Pupi Avati contro il cinema italiano [4K]

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  • čas přidán 26. 08. 2019
  • Pupi Avati, nel suo intervento, si scaglia contro il cinema italiano ed il suo meccanismo di produzione cinematografico. Un intervento molto interessante.
    www.dedalomedia.com/
    video di
    Leonardo Rinella
    e Riccardo Cestelli

Komentáře • 100

  • @jameslove90
    @jameslove90 Před rokem +28

    Nei commenti vedo che pochissimi hanno colto il punto: agli italiani non sbatte un cazzo del cinema.
    Vanno a vedere solo i film di Checco Zalone e qualche commediola.
    Per il resto, i pochi film belli e coraggiosi al botteghino vanno comunque molto male. Tutti a citare "Lo Chiamavano Jeeg Robot" (e qualche altra sparuta eccezione fra un marasma di commediole di infimo livello), ma in quanti come me sono andati al cinema a vederlo?
    Dati alla mano, considerando i 5 milioni di euro fatti in più di 4 SETTIMANE (pochissimi film stanno fuori così tanto), sono andati a vederlo grosso modo 600/700 mila persone (tenendo un prezzo medio del biglietto intorno agli 8 euro circa). Significa che a malapena l'1% degli italiani è andato al cinema a vedere uno dei migliori film nazionali degli ultimi 10 anni, pur avendo più di un mese di tempo...
    N.B. non sto dando la colpa al pubblico, che è vittima del circolo vizioso delle produzioni che hanno deteriorato il mercato e lo stato dell'arte, propinando solo commediole da strapazzo e abbassando tantissimo la percezione della qualità del cinema tricolore. Sono "loro" i primi responsabili. Il secondo carnefice è la cultura: a scuola difficilmente - per non dire "quasi mai" - si parla dell'arte del cinema, se non in corsi universitari specifici. Manca quindi l'educazione del pubblico.
    Tre cose servono: nuove idee, investimenti più coraggiosi e, di conseguenza, un pubblico più "educato" al cinema di qualità.
    Questo è il punto del discorso.

    • @doncarreradelavega299
      @doncarreradelavega299 Před rokem +2

      Il fatto è che se sai che al 99% i film al cinema fanno schifo, manco vai a controllare che cosa proiettino, per cui anche se c'è il film bello magari te lo perdi. Purtroppo negli ultimi anni al cinema si trovano solo cinecomics senza una trama e con sceneggiature pietose, oppure commedie italiane così noiose ed inutili che piuttosto guardi i cinecomics. Solo che uno magari te lo guardi, poi quando vai al cinema due o tre volte e continui a trovare la stessa roba, ti stanchi e non vai più.

    • @reporterdiamante
      @reporterdiamante Před rokem

      czcams.com/users/livekhrqsM-G6Kc?feature=share

    • @tidicolaverita
      @tidicolaverita Před rokem

      czcams.com/users/livekhrqsM-G6Kc?feature=share

    • @abiagio1
      @abiagio1 Před 11 měsíci

      Quando tre volte su quattro il film italiano che sei andato a vedere in sala o ti sei sorbito dal divano di casa fa cagare, non volerne più sapere è legittima difesa.

    • @Max.98
      @Max.98 Před 8 měsíci

      ​@@abiagio1 Sì questo è vero. Le idee nuove ci sarebbero, ma non si può pensare che l'intera popolazione italiana sia appassionata di cinema e vada a ricercarsi qualche titolo che sia in qualche modo differente dal resto. Anche perché solitamente film oggettivamente di qualità (come Favolacce, Notte Fantasma, Dogman, Volevo Nascondermi) hanno un budget molto risicato e purtroppo i cinema di provincia difficilmente lo proiettano, quindi nella mia condizione mi trovo "costretto" a farmi circa 59 km per andare al capoluogo e vederlo in sala. Ma ripeto, la mia è una questione d'amore per il cinema, me ne frego se al cinema sotto casa c'ho l'ennesima trashata Fast and Furious o il filmaccio Marvel di turno oppure il solito cinepanettone inguardabile. Io personalmente vorrei altro e penso anche altra gente, visto che comunque le sale sono riempite da bimbetti che vogliono solo l'effetto speciale e mai da adulti.

  • @damianodebiasi5894
    @damianodebiasi5894 Před 4 lety +22

    questi discorsi vanno fatti ai produttori, non al pubblico!

