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Le tre peggiori lauree da conseguire in Italia (feat. STEM Learning)
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Boh, sono laureato in filosofia e ho sempre lavorato. I miei compagni di università lavorano tutti. Io ho una mia attività in proprio e guadagno più di un ingegnere. Le materie umanistiche creano flessibilità cognitiva, che è la facoltà di cui oggi c'è bisogno visto che il lavoro bisogna inventarselo e il fattore umano è l'unico insostituibile. Francamente un'analisi superficiale e obsoleta.
Forse più che superficiale si tratta di una analisi adatta a fini descrittivi in funzione probabilistica e rivolta ad un pubblico indistinto e.. Superficiale! 😂
Daverux ..per riuscire a risponderle, sarebbe possibile sapere di cosa si occupa con la sua attivitá?
Qualche esempio di impiego anche dei suoi compagni di corso?
A questo punto sono curioso...
Filosofia del mondo contemporaneo se ben strutturata ti porta essere un dirigente di altissimo livello...Le scienze umane sono troppo denigrate!! In realtà sono un'arma a doppio taglio nel mercato lavorativo.. ☺
@ già solo il fatto che non riusciate a capire come sia possibile che un laureato in filosofia possa trovare lavoro (come se tutti i laureati in filosofia fossero disoccupati) la dice lunga sulla vostra flessibilità cognitiva. Ad ogni modo io ho un'agenza pubblicitaria in Germania, sai si lavora con le idee, cose che non si possono toccare (ed imparare il tedesco e la burocrazia per avviare un'impresa all'estero non mi è costata neanche metà della fatica che ho fatto per laurearmi in filosofia). Un mio amico lavora nelle risorse umane da Vodafone (assume voi), un altro dirige un'agenzia di grafica 3d sempre in Germania, un altro ancora ha un'azienda vinicola, un altro ancora una casa di produzione cinematografica, un altro ha aperto un ristorante a Las Vegas e l'elenco continua così. Già, tutti imprenditori (ricordi Marchionne? anche lui laureato in filosofia). Di tordi ce ne sono ovunque e il problema non è la filosofia ma l'Italia caso mai e la mentalità degli italiani (come te e i tuoi colleghi). Francamente a distanza di anni, vedere quelli che "il posto sicuro, studia una cosa che ti dà lavoro" guadagnare quelle cifre mi fa sorridere di gusto.
@@ruxbox fra sei palesemente disoccupato
Al di là di tutto, è giusto relegare la propria vocazione, la propria passione per una disciplina, mettendo davanti alla propria vita le esigenze del mercato? È mai possibile che la nostra vita sia meno importante del denaro, che sia sempre sotto scacco di un ricatto? Se per vivere bisogna per forza vivere male, sarebbe forse il caso di ripensare al nostro modello di società, invece di disumanizzarci in continuazione ed alienarci da ciò che sentiamo di fare perché altrimenti il mercato - che noi uomini abbiamo creato - non accetta gli uomini.
il primo commento sensato che ho letto, ti ringrazio 🙏🏻
Se vuoi mangiare si
@@giacomofabbri231 conosco ingegneri disoccupati, giacomo
@@amarcordium tutto è possibile infatti, ma in linea di massima se si studiano materie non professionalizzanti è piu difficile poi trovare lavoro (non sono di parte e la penso come te). Peró purtroppo mi sembra che nella realtà le cose vadano cosi!
sposami
Mah. Io, a 43 anni, sono ordinario di filosofia all'estero dal 2016 e guadagno l'equivalente di 4.000 euro netti al mese (senza considerare benefits, fondi di ricerca, bonus annuali, e grants da altre istituzioni durante i sabbatici e non solo). E la mia famiglia e io conduciamo una vita che considero "agiata".
Molti miei amici ingegneri, informatici o contabili, in Italia, stentano ad andare avanti, anche se hanno lavori decenti nel loro campo e sono rimasti single per necessita'. Invece conosco gente che, pur avendo soltanto un diploma di scuola superiore conseguito a stento, si e' piazzata in posizioni privilegiate (chissa' come mai...) e fa davvero una gran vita. Dunque, non e' che forse, a prescindere dai titoli di studio, c'e' qualcosa che non va in Italia?
Ma buon giorno 😆
Sì è l' Italia il problema...grosso problema
Il problema è sentire uno che insegna filosofia parlare di guadagni
@@rusav81 E dove sta scritto che i filosofi non debbano pensare ai guadagni? Se uno si fa un culo cosi', tra studio, ricerca, insegnamento e amministrazione, mi pare pure giusto che si consideri anche il tornaconto economico.
@@TheDiego10forever mha e il fondo di ricerca per i filosofi come te a cosa serve? A creare nuovi sillogismi per l'aria fritta che dovete analizzare?
Questo video sarebbe stato utile soltanto se si fosse soffermato all’analisi dei dati statistici.
Il resto reso inutile da affermazioni come “le facoltà scientifiche presuppongono una capacità di studio notevolmente superiore”.
È chiaro che lei con le sue affermazioni dimostra di non conoscere o di non aver colto l’importanza delle discipline umanistiche (cosa molto grave).
Non metto in dubbio i dati statistici, non metto in dubbio ciò che il mercato richiede. Ma forse per formare menti e non macchine al giorno d’oggi si deve andare oltre il volere del mercato, che si rincorre ormai da tanti anni con scarsi risultati.
Ricordiamoci che il valore di una facoltà non è decretato dal mercato, ma da quello che noi vorremo essere.
Non credo che un titolo come la laurea possa essere considerato "peggiore". Lo studio di qualsiasi materia porta a nuove conoscenze, sapere, conoscere e pensare sono doti basilari in qualsiasi campo lavorativo. Non esistono laure migliori o peggiori di altre.
@Fry 18 la cultura personale è una cosa.....la conoscenza accademica che offre un qualsiasi percorso universitario è tutt'altra cosa......
Conta solo 💸💸💸💸💸💸
@Fry 18
Non conta semplicemente comprare i libri di filosofia o di scienze umanistiche. Per fortuna occorre anche comprenderli e saperne disquisire con persone che siano in grado di trattarne ed eventualmente rimproverarci qualora non avessimo compreso perfettamente qualcosa.
Comunque tutti quelli del: "voglio un lavoro comodo e la laurea non mi serve per ampliare le mie conoscenze ma solo per ottenerlo" sono la rovina del mondo.
Si trovano così laureati in medicina che non hanno passione nel proprio lavoro, ingenieri che non sono in grado di costruire, insegnanti che non hanno voglia di insegnare, ecc...
Dovrebbero insegnarci a perseguire ciò che ci piace. Sbocchi lavorativi? E chissenefrega! se fai qualcosa bene e con passione probabilmente il lavoro arriverà.
Se invece a una persona serve il "pezzo di carta' per entrare a fare il 'bel lavoro' a mio modo di vedere non dovrebbe ottenere ne' uno ne l'altro.
Anzi, forse dovrebbe imparare un po' di umiltà.
@Fry 18
Ecco un atteggiamento che denota la tua ignoranza.
Infatti io non ti conosco e non ti ho aggredito per un parere diverso dal mio.
Comunque per la cronaca io ho 27 anni e ho iniziato a lavorare dopo aver finito le superiori. Ho la mia indipendenza e vivo con una compagna nella nostra casa.
Non ho mai preso un euro dai miei genitori dopo aver compiuto 18 anni.
Sono capitato in questo video proprio perche' non ho fatto l'università ma sto valutando la possibilità di iscrivermi ad una facoltà che mi interessi e non solo per avere il 'pezzo di carta' ma per ampliare le mie conoscenze perché come ti dicevo un impiego dignitoso e una mia indipendenza li ho già da tempo.
Cordiali saluti.
@Frye 18
Grazie vedro' se avrò abbastanza tempo da dedicare ad un corso universitario oppure purtroppo no...
Ti ringrazio per la delucidazione sul fatto che non sia il mio caso e purtoppo ti do ragione sulle tue considerazioni su alcuni 'giovani'.
