PLOTINO - A SCUOLA DI FILOSOFIA
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- čas přidán 22. 08. 2024
- ASSOCIAZIONE IL PARCO DEI RAGAZZI
Cultura e Bellezza Bene Comune
Noi … Peregrini di Bellezza
A SCUOLA di FILOSOFIA … (Anno 1^)
PROGRAMMA :
Dalle filosofie post-aristoteliche al neo-platonismo
III Modulo: Mercoledì 1/8/15/22/28 Aprile e 26 Maggio 2015 ore 20.30 - Vecchia Stazione - Forlì
L’Ellenismo e le sue Scuole: il quadrifarmaco di Epicuro
I filosofi della Stoa’: lo Stoicismo e il raggiungimento dell’Apatia.
Il medico dell’anima: Seneca e la filosofia come terapia.
La morte: finis o transitus? Seneca e l’humana condicio.
L’ultima “ stagione” della filosofia antica: il Neo-platonismo di Plotino e il Deus Absconditus.
La Rivoluzione storico-culturale del Cristianesimo e la nascita della Filosofia Cristiana: dall’eros greco al’agape cristiana; l’incontro tra Fides et Ratio.
giunchigiancarlo@gmail.com
La docente é una combattente appassionata e una signora molto preparata, veri complimenti e ringraziamenti sinceri
Sono venuto a conoscenza di questa lezione filosofica intrapresa in modo eccellente dalla professoressa dal cui nome non si è a conoscenza . Vorrei solamente dire che sarebbe una fonte di estimato valore se di queste rappresentazioni ce ne fossero molte altre . Spero di poter incitare la professoressa a promuovere altre iniziative simili
Lo spero molto
Grazie per questa bellissima lezione che percorre con in maniera chiara e accattivante la gnosi e il significato della Bellezza dentro e fuori a quello che possiamo vedere. Una lezione importante soprattutto oggi che l'incantesimo consumistico tra bellezza e utilitarismo sta misermante cadendo a pezzi.
Lei parla con una Bella Consapevolezza e Grande Gioia...!!- Grazie..!!
Capisco l'essere innamorata della disciplina ed il tentativo di esplorare tutte le varie ramificazioni di un argomento, i predecessori, quelli che seguirono, i rimandi vari etc. Ma ad un certo punto bisogna stringere le fila, andare all'essenza del pensiero, circoscrivere i concetti. Altrimenti non la si finisce più... Ok Pitagora, poi Platone, poi il cristianesimo, ma mettere nel "minestrone" (e non sto dicendo che i collegamenti non ci siano, sia chiaro) anche Ermete Trismegisto, il ritorno del platonismo nella Firenze risascimentale, il Pimandro, l'Umanesimo, Dante... Ottimo esercizio ed ottima prova di erudizione. Ma se dovessimo seguire questo modo di fare dovremmo andare al mondo egizio, a quello indiano e persino ancora più ad oriente. Si rischia di tentare l'effetto paradossale che ogni elemento introdotto, anche giustamente, apre a nuovi possibili collegamenti, espansioni. Insomma alla fine il polpettone o se si preferisce la panoramica è talmente ampia che si è perso di vista il particolare su cui ci si voleva focalizzare. Volare alto va bene, ma bisogna anche saper "zoomare" e tenere ferma l'inquadratura. Altrimenti come si dice, il troppo stroppia...
Il Pimandro, anche solo Giamblico e secondo te una lezione accademica deve spingersi a tali livelli? Devono starne alla larga, qualcuno potrebbe essere sbalzato da cavallo.
Secondo me, la sintesi che si propone questo video è ottima. Sono anche ottimi, a mio avviso, i collegamenti tra "pensieri" di tempi diversi che seguono lo stesso leitmotiv.
qualsiasi sia la condizione, la forza o la potenza dell'atto agente e che noi possiamo chiamare emanazione, luce, energia amore ..bellezza per quello che noi possiamo comprendere non è data senza amore che è relazione ...ogni ente che conosciamo è relazione nel macrocosmo e nel micro in principio quindi c'è una forza, un desiderio una energia che aveva già in se una energia relazionale che è emblema di tutta la creazione
La filosofia è frenante, ingannevole, negativa, tossica. Detto questo, brava professoressa.
Sempre unica...
La contestualizzazione è interessante e brillante, ma mi permetto di dissentire sull'interpretazione della teoria plotiniana della derivazione del mondo dall'Uno. A mio parere, certamente il concetto di "creazione dal nulla" si deve ad Agostino, ma fu Plotino che per primo pensò la creazione (non dal nulla, ma da sé stesso) intesa come produzione voluta da un principio razionale (l'Uno) senza ricorrere a niente altro da sé, cioè a un principio materiale indipendente. Plotino, infatti, non presuppone la chòra, come Platone, o la materia prima, come Aristotele, ma nemmeno pensa la generazione necessaria del mondo da parte di un principio primo fisico e impersonale (il Soffio-Ragione), come gli stoici, bensì teorizza che il mondo sia un'irradiazione/attenuazione dell'Uno al tempo stesso voluta - perché l'Uno si vuole infinito e quindi irradiante - e necessaria, perché l'Uno non può non volersi infinito essendo questo il massimo bene.
