WE TALK con Marco Olmo

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  • čas přidán 4. 07. 2024
  • MINUTAGGIO
    0:00 INIZIO WE TALK
    1:32 “sono bastian contrario”
    4:30 cosa è per Marco Olmo lo sport
    7:20 come si arriva alle competizioni estreme
    9:13 rapporto con la fatica
    15:00 decisioni prese nella difficoltà
    12:00 gara non vittoria
    15:00 decisioni prese nella difficoltà
    18:20 lamento
    20:35 allenarsi post lavoro
    24:37 conosco il mio corpo e so dove mi può portare: lontano
    26:24 arrivo alla UTMB da vincitore
    32:00 gara del cuore
    35:20 viaggio nel tempo
    Ho intitolato il WE TALK con Marco Olmo: "Sfiancare gli avversari: come allenare la mente e non il lamento".
    Marco Olmo, classe 1948, è originario delle valli cuneesi.
    Ha iniziato a correre a 27 anni. Dopo poco ha deciso di dedicarsi alle corse estreme.
    E' vincitore dell’UTMB, la gara di resistenza più importante al mondo.
    Quando ho contattato Marco Olmo per proporgli il WE TALK, la prima cosa che mi ha chiesto è se fossi sicura di volerlo intervistare perché dice di essere “bastian contrario nello sport e nella vita.”
    Schietto e diretto. Ama guardare la vita a tutto tondo e non solo, come fanno in molti, ad angolo acuto. Allo stesso tempo è attento e preciso.
    É bello sentirgli raccontare che “non è perché hai vinto delle gare diventi immortale”.
    Per Marco lo sport è un sistema di vita: piedi ben a terra e attenzione. É economia e gestione.
    MARCO NON HA UN PASSO DA CONQUISTATORE, MA DA SFIANCATORE DI AVVERSARI.
    Procede con la calma, un passo alla volta. E così raggiunge anche chi è partito pensando di avere la vittoria in tasca.
    Sentendo parlare di questa gare mi viene spontaneo domandare a Marco che rapporto ha con la fatica.
    Scopriamo così che la fatica per Marco è qualche cosa che si gestisce bene se si sta bene fisicamente, se il corpo risponde bene.
    Marco dice di non essere stato un atleta potente. Non partiva quasi mai in testa. Di solito gareggiava in rimonta: quando gli altri mollavano, lui li riprendeva.
    Mi emoziona sentire raccontare Marco.
    Quando è andato alla sua prima UTMB non è andato per vincere, ma per fare la gara sperando di arrivare tra i primi. Non ha smania di vittoria.
    E proprio per questa ragione conosce talmente bene il suo corpo da sapere quando la fatica va superata e quando è bene ritirarsi dalla gara. Per lui la fatica è una cosa, ma andare incontro a problemi fisici e rischi è un’altra.
    C’è una differenza importante tra “distrutto di fatica” e “distrutto infortunato”.
    Certo, come ci racconta, se mancano 5 km e ne hai fatti 155, quei 5 km in qualche modo li fai. Ma se hai ancora 15 km da fare tra salite e discese e non riesci a correre, decidi in modo conservativo.
    A questo punto del WE TALK mi incuriosisce conoscere il rapporto di Marco con il lamento.
    La risposta arriva con due aneddoti:
    1. Se dici i tuoi guai agli altri o se ne infischiano o ne godono. Quindi non mi lamento.
    2. Corro da più 40 anni e al via della gare della domenica sembra di essere all’ospedale...tutti ammalati...tutti stanchi. Poi quando parte la gara, stanno da dio e vanno come schegge.
    Sorrido ascoltando le parole di Marco, perché da runner amatore conosco molto bene questi scenari e condivido il suo pensiero.
    Marco è stato boscaiolo, camionista e operaio in un cementificio. Si allenava sempre dopo dure giornate di lavoro.
    Durante la settimana correva 2 ore post turno e la domenica si dedicava alle gare. E' sempre andato a sensazione: niente tabelle, niente ripetute, niente supporti elettronici per raccogliere dati.
    Conosceva il suo corpo e sapeva che lo poteva portare lontano.
    Andava a orecchio, gestiva la sua corsa e ascoltava i suoi avversari e il loro respiro.
    Porto Marco a ricordare l’arrivo da vincitore all'UTMB. Lo faccio con le parole del suo libro "Il corridore", parole cariche di emozione perché in quella vittoria c’è il riscatto. Il riscatto di una generazione. Di un bambino bullizzato, che non ha giocato a pallone perché non viveva in paese e che quel giorno, all'arrivo della gara di resistenza più importante al mondo, dice tra sé e sé: “Cavolo questi sono qui per me”.
    Marco non ha una gara del cuore, ma ogni gara gli regala un sapore o un’immagine speciale. Alcune volte ne scopre il senso dopo averla conclusa, magari mentre le ripercorre con la mente scrivendo i suoi libri insieme al suo ghostwriter.
    Chiudo l’incontro con Marco portandolo a correre in uno spazio-tempo dove incontra se stesso da bambino.
    Scopro che, quasi ogni giorno, oggi Marco corre lungo i sentieri che percorreva da bimbo e spesso si trova a pensare che non avrebbe mai immaginato di correre ancora a oltre 70 anni.
    Marco è l'esempio che si può passare dall'essere bimbi che pensano di non farcela, all'essere adulti che raggiungono risultati importanti.
    Con questa serenità e consapevolezza Marco ci saluta con un semplice, asciutto messaggio ricco di senso: “buone corse a tutti e buona vita a tutti!”.

