Corr Betta - Walter Di Gemma
Vložit
- čas přidán 11. 09. 2024
- Brano di Walter Di Gemma che racconta la storia di S. Ambrogio e la sua mula Betta.
TRADUZIONE:
Sapete cosa è successo a Sant'Ambrogio ?
E' scappato di notte fuori Milano
perchè non voleva essere nominato
Vescovo di questa città
Con la sua mula Betta ha trottato
diretto verso le campagne del varesotto
In mezzo a tanti boschi ha cavalcato
Pensando di far bene a far fagotto
Ed è scappato senza pensare
che a volte le strade non sono giuste
Gridava alla Betta .. ma di gusto
Corri Betta Corri Betta Corri!
All'alba si è trovato ....
Corri Betta Corri Betta Corri!
..intorno ai muri della città
Non era mai uscito da Milano!
I Milanesi contenti l'hanno portato indietro
Intanto Ambrogio senza dire nulla
in testa elaborava un altro piano
per allontanarsi ancora dalla nostra Milano.
Per non sbagliare strada e farsi prendere
Sant'Ambrogio per non destare sospetti
Cos'ha fatto alla sua mula Betta?
Le ha ferrato gli zoccoli al contrario!
Ed è scappato in groppa a lei
ma i milanesi l'hanno scoperto
perchè sentivano gridare nella notte
Corri Betta Corri Betta Corri
che i Milanesi ci inseguono
Corri Betta Corri Betta Corri
Non voglio essere fatto Vescovo
Betta cos'hai? che vuoi fare?
La Betta si è impuntata con le zampe posteriori
Si è fermata in mezzo a quattro case
Ambrogio le gridava "Ma che cos'hai?"
Vuoi farmi prendere dai Milanesi!
Ambrogio è tornato indietro come tutti sanno
per diventare il Vescovo di Milano
Oggi nello stesso posto tra le quattro case
dove la Betta si è impuntata con le zampe
c'è un bel paese e sul cartello
c'è scritto il nome che fa pensare
a Sant'Ambrogio che stava scappando
Corri Betta Corri Betta Corri
che i Milanesi ci inseguono
Non voglio essere fatto Vescovo!
L'hanno preso proprio a Corbetta
L'hanno preso proprio a Corbetta
L'hanno preso proprio a Corbetta!
*********
Canzone in milanese scritta e interpretata da Walter Di Gemma. Il testo è ispirato alla leggenda legata alla fuga di Sant'Ambrogio da Milano. Il Santo, allora governatore, non voleva essere vescovo e avrebbe fatto di tutto per impedirlo. Già quella stessa mattina portò la sua mula (di nome Betta) dal maniscalco e la fece ferrare al contrario. Così avrebbe ingannato eventuali inseguitori facendogli seguire una direzione opposta alla sua. Attese nuovamente la notte e questa volta scelse la direzione di Magenta. Quella strada la conosceva bene. Il bosco o il sentiero non lavrebbero tradito, non si sarebbe perso. In vista del borgo di Abbiategrasso Ambrogio stava già cominciando a tirare un sospiro di sollievo, visto che era sufficientemente lontano e con un notevole margine sugli inseguitori.
Ma a un certo punto la Betta si fermò. Ambrogio la frustava, la spingeva, la incitava, ma la mula di muoversi da lì non ne voleva sapere. Gli inseguitori, straniti dalle impronte al contrario, si fecero guidare allora dalle urla di Ambrogio che continuava a incitare la sua mula: «Corr Betta, corr». La Betta si schiodò di lì solo quando i milanesi raggiunsero Ambrogio per riportarlo in città. E da quel giorno il paese in cui il futuro vescovo fu ritrovato venne chiamato Corbetta (esiste ancora oggi). E pochi giorni dopo, il 7 dicembre per essere esatti, Ambrogio fu consacrato vescovo di Milano. Tutti i suoi tentativi di fuga erano stati vani. Il suo destino era compiuto. Ambrogio doveva diventare Santo, doveva sconfiggere per sempre larianesimo, doveva affermare definitivamente la superiorità del potere ecclesiastico su quello politico, doveva convertire SantAgostino, doveva compiere miracoli, doveva fare tante cose che qui è impossibile elencare per intero.
Ideazione e montaggio video: Morena Bianchi
Grazie Walter
Sempre belle queste storie milanesi
bello sto video
Bellissimo
Bravi!
IO SONO NATO A CURBETA E VIVO A CURBETA E QUESTA LE LA VERA STORIA DI CURBETA WALTER TA SE GRAND