Non mi dilungo in merito. Io credo che chiunque abbia un po di buon senso la pensi come me e te.
E comunque a mio modo di vedere un po' di 'gavetta' anche al miglior ingeniere o medico chirurgo del mondo non può far altro che bene.
Personalmente diffido di chiunque sia troppo pigro o si ritenga superiore agli altri.
Ma forse sono solo mie considerazioni e simpatie personali.
Buona vita e grazie del dialogo.
Hai fatto delle considerazioni soggettive o supportate da elementi tecnici e dati tangibili?
Da come le hai descritte non appaiono elementi a loro sfavore.
Perché dovrebbero scomparire queste tre professioni? Non potranno certo essere sostituite da macchine, calcolatori o robot. Dunque cosa le farà scomparire?
Grazie
Il problema è che si pensa che a lettere si studi per diventare insegnanti e quindi solo letteratura. Purtroppo si studia per lo più linguistica, questo cosa vuole dire? Che se prendi le tue competenze linguistiche puoi trovare un ottimo impiego nell’ambito della comunicazione digitale che mi sembra essere protagonista ai nostri tempi. Un esempio? Siri è stata progettata sì da un team di ingegneri, ma anche di linguisti e da dove escono i linguisti? Indovinate un po’ da una base triennale in lettere moderne e una specialistica in linguistica oppure in filologia se dopo si fa un master che interessi la comunicazione digitale.
Ottima osservazione, ormai si crede che con la laurea in lettere, si può solo insegnare.
Così non è, perché già con un buon master o altro, puoi avere un buon lavoro
Lettere con la specializzazione in filologia ti porta a diversi sbocchi lavorativi: giornalismo, editoria, archivistica e biblioteconomia, turismo, eventi culturali...
Non c'è solo l'insegnamento.
I linguisti escono per lo più dalla facoltà di lingue, a lettere spesso si fa poca linguistica o solo linguistica italiana
Ma poi nessuno che parla di altre strade alternative all'Uni... Come se tutti quelli di 5a volessero andare tutti a laurearsi...
Ti rispondo perché trovo di avere qualcosa da dire a riguardo e spero che la mia esperienza possa aiutarti, avendo maturato tempo addietro il dubbio che hai esposto nel tuo commento.
Ormai è da un anno intero che cerco risposte alternative all'università, non piacendomi l'idea di proseguire come i più dentro la catena di montaggio del pensiero, nel cursus honorum accademico.
Ora, per ristrettezza di tempi e mezzi e - fondamentalmente - mancanza di intraprendenza, sto valutando se cambiare corso di studi (scienze della comunicazione) o continuare Filosofia.
Ho creduto di poter lavorare dove capitava, come capitava, per sostenermi a lungo termine in autodidattica, per poi sfondare un giorno, chissà come, scrivendo (basti sapere che è la scrittura ciò che mi sta a cuore).
Tuttavia, dopo aver lavorato come cameriere per qualche mese, trovo ciò ancora più irrealistico di credere di poter studiare all'università E fare autodidattica nel mentre.
Con un diploma di liceo classico tradizionale e nessuna esperienza non sono molti i datori di lavoro disposti a prenderti, né molti i lavori che bastino a sostenersi facendo autodidattica. Ma il fatto che io non sia riuscito in questo tempo a trovare un'alternativa è anedottico, non significa dunque che non ve ne siano per nessuno.
Forse ho cercato nella direzione sbagliata, o ho deciso che ne avevo abbastanza troppo presto. Magari c'ero vicino. Probabilmente le alternative sono tante, e appena sotto la superficie del conoscibile tramite vie "ufficiali". Però io in un anno non ne ho trovate, e quel che posso consigliarti (perdonami con ciò la presunzione implicita di saperne più di te) è dunque di valutare innanzitutto sia cosa desideri davvero studiare/fare di lavoro, sia cosa ti conviene data la tua situazione strutturale (disponibilità economica eccetera). Credo siano criteri fondamentali per una ricerca simile, anche se magari ti sembrerà un consiglio banale, è l'unico di cui sia a conoscenza che valga qualcosa.
Io volevo fare una università che non esisteva se non nelle mie ingenue aspettative, e mi trovo nel concreto senza patria, costretto a prendere la via più sicura, perché il tempo stringe e le alternative sarebbero di certo peggio che proseguire gli studi. Prima di trovarti alle strette come me, poiché immagino tu abbia ancora tempo, finché sei lucido valuta attentamente le tue possibilità. Buona fortuna!
Non basta una laurea tecnico- scientifica... bisogna poi avere il coraggio di fare esperienza a breve/lungo termine all'estero. Inoltre, bisogna capire che molti lavori spariranno con l'automazione, anche un chirurgo o un ingegnere potrebbero essere a rischio...
In realtà al nord mancano molti insegnanti e i miei amici laureati in materie umanistiche lavorano tutti..
Ciao,volevo chiederti come devo fare per imparare l'inglese tramite i film,le serie tv e le canzoni, che metodi devo applicare ,come devo approcciarmi con questi strumenti e come le posso mettere in pratica ? Idem anche i libri/audiolibri/podcast e i video su youtube, da dove devo partire se sono a zero???
N.b: sono un ragazzo di 20 anni e non ho ancora deciso che strada intraprendere ma al momento sono più orientato sulle lingue e avrei anche intenzione di andare a vivere in inghilterra♡♡♡
Capisco che l'insegnamento possa non attrarre tutti i laureati in materie umanistiche, ma oltre ai tradizionali lavori nelle scuole si sta aprendo un grande spazio per l'autoimprenditorialità per quanto riguarda le agenzie di aiuto nel fare i compiti e nel seguire i ragazzi privatamente. Gli studenti con dislessia o disturbi dell'apprendimento sono sempre di più, le famiglie non sanno a chi appoggiarsi e la scuola pubblica non è all'altezza del compito. Quindi non direi che sono lauree inutili, tutto dipende da come vengono gestite.
Ma allora Marchionne e AD di Snam sono casi isolati? Per ogni ingegnere italiano la Cina o india ne piazza 10 a stesso costo
infatti Marchionne dopo aver preso la sua laurea inutile in filosofia si è reso conto di quanto fosse inutile e si è preso una laurea in giurisprudenza che negli anni 80, insieme ad Master in business administration, gli ha permesso di fare una carriera da contabile fino a diventare dirigente d'azienda. carriera che però è avvenuta in Canada e Svizzera, entrando in fiat solo a 51 anni.
Sono stata fortunata, laureata in scienze politiche, assunta a tempo indeterminato dopo il primo colloquio di lavoro
Per assurdo si fa più fatica a trovare nel settore farmaceutico, o meglio l'offerta di lavoratori in alcuni settori è talmente alta che si viene sfruttati con contratti a breve termine, tirocini o qualsiasi tipo di schifo contrattuale. Ve lo dico per esperienza da italiano all'estero, oltre a collocarmi in quel gruppo di persone che con tutto il buon impegno sono state masticate e sputate da questo sistema, visto che pur non essendo qui la terra promessa se invio un curriculum una risposta quantomeno la ricevo. Ho una laurea magistrale, un master con il massimo devi voti in campo farmaceutico, esperienza in laboratorio, eppure molte aziende italiane non si sono mai degnate di rispondere ad una candidatura spontanea. Siamo tristemente costretti a portare le nostre qualifiche altrove e talvolta molti colleghi si ritrovano costretti ad inserirsi in altre professioni distanti anni luce per poter mantenere le proprie famiglie, oppure a sottostare ad un ciclo ripetuto di contratti a breve termine, idem molti dottorandi. È un emerito schifo.
confermo! il mio più grande rimpianto è la mia laurea in giurisprudenza. fortunatamente sono riuscito a svicolare ma a 48 anni sto ancora pagando le conseguenze di una scelta errata e ho dovuto rimettermi a studiare a 40 anni
Cosa hai studiato dopo?
