Come gestire una offerta di lavoro

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  • čas přidán 12. 12. 2021
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Komentáře • 37

  • @GiovanniCome
    @GiovanniCome Před 2 lety +6

    grazie Maurizio. assolutamente interessante il tuo punto di vista. Nel mio caso, se riguardo indietro la mia carriera, ho sempre ricevuto dei rilanci una volta date le dimissioni e a quel punto per quanto fossero allettanti (gli aumenti proposti erano sempre di gran lunga superiori all'offerta che accettavo) non li ho mai colti. In quel caso prevale l'orgoglio, la convinzione per la scelta fatta e anche la parola data a un nuovo soggetto. Se devo dire la verità non ho mai visto quasi nessuno ritirare delle dimissioni, ancora meno oggi che le modalità di dimissioni sono elettroniche e non più cartacee. Ho visto invece parecchia gente bleffare su delle offerte ricevute, ma questa è un'arte e ho visto solo poche persone farlo in maniera credibile.

    • @SimoneCavigli
      @SimoneCavigli Před 2 lety +1

      Buongiorno Giovanni, credo molto dipenda dal perché dai le dimissioni. Io ad esempio ho ottenuto un aumento sfruttando questa "strategia" rimanendo nella azienda originaria. Ma visto che la mia ricerca era dettata da una insoddisfazione all'interno della stessa, è finita che 4 mesi dopo sono andato in un altra 🙂

    • @GiovanniCome
      @GiovanniCome Před 2 lety +2

      @@SimoneCavigli alla fine si può valutare di restare solo in presenza di cambiamenti reali altrimenti è solo una minestra riscaldata

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety +1

      eh si, ci sono cosi' tanti fattori che influenzano al decisione. L'importante e' esserne consapevoli e considerarli tutti. Accettare un'offerta migliorativa di 5k per aggiungere 2h al giorno di commuting con i costi accessori potrebbe non avere senso. Ritengo che il nome e prestigio dell'azienda sia sempre un fattore determinante, soprattutto all'inizio.

    • @SimoneCavigli
      @SimoneCavigli Před 2 lety

      @@MaurizioParenzan Grazie Giovanni e Reset per le risposte! Sarebbe interessante un video sul come gestire una richiesta di aumento di salario o cambio di ruolo. A presto!

  • @marcorapaccini2188
    @marcorapaccini2188 Před 2 lety +4

    Video assolutamente utile, Maurizio. Soprattutto ora che mi avvicino al 2022 e ad una possibile contrattazione con la startup UK per la quale lavoro principalmente (essendo sole trader ho anche altri lavoretti minori). Sinceramente non concordo sul "non parlare coi colleghi dello stipendio", penso che sia una sorta di tabù dal quale liberarci oggi. Sono curioso di sapere quali siano i motivi che ti spingono a "censurare" lo stipendio. Grazie!

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety +2

      grazie del commento. Anche io all'inizio ero per la piena trasparenza, condividere i dati puo' solo aiutare, negli USA si parla facilmente di stipendi (non e' vero) e via dicendo. Ma la realta' e' ben diversa. Il tuo valore vs il valore percepito dall'azienda vs quello che l'azienda puo' pagare vs il tuo valore percepito dai colleghi ecc...tante troppe componenti che rendono il discorso molto complesso. Alla fine tutto si riduce alle dinamiche tra persone, che quando si ha a che fare con il denaro non sono le migliori. Immagina solo quanto puo' generare invidia risentimento scoprire che tu o altri avete stipendi diversi, o situazioni familiari diverse, soldi da parte, eredita' ecc. Quale e' il vero valore aggiunto del condividere una informazione cosi' privata? rosicare se si e' ai gradini piu' bassi, pavoneggiarsi se a quelli piu' alti. quale scambio costruttivo ne uscirebbe mai? che ne pensi? magari mi sfugge qualcosa. argomento interessante da approfondire.

    • @marcorapaccini2188
      @marcorapaccini2188 Před 2 lety +1

      @@MaurizioParenzan grazie mille per la pronta risposta. Il discorso binario 'invidia/pavoneggiarsi' e' sicuramente valido, ma credo che riguardi la sfera soggettiva. A livello oggettivo, credo che fare confronti salariali, soprattutto per chi e' all'inizio di una carriera, possa aiutare a rendersi conto delle possibilita' in piu' che si hanno (o di quanto si e' gia' fortunati).

