Tutti proviamo dolore in maniera diversa
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- čas přidán 10. 09. 2024
- Oggi torno a parlare a ruota libera su un argomento delicato: il dolore.
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Sulla parte dell'attivismo sono abbastanza in disaccordo, nel senso, la percezione è una cosa ma l'importanza della divulgazione e dello stimolo per le altre persone è una cosa necessaria, almeno per come vedo io il mondo.
Sui sentimenti invece mi ci ritrovo a pieno, nel senso che pur essendo super estroversa ed espansiva, nemmeno io sono una persona che ama condividere il proprio privato e soprattutto quanto riguarda le sensazioni e le emozioni. Ad esempio io il dolore fingo che non esista, non lo elaboro, non ci faccio i conti per poi ritrovarmi un anno dopo con il mondo che mi crolla addosso. Soffro meno per questo? No, però non ho un modo teatrale e struggente di farlo. Diciamo che come dici anche tu, ci stiamo lentamente scordando di chiedere, di empatizzare e di cercare di capire ciò che è diverso da noi invece che bollare subito tutto come giusto o sbagliato. I social, soprattutto per ciò che è legato ai sentimenti, danno davvero una percezione distorta sia delle relazioni, che dei sentimenti ecc.. Poi ognuno ha il suo approccio, come nella vita. A volte può essere un espediente per chiedere aiuto, per altri sarebbe un'invadenza totale parlarne.
Ti auguro davvero di superare questo momento e di uscirne più forte e arricchita.
Concordo assolutamente con te, personalmente non ho mai amato i vittimismi e ho sempre preferito stare male in privato senza rendere gli altri partecipi, per questo non ho mai pensato : invidio quella persona che è così felice! Tanti probabilmente hanno pensato questo di me perché non ho mai mostrato di star male, questo non vuol dire però che io sia sempre stata bene ! Ti auguro comunque di superare presto questo momento difficile e di essere il più felice possibile ☺️
Ciao Donatella. Hai fatto un discorso che mi tocca molto da vicino. Le persone in generale mi hanno giudicata molto spesso per ciò che postavo sui social. L'anno scorso in particolare mia madre si sentii parecchio male. Ho passato tantissimo tempo all'ospedale e lei ha rischiato veramente tanto quella volta. Io ero totalmente distrutta. Non mi andava di partecipare alle feste alle quali mi invitavano i miei amici dell'epoca. Trovavo però un mio spazio di quiete e di serenità nell'uscire con un ragazzo conosciuto da poco e che tutt'ora è il mio ragazzo. È stato un periodo così doloroso per me che, se non ci fossero stati quei momenti di quiete con lui, io sarei impazzita in senso letterale. Pubblicavo qualche foto con lui sui social e da queste foto i miei amici dell'epoca mi hanno giudicata, uno di loro in particolare mi disse:" Sì, si vede come stai male dalle cose che pubblichi."
Questa frase, detta da una persona con la quale uscivo da più tre anni, mi ha ferito molto. Premetto che questo ragazzo ha sempre mancato totalmente di sensibilità e di empatia. Però quello che mi ha lasciato basita è stato anche la totale superficialità con cui le persone sparano giudizi e credono di conoscere la vita di una persona in base a ciò che essa pubblica.
Quanta verità. Quanto mi ci sono risentita cavoli!!!! Grazie x questo video
Sei una persona dolce, generosa e comprensiva =) Il tuo discorso mi ha fatto riflettere su come si possa elaborare un dispiacere, un lutto, un momento di depressione, apatismo ecc. La prossima volta, prima di pensare fra me e me (perché non oserei mai dirlo in faccia a qualcuno) "ma perchè tizio non si sconvolge disperandosi e piangendo!? Io al posto suo, mi sarei strappata i capelli", magari riflettero' meglio sul fatto che magari questa persona stia morendo dentro ugualmente. Purtroppo spesso mi sento dire che non è la fine del mondo se mi dispero per un qualcosa , che sono troppo negativa, che tutto dipende da come decido di pormi davanti la vita, ma il fatto di non sentirmi compresa, non aiuta, ma peggiora la cosa e mi arrabbio ancora di più. Preferirei dunque che le persone non aprano bocca.. Grazie per la tua riflessione Doni, un bacio!