5 mila corsi di laurea in Italia, con il 3+2 è totale esamificio.
verissimo
Psicologia non è una laurea sociale... è una scienza
Sono uno studente di quinta liceo scientifico e sono indeciso tra giurisprudenza e psicologia.
Dico una cosa veloce: una persona non può scegliere di fare una facoltà in base a dove troverà più lavoro senza avere alcuna passione per quella materia, se no sei uno dei migliaia di studenti laureati in economia e sono sicuro che nessuno assume un laureato in econonmia o ingegneria che non ami quello che fa. Inoltre le materie umanistiche non sono più semplici, sono più facili da studiare magari, ma per avere successo e capire davvero cosa studi richiedono una sensibilità e una passione che i pecoroni di economia possono solo sognare. Se credi di avere questa passione e questa sensibilità percorri la tua strada.
Perché quelli che imparano a memoria date, nomi, opere, teorie, biografie e articoli dei codici per il solo scopo di vomitare tutto ciò davanti al professore (e alla peggio a dei futuri studenti) secondo te sono meno pecoroni?
Non è solo una questione dei corsi umanistici, ma è un problema dell'intero sistema universitario. Nella realtà il nozionismo accademico è molto molto spesso fine a sé stesso. Tante volte viene richiesto di essere talmente dettagliati e fedeli ai testi da perdere quasi completamente quel senso di flessibilità cognitiva che hai accennato. Manca una cosa molto semplice: il fatto di mettere in pratica. Senza far ciò, sta tranquillo che l'apparente sensibilità servirà davvero a poco.
Tuttavia il tuo errore, a mio parere, è un altro... il fatto che tu ti senta più incline a determinate materie non implica che chi studia delle altre sia incapace di ragionare o di provare dei sentimenti. Così rischi soltanto di apparire più chiuso e colmo di pregiudizi di quanto pensi. Se a te non piace essere pregiudicato, sii il primo a non farlo.
Ti invito a fare delle riflessioni più profonde, da bravo umanista. La sensibilità (indiscutibile) di cui hai parlato dovrebbe essere sufficiente a realizzare che se puoi scrivere un commento sotto ad un video come questo è solo grazie alla passione dei pecoroni di ingegneria e di informatica, che oltre ai nozionismi sopracitati, hanno imparato a FARE qualcosa. Allo stesso modo, se un giorno troverai un lavoro (che sia da dipendente, da libero professionista, nel pubblico o nel privato), sarà soltanto perché i pecoroni di economia hanno dato l'anima per evitare che l'attività di cui ti occuperai venisse rasa al suolo dalla crisi.
@@alphalifebncco.6383 nessuno mette in dubbio che i laureandi in facoltá scentifiche non amino quello che fanno. Semplicemente la gente cerca di sviare i fututi studenti umanistici in altre scelte perchè per loro sono studi inutili e che non porteranno a nulla. Ti faccio un esempio: il mio sogno è studiare sociologia, è una scienza che mi ha sempre affascinato e so che sarò in grado di gestirla una vokta che la studierò perchè so che mi piace. Una volta laureato in sociologia non troverò lavoro? probabile ma probabile anche di no. Ma io di sicuro non diventerò studente di medicina per poi studiare una cosa che non mi piace, non mi appassiona e che non riuscirei a fare. Dovrei studiare 6 anni una materia che non mi piace e se poi ipoteticamente dovessi riuscire a laureare con tanti sforzi dovrei anche lavorare in un ambiente che non mi piace. Quindi avrò un lavoro, avrò tanti soldi? ok stupendo, bellissimo ma 1 non succederá mai perchè anche chi ama la facoltá di medicina non riuesce neanche ad entrare figurati uno a cui non piace come può riuscire un giorno a lavorarci in quest'ambito e 2 se anche dovesse riuscirci nonostante il lavoro e la paga non sarebbe comunque soddisfatto della sua vita.
possibile saperne di piu su argomenti come economia digitale, big data, economia circolare
Dal 2018 la laurea in Psicologia rientra tra le Professioni Sanitarie, sopratutto se si parla della laurea magistrale/specialistica in Psicologia Clinica. Fortunatamente per Psicologia la situazione sta migliorando di parecchio rispetto agli anni precedenti, sopratutto dopo la pandemia.
Grazie Eugenio per la tua Interessante disamina. Ti evidenzio solo che il Padrino parte terza (il meno riuscito dei 3 film di Coppola) è del 1990 e si svolge nel periodo anni 80' (1979 per la precisione) e non anni 50' come stai dicendo. Quindi la frase del prendere la laurea va inserita in un contesto anni 80' americano dove in effetti la Laurea in Avvocatura ancora aveva valore. Dalla fine anni 90' in poi, parlo dell'Italia, la fiumana di laureati in avvocatura è sempre più aumentata andando ad inflazionare il mercato di riferimento grandissimamente. Parlo personalmente io ho 64 amici/conoscenti laureati in Legge. Di questi solo 12 lo fanno di mestiere, e non con semplicità. Anzi. Gli altri si sono riciclato in qualsiasi altra cosa, tra cui responsabili newsletter/mail di ristoranti o social media manager di aziende piccole o medie. Ciao e grazie per le tue precisissime analisi👍🏻.
Precise analisi di che?? 😂
@@matteoc3487 le tue analisi del sangue no? 😂
Si ma se anche siamo i penultimi in Europa per numero di laureati a cosa serve studiare se poi non trovi lavoro oppure vai a fare una cosa completamente diversa?
Io mi vorrei laureare in sicurezza sul luogo del lavoro, questo video è stato molto demoralizzante...
Io ho conseguito una laurea in scienze della prostituzione e lavoro tantissimo.
Fai la ruffiana? Scherzo, eh, non ti arrabbiare!
Avrei bisogno di un preventivo :D
E dove hai studiato? Presso la University of the Red Light District?...
la serietà iniziale della frase e il finale sbalorditivo mi ha fatto ridere
hai conseguita la specialistica?
Io ho fatto Economia aziendale e sconsiglio a tutti di scegliere questo corso di laurea (tranne se si vuole diventare commercialisti seguendo un percorso ad hoc). Decisamente superiori per gli amanti del management sono: scienze statistiche, Ingegneria gestionale... Su Giurisprudenza non sono d'accordo nel considerarla una laurea non rilevante, ma si deve studiare tanto: ho saputo che fanno esami all'acqua di rose, molto facili da superare e come dicono i prof tanti studenti arrivano alla laurea con una preparazione traballante. Penso che una laurea in italiano valga pochissimo, e le lauree in inglese delle università italiane servono soprattutto come esercizio per i professori, mentre gli studenti farebbero bene a cercare la qualità in paesi anglofoni.
Per giurisprudenza credo che la "difficoltà" cambi molto da università a università e dai singoli professori... per es. giurisprudenza come la fanno a Bologna o Padova o Pavia è diverso da altre parti... l'esame per la stessa materia lo puoi fare "all'acqua di rose" oppure lo puoi fare difficilissimo... dipende dal professore. Per es. per diritto civile so che in alcune università lo fanno per "moduli", cioè a pezzi, con dei piccoli test a crocette durante le lezioni da studiare volta per volta (come a scuola) e poi all'esame orale portano solo un pezzetto del libro... altri fanno studiare solo metà manuale di diritto civile, perchè l'altra metà la considerano una ripetizione di diritto privato che è simile... altri ancora invece fanno studiare tutto il manuale per intero (800/900 pagine) e in più ci aggiungono altre 250 pagine di sentenze da riassumere e studiare, per essere aggiornati con gli orientamenti della giurisprudenza più recente
@@sercepparello9635 si infatti in certe parti facile in altre tipo Padova fanno impazzire le persone. ..
Per management cosa consigli oltre scienze statistiche ed ingegneria gestionale? Economia e Commercio è superiore ad Economia Aziendale?