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety +2

      @@marcorapaccini2188 va bene farlo con amici (non colleghi) che lavorano in altre aziende. con i colleghi lo sconsiglio fortemente, ma magari mi sbaglio. fammi sapere le reazioni e come va sulla lunga distanza :)

    • @marcorapaccini2188
      @marcorapaccini2188 Před 2 lety

      @@MaurizioParenzan grazie per il confronto, comunque. Ti aggiornero' sul lungo termine :)

    • @ioilmio
      @ioilmio Před 2 lety +5

      Situazione che sto vivendo personalmente in questo momento in azienda, conoscere lo stipendio di colleghi può generare situazioni molto spiacevoli e malessere nel team. Ma la causa principale ritengo che non sia la trasparenza ma la non meritocrazia. Penso che se venissero rispettati i livelli di equità interna e se lo stipendio fosse veramente adeguato a esperienza e meriti, la condivisione non creerebbe problemi. Se li crea, è questione di invidia e poco buon senso da parte dell’individuo.

  • @lucarabezzana4849
    @lucarabezzana4849 Před 2 lety +2

    Grazie Maurizio! E da principiante alla ricerca del primo lavoro, come affrontare la domanda, solitamente post-colloquio, "Which are your salary expectations?"

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety +1

      Ciao Luca, domanda importante, rispondo subito con un video per poi approfondire

  • @Genioilboss
    @Genioilboss Před 2 lety +2

    Ciao Maurizio, video molto interessante.
    Io sono uno studente e ancora non ho ancora compiuto alcuna esperienza lavorativa, sono quindi rimasto stupito dalla "regola" di non dover condividere con i colleghi il proprio stipendio, credevo fosse un retaggio del passato e che pian piano stesse sparendo. Terrò conto del tuo consiglio dal momento che ci si tutela di più mantenendo questa informazione riservata
    A livello logico, invece, capisco perfettamente la situazione scomoda in cui ci si pone quando si comunica al proprio superiore che si ha un'offerta migliore. Nella tua esperienza la diffidenza con cui si viene trattati, dopo aver fatto capire che non si lavora per la gloria e che "a casa bisogna mettere il pane in tavola", è la stessa sia in italia che all'estero?
    Nonostante la mia inesperienza immagino che in italia si venga visti più negativamente, perchè interviene un sentimento di "tradimento dell'azienda" che all'estero credo sia meno sentito.
    Per il resto è interessante il discorso che fai al min 10.27, il senso delle due frasi francamente mi sembra lo stesso ma mi rendo conto che venga percepito differentemente. Devo ancora imparare ad avere la faccia come il culo, perdona il francesismo, sono sempre più dell'idea che sia necessaria per vivere serenamente nel mondo del lavoro.

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety

      ciao Francesco. cosa studi? andiamo per punti.
      la riservatezza sullo stipendio la ho spiegata meglio nel commento a Marco. Non c'e' una logica vera di tradimento dell'azienda, siamo tutti professionisti e lavoriamo per un motivo. Il come lavoriamo e dove lavoriamo riflette un po' di piu' alcuni nostri valori magari. Come spiegavo molto dipende dal ruolo che hai in azienda, quanto sei sostituibile e quanto vuoi investire in una esperienza o nel lungo termine.
      Le due frasi sono completamente diverse: in un caso il messaggio e' 'per me A o B sono pari, chi offre di piu' ' nel secondo caso e' 'aiutami a rimanere in A a condizioni vantaggiose per entrambi, win win'.
      Lascia stare subito i pensieri sull'avere la faccia come il culo, non e' quello il punto. Il punto e' capire che e' una transazione: contribuisco all'azienda con le mie competenze ed energia, l'azienda mi riconosce salario e benefit. Quindi avere il modo giusto di negoziare o essere consapevoli del proprio valore va benissimo.
      Sempre occhio al come ci si pone: sono sempre interazioni tra persone, che rappresentano l'azienda ma sempre persone. Sempre chiedersi come si reagirebbe al posto del nostro capo (schiacciato tra la necessita' di temermi e i vincoli di budget) o il capo HR...perche' domani molto probabilmente saremo nei loro panni.