Le apparenze ingannano, ecco cosa ho imparato prima guardando gli altri e poi sulla mia pelle. Ognuno sente, vive, supera il dolore a modo proprio e noi non siamo nessuno per giudicare gli altri. Spesso dietro i più grandi sorrisi ci sono sofferenze enormi. I social hanno messo dei filtri, tendiamo a far vedere solo il meglio e commentiamo tutto. Ti auguro di superare il tuo periodo difficile e grazie per averne parlato. 💖
Ciao Donatella, mi trovo perfettamente in linea con il tuo pensiero, ognuno ha il suo modo di esprimere o non esprimere ciò che ha dentro, ognuno si erige un proprio muro per affrontare il dolore ed ognuno lo fa con un "materiale" differente, io per esempio scelgo il silenzio tenendomi tutto dentro e per poi sfogare ogni tanto la mia frustrazione in solitudine, altri invece scelgono di esprimere positività ed una certa allegria, anche entrando in conflitto con l'io più intimo, altri ancora hanno la fortuna (a seconda dei punti di vista) di riuscire ad esternare liberamente il proprio dolore magari con una catartica crisi di pianto, o semplicemente (per quanto semplice possa esserlo) parlando con chi gli sta intorno. Insomma ognuno è tarato su di una misura diversa, e l'unica arte in cui ci dovremmo esercitare è quella dell'empatia, e senza dubbio in questo sarebbe d'aiuto riscoprire le basi dell'educazione, che va sempre più scomparendo.
Come hai fatto presente nell'altro video questo fenomeno è forse amplificato dal mondo del villaggio globale, ma ti assicuro che quello è solo uno specchio della società, semplicemente il numero di individui con cui entri virtualmente in contatto, grazie all'esposizione dei tuoi canali, e maggiore e più eterogeneo rispetto a quello con cui ti rapporti nel mondo reale. Tristemente le persone maleducate in cui ti imbatti possono variare giusto di un filo i propri modi rispetto a quello che sono nella vita di tutti i giorni, ma fondamentalmente quello è il modo che gli è stato trasmesso per rapportarsi con la società. Per esempio io reputo di comportarmi con educazione e rispetto nei confronti della gente che incontro, e non vedo motivo per il quale debba abbandonare dei semplici schemi di comportamento, che ho fatto miei, nel rapportarmi con qualcuno che vedo solo dietro ad uno schermo, perché sono stato educato in questo modo e sarebbe per me incompatibile comportarmi in una maniera diversa.
Concordo pienamente con te anche riguardo al fenomeno dell'apparire che sta raccontando l'era in corso, Tiffany nel suo commento parla dell'importanza della divulgazione e dello stimolo nei confronti della altre persone come di una cosa necessaria, ma il problema si verifica quando la presa di posizione in una battaglia sui social nasconde solo un vuoto di pensiero ed una necessità di essere notati, quest'apparenza può risultare deleteria persino per una nobile causa, invece chi (come Tiffany o te con video di questo genere) è cosciente del proprio pensiero ed intellettualmente onesto con se stesso e con i principi che difende , ha il diritto/dovere di esporsi e portare avanti come un vessillo le proprie opinioni.
Un caro saluto, e per quanto poco ti possa arrivare, un grande abbraccio! Alla prossima :)
Posso offrirti un parere sui social.
I social, come i messaggi, forniscono un forte distacco tra chi comunica. Infatti, la comunicazione è asincrona, come per gli sms, e non diretta, non frontale.
Inoltre, rispetto ad altre forme di comunicazione asincrona, il contesto dei social è proprio quello della libera comunicazione. Per questo, le persone si sentono libere di scrivere ció che vogliono e autorizzate a farlo (specialmente chi li usa come valvola di sfogo per una vita di relazioni insufficienti, povere). Ci sono altre forme di comunicazione asincrona, ma i contesti cambiano. Ad esempio, le mail sono piú formali; i messaggi sono piú personali. Boh, mi è venuta cosí.
Il tuo discorso mi ricorda tantissimo il pensiero di Pirandello, in particolare quello espresso in "Uno, nessuno, centomila" (consiglio la lettura).
Grazie per aver condiviso con noi i tuoi pensieri. Sei una bellissima persona.
Hai pienamente ragione
Per quanto mi riguarda, sono una persona molto riservata, quindi non sbandiero ai quattro venti ciò che mi succede, che può essere brutto o bello. Ma ovviamente, non significa che non l'ho vissuto. La penso come te, ognuno di noi reagisce in maniera diversa, perchè, per fortuna, siamo tutti diversi.
Sei speciale
Le persone sono molto di più di quello che vediamo.
bel video, ottime considerazioni, brava ☺