Pellicola

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  • čas přidán 13. 09. 2024
  • Il tasto della nostalgia
    Le dita tremavano suonando i miei tasti dolenti
    Percorrendo vie di suoni, per poi caderci dentro
    Tornando sempre al punto di partenza, per poi ricominciare
    Concept:
    La nostalgia viene rappresentata come un sentimento acuto di perpetua manipolazione dei ricordi, che brama l’autenticità e tenta inesorabilmente di ricomporre qualcosa che già è andata persa, un’interminabile e logorante indagine su un passato che più si cerca di comprendere, più si modella allontanandosi dall’idea che un tempo era reale
    Stilistica musicale:
    Il seguente brano utilizza la scala frigia, generata a partire dal terzo grado della maggiore, il suo centro tonale è il tasto che corrisponde nello scritto al MI
    Nei seguenti brani 12 tasti su 13 vengono utilizzati per rappresentare ognuno un suono distinto e irripetibile, prendendo come modello di riferimento il temperamento equabile per antonomasia (il 12-TET), ma nel settimo brano un tasto sembra ripetersi anche se in realtà la frequenza alterata lascia intuire che quel suono sgargiante non è parte dei dodici, bensì un tredicesimo tasto ipotetico che dà la parvenza di appartenere ad una realtà esterna a quella tangibile e percepibile, come se in quel tredicesimo tasto si concentrassero tutte le cose che vanno al di là della materia, ma che sono ad ogni modo presenti all'interno dell'universo musicale
    Logicamente per rappresentarlo è stato d’obbligo scegliere comunque un reale centro tonale e così convenzionalmente il migliore fra tutti è risultato il MI, giustificando la sua scelta per vari motivi:
    - Il tasto dolente MI viene utilizzato per rappresentare il rimpianto con cui condivide molte percezioni e sensazioni, ma principalmente la scelta è dovuta dal fatto che entrambi fanno riferimento al passato
    - Il MI frigio è l’unica scala utilizzata priva di alterazioni, il che dunque gli attribuisce già un carattere distintivo rispetto a tutti gli altri brani
    - Ogni centro tonale dista una quinta da quello del brano che lo precede, tranne il 7 che funge da spartiacque fra la prima parte (1 - 6, brani dai toni maggiormente scuri) e la seconda (8 - 13, brani dai toni maggiormente luminosi)
    - I centri tonali dei brani “8 - 7 - 6", inoltre, se presi singolarmente formano la triade maggiore “do - mi - sol”, mantenendo dunque il circolo delle quinte invariato ed inserendo il 7 nel modo più armonioso e studiato possibile
    Il suono della musicassetta che viene tolta dopo aver ascoltato la prima parte (lato A) e viene inserita prima di ascoltare la seconda parte (lato B) evidenzia come questo brano si separa dal resto dell'album e funge metaforicamente da contenitore di tutti gli altri pezzi, esso stesso rappresenta la musicassetta contenente i tasti dolenti che ad ogni ascolto si consumano leggermente di più a causa della caducità della materia

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