    • @Genioilboss
      @Genioilboss Před 2 lety +2

      @@MaurizioParenzan Grazie per la risposta dettagliata.
      Studio ingegneria gestionale alla Sapienza, sto frequentando il terzo anno ma ho sinceramente molti dubbi sul voler continuare questo percorso.
      Le materie economiche sono state affrontate malissimo e con estrema superficialità mentre quelle che mi sono piaciute di più sono di ambito informatico, pertanto sto valutando se fare la magistrale in ing informatica.
      Quindi, correggimi se sbaglio, man mano che si sale essendo lo stipendio "più contrattabile" è sempre più sconsigliato condividerlo.
      Mentre a più basso livello, essendo gli impiegati con meno esperienza e più facilmente sostituibili è più probabile che gli stipendi siano allineati e ci sia poca differenza di salario. Pertanto possiamo sì condividere le nostre cifre, ma essendoci una variazione minima sarebbe anche un'informazione poco costruttiva.
      Beh però l'interesse dell'azienda è risparmiare il più possibile sugli stipendi dei propri dipendenti, concedere "chiedere l'aumento" è quasi sempre sconveniente, a meno che l'impiegato non stia per andarsene. Solo in quel caso si mettono sui piatti della bilancia il costo per trattenerlo e quello per assumerne uno nuovo.
      D'altro canto, dal punto di vista dell'impiegato, capisco che in molte situazioni se c'è un buon rapporto con i colleghi si è meno tentati ad andarsene, quindi si vuole sinceramente rimanere nell'azienda A, e basterebbe un piccolo aumento per allineare lo stipendio al valore del dipendente sul mercato.

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety

      @@Genioilboss no, lo stipendio e' una informazione estremamente personale e sconsiglio di condividerlo in ogni caso. L'intento dell'azienda e' generare profitto, e questo avviene tramite varie azioni. Ogni area ha i suoi vincoli e obiettivi di costi e profittabilita'. Ho anche visto aziende che offrono piu' di quanto e' stato chiesto dal candidato per evitare problemi e malcontenti dopo. Non e' solo un fatto di costi: entrano nell'equazione le competenze, i programmi di sviluppo della persona, il succession plan del suo capo e duemila altre cose. Proprio perche' studi Ingegneria Gestionale prova a pensare come azienda, a metterti nei panni di chi deve gestire risorse (interne, esterne, finanziarie, umane ecc). E' molto complesso il discorso, per questo merita un approccio ponderato. E no, parlare alla macchinetta del caffe' dei propri stipendi non lo e' a mio avviso.

    • @Genioilboss
      @Genioilboss Před 2 lety +1

      @@MaurizioParenzan Maurizio grazie infinite per questi spunti, non hai idea di quanto siano preziosi per uno che è totalmente al di fuori di queste dinamiche.
      Sarebbe interessante, quando avrai tempo e se vorrai, se potessi parlare cosa pensi di determinate figure ingegneristiche (es gestionale, etc.) e come secondo te un aspirante ingegnere dovrebbe formarsi, anche autonomamente.
      Buona serata

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety +1

      @@Genioilboss grazie a te, le domande aiutano a pensare meglio e riorganizzare le idee

  • @LogicalFuture
    @LogicalFuture Před 9 měsíci

    Ciao !! Il tuo video è capitato per caso e nel momento migliore ! Sono appena reduce da un'offerta non accetta ! La situazione è stata questa: Primo colloquio 1800/1900 netti, annuncio descriveva da 1700 euro netti, proposta economica scritta 1600 con straordinari a pacchetto inclusi quindi 1500 senza straordinari. In principio il mio stipendio è troppo alto rispetto alla loro linea di ingresso, io ho rilanciato 1700 come da annuncio, loro insistevano che a quella cifra si arriva con i buoni pasto, io ho ribadito che i buoni pasto non fanno reddito. Conclusione ci sono rimasto molto male, sono disposto ad una diminuzione di stipendio a fronte anche di un profilo junior in altro settore/mansione. Premesso: sono un tecnico non ingegnere e svolgo un'attività atipica le cui competenze non sono spendibili facilmente!! Sono in difficoltà!! Devo studiare per formazione che mi aiuti a commutare le attuali competenze in altro settore!! Comunque il tuo video mi ha fatto sentire meglio... grazie!!

