Infatti il film è meno profondo e struggente del libro .Il ragazzo in effetti è un bambino sorridente molto ingenuo ,descritto non come un ragazzo ma un bimbo meno malizioso ,lo scrittore era già non in ottimo stato di salute ,già malato e gli fu imposto dal medico il viaggio ma non a Venezia dove l aria non era salubre .Lui sceglie Venezia perché è un attrazione ...fatale la città ,l atmosfera ,tutto gli parla di morte perche 'l essenza del romanzo non e ' solo quello che il film fa notare ,un amore terreno ,un attrazione materiale ,l' artista è attratto da questo ragazzo che per lui ispira desiderio di tornare indietro ,giovinezza ,bellezza ,vita ,tutto quello che lui sta perdendo perché depresso,esausto di un mondo che non gli appartiene più .Inoltre mette in rilievo come l 'artista non può essere unico "artefice" della bellezza ,la bellezza spirituale e materiale esiste già in Natura .Quindi è un trattato di filosofia ESTETICA .Ho scritto velocemente ,ma questo romanzo l 'ho letto a 17 anni e l' ho illustrato a 24 con acqueforti ed acquetinte perché lo adoro .
Secondo me è attratto forse metaforicamente di questo giovane, nel quale rivede la giovinezza e l'amore, cosa che lui non ha più. e il finale è magnifico, morte e vita che si scontrano
@@alessandrodeconcini-adc Esattamente, però l'ambiguità rimane, ed era un attrazione non certo sessuale nel senso come lo intendiamo noi, ma sensuale si però, ispirandosi ai miti dell'antica greca dove era tollerata si la pederastia (dai 12 anni fino ai 20) ma non certo la pedofilia almeno in senso stretto, aggiungendo il fatto che la pederastia sta comunque in una situazione intermedia ed ambigua. E' ovvio che tra l'omosessualità e la pedofilia c'è la stessa distanza che c'è tra il giorno e la notte, ma non si arriva di colpo dal giorno alla notte come non si arriva di colpo alla pubertà, ed ecco i cortocircuiti morali e contraddizioni che ne conseguono, e poi come vien descritto sia nel film che nel romanzo Tadzio sembra più in 12 13enne che un 14enne anche perchè 100 fa e ancora 50 anni fa un 14 enne è un 12 enne di oggi, tra l'altro Thomas Mann si era ispirato a un vicenda personale reale ispirandosi al Barone Polacco Wladislaw Moes che aveva appena 11 anni!! e quindi ai limiti della pedofilia se pur platonica beninteso! E la cosa interessante che Thomas voleva addirittura riscrivere il romanzo ispirandosi ancora di più alla sua realtà avvicinandosi così di più all'"Immoralista" di Andre Gide, ma non l'ha fatto paradossalmente non per censura ma perchè il romanzo aveva fatto talmente successo che ormai non gli conveniva più modificarlo. Le fonti a cui mi ispiro comunque sono di un piccolo saggio di una ventina di anni fa dello scrittore britannico Gilbert Adlair: "La vera storia di Tadzio" che fu anche autore del soggetto di "The Dreamer" di Bernardo Bertolucci
il libro è molto bello ma il film è sublime.
Anche io da bambino ho alloggiato nel lido di Venezia avevo 9 anni ed era tra agosto e settembre del 1980...che ricordi!!
Mann è un gigante
Dal suo commento sembra che lei il libro non lo abbia letto, piuttosto ha letto un riassunto sul Bignami.
E invece ti sbagli
Infatti il film è meno profondo e struggente del libro .Il ragazzo in effetti è un bambino sorridente molto ingenuo ,descritto non come un ragazzo ma un bimbo meno malizioso ,lo scrittore era già non in ottimo stato di salute ,già malato e gli fu imposto dal medico il viaggio ma non a Venezia dove l aria non era salubre .Lui sceglie Venezia perché è un attrazione ...fatale la città ,l atmosfera ,tutto gli parla di morte perche 'l essenza del romanzo non e ' solo quello che il film fa notare ,un amore terreno ,un attrazione materiale ,l' artista è attratto da questo ragazzo che per lui ispira desiderio di tornare indietro ,giovinezza ,bellezza ,vita ,tutto quello che lui sta perdendo perché depresso,esausto di un mondo che non gli appartiene più .Inoltre mette in rilievo come l 'artista non può essere unico "artefice" della bellezza ,la bellezza spirituale e materiale esiste già in Natura .Quindi è un trattato di filosofia ESTETICA .Ho scritto velocemente ,ma questo romanzo l 'ho letto a 17 anni e l' ho illustrato a 24 con acqueforti ed acquetinte perché lo adoro .
@@mirtamaranca6276grazie❤
Direi bellezza nordica direi
Bellezza germanica il ragazzo è svedese
Non confondere tedesco con germanico. Gli svedesi sono un popolo germanico
Tipo di bellezza di Helmut berger o David bowie
non è un po' una pedofilia romanticizzata? :(
Non proprio. Ma sì, ci sono elementi di pederastia, anche se il tipo di attrazione descritto nel libro non è propriamente sessuale
Secondo me è attratto forse metaforicamente di questo giovane, nel quale rivede la giovinezza e l'amore, cosa che lui non ha più. e il finale è magnifico, morte e vita che si scontrano
@@alessandrodeconcini-adc Esattamente, però l'ambiguità rimane, ed era un attrazione non certo sessuale nel senso come lo intendiamo noi, ma sensuale si però, ispirandosi ai miti dell'antica greca dove era tollerata si la pederastia (dai 12 anni fino ai 20) ma non certo la pedofilia almeno in senso stretto, aggiungendo il fatto che la pederastia sta comunque in una situazione intermedia ed ambigua. E' ovvio che tra l'omosessualità e la pedofilia c'è la stessa distanza che c'è tra il giorno e la notte, ma non si arriva di colpo dal giorno alla notte come non si arriva di colpo alla pubertà, ed ecco i cortocircuiti morali e contraddizioni che ne conseguono, e poi come vien descritto sia nel film che nel romanzo Tadzio sembra più in 12 13enne che un 14enne anche perchè 100 fa e ancora 50 anni fa un 14 enne è un 12 enne di oggi, tra l'altro Thomas Mann si era ispirato a un vicenda personale reale ispirandosi al Barone Polacco Wladislaw Moes che aveva appena 11 anni!! e quindi ai limiti della pedofilia se pur platonica beninteso! E la cosa interessante che Thomas voleva addirittura riscrivere il romanzo ispirandosi ancora di più alla sua realtà avvicinandosi così di più all'"Immoralista" di Andre Gide, ma non l'ha fatto paradossalmente non per censura ma perchè il romanzo aveva fatto talmente successo che ormai non gli conveniva più modificarlo.
Le fonti a cui mi ispiro comunque sono di un piccolo saggio di una ventina di anni fa dello scrittore britannico Gilbert Adlair: "La vera storia di Tadzio" che fu anche autore del soggetto di "The Dreamer" di Bernardo Bertolucci
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