    • @derfaktotum7768
      @derfaktotum7768 Před 3 lety +5

      Anche agli sceneggiatori.

    • @Diocane81
      @Diocane81 Před 3 lety

      In effetti Avati ormai si è chiaramente rincoglionito. Dispiace. Ma dopo Il signor Diavolo è cinematograficamente indifendibile.

  • @fabriziogarzi9892
    @fabriziogarzi9892 Před 2 lety +7

    Piero Tosi mi disse qualche anno fa " fra tre anni il cinema italiano finisce"...aveva ragione...ho detto tutto.

  • @LUCICAGNOLO
    @LUCICAGNOLO Před rokem +4

    Questo stesso discorso lo fece Totò negli anni sessanta e ho sentito le stesse parole dette da Mastroianni. Onestamente i grandi registi e sceneggiatori del passato sono scomparsi. Il cinema italiano è decaduto decenni fa e si vede
    E la verità è che non si risolleva più perché i film sono pensati per il pubblico e quindi facciamo commedie demenziali. Tutto giusto

  • @PauerRenger
    @PauerRenger Před rokem +6

    Il fallimemto del cinema italiano è semplicemente lo specchio del fallimento del nostro paese in toto

  • @OrnellaGuidotti
    @OrnellaGuidotti Před 10 měsíci +2

    Condivido

  • @gpf5204
    @gpf5204 Před 10 měsíci +1

    Il dilemma è non solo cinematografico: Qualità per pochi o "munnezza" per tanti? E' il mercato di ogni attività commerciale, sia essa artistica o meno.
    Nel caso del cinema nostrano occorre precisare che c'è da distinguere vari settori. Soggetto, sceneggiatura, cattura dell'attenzione, al limite del patetico, mieloso, strappalacrime. Ambientazione... meglio nei punti classici (Napoli, Sicilia, Puglia, ROMA, Milano...) con relativi dialetti proprietari da esportare, anche se vai all'estero. Ripetitività dei cliché (se mafia, camorra, gay, violenza, sguaiataggine... funzionano, perché cambiare?). Se continuiamo a fare cinema solo per noi, ad esportarlo solo perché i nostri emigrati all'estero lo capiscano (forse!), andremo sempre peggio. Se ci illudiamo che il neozelandese od il kazako abbiano la nostra stessa pseudodisposizione a capire le battute grezze e tamarre di C. de Sica o l'effetto strascicato di frasi ad effetto dialettale, ci sbagliamo.
    Il Cinema che funziona non è un progetto approssimativo e sregolato, non necessita di capitali particolari o visi carismatici, è piuttosto un prodotto curato e seguito con professionalità, fuori dalle fogne di clientelismi e parentele, diretto al MONDO non solo al proprio mondo, senza autocelebrazione, senza drammi se qualche buon tentativo non riesce. Chiediamoci anche perché i migliori nostri attori sono doppiatori. Solo un caso? Facciamocele le domande, senza paura.

  • @_jacopo_7397
    @_jacopo_7397 Před rokem +3

    Ottima la risposta finale alla classica e noiosa domanda pigra che viene posta ogni volta che si parla di queste tematiche qui