@@giampaolomartinelli6490 se guardi all'unibo ti consiglio la triennale in Management e marketing, che fa mia sorella. Lì studiano il vero management! Poi potrai fare Direzione aziendale o corsi simili. Non tutti i corsi di laurea sono uguali. Sei interessato all'unibo? Ci sono anche corsi in lingua inglese in area economico-aziendale... anche quelli possono dare una marcia in più sul lavoro
Sono laureando in Giurisprudenza all'università di Sassari... Confermo l'esistenza degli esami "all'acqua di rose" ma gli esami mattone sono difficili quasi ovunque, qua diversi fuoricorso provano a superare procedura penale anche 4 volte, diritto privato non ne parliamo. Io personalmente finisco e me ne scappo all'estero per un master, l'erasmus mi ha aperto gli occhi
Ma queste sono le peggiori lauree in Italia oppure in generale? (Perfavore aiutatemi devo fare una scelta)
Ti consiglio: ingegneria informatica
Hai sputato fatti, complimenti
Credo che se si scegliesse di conseguire una delle lauree da te citate bisognerebbe essere molto creativi poi nell’inventarsi un lavoro per ottenere qualcosa, ad esempio aprendo un canale CZcams (è l’unica cosa che mi viene in mente). Sennò trovare un lavoro dipendente in quei campi è pressapoco impossibile. Ottimo video Eugenio!
Infatti concordo, servirebbe un mare di creatività diffusa fin dalle superiori, perché ormai ciò un cui ti laurei è nel 90 per cento dei casi diverso da ciò che si fa dopo!
Ci sta che ognuno voglia trovare un buon impiego, comodo e con una buona retribuzione.
Ma ognuno dev'essere libero di scegliere quello che gli interessa.
Diversamente si finisce a svoglere per una vita intera un lavoro che non ci interessa affatto e al quale non siamo interessati. Ed è qualcosa di terribile. Non lo auguro a nessuno
Esattamente un anno fa avevo terminato il percorso di laurea triennale in Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale dell'Università di Verona. Io sono contento di aver conseguito quella laurea per vari motivi. Primo sentivo che faceva per me e poi univa armoniosamente discipline linguistiche e letterarie con quelle economico-giuridiche. Ad esempio avevo studiato Storia del turismo e in questo corso avevo avuto occasione di conoscere gli aspetti della domanda e dell'offerta turistica nelle varie epoche storiche e credo che per me sia qualcosa di utile nel caso in cui si abbia intenzione di raggiungere ruoli con un certo potere decisionale.
Cambiando argomento, un motivo per cui non ho attualmente lavoro (che non centra con la laurea) è il fatto che il turismo è stato distrutto dalla pandemia di Covid-19.
Ciao Lorenzo! Anche io sto per iscrivermi a questa facoltà...secondo te è possibile trovare lavoro?
Hai pensato di continuare con la magistrale? Perché so che si potrebbe fare la magistrale in marketing e gestione delle imprese(area economica) ma solo facendo esami aggiuntivi, raggiungendo almeno 36 CFU. Poi so che con la triennale si può trovare lavoro in aziende che fanno import export con l'estero o anche nazionale. Ma è importante anche specializzarsi per arrivare a coprire un ruolo di maggior responsabilità e ben retribuito anche. Aspetto ina risposta. Ciao
posso chiederti quali lingue hai studiato?
Quest video mi Mette solo ansia e terrore non altro
Per le superiori quali sono i diplomi peggiori? Scommetto Classico, Artistisco, Scientifico, Ragioniere, Geometra, Magistrali.
ragioniere... mi ha fatto sempre ridere questo termine
Dipende se si ha l'intenzione di proseguire con gli studi. In questo caso il classico e li scientifico hanno senso
@@andymclanza io ho finito il classico quest'anno e vado a studiare scienze biotecnologiche alla Federico ii. Il classico non è solo per umanisti
Chissà perché per queste facoltà non introducono il numero chiuso ?
Perché così si fanno un sacco di soldi
@Fry 18 Si è facile parlare, ma fate prendere ingegneria ad un appassionato di letteratura ed avrete uno studente frustrato fuori corso che comunque non avrà molte più speranze occupazionali
Per psicologia c'è eccome
@@thefaberschannel124 TI AMO
@@VDirn anch'io
E' giustissimo, prima di scegliere l'università, valutare le opportunità
offerte dal mercato del lavoro. Però il discorso deve essere allargato,
al primo posto bisognerebbe mettere gli interessi e le attitudini personali.
E' meglio essere un buon latinista che un cattivo ingegnere.
Chi studia con entusiasmo materie che gli piacciono e per cui è portato
si laurea con un voto alto e con buone competenze, così ha maggiori probabilità
di trovare una giusta sistemazione; non così per chi studia controvoglia cose
che non gli interessano solo perché gli hanno detto che quel titolo
"serve per trovare un lavoro"; rischia di arenarsi durante il percorso
o di scoprire amaramente che una laurea con voti bassi e scarse competenze
può servire a poco e fare anche danni (ingegneri che progettano ponti
che crollano, medici che segano la gamba sbagliata, ecc.).
Poi l'umanità ha bisogno di esperti in tutti i campi del sapere,
non solo di STEMisti.
Con riferimento alla laurea in giurisprudenza, non è detto che si debba diventare
per forza avvocati. Ci sono anche i concorsi per magistratura, notariato
e pubblica amministrazione.
Si può diventare consulenti in materia di diritto tributario, bancario,
del lavoro, della previdenza sociale, dei brevetti e altro ancora.
Gli amministratori di condominio devono avere competenze giuridiche forti.
C'è bisogno di esperti in contrattualistica internazionale, data la globalizzazione.
Conoscendo bene una lingua straniera, si può diventare traduttori legali;
ancora meglio se la lingua è "esotica" e usata da grandi potenze economiche
(ad es., cinese o giapponese).
Anche il diritto doganale offre interessanti prospettive, ci si può iscrivere
all'albo degli spedizionieri ed esercitare la professione (possono farlo anche
i diplomati o i laureati non in giurisprudenza, però molte materie d'esame
sono giuridiche).
Acquisire le specialità suddette non è semplice, per difficoltà e mole di informazioni
non hanno niente da invidiare alle più celebrate discipline ingegneristiche ed economiche.
E' anche dubbio che si possa definire "umanistica" la facoltà di giurisprudenza,
se si intende con tale espressione un posto dove si imparano nozioni
che non hanno a che fare con la matematica.
Quest'ultima si trova in molti contratti finanziari, bancari e assicurativi,
nelle operazioni societarie, nel calcolo di pensioni, eredità, risarcimenti danni,
interessi e imposte, nei vari sistemi elettorali, nell'informatica giuridica, ecc.
I non addetti spesso hanno una falsa immagine del giurista, che viene visto
come un personaggio che impara a memoria qualche articolo di codice,
cita motti incomprensibili in latino, al fine di trovare cavilli
per imbrogliare il prossimo.
In realtà il giurista è colui che conosce la storia e la logica delle norme giuridiche,
gli interessi coinvolti nei rapporti umani, dove andare a cercare le regole
e come interpretarle, le conseguenze pratiche (personali, sociali ed economiche)
delle diverse opinioni dottrinarie e giurisprudenziali. E per fare questo
sono necessarie facoltà di analisi e riflessione non inferiori a quelle di chi studia
le "scienze esatte".
Il segreto per valorizzare la laurea in giurisprudenza è quello di scegliere
fin dal primo anno in quale campo specializzarsi, dopodiché condurre uno studio
personalizzato che superi - e di molto - gli insegnamenti standard dell'università
(che vanno comunque saputi bene).
Anche così potrebbero esserci difficoltà, però mi sembra ingiusto stroncare
in partenza chi si sente attratto da leggi, codici e sentenze, solo in base
a presunti e variabili "ce lo chiede il mercato".
Qualunque percorso universitario si scelga è importante viverlo con entusiasmo
e determinazione, non come un parcheggio post-scolastico in cui barcamenarsi
in attesa che piova dal "mercato" qualche occasione.
