la scoperta che aspetti importanti del comportamento sociale umano sono modellati
      dai geni e il fatto che questi tratti comportamentali hanno buone probabilità di variare da una razza all'altra, talvolta in modo significativo.”

  • @alessandrocoppola4642
    @alessandrocoppola4642 Před 8 měsíci

    ottima "copertina"👍