  • @Andrea-ns9sy
    @Andrea-ns9sy Před rokem +1

    Ormai ci si è messo in testa che il pubblico vuole solo film leggeri, poco impegnativi, per distrarsi e non pensare. Ovvio che poi si fanno per lo più commedie e commediole. Ma è davvero così? Credo di no. Anche perché ho notato che i giovani apprezzano molto i film e le serie Netflix (oddio!!!ho citato Netflix, scusatemi) che propongono storie dannatamente intricate e cervellotiche e non amano tanto le storie banali e scontate, buone solo a farli dormire sereni. Il problema, come spesso accade nel mondo dello spettacolo, non è tanto il pubblico ma la qualità dello spettacolo. Per i film italiani, la responsabilità va in particolare a produttori e registi, ai quali, più che il pubblico, mancha il coraggio di osare. Qui dice bene Avati. Scelgono trame facili e sicure per non rischiare i loro investimenti o quelli di chi li finanzia. Girano i film con luci smarmellate da fare invidia alla pubblicità del Mulino Bianco. I registi più "audaci" cercano anche di inserire qua e là, effetti e inquadrature d'avanguardia o di maniera, per darsi un po' "quel tono d'autore" e ricordare e dimostrare, a sé stessi e agli altri, di essere "artistintellettuali" e non semplici "artigiani di qualità". I giovani attori poi, non si sbottonano, non si lasciano andare nel cercare di dare un loro contributo alla creazione del personaggio che interpretano. Tutti precisini nel seguire fedelmente il copione. Recitando la parte esibendo le loro belle faccine di plastica. Affascinanti quanto un piatto di Cheeseburger o Bigmach con patatine ben confezionato: dall'aspetto invitante, dal gusto facile e immediato ma essenzialmente senz'anima. Parlo in generale ovviamente. Non dico che per forza attori e registi non siano capaci o non abbiano talento. Sottolineo solo il fatto che molti non sanno osare, per timore di dare di più. Per la paura di essere criticati dai loro stessi colleghi, se il film non riscuote il successo aspettato. Preferiscono rifugiarsi nella mediocrità di esprimere solo quello che "hanno imparato bene a scuola". Se poi, il pubblico non ha apprezzato abbastanza i loro film, non può essere colpa loro. È solo perché: "la gente non va più al cinema". Non certo perché il loro film è una c@####!

  • @fabiomarzi4780
    @fabiomarzi4780 Před 3 lety +3

    Grande pupi!

  • @Adamantio999
    @Adamantio999 Před 2 lety

    Fantastico dal minuto 2:00

  • @gerardoimbriani9698
    @gerardoimbriani9698 Před 3 lety +2

    C'è Checco! Fa tutto lui.

  • @francogenovesi6969
    @francogenovesi6969 Před 3 lety

    Grande Pupi Avati !

  • @HHH-ec3ll
    @HHH-ec3ll Před 3 lety +10

    ...Ok cinema nord americano e/o asiatico che spazia nel futuro o nel passato coraggiosamente, tuttavia i risultati sono esteticamente scarsi, mediocri, fini a se stessi!! Non è scontato che sia solo il soggetto cinematografico a fare il film; quello è uno dei tanti aspetti e nemmeno poi così garante di successo o legittimazione dell’opera cinematografica in quanto tale!! Non cambierei mai neppure 10 secondi de “LA DECIMA VITTIMA” di Elio Petri ad esempio, con 1 ora di “MATRIX” ...; noi italiani dobbiamo essere molto più coraggiosi nel giudicare i film stranieri anziché precipitare sempre e solo nel nostro atavico provincialismo esterofilo che troppo ha penalizzato la nostra coscienza collettiva in materia di cultura, arte e nello specifico cinema!!! Questa attitudine è in gran parte causa anche della disattenzione del nostro paese verso magari dei veri talenti cinematografici che in tal modo non hanno, né forse avranno mai possibilità di emergere!!

    • @lyz451
      @lyz451 Před rokem +1

      No, credo che la critica del regista fosse proprio questa: perché gli italiani si sono limitati a fare questo cinema?! Perché non osiamo, visto che con gli stessi soggetti potremmo fare mille volte meglio?!

    • @heliork
      @heliork Před rokem +1

      La domanda sorge spontanea. Tu che ti atteggi da super amante del cinema italiano puro e artistico, quante volte sei andato al cinema negli ultimi 20 anni per tutte le opere d'autore? L'hai visto Freaks Out uscito giusto giusto l'anno scorso? E' inutile ancorarsi al passato se non glorifichi chi è capace di fare film nel presente. Io sono quanto di più distante da un esterofilo ma è innegabile che su 10 film, anche solo 5 sono belli da vedere e 1-2 anche capolavori.
      Fermarsi ad apprezzare i film degli anni 60' (che io amo e sto scoprendo dal 2020 in poi) senza valorizzare i successi artistici d'inventiva, di narrazione e di tecnologia, mi sembra più un rimanere ancorati al passato sparando a 0 sul presente piuttosto che essere propositivo per un miglioramento dello stato attuale del cinema.
      E' innegabile che il cinema anni 50' e 60' italiano era uno dei migliori ma non puoi assolutamente metterlo a paragone con l'infinità di prodotti immortali che America e Giappone sfornano tutt'ora. E' come se tu dicessi che Van Gogh è peggio di Monet solo perchè ha usato un tratto meno lineare e più confuso.