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 9 měsíci +1

      ciao, grazie del feedback. brutto quando si entra in una situazione di negoziazione sui dettagli. bisogna assicurarsi che sia tutto chiaro a monte quando si cerca lavoro. stay tuned: ci saranno info utili anche per te nelle prossime settimane su alcune iniziative.

  • @AntonioDiGiacomo
    @AntonioDiGiacomo Před 11 měsíci

    Lavoro per una multinacionale IT americana. Ho sempre pensato che cambiare per una piccola realtà non fosse MAI vantaggioso, ma i recenti licenziamenti di massa proprio della grosse multinacionali IT mi hanno fatto cambiare idea. Nulla è permanente, da nessuna parte.

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 11 měsíci

      capisco la situazione, ma non diamo per scontato che le aziende piccole se la passino meglio. Se si pensa poi al riposizionamento vince ancora il brand noto a mio avviso

  • @morenofalco3072
    @morenofalco3072 Před 9 měsíci

    Ciao Maurizio, grazie per questo video che da ottimi spunti di riflessione. In caso di richiesta di aumento di stipendio, quale sarebbe per te un tempo ragionevole di risposta da parte dell'azienda? Grazie

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 9 měsíci +1

      grazie! se inizi un confronto su qualsiasi argomento mi aspetto un riscontro molto rapido, parlo di un paio di settimane al massimo. non ci sono argomenti che vengono parcheggiati per mesi. anche solo una fase interlocutoria può avvenire in tempi stretti. se poi servono mesi per una decisione, perché magari ci sono revisioni periodiche e via dicendo, dovresti essere informato in tempi rapidi. avviare un confronto e non sentire niente per settimane non è accettabile.

    • @morenofalco3072
      @morenofalco3072 Před 9 měsíci

      @@MaurizioParenzan grazie mille per il riscontro

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 9 měsíci +1

      @@morenofalco3072 grazie a te. se hai altre domande fammi sapere, spero di poter essere utile

  • @gamisensei
    @gamisensei Před 2 lety +1

    Domanda che mi sorge, come si può gestire la situazione in cui si è sottopagati rispetto alla media nazionale (ad esempio Svizzera prendere 10000 € in meno sulla ral) ma in cui la paga è comunque meglio rispetto a quella che si percepisce nel proprio paese (anche al netto del costo della vita).
    Grazie per la risposta e per il video soprattutto.

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety

      ciao, non sono sicuro di aver capito la domanda. stai parlando di valutare una ipotesi di trasferimento dall'Italia alla Svizzera e ritieni che l'offerta sia 10k piu' bassa del benchmark svizzero, comunque piu' conveniente che quella in Italia?

    • @gamisensei
      @gamisensei Před 2 lety

      @@MaurizioParenzan esatto

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety

      @@gamisensei risposta breve: devi vivere la tua vita o quella degli altri? 10k lordi spariscono rispetto allo stile di vita. puoi andare farti dare 15k in piu' e buttarli in auto orologi cene fuori e appartamento in centro. ma il punto fondamentale del fare un salto del genere e' la mossa n+1. spostarsi in Svizzera vuol dire opportunita', qualita' della vita, previdenza incredibile ecc. poi nel valutare l'offerta devi considerare anche le cose extra salario: pilastri, contributi dell'azienda ecc. per me no brain lo spostamento in Svizzera

    • @gamisensei
      @gamisensei Před 2 lety

      @@MaurizioParenzan grazie per la risposta, il dubbio personale rimane più che altro perché ho poca esperienza, sono solo 2 anni che lavoro (di cui 1 stage) e non so se sia troppo presto per andare a provare fuori (quando qui a lavoro non mi trovo troppo male)

    • @MaurizioParenzan
      @MaurizioParenzan  Před 2 lety

      @@gamisensei scrivimi mail.mrreset@gmail.com