Komentáře • 17

  • @andrewtarantcasischigame2472

    Che bella persona Marco olmo mi ha emozionato ❤️🔥

  • @il_toscano_in_moto
    @il_toscano_in_moto Před 4 měsíci

    Persona eccezionale marco olmo.!

  • @mili8897
    @mili8897 Před 2 lety +1

    Un uomo semplice, per questo GRANDE

  • @giuliobrusamonti1717
    @giuliobrusamonti1717 Před 2 lety +2

    La pace che trasmette Marco Olmo è una fonte di ispirazione, rimango sempre stupito ogni volta.
    Contentissimo di averlo incontrato questa estate come ospite ad una gara! :)
    Ho scoperto da poco questo canale, molto promettente! ;)

  • @robertogrinza5364
    @robertogrinza5364 Před 2 lety +3

    Semplicemente un grande

  • @robertoscian4384
    @robertoscian4384 Před 2 lety +1

    Intervista stupenda e coinvolgente 💯👍
    Marco è un mito, e lo definirei "il vecchio saggio".....
    Comunque non si è mai vecchi finché i progetti prevaricheranno sui ricordi 🤗
    Buona vita a tutti

  • @alvarococco6982
    @alvarococco6982 Před 2 lety +1

    Bravo!!!

  • @AlfiereRealeLex
    @AlfiereRealeLex Před 2 lety +1

    Grande Marco Olmo.👏

  • @annademarchi3878
    @annademarchi3878 Před 2 lety +2

    Grandissimo 💪💪,mi ricordo quando l' avevo visto passare a Crissolo (cn),un saluto 💖💖

  • @tulliocorazza3417
    @tulliocorazza3417 Před 2 lety

    Grande marco sono stato premiato da te nel 2016 al dxt in val di zoldo....purtroppo ancora non ti conoscevo....ne ho fatti di km da allora e spero un giorno di rivederti...stima totale atleta e persona da prendere come esempio!

  • @cristianomoscan7738
    @cristianomoscan7738 Před 8 měsíci

    Buongiorno, grazie per la bellissima intervista. Ps il Sig. Marco Olmo ha un canale you tube ? Grazie, un saluto.

  • @giovannimartini2927
    @giovannimartini2927 Před 11 měsíci

    Esagero , un Amico ..., con i piedi per terra.

  • @raivali4577
    @raivali4577 Před 2 lety

    Sono cresciuto in quelle montagne e ora abito a Padova...grande Marco.

  • @alexpom8850
    @alexpom8850 Před 2 lety +2

    Un mito

  • @tarcisiocastagni8648
    @tarcisiocastagni8648 Před 2 lety +1

    👍

  • @stefanobosio7126
    @stefanobosio7126 Před 2 lety +1

    Diciamolo come Marco Olmo nessuno.
    In Italia nessuno come lui ne prima né ora. Certo Kilian è probabilmente più forte. D"haene e Thevenard han vinto a testa 3-4 volte l'utmb. Ma Olmo ha qualcosa che loro non hanno. Uno spirito unico, una storia inimitabile

  • @alexandreroux657
    @alexandreroux657 Před 2 lety +1

    El mister