E' sempre una grande botta emotiva riascoltare questo video. Grazie per la chiarezza.
Buongiorno Michela, immagino che entrare in contatto con certe emozioni sia difficile..spero che questo video possa in qualche modo aiutarla..
@@PsicoterapiaemilanoIt buongiorno dottore, per fortuna ho affrontato questi argomenti in terapia, a varie riprese. Sentirle esporre in modo così chiaro è molto prezioso quando le emozioni prendono il sopravvento e si perde la lucidità. Grazie per questo contributo interessante.
Ho avuto un infanzia manipolata dal padre e oggi mi sento ancora insicuro e in difficoltà sociali ecc
Buongiorno Marco, capisco..potrebbe esserle sicuramente utile approfondire questi vissuti in un percorso di terapia..
Grazie
Grazie a lei per l’interesse. Mi scuso per averle risposto con questo ritardo.
La mia!!!!
No no la mia !!! E' una storia di 58 anni, ancora in essere, ancora prima della mia nascita e a indagare sono arrivato al 1923!!! Più approfondivo più la famiglia anzi i parenti , anzi pure la societa': autorità, istituzioni, professionisti come un nido di CALABRONI hanno iniziato a pungere ....: intimidazioni, violenze, complicità delle forze dell'ordine!!! Sono riusciti a ordinare un TSO SU COMMISSIONE!!! Ho denunciato, aperto i tribunali, questi vanno avanti ... fino alla morte. Vediamo di chi !! Come possibile che una larga parte della società fosse coinvolta direttamente e indirettamente come spettatrice, e tutti sapevano e non hanno fatto niente!!!????
Come uscire dal ruolo della vittima? Una parte della persona si sente vittima e una parte colpevole, cerca qualcuno che la liberi o la salvi in un rapporto sempre asimmetrico, quali sono i passi per liberarsi da soli?
Buonasera Michela, occorre provare a chiedere aiuto. Non è semplice ma è l’inizio di potenziali e notevoli cambiamenti.
Argomento molto interessante,che mi riguarda molto da vicino. Se si potrebbe approfondire un po' di più Grazie.
Buonasera Lucia, grazie per le sue parole. Sì concordo, sarebbe (sarà, credo) interessante approfondirlo.
La famiglia che è lo specchio della società basata sul bisogno di recitare un ruolo non può che essere un "giogo" al massacro, e la famiglia manipolatrice è l'emblema di questo disagio collettivo. Finchè il ruolo rappresenta tutto ciò che un soggetto conosce di se(consapevolezza di se), questo rimarrà imprigionato nel suo bisogno di sopravvivenza(morte tua vita mea): bisogno di recitare un ruolo = strategia di sopravvivenza = mancanza di autenticità. Man mano che la consapevolezza aumenterà saremo liberi di recitare un ruolo per il piacere di farlo sapendo che tutto dipende da noi, e l'umanità potrà gettare la maschera e finalmente vivere(non più sopravvivere = vivere nella paura di esistere) in modo armonico.
Buongiorno Dario, grazie per il suo intervento e per le sue parole molto competenti.
Anni di terapia dottore e non si guarisce mai. Si impara a riconoscere le dinamiche, a controllare le reazioni istintive che si sono instaurate. Si impara a crescere sapendo che si è un po' più soli rispetto a chi può contare davvero sui suoi genitori. E si, si diventa forse un po' più cinici rispetto alle reazioni dei genitori. Quando mio padre mi ha detto che è fiero dei risultati che ho raggiunto non ho provato nulla. I meriti sono miei, gli sforzi sono miei. Il suplorto ricevuto? Solo al termine, solo dopo che lui ha visto i risultati del mio sforzo. Per fortuna io lo sforzo l' ho fatto per me e non per compiacere nessun altro, anche se mi rendo conto che in fondo ho scelto un lavoro dove forse ritrovo quel ruolo d'aiuto che avevo in famiglia. Per lo meno ora ha un senso. Prima non ce lo aveva
@@giugie96 Buonasera, la ringrazio per il suo commento, che trovo molto bello. È stato certamente difficile crescere senza sentirsi riconosciuta per il semplice fatto di esistere e non per i risultati raggiunti, ma lei è stata capace di dare a sé stessa il valore, la dignità, la cura che le hanno consentito di essere ciò che è oggi.
Molto eloquenti ed esaustivi i suoi video, Dottore. La violenza psicologica famigliare è più diffusa di quanto si creda ed è tempo di parlarne. Grazie per la sua divulgazione.
Grazie Katia per le sue parole e il suo intervento. Sì le violenze psicologiche in famiglia sono purtroppo un fenomeno diffuso, e occorre parlarne il più possibile per dare legittimità al vissuto di chi subisce i soprusi, incoraggiandolo a chiedere aiuto.