    • @itadiva1982
      @itadiva1982 Před rokem

      ​​@@heliork in realtà il cinema fa cagare ovunque, anche il cinema americano attuale fa cagare. Si ok che ci sono buoni film americani ma nessuno può essere definito un vero capolavoro, ormai la parola "capolavoro" viene abusata in maniera spropositata.
      Diciamoci la verità, il cinema vero è morto intorno al 2004/2005. A livello globale, non solo italiano. E non partite con le solite frasucce tipo eh ma ci sono buoni prodotti anche oggi e bla bla bla, il trono di spade non è il signore degli anelli, e così via tutto il resto.

    • @heliork
      @heliork Před rokem +1

      @@itadiva1982 Dire che gli altri sono messi male non rende l'Italia un Paese migliore in termini cinematografici. Si deve puntare sempre a migliorare se stessi e mai paragonarsi agli altri in questo modo svilente

  • @zero17r
    @zero17r Před rokem

    I racconti ci sono, bisogna trovarli...per esempio c'è un romanzo pubblicato nel gennaio 2021 che potrebbe essere uno spunto discreto per un film, è stato edito da Terre Sommerse e si intitola "Nell'Ombra del Mondo - Il Viaggiatore" e credo che piacerebbe ad uno come Pupi Avati

  • @zacharynotarianni3955
    @zacharynotarianni3955 Před 4 lety +3

    can someone write me a 50 word reaction for this in italian

    • @heliork
      @heliork Před rokem +1

      He says that italian cinema actually is getting a down moment because we have too many bad comedies and almost never (since 20+ years) good and interesting films as before. Good films now doesn't get enough money because so few people go to cinema for watching an italian film since it's common to listen from people that "italian films are not good". This is a problem caused by too many years of bad comedies that tired us and made us to lose hope in our cinema products. (If you want a bigger explanation, you can ask). I hope I was enough explicative for you

  • @rena2168
    @rena2168 Před 2 měsíci +2

    Avati ha ragione! Stesse trame, stesse ambientazioni, stesse faccine. Sempre una grande noia

  • @Ornella-xg2gt
    @Ornella-xg2gt Před měsícem

    Sappiamo.....so

  • @AleCerro
    @AleCerro Před 3 lety +2

    Eh, ok...ma quindi, in sostanza, perché cazzo va così male il nostro cinema rispetto a tanti anni fa'?

    • @calteacher2809
      @calteacher2809 Před 3 lety +15

      1) Monopolio creativo ideologizzato...2) cricchette di attori ideologizzati politicamente che se la cantano e se la suonano sempre tra di loro.....3) cessione della propria dignità creativa a cricche monopolistiche legate spesso alle multinazionali 4) soldi per fare film dedicati come sopra.....quello che dice il maestro, in toto, contiene dentro tutto ciò...

    • @AleCerro
      @AleCerro Před 3 lety +2

      @@calteacher2809 non potevi dare spiegazione più precisa ed esaustiva. Mi trovi d'accordo