@Eubulydes non é ne voluta ne non voluta, ti rispondo quotando Plotino: 9. Ma il Primo al di là dell’Essere30 non pensa. L’Intelletto, invece, è gli esseri reali, e lì vi è movimento e quiete. Il Primo in sé, infatti, non si riferisce a nulla, mentre le altre cose si riferiscono a lui, sia quando riposano nella loro quiete sia quando sono in movimento. Movimento è in effetti desiderio, ma quello non desidera nulla. Che cosa potrebbe infatti desiderare il principio supremo?
che meravigliosa lezione! Complimenti!
Grazie,grazie,grazie.
Una donna che all'apparenza sembra essere molto di più, e di umano, di quello che la realtà potrebbe svelare sulla sua vera natura occorrerebbe conoscerla, per esprimere delle cariche impressioni esistenziali su di lei....Saluti. PM
Bellissima !!!!
Magnifica lezione da una grande nella sua capacità di comunicare. Dove insegna?
sarebbe più corretto dire che la filosofia greca non è morta, ma è stata uccisa dall'intolleranza cristiana.
Molto bella la presenza e presentazione in chiave emotiva della professoressa che sicuramente induce gli ascoltatori ad amare la filosofia, cosa che non tutti i docenti riescono a fare. Se posso permettermi non mi piacciono didatticamente i continui, numerosi, infinite, richiami a altri filosofi posteriori a plotino in particolare a Dante e l'umanesimo. Non che non vi siano collegamenti, ma la lezione prende una piega distorta quasi in chiave di umanesimo più che di neoplatonismo e il tempo dedicato ( perso?) a queste disquisizioni sarebbe stato utilizzato meglio andando più in profondità sull' ontologia plotiniana che è molto interessante. Credo che la professoressa usi questi continui richiami ad autori a lei preferiti per trovare "carburante emotivo" per fare lezione. Forse sarebbe meglio trovare in plotino il carburante di spinta per la lezione su plotino 😉
Condivido. Troppo dispersiva, apre continuamente nuovi "link" e questo fa perdere il filo. Bisogna anche saper circoscrivere, andare al punto, esplorare l'argomento che ci si è prefissi senza però aprire a continui rimandi, in una corsa alla citazione che pare ad un certo punto una sorta di esercizio autocompiaciuto. Ok i suoi interessi sull'esoterismo, ma è necessario il Pimandro, Dante, il richiamo ad Ermete Trismegisto e altri mille nomi e collegamenti per spiegare il pensiero di Plotino? I collegamenti li si può sempre trovare, ma se si fa una panoramica troppo ampia si inquadra la foresta ma si perde di vista la forma dell'albero. Dell'albero plotiniano in questo caso. Oltre al fatto che seguire questo continuo zizagare rende l'ascolto da un lato piacevole (indubbiamente la professoressa ha delle capacità narrative e di coinvolgimento superiori alla media), dall'altro più pesante.
Qual è il nome della professoressa?
Vabbeh! - Ma l'esoterismo di Berlusconti ' filosofia di gruppo ' come si può definire studio dei segreti dei pensieri più belli dei pensatori passati? Di quei pensieri troppo avanti nel tempo. ciak riccardo
bravissima...forse meglio di tanti docenti universitari... non vedo però il nome della prof!
A me mi piace.
Plotino copiava dall' Advaita Vedanta ?...
Nel Vero le differenze sono immaginarie.
Ma i cristiani hanno perseguitato i panteisti. Non vedo come si fa a dire che si sposino. Bha !
Ma Plotino NON è panteista!
@@marziadolci8588 Ma fa parte del mondo pagano ed è su questo sfondo che è costituita la sua cultura, cito dalle Enneadi: Da coloro che non si lasciano prendere dall’inganno, frequente tra gli uomini, saranno facilmente riconosciute le dottrine che gli gnostici hanno ripreso dai Greci, operando aggiunte per nulla lecite; e proprio in riferimento alle dottrine a cui vogliono opporsi, dove introducono generazioni e corruzioni complete, manifestando disprezzo per questo universo, attribuendo all’anima la colpa della sua comunanza con il corpo, criticano il reggitore di questo universo, fino a giungere ad una identificazione tra il Demiurgo e l’Anima, e ad attribuire ad essa le stesse passioni delle anime particolari.
Plotino Enneadi Libro IX, Contro gli Gnostici, Cap.6
Iperuranio infatti è la magnifica risposta greca alla metafisica cristiana che si basa solo sui miti, primo fra tutti quello della creazione, il più aborrito dai greci, e punto secondo quello del finalismo.
La mistica plotiniana non dimentica neppure un attimo il grande logos greco. Nessuna conciliazione ci può essere tra la “religione” cristiana e la mistica, meccanica celeste di Plotino.
Certo che lo è.@@marziadolci8588