Altrimenti è meglio sfruttare il diploma di scuola superiore e/o imparare
un lavoro manuale artigianale qualificato. Nonostante i prodigi dell'informatica,
non credo che i buoni artigiani siano sostituibili con robot (e spesso guadagnano
anche più di certi laureati).
Vedendo ministre che si susseguono con la terza media presa a stento penso che studiare sia inutile in itaglia, meglio far carriera nella cgil, magari arrivi in parlamento e ti sistemi.
Si, itaglia. Non siamo degni di chiamarci Italia.
Beh avere una laurea in lingue difficili di paesi ricchi può avere un senso per poi immigrare. Tutte le facoltà umanistitiche non sono per forza più semplici di quelle scientifiche, lo studio del Giapponese ad esempio, o di altre lingue asiatiche non è per nulla semplice. Per esperienza personale posso dire che il tedesco mi ha fatto sudare abbastanza. Ora vivo in Germania, non ho ancora trovato un gran lavoro, ma guadagno cifre che in Italia ci si sogna e credo troverò qualcosa di meglio in futuro. Tutto grazie alla conoscenza del tedesco. Comunque, il problema delle facoltà umanistiche è che sono scollegate dal mercato del lavoro. Ed è tragico che milioni di ragazzi vi si iscrivano.
Amos Mattia Vergani ...stai scherzando, vero?
É solo questione di tempo, le traduzioni in tutte le lingue avverranno in modo simultaneo attraverso dispositivi tecnologici indossabili.
Non é questione di difficoltá, pensando magari a quelle che posso essere le problematiche legate al punto di vista interpretativo.
Tutto é altamente catalogabile e riproducibile, d’altra parte una lingua altro non é che codice convenuto fra piú persone, rispetta regole ben precise, terreno di gioco ideale per la parametrizzazione, per l’inscatolamento in software.
Serve solo potenza di calcolo portabile, poi il gioco é fatto, solo questione di tempo.
Laurea in lingue proprio zero.
Anche io vorrei lavorare con il tedesco. Comunque che ne pensate di una laurea in lingue e culture per il commercio internazionale?
@@TedMarciano si , succederà come le macchine volanti, quindi tra 50 o 100 anni.
Peccato che L'UMANITÀ abbia ANCHE bisogno di gente portata per le materie umanistiche (perché sì, bisogna esserci portati). Quelle poche persone che sono portate sia per le arti che per le scienze si chiamano genii, non ingegneri. Non si chiamerebbe UMANITÀ se avessimo bisogno solo di chi progetta macchine.
Ed è un vero peccato poi che molti ingegneri vengono sfruttati e sottopagati nonostante tutti gli anni di studio fatti in questa unica vera fabbrica di fuga di cervelli e superficialità che è l'italia, questo per quelli che pensano che sia tutto rose fiori per gli ingegneri. Ora poi che praticamente si sceglie solo ingegneria la concorrenza è ai massimi storici, e credo che non sia semplice o quanto meno garantito nemmeno per loro trovare un buon impiego che li lasci tempo libero da dedicare alla propria vita personale. Non capisco ancora questo bisogno di alcune persone che hanno scelto strade scientifiche di demolire a tutti i costi chi ha una mente umanistica. Se le giudicate così inferiori pensate a voi e godetevi il vostro stipendio garantito, no?
Laureato nei tempi giusti in giurisprudenza nel 2013, facoltà che ho odiato e studiato solo per compiacere terzi e ora sono 8 anni che lavoro come cameriere. Dopo la laurea non ho trovato uno straccio di lavoro inerente ai miei studi, neppure nel settore HR nonostante il master.
Grazie per aver detto finalmente le cose come stanno❤
Ti auguro di avere fortuna, anche dopo tanti anni non si sa mai. Abbiamo avuto un destino simile, per certi versi, io e te.
A te non serve la laurea per lavorare ma la conoscenza. Hai solo il pezzo di carta e rancore. Quante cose potresti iniziare a fare invece, se ti aprissi mentalmente!
Quindi, secondo questa classifica, dobbiamo tutti diventare economisti o ingegneri solo per guadagnare di più, andando contro i nostri interessi? È un ragionamento davvero superficiale. Del resto, si sa che le menti pratiche non si distinguono per la capacità di approfondimento. Inoltre, si informi. In Italia scienze politiche e relazioni internazionali sono l’ultima ruota del carro, ma vada a leggersi le statistiche (che tanto le piacciono) degli altri Paesi. Ho vissuto in Francia e lì la Grande École di Sciences Po è l’università più rinomata in assoluto, per dire.
Immagino che sia un ragionamento mirato a guardare lo sviluppo del paese. Ma è vero ciò che dici tu, se una cosa non piace c'è poco da fare. Secondo me alle medie e alle elementari non si fa un percorso di interessamento adeguato.
@@benedettasgarbi È vero che al momento certi corsi non hanno grandi sbocchi lavorativi, ma la soluzione dev’essere migliorarli e renderli più moderni, non eliminarli. Ciò che funziona in Cina o in Germania non funziona allo stesso modo in Italia che, tra l’altro, è conosciuta nel mondo per le sue bellezze artistiche, paesaggistiche e culturali. Il ragionamento è superficiale proprio perché si basa solo sullo sviluppo economico del Paese, senza tenere in considerazione che noi non siamo macchine da omologare. Le doti di ognuno vanno identificate e valorizzate, in modo da sfruttarle al meglio nella società. Basti pensare che fino a qualche secolo fa le arti e l’approfondimento culturale erano fondamentali e hanno reso grande l’Europa. Purtroppo, ormai nel mondo del lavoro contano molto di più le competenze che le conoscenze, la classe dirigente sarà veloce, pratica e capace a risolvere problemi, però il livello culturale si abbasserà notevolmente. P.S. Per la cronaca, i miei genitori sono manager, mio fratello studia ingegneria, io sto frequentando l’ultimo anno di liceo classico e sto prendendo decisioni per il mio futuro, andrò a studiare all’estero e per fortuna i miei mi sostengono e mi incoraggiano, ma è davvero frustrante sentire che c’è chi pensa che tutti debbano fare le stesse 3 facoltà in croce.
@@saram.2736 Hai ragione su tutto. Aggiungo anche che tante menti brillanti che si laureano da noi sono costrette ad andarsene da qui perché sottopagate e sfruttate come un lavoratore qualsiasi. Penso quindi che il problema sia il mondo del lavoro in sè, non chi si laurea in cosa.
In ogni caso, spero tu abbia un futuro roseo e tranquillo, sei molto fortunata.
@@benedettasgarbi Progresso economico≠più benessere. Il Giappone sta benissimo economicamente, ma è anche tra i paesi con più alto tasso di suicidi.
@@bananaboy3053 è vero, giusta osservazione
Ma se hanno chiuso tutto, in cosa ti vuoi laureare più?
Eugenio, gli studenti lavoratori in Italia sono penalizzati. Ai colloqui spesso sei tagliato fuori anche se ti mancano solo pochi esami alla laurea. Spesso ti dicono "torni quando si è laureato" e magari tu stai cercando di fare esperienza in azienda (e guadagnare qualcosina prima di laurearti). Per il resto, pienamente concorde.
Dici che in psicologia non troverò mai lavoro?
@@enearox1687 trovi senza problemi qui in Lombardia. nell'ambito risorse umane, organizzazione eventi.. non andare fuori corso, ai colloqui potrebbero fartelo pesare
@@emabraita4708 io però sono di Roma... speriamo bene 🤞... oh se no male che va torno a fare il cassiere in qualche supermercato come facevo prima, però non voglio arrendermi ora
@@enearox1687 dipende, dopo psicologia ti devi specializzare ad esempio in risorse umane. Dove abito io (Milano) gli psicologi li prendono in questo ambito, poi esiste la libera professione. Se ti piace psicologia ti devi iscrivere e non rinunciare in partenza, anche se c'è poco lavoro. La vita è una sola, non sprecarla a fare quello che ti dicono gli altri.