    • @HHH-ec3ll
      @HHH-ec3ll Před 3 lety +7

      Innanzitutto se lei va a vedere i VERI capolavori del cinema italiano compresi fra gli anni ‘48/‘85 e li osserva a partire dal soggetto per finire al più piccolo dettaglio di scenografia, forse potrà trovare da solo la risposta; a riguardo le suggerirei anche di indagare le biografie di quegli straordinari registi e i loro legami con gli sceneggiatori, molti dei quali erano intellettuali, scrittori, poeti, di incommensurabile valore ARTISTICO! Qualcuno a caso: Alberto Moravia, Italo Calvino, Tonino Guerra, Ennio Flaiano, Cesare Zavattini, Ugo Pirro, Suso Cecchi d’ Amico.....mi rattrista non poterglieli citare tutti! Poi appresso il ruolo straordinario dei grandissimi attori, molti dei quali dei veri fuori classe istintivamente, altri provenienti dalla scuola del grandissimo Silvio D’Amico, che recitavano senza aprioristicamente considerarsi premi oscar, prima ancora che il film uscisse! Poi i grandi compositori di colonne sonore e qui si apre un altro scrigno di talenti incommensurabili: Nino Rota, Stelvio Cipriani, Armando Trovajoli, Piero Piccioni...idem come sopra! TALENTO SOLO TALENTO! E il talento muove dalla parte più autentica dell’essere umano, quella che si alimenta di valori veri, sensibilità raffinate, letture, passione, vocazione al mestiere e senso della vita!! Tutte qualità TOTALMENTE ASSENTI in tutto il cinema venuto dopo, che mi creda, per me che conosco a memoria tutto quel cinema di allora, tutto il cinema venuto dopo, non solo non è mai stato neppure l’ombra a terra di quello passato, ma lo offende pure e pesantemente!! Non parliamo dei grandiosi registi di quel tempo e dei produttori, perché il commento diventerebbe davvero troppo lungo! Io non sono nostalgica per natura, ma ho solo 30 anni e dire “il cinema di una volta non c’è più!” Non mi si addice neppure anagraficamente....però: IL MONDO INTERO, MA PRIMA ANCORA NOI ITALIANI AD UNO AD UNO DOVREMMO INCHINARCI DIFRONTE A TANTA INCOMMENSURABILE CULTURA E INTERIORIZZARLA COME UN RICCHISSIMO ED IRRINUNCIABILE VALORE!! Purtroppo oggi capita, troppo spesso, che se chiedo ad un mio coetaneo se sa chi sia Dino Risi o Elio Petri, non sanno neppure di chi stia parlando; qualcuno mi guarda smarrito e spiazzato perché pensa possa essere qualche abitante paranoico di qualche miserrimo e schifido reality show!!! La sua domanda è bella, forse lei è giovane e allora davvero con grande spirito di amicizia, le consiglio di tuffarsi con tutto se stesso in quel cinema, ne trarrà ricchezze infinite e inaspettate per il suo domani ! Buona visione!!

    • @gabrielesegapeli4053
      @gabrielesegapeli4053 Před 3 lety +3

      I problemi sono tre, uno prettamente economico e due socioculturale:
      1)Durante gli anni ottanta Hollywood si è evoluta con i miliardi e ha potuto creare effetti speciali incredibili, chiaramente ad un livello economico noi non riuscivamo a starci dietro, motivo per cui i nostri film hanno iniziato a sembrarci più poveri. Oltretutto come hanno detto il altri commenti il cinema italiano moderno, ovvero quattro attori di fiction in un appartamento prefabbricato, è decisamente più economico.
      2)Dopo lo yuppismo/berlusconismo anni ottanta siamo peggiorati come paesi: gli autori e gli spettatori non hanno assolutamente lo stesso vissuto della generazione precedente e purtroppo hanno ideali e culture ben peggiori. Per questo adorano roba come Fast and Furious.
      3)Siamo un paese filoamericano. Prova a proporre ad uno della mia età (ho 19 anni) cosa si guarderebbe tra un film d'azione americano, uno orientale e uno francese: anche se il primo è Fast and Furious e gli altri due sono OldBoy e Nido di vespe andranno sicuramente a vedere il primo reputando in automatico una cagata qualsiasi cosa non sia americana. L'unica cosa non americana accettata sono gli Anime.
      Oltretutto c'è pure un problema extra: le nostre TV (Sky, Mediaset, la Rai) non promuovono il nostro cinema di genere e se lo distribuiscono o lo censurano o lo mandano ad orari improponibili.
      Per non parlare della scarsa promozione dei pochi nuovi esperimenti: bisognerebbe pompare i nostri film quanto i blockbuster americani.
      Paradossalmente in questo clima tremendo in cui quasi tutto va a finire sulle piattaforme prima che nelle sale può darsi che il nostro cinema riesca a risollevarsi monopolizzando di più la sala.

    • @albertomichelini4882
      @albertomichelini4882 Před 2 lety +1

      il cinema va' male perche al nord non ci sono piu' talenti a partire di registi e attori. l'unico rimasto e' pupi avati.

  • @sergiogrossi9355
    @sergiogrossi9355 Před rokem

    Non ci vuole molto per capire le cause della crisi del cinema italiano : non ci sono registi,sceneggiatori,attori
    Dove sono i Sordi,i Gassman i Mastroianni? Ma non bisogna dirlo perché non è politicamente corretto

    • @RammsteinMetal1992
      @RammsteinMetal1992 Před rokem +3

      Ci sono ma non li fanno lavorare, c'è un circolo vizioso dove lavorano sempre i soliti e infatti poi vedi 37 film di Favino all'anno, che per carità non è manco scarso come attore, ma sembra che esista solo lui e pochi altri.

