Claudia Riva: "Fra Vasco Rossi e Massimo Riva un rapporto speciale"
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- čas přidán 22. 05. 2019
- E' uscito nelle librerie il libro dedicato alla memoria dell'indimenticabile artista e chitarrista ritmico di Vasco Rossi. In redazione sono venuti a presentarlo i fratelli di Massimo, il giornalista Giuliano e l'autrice del libro Claudia Riva (intervista di Simone Zizzari)
- Zábava
Massimo sempre nel mio ❤ UNO DI NOI MassimoRivaVive
ho appena comprato il libro...viva Massimo
Grazie a chi ha messo questo video.La sorella é uguale (fisicamente) e racconta le cose onestamente ,compresi i dissapori
Grazie Alessandro, Claudia e Giuliano hanno scelto di raccontare tutto, senza filtri o omissioni
Massimo Riva,vive
Stupenda intervista 👍👍
Grazie Alex
Grandioso
Penso ke essendo vasco un genio non deve essere stato facile per massimo confrontarsi con la parte di lui ke avrebbe sognato essere. Praticamente umanissimo.
CIAO CLAUDIA UN ABBRACCIO FORTE
La sorella scrive libri, il fratello scrive sul corriere.. alla fine è sempre tutta una pasta.. viva l'Italia
Non viene detto Che Guido Elmi fu fondamentale nel far dividere la Steve con Vasco,dato che Elmi per ripicca dato che aveva litigato di brutto con Vasco allora decise di portargli via la band.
Bisogna dirlo, Massimo in un certo punto era diventato invidioso di Vasco, la frase che definisce Vasco Rossi incantatore di serpenti dice tutto, poi sulla propria pelle ha capito che Vasco Rossi ne nascono uno ogni 100 anni, poi Vasco perdona massimo che per lui era stato un fratello minore
Donato Gulino.... INVIDIOSO????.... NON PENSO,SAREBBERO TORNATI A SUONAR INSIEME.....
Sembra di vedere il mitico Massimo...il fratello è identico
Veramente gli somiglia di più la sorella...
@@dariorossi2649 può darsi a me ha dato quell'impressione
Brian MayN??
Brian Mayn...no comment
Era emozionata
Va bè ...interessante,si parla della sua vita e perché non della sua eroina?
erano anche un po' molto drogati
👍
A San REmo con Uno di Noi fecero schifo, e questo va detto. Canzone pessima.
all'interno dell'album però ci sta ,subito seguita da "Dimmi la verità" e più oltre da "Tanto è lo stesso",ecc.Per cui è stato un album di passaggio che permise alla SRB di arrivare alla maturazione con l'album del 1990"Sono donne"(decisamente Heavy commerciale di stampo americano).Per generalizzare il discorso,in modo sintetico,dovremmo dire che non solo la Steve Rogers Band,ma anche la maggior parte delle band rock in Italia in fase compositiva e di missaggio ,prediligono dare importanza più alle parti vocali(un volume più elevato nei confronti degli altri strumenti)in modo eccessivo quindi facendo passare i prodotti discografici made in Italy come qualcosa di troppo datato.Se ascoltiamo una "Comfortably numb"dei Pink Floyd la ascoltiamo ancora come se non avesse superato tempo e spazio;se riascoltiamo "Cosa vorresti dire"della SRB oppure "Cosa succede in città"di Vasco Rossi fanno scarsa impressione in quanto effettivamente sembrano uscire dagli anni '80(concludo dicendo che questo punto di vista è soggettivo)
@@subgenreswithstarsmusic7872 Ti dirò, guarda, concordo sulla tua analisi, rock da FM commerciale, ma è abbastanza evidente che puntassero ad un pubblico addolescente e prettamente femminile. Infatti ai tempi avevo 16 anni (oggi 52) e mi piacevano, ma se ascolto l'album dei Pink Floyd lo trovo intatto e di grandissima qualità oggi come allora, mentre se ascolto Alzati la Gonna mi viene abbastanza da ridere, mi spiego? Ci sono dischi che resistono alla prova del tempo mentre altri no, c'è poco da fare. Per quanto mi riguarda Vasco si è fermato definitivamente con C'è chi dice no; quello che ne è seguito, non me ne vogliano i fans, ma è parecchio sul ridicolo. Tu che dici?
@@getup2517 Sn d'accordo che i lavori discografici di artisti rock che cantano in italiano ,soprattutto quelli della Steve Rogers Band,non riescono a reggere la prova del tempo e infatti la maggior parte dei critici musicali definisce il rock della SRB come 1980s hard(heavy) rock con molte influenze pop o AOR. Quindi i loro quattro full lengths(1986 al 1990)rimarranno accessibili o ascoltati perlopiù dai loro fans imperterriti. Su Vasco Rossi ho opinione "oscillante".. cioè..i suoi primi due dischi (Ma cosa vuoi...-1978- e Albachiara-1979)sono poetici per l'80% ,ma troppo distanti dal genere rock, soprattutto il debut. Dopo..i dischi dal 1980 al 1985(Colpa../Siamo solo.../Vado al../Bollicine/Cosa succede in...)mi sembrano ormai datati anche se contengono le hits che lo fecero diventare come è adesso(xò ascoltare una "Voglio andare al mare",ma anche "Bollicine".. nn riesco quasi più ad ascoltarle se non live) Già con "C'è chi dice no"(1987)e "Liberi liberi"(1989)il sound comincia a variare e diventa più elegante,meno grezzo senz'altro.Io non ho avuto modo di ascoltare i suoi lavori discografici dopo il "Buoni o cattivi tour" ,ma alla prova del tempo(sempre riferita ad un pubblico x ,non alle groupies o fans) potrebbe resistere"Nessun pericolo per te"..(indecisioni quindi su "Gli spari sopra" o gli altri che non ho menzionato)
@@subgenreswithstarsmusic7872 Ciao, ci becchiamo al volo, si concordo abbastanza, la svolta rock Vasco la ebbe nel '80 con Colpa d'Alfredo, ma erano i testi che sorreggevano le canzoni, lo stile d'insieme se vuoi, che gli facevano reggere il confronto o l'accostabilità, esagerando, ad un Sid Vicious nostrano. Comunque, a mio avviso, album che non sfigurano affatto vicino ai vari Rolling, Pink, o Joe Cocker che tu voglia, secondo me sono Bollicine, Vado al Massimo e Siamo solo noi. Questi ci stanno alla grande e non sfigurano di fronte a nessuno. O no?