Non sono minimamente d’accordo con questa tesi, anche se sostenuta da alcune statistiche che poi cambiano di continuo. Ad esempio, facciamo caso che l’aumento della tecnologia e dell’utilizzo dei social network sta aumentando il ricorso a terapie psicologiche. Tutto ha un senso. Anche un laurea in psicologia.
Gentile sig. Eugenio Benetazzo, ho seguito i punti cardine del suo video. Ha spiegato bene e nel dettaglio le varie facoltà. Secondo la mia opinione non esistono delle lauree peggiori o migliori. Esistono semplicemente delle lauree che permettono di accedere più rapidamente alle professioni. Il posto di lavoro al giorno d’oggi te lo devi guadagnare oppure sudare. Ritengo abbastanza vacue le sue supposizioni riguardo alle facoltà descritte. Esistono numerosi dati che confermano che gli studenti delle suddette facoltà non solo lavorano ma hanno anche raggiunto una buona competenza professionale. Infine, esistono numerosi personaggi pubblici che hanno conseguito la laurea in una determinata disciplina ma hanno lavorato completamente in un altro settore. Spero di aver espresso al meglio il mio pensiero
Giurispudenza in Italia è un’ottima laurea, perchè ti dà le basi per vincere i concorsi pubblici e stare apposto tutta la vita.
Il Padrino parte III è ambientato negli anni 90 comunque
Perché una laurea in comunicazione dovrebbe essere inutile in futuro? Proprio in un periodo come questo in cui si sta puntando sempre più al digitale, lavori come Social media Manager, Digital Marketer saranno più che richiesti dalle aziende
Il problema di questa laurea è che è quella scelta dalla maggioranza delle persone che hanno bisogno di un titolo per concorsi o perché non hanno nulla di meglio da scegliere. In realtà ha tante potenzialità e tanti lavori sconosciuti che a momenti non sa nemmeno un laureando, perché è troppo teorico e poco pratico. Purtroppo in Italia non è un settore di nicchia, di più.
Infatti parecchi laureati di cui hai parlato ora "lavorano" nelle comunità di richiedenti asilo. Anche per questo motivo negli anni passati facevano tante proteste e sfilate per avere più e più sbarchi....non per spirito di solidarietà ma per infilarsi nella gestione della cosiddetta "integrazione"
Pur essendo pienamente d’accordo con i contenuti del video, mi viene difficile immaginare un commento più del cazzo del tuo
@@Ludwigo76 perchè non è vero? Lol
enrico di iorio mettere in relazione dati di disoccupazione legati alle facoltà seguite rispetto a temi di natura politica e sociale non ha alcun senso.
Concordo, ultimamente ci sono anche i "NAVIGATOR", un altro simbolo di efficienza del governo.
@@piergiorgiopassera3976 Tutta gente con posto di lavoro garantito a vita, tanto paga pantalone!
Finitela con questi concetti da bacchettoni tipici degli anni 80..se uno è bravo davvero puó fare successo con qualsiasi titolo.
Tanto in Italia prenderete da ingegneri dai 1200 ai 1500 euro netti...forse si arriva ai 1800 per anzianità.
Infatti, io ( con un successivo master dopo la quinquennale) "costretto" a rimanere p.iva altrimenti per davvero da dipendente prenderei quei soldi li dopo anni e anni, perfettamente ragione
@@caporetto90 E ti va ancora bene se hai il contratto altrimenti spesso siete tutti con P.Iva!
un mio amico prende 1400 netti, ma lavora part-time, conosco altri che full time arrivano a 2500 (stipendi più bassi degli ingegneri informatici del resto d'europa, ma più accettabili). Però entrambe queste persone che conosco sono al Nord-Italia e si sono laureati col massimo. Da Roma in giù forse neanche lavoro si trova e se si trovano immagino che vi siano gli stipendi che hai citato
@@Antonio231095 non si scappa dai contratti nazionali, percui non credo ai 2.5kEuro/mese full time. Quelli li puoi prendere come interinale ma a Montecarlo anzi il doppio se sei veramente bravo.
@@Antonio231095 non credo proprio 2500, ma magari è possibile in centro a Milano, ma solo li. In Italia gli stipendi sono anche “geografici” purtroppo
Soliti luoghi comuni, poi trovi professori di filosofia che guadagnano piu' dell'ingegnere....Vabbè sorbiamoci pure questa
Dipende. Se si vuole impostare il proprio percorso professionale come dipendente anche le lauree che oggi sono richieste nel mondo del lavoro domani, in un'economia in continua evoluzione, non potrebbero esserlo più. L'errore è proprio questo: Andare all'Università per poi sperare di trovare un buon posto di LAVORO DIPENDENTE. Il ragionamento deve essere opposto: Andare all'Università per poi creare qualcosa in autonomia. Con quest'ultima impostazione mentale la disoccupazione è quasi impossibile
Dr. Mario bravo esattamente! Inoltre con questa impostazione anche lauree come giurisprudenza psicologia o presunte non apprezzate dal mercato tornerebbero ad avere una giustificazione.
@@blackking7111 Infatti. Chi fa da se, inoltre, lavora anche con la quinta elementare se sa fare qualcosa
In Italia mancano docenti di latino e greco, tanti, forse troppi. Dunque, per quale motivo una persona che si laurea in Lettere Classiche (ad., esempio) può definirsi disoccupata?
A parte che come già detto in altri commenti il contenuto è molto labile, non tiene in considerazione poi che volendo gli studenti in area sociale possono integrare con capacità IT in svariato modo,costruendo magari qualcosa di nuovo.
Eccomi: sono perito informatico, laureato triennale in scienze della comunicazione e infine ho fatto un master in user experience design.
Oggi lavoro in una software house e ne sono contento proprio perché è un ambiente molto creativo.
Secondo me competenze digitali e informatiche sono imprescindibili nella vita di tutti i giorni e pertanto lo sono e saranno sempre di più anche in ambito lavorativo.
La dicotomia tecnico=lavoro assicurato e umanista=disoccupazione a vita è un esempio lampante di pensiero determinista già ampiamente trattato e confutato nei saggi in materia di determinismo tecnologico e tecnocrazia.
Il signore del video lo saprebbe se solo avesse mai aperto un libro di sociologia.
A questo punto di solito i tecnologi entusiasti rispondono con 1 sola parola per ribattere: STEM...punto.
aggiungi dietistica
mi piacerebbe un sacco iscrivermi alla facoltà di Storia, non so se mi convenga ancora... qualche parere?🥺
Puoi studiare a titolo personale la storia, senza bisogno di andfare all'università ... come faccio io.
Ma non lo stare ad ascoltare, ma fai quel che ti pare. Anche perché se vai a fare ingegneria e non ti piace esci con un voto basso e ciò che lui non ti dice è che le aziende richiedono una soglia minima. Mia madre, ingegnere chimico, è stata assunta in blocco di assunzione che richiedeva una soglia minima del 110
@@eugeniobenetazzo E i risultati sono davanti agli occhi di tutti
Qualsiasi facoltà decidiate di seguire, non fatelo a Bari, quantomeno vi sconsiglio Medicina.
che ne pensa di scienze ambientali?
In Italia é inutile studiare, specie se si ha un parente che ti aiuta...
Parenti e/o amici. Quando la multinazionale in cui lavoravo ha chiuso, chi ha trovato subito lavoro sono stati chi aveva amici qua e là. E hanno anche un buon stipendio.
amodio de cicco ...non é che é inutile studiare, é inutile studiare tutti.
Anni fa intraprendeva il percorso degli studi solo chi aveva buona propensione allo studio e alle attivitá intellettuali.
Ora studiano tutti !
Non so nemmeno se c’é un numero sufficiente di amici e parenti in giro per collocare tutti !
Perché anche la laurea in psicologia? Credo che in futuro ne avremo bisogno considerati i problemi sociali che continuano ad aumentare...
Patrizia Dissegna ...se i problemi sociali dovessero continuare ad aumentare, piú che di una laurea in psicologia ci sarebbe da tornare ad investire nei metalli, primo su tutti il piombo.