    • @rena2168
      @rena2168 Před měsícem

      ​@@RammsteinMetal1992 E adesso, aggiungiamoci Cortellesi

  • @PietroCannizzaro
    @PietroCannizzaro Před rokem

    Ma da che pulpito dico io. Bohhh

  • @frasixkiller
    @frasixkiller Před rokem

    Dice anche che elemosina lavori alle persone e poi non paga???chiedo per un amico

  • @Endimione17
    @Endimione17 Před rokem

    certo che dopo aver girato il film su Dante, occorrerebbe commentare da 'che pulpito'... ZUT ZUT ZUT

  • @riccardoangeli802
    @riccardoangeli802 Před 2 lety +3

    Per me Avati buon affabulatore ... Piacevole da ascoltare ...cmq come regista appena sopra la sufficienza

    • @mariapiapeirano2335
      @mariapiapeirano2335 Před rokem

      Pupi Avati è un grandissimo regista, a partire dal meraviglioso "il papà di Giovanna". Non è stato aiutato dal pubblico e quindi ogni pubblico ha il regista che si merita.

  • @angelomoretti1874
    @angelomoretti1874 Před rokem +1

    Cinema arte morta. Non solo in Italia.

  • @wilhamcobly3805
    @wilhamcobly3805 Před rokem +12

    Avati è più bravo a fare comizi che a fare Cinema.

    • @mariapiapeirano2335
      @mariapiapeirano2335 Před rokem +2

      Non è vero. Bisogna conoscere i suoi film.

    • @radioalphainternational
      @radioalphainternational Před 5 měsíci

      Un po’ hai ragione effettivamente

    • @Hahproduzioni
      @Hahproduzioni Před 28 dny

      Lei, li ha visti i film di Pupi Avati? Perché mi sorge il dubbio che lei l'abbia confuso con Checco Zalone...

  • @lucadantiga5316
    @lucadantiga5316 Před 3 lety +1

    Ho visti film italiani splendidi, come "Martin Eden" o "Miss Marx", i film di Diritti, un exploit come "Lo chiamavano Jeeg Robot", ci sono anche ottimi film d'animazione, insomma non mi trovo d'accordo col Maestro

    • @ever5529
      @ever5529 Před 2 lety +4

      il cinema di genere è scomparso da anni, questo era il punto del discorso di Avati

    • @nick4061
      @nick4061 Před rokem +2

      @@ever5529 anche la commedia all'italiana è cinema di genere. Diciamo è rimasto solo quel genere. L'horror, il Western, il comico, erotici.... non esistono più

  • @nemesi3231
    @nemesi3231 Před 4 lety +2

    Uno dei registi più scarsi degli anni ottanta

    • @XanAxDdu
      @XanAxDdu Před 4 lety +6

      ma che vai scrivendo ..... ma come si fa anche solo a dirlo oggi poi che stiamo con le fiction da 25 anni... ma vatti ad approfondire avati invece di fare lo strunz

    • @nemesi3231
      @nemesi3231 Před 4 lety

      @@XanAxDdu conosco bene Avati. Capace solo negli horror e ora nemmeno in quelli. Gli altri film soporiferi

    • @XanAxDdu
      @XanAxDdu Před 4 lety +1

      @@nemesi3231 mah a volte non piace neaanche a me, non alla prima visione accadde x una gita scolastica che poi sono riuscito ad apprezzare meglio intendendolo diciamo alla mario soldati, gli ultimi 2 horror a me sono piaciuti tantissimo dire che è na schifezza me pare proprio non c'entra nulla x questo ti rispondevo

    • @nemesi3231
      @nemesi3231 Před 4 lety

      @@XanAxDdu diciamo che c'è di meglio in giro. Lo dico da laureato dams

    • @XanAxDdu
      @XanAxDdu Před 4 lety +1

      @@nemesi3231 idem quindi non puoi bollare avati è anzi un grosso esempio di uno che ha sempre praticato il mestiere e non è stelvio massi, i cui poliziotteschi mi piacciono tanto ma quello è invece avati ha raccontato tante cose. sono le modalità dagli anni 80 in poi che cambiano purtroppo

  • @marcofalamesca
    @marcofalamesca Před rokem +2

    Continuate a prendere i raccomandati.... e registi mediocri....il cinema italiano è finito....