@@TedMarcianoUna soluzione drastica, ma non utile nel lungo termine. Se vuoi che la società continui a camminare con i piedi propri, va curata e messa in moto
Oggi la laurea in lettere è molto utile se vuoi occuparti di copywriting o di comunicazione, sull'essere sottopagati e freelance ti dò ragione, sull'essere semplici mi sembra un pregiudizio di chi non ha scelto questo settore. In generale penso che oggi una laurea umanistica paghi molto di più di 10 anni fa anche in termini economici perché il mondo del cosiddetto storytelling si è enormemente sviluppato 😃 è vero forse bisogna fare ulteriori corsi rispetto all'università per imparare un mestiere ma converrai con me che fare un corso di scrittura creativa senza avere delle basi che ti permettano di sviluppare delle idee, dei personaggi, pescando anche nel repertorio storico e culturale, è piuttosto faticoso. 😃
Allora mi faccia capire una cosa, la persona che non ha predisposizione, passione o talento per tutto ciò che sia scientifico, informatico tecnologico, e tutte ste cose qua , dovrebbe suicidarsi direttamente no? Tanto voglio dire non troveranno mai lavoro, faranno la fame è una vita da falliti😂. Giustamente facciamo tutti gli ingegneri, costruiamo una società di tecnici, tanto poi chi regola la vita di questi tecnici non servono, chi educa i figli dei tecnici non servono, chi fa indagini di mercato conoscendo dati e tendenze sociologiche non serve. Mi spiace dirlo ma questa è un’analisi altamente superficiale, poi credo sia lapalissiano( ammesso che i tecnici sappiano cosa voglia dire) che al mondo d’oggi occorrano dei requisiti tecnici,ma ciò non autorizza a demonizzare tutto ciò che sia diverso da questo.
Della laurea il digital marketing ne hai sentito parlare?
Basta che non sia l'ennesimo diploma universitario per dare la cattedra a qualcuno !
Come dovrei dedurlo?
Eugenio mi leggi nel pensiero, sei Avanti...bravo, hai ragione nelle lauree tecnico scientifiche bisogna studiare, non che nelle altre non si studia, ma lo sforzo è maggiore rispetto alle facoltà umanistiche..
ok ma io non vorrei mai e poi mai fare l'ingegnere nella mia vita. non mi interesserebbe minimamente. idem il medico.
Oddio, con tutto il rispetto per le discipline scientifiche, anche alcuni corsi di laurea umanistici, ad esempio lettere classiche, non sono mica una passeggiata.
Io ho studiato filosofia dopo il liceo classico. Tre mie amiche, tutte bravissime, si erano iscritte a lettere classiche ma poi hanno rinunciato, cambiando facolta' dopo uno o due anni. Troppo difficile e pesante, dicevano.
Ma ti parlo di quasi 25 anni fa. Vivendo all'estero da 17-18 anni, non so come sia la situazione oggi in Italia.
Vieni a tradurre greco e poi mi sai dire
@@lecodallesteppe4008 no niente contro le materie umanistiche, ti faccio io miei complimenti per le tue traduzioni
@@lecodallesteppe4008 lascia stare. Ignorano
Invece che ne pensi di scienze motorie?
Quindi anche la laurea in servizio sociale L39 ? Secondo lei non serve a livello lavorativo, un consiglio. Grazie
È miope impostare un discorso in questi termini.
Ciò che è sicuro è che un laureato trova lavoro in percentuali enormemente superiori rispetto a un non laureato.
È vero, i percorsi universitari indicati come "meno competitivi" in questo servizio, richiedono più tempo, ma alla fine il lavoro viene trovato.
Un laureato in filosofia, in sociologia, in psicologia o in altre discipline umanistiche, se dopo la laurea, o contemporaneamente al suo percorso di studi, potenzia anche le sue competenze digitali e tecnologiche può risultare sul mercato del lavoro anche più competitivo rispetto ad un laureato, ad esempio, in economia o in altre discipline più tecniche (a parte il fatto che anche l'economia è una scienza sociale).
Insomma le cose non stanno esattamente in questi termini. E poi non si può certo costringere qualcuno ad intraprendere un percorso che non gli interessi, o per il quale non sia portato. Penso ad esempio ad ingegneria.
Semmai andrebbero valorizzati corsi come matematica, fisica, chimica, che sono in perenne penuria di iscritti, e che però danno immediate possibilità di occupazione.
Cosa ne pensate di scienze motorie?
STEM .... queste sonole lauree che servono
La 3
Eugenio, hai "ragione" nella tua analisi, che è da bravo analista finanziario/investitore di professione troppo pratica. l'analisi deficia secondo me di uno spettro più ampio. Ovvero lo stato Italiano che è unico (abbiamo insegnato la musica al mondo per 400 anni, arte e cultura --SECOLARIZZATA-- seconde a nessuno) dovrebbe mettere in testa cultura, turismo e commercio/manifattura (se ci pens benei sono tutte e tre collegate). Le lauree che hai nominato dovrebbero infatti essere in totale controtendenza col resto del mondo/mercato le prime in assoluto da favorire. Specie le scienze umanistiche, dovrebbe esserci un mercato titanico per assorbire tali laureati, ma non c'è!
È quello l'assurdo Dell Italia, che laureati in musica arte restauro turismo ecc facciano la fame, davvero assurdo in Italia che ha metà arte del mondo e una varietà paesaggistica unica
Se uno sa fare impresa può avere qualsiasi laurea, pochi cazzi
Bravo.. utile per molti genitori e ragazzi.. non credo però che serva avere il 50% di laureati..il panettiere e il muratore chi lo fa poi? Ahah
Pietro Dirutigliano ..diciamo che si puó anche studiare, perché non posso escludere di trovarmi davanti in bottega il salumiere avvocato o in casa il muratore psicologo.
Il dato di fatto é che per comprare un etto di crudo non debba sorbirmi un’arringa e per rifare lo zoccolo in marmo delle scale non debba andare in analisi.
Si ma questi lavori manuali verranno presto sostituiti dalle macchine
sarebbe peggio cercare di conseguirle in Bulgaria dovendo affrontare anche l'ostacolo del cirillico...
Vero, certo che secondo me, un ragazzo che riesce con profitto al liceo classico, in italia, ha una marcia in più in qualsiasi università, anche prettamente tecnica.
Vero, può vantare conoscenze di greco e latino nonchè di filosofia, apprezzatissime nelle multinazionali di tutto il mondo
@@Davide1709 non si tratta di conoscenze, che può irridere solo chi non c'è le ha, ma di competenze metodi e capacità critiche acquisite spendibili in ogni contesto teorico o pratico che sia. Poi se sei uno scemo ignorante... Meglio intelligente e colto... Ma in alternativa... Stupido ma acculturato, sempre meglio
Greco e ancor più latino, mai capito il senso del loro inutile insegnamento...
Non sono d'accordo al secondo posto và messa ingegneria civile o edile.
Beh, non voglio dar contro a nessuno, però facoltà come Lettere o Giurisprudenza non sono proprio una passeggiata eh...
Mah, scusate ma questo video mi sembra una raccolta di luoghi comuni. Sono laureata in lettere, lavoro in biblioteca da anni, scrivo ho (e pubblico) e ho un paio di progetti con dei privati. Il mio compagno è laureato in ingegneria, con specializzazioni post laurea. Ha lavorato all'estero, in Italia vende assicurazioni...faceva colloqui per essere assunto e veniva giudicato da gente laureata in filosofia.
Beh logico che in Italia preferiscano tenere le persone in idiozia. Senza la mia bella laurea umanistica non avrei mai capito ed analizzato il mondo e sfido qualsiasi genio della tecnica a passare gli esami di matematica per economisti,statistica ed economia che facevamo noi. Ai genitori io consiglio di non buttare i soldi in una laurea italiana e non far perdere tempo inutile ai figli in gamba che vogliono studiare perché poi si troverebbero a lavorare immersi in una caterba stressante di idioti raccomandati lavorando malissimo e non andando mai da nessuna parte.
Alle lauree umanistiche fanno matematica?!
@@florixc certo scienze politiche indirizzo economico quasi tutti gli esami che fai ad economia
@@LevisAlessandra scienze politiche dovrebbe essere una via di mezzo tra economia e giurisprudenza, non mi sembra una laurea umanistica...
@@florixc sono laureata in Scienze Politiche e si confermo non è propriamente una laurea umanistica...
Le peggiori lauree in Italia sono quasi tutte, perché non si ha minimamente idea di cosa significhi formarsi. Con qualsiasi l'aurea si potrebbe intraprendere una carriera lavorativa. Anche con un diploma si potrebbe trovare lavoro ma gli italiani non sono un popolo normale. Imparate l'empatia, intraprendenza, emancipazione, spontaneità ed elasticità.
Easy e quick money, questo è il solo fine, purtroppo in Italia.
Non entro in merito alla tua competenza in fatto di economia, ma sicuramente sono in grado di confutare quasi tutte le affermazioni che hai fatto.
1) le lauree sono 3+2 anni altre 6 come medicina. Quindi se non sai informati.
2) per fare il panettiere non è necessario essere laureato in informatica o ingegneria.
3) non ho mai sentito che le aziende italiane richiedano lauree dei paesi dell'est europeo.
4) le lauree umanistiche sono fondamentali per la società e molto più richieste di quelle in economia.(vedi concorso insegnanti) Fare economia oggi è come prendersi il biglietto per disoccupalandia.
Le lauree in psicologia saranno fondamentali per preparare molte professionalità del futuro legate al social.
Quindi Benettazzo per evitare di screditare alcuni percorsi che invece potrebbero essere fondamentali per la formazione di giovani studenti entra in merito al concetto di long life learning. Rifletti su questo: oggi non si prende una laurea e automaticamente si ottiene il lavoro.
Vorrei capire il senso di questo commento: 1) chissene .. 2) negli altri paesi non ci sono i panettieri? 3) siamo dietro a chiunque non solo ai paesi dell'est 4) in base a quali numeri lo dici? Lauree in psicologia serviranno nel futuro? Ma anche questo lo immagini o c'è qualche evidenza?
Mi spiace ma il tuo commento nom regge contro il suo discorso. Fattene una ragione, le cose non stanno come dici tu.
Non so dove vivi. Le statistiche dicono che economia e ingegneria danno più chance
visione completamente distorta.. da Psicologo dissento completamente.. piu del 95% dei laureati in psicologia non potranno mai lavorare in questo ambito..
Ahahaha mai sentite così tante puttanate assieme. I concorsi hanno tanti concorrenti perché c'e' ancora la bellissima mentalità dei 'posti fissi'
"fabbriche di disoccupati" è poco carino, direi abbastanza offensivo :)
Caro Eugenio, con giurisprudenza non sei costretto a fare solo ed esclusivamente l'avvocato, con questa laurea ti si aprono una marea di strade e non sto parlando di magistrati o notai ma c'è molto altro ancora. Informati.
Troppo tardi ...
Mi dispiace però mi hai fatto ridere 🤣🤣🤣🤣😂😂👍 grazie
@@marcocirillo20 non ti preoccupare, grazie al cielo me la cavo ancora. Fortunatamente sono nato al nord, bello, alto e da una famiglia ok. Questi fattori aiutano molto nel lavoro come nella vita.
io sono elettricista con diploma di stato...ho sempre lavorato
Se sei capace di lavorare, in ambito tecnico, trovi. Anche senza tanti aiuti/aiutini. Almeno, al nord è così. Quando ha chiuso la multinazionale dove lavoravo, un ingegnere cinese è arrivato per valutare i macchinari che avrebbe poi comprato.Trattasi di frese ,torni , rettifiche . Ha comunque chiesto se c'era gente disposta a andare in Cina, spesando e pagando bene. E' chiaro che cercava operai finiti, competenti, che da un disegno ti tiravano fuori un pezzo.
Prova a chiedere all'ingegnere cinese cosa offrirebbe ad un navigator, quello messo dai 5 stelle per trovare lavoro ai disoccupati. P:S. un navigator, prende 2000 euro al mese...
@@calogeroesposito920 buon giorno sig. Calogero, io ho 12 anni e devo fare la 3 media; già a gennaio dovrei iscrivermi ad una scuola superiore. Mi interesserebbe diventare saldatore o comunque operaio specializzato. Ho letto il suo commento e quello del sig. Alessandro ...Abito in Piemonte. Mi può dare un suo parere? (mi interesso anche di coltivazioni, allevamento galline, legname). La ringrazio molto e Le auguro una buona domenica :-)
@@Quarxtena-_ Secondo il mio modesto parere: 1) diploma tecnico 2) Un buon livello di inglese: trovati un lavoretto durante le vacanze estive in un paese anglofono (UK, Malta ecc.), questo è indispensabile se voi viaggiare per lavoro. Ripeto, chi è capace di lavorare, e se sei giovane,, al nord lavoro lo trova: è chiaro che devi avere una specializzazione tecnica.Punta a qualcosa di più che semplice saldatore.
Agricoltura/allevamento: se hai un'azienda tua (dei tuoi genitori), potrebbe essere interessante, soprattutto facendo un po' di fundraising (ricerca finanziamenti, agevolazioni ecc). Se vuoi lavorarci da dipendente, te lo sconsiglio: c'è pieno di manodopera a basso costo che arriva da ogni parte del mondo.
Ultima cosa: In Italia, c'è pieno di gente che vuole comandare: Laureati, Ingegneri con master super specializzati ecc ecc. Poi ci sono valanghe di persone che a mala pena parlano italiano, disposte a far di tutto, senza la minima conoscenza tecnica. Vuoi che se ne dica, di qualcuno che lavori e sia preparato, ce ne bisogno.
@@calogeroesposito920 la ringrazio moltissimo e farò tesoro dei Suoi preziosi consigli! Le invio stima e sincere cordialità. Raffaele
Una laura inutile é lo studente tipico italiano senza passione, empatia, apertura mentale ed intraprendenza. Tutte le lauree sono utili. L'ossessione e la priorità per l'italiano è lo stipendio, quindi sono tutti da mamma e papà.
Purtroppo è verissimo...soprattutto in Italia...
mi par che anche le universita' cercano di vendere corsi o pena chiusura
abolire il valore legale del titolo di studio. immediatamente.
Ancora non capisco il senso di questa richiesta (soprattutto in Italia), vorresti farti operare da un dottore che invece è un estetista?
Ma perché prima di parlare non migliori la tua qualità di linguaggio e la tua esposizione? Perché sinceramente con tutte quelle pause tra una parola e l’altra anche a velocità 2x è molto frustrante ascoltare
In realtà la facoltà di giurisprudenza è quella che offre prospettive di guadagno più elevate, maggior prestigio visto che è una magistrale a ciclo unico, un ampissimo ventaglio di applicazioni pratiche nel settore pubblico e privato, nonché è una garanzia visto e considerato che il progresso tecnologico non la renderà mai obsoleta visto che la legge è la base della società. Per non parlare dei vantaggi che hai nella vita quotidiana, quando devi chiudere un affare o sbrigare degli atti. Ma mi rendo conto che oggigiorno è reputato utile solamente montare bulloni dentro una facoltà di ingegneria
Ottimo e pratico video per tutti...
Mi perdoni ma questo video mi ha fatto proprio ridere…
Proprio come a me quando i candidati si presentano con una laurea in scienze politiche o psicologia !
@@eugeniobenetazzoO come a me quando i laureati in economia che abbiamo in organico hanno generalmente 0 capacità analitica e progettuale!
Scienze politiche o della comunicazione sono un biglietto da visita decisamente migliore di altri cdl, su tutti economia
Oltre a non dare lavoro, sono anche lauree piene di rossi...ma questo no lo volevi dire...😁
piene di rossi?