trovo i tuoi commenti una spanna sopra tutto ciò che normalmente circola in rete. Interessante, preparato e circostanziato. Grazie da una neofita. Ti seguirò con affetto.
Bravo! Hai detto bene, in effetti la punizione di Babele fu quella di perdere il proprio regno perché improvvisamente tutti i suoi sudditi parlarono lingue differenti tanto da non comprendersi e quindi il popolo si disperse. Questa è una metafora che deriva da una tradizione orale e che ha lo stesso significato e si completa con la metafora del Peccato Universale. Infatti Adamo ed Eva colsero il frutto dall'albero proibito che è l'albero della conoscenza del bene e del male che corrisponde al giudizio, perché per giudicare bisogna sapere ciò che è bene e ciò che è male, ma il giudizio è frutto del pensiero, che non è connaturato al genere umano, infatti ne siamo sprovvisti alla nascita. Queste due metafore vogliono ricordarci l'esistenza di una civiltà primordiale che non conosceva il pensiero e quindi non comunicava verbalmente, ma attraverso un linguaggio che era energetico, perché, non possedendo la mente, questi nostri progenitori potevano vivere esclusivamente nel presente e quindi potevano solo esprimere sentimenti di consapevolezza che si irradiavano attraverso il cuore ed erano elaborati e compresi dalla particolare intelligenza che ognuno di noi possiede nel proprio cuore. Praticamente erano tutti collegati da un campo energetico prodotto dai sentimenti di ognuno e nessuno poteva nascondere nulla agli altri perché i pensieri non esistevano, come rappresentato perfettamente nell’affresco del Peccato Originale di Michelangelo. Questa realtà aveva il vantaggio di preservare il corpo sempre giovane, ma anche di fare manifestare nella realtà tutto ciò di cui necessitavano per la sopravvivenza, perché, in una "realtà parallela", esiste già ciò che noi vivremo, ma esiste ancora ciò abbiamo già vissuto ed esistono anche tutte le infinite varianti alla nostra condizione attuale, come il fenomeno energetico del deja vu ci vuole far sapere e, come faceva Gesù, noi potremmo attrarle a piacimento nella nostra realtà attivando l'energia del cuore. Ovviamente anche gli arcani ci vogliono parlare di questa realtà, in particolare l'arcano numero XVI rappresenta proprio l'energia mentale che è tossica per l'anima e questo si ripercuote sul corpo facendolo invecchiare. Lo sbuffo che vediamo emesso dalla corona rappresenta infatti proprio l’energia mentale dalla quale l'anima cerca disperatamente di difendersi, ma questo lavoro è improbo, perché l'energia mentale ha una frequenza vibratoria minore rispetto a quella dell'anima e quindi è più densa, grezza e pesante e va a destabilizzare la frequenza vibratoria della parte di anima che non si è incarnata nel corpo, che corrisponde all'aura, La Maison Dieu.
Potrebbe essere un simbolo fallico eiaculante. Per Jung. invece, è il simbolo della donna assieme alla coppa. In effetti, è un'immagine gioiosa per Jodorowsky, mentre nei primi tarocchi mostrati la carta appare cupa, con toni smorti. Le figure sembrano entrambi maschi. Penso sia corretta l'idea di una costrizione, una prigionia da cui si viene espulsi contro la propria volontà, ma come un fatto benefico. I personaggi sono fuori scala rispetto alla torre, tipo Alice nel paese delle meraviglie, quando cresce a dismisura.
Ciao Anton, in effetti Jodorowsky parla anche di eiaculazione precoce e sì il buon Jodo dà una lettura (e anche una ricostruzione, attendibile?) decisamente più positiva della carta
trovo i tuoi commenti una spanna sopra tutto ciò che normalmente circola in rete. Interessante, preparato e circostanziato. Grazie da una neofita. Ti seguirò con affetto.
Grazie mille Alessandra!
Ho scoperto grazie a questo video il tuo bel canale, sembri molto preparato e serio, complimenti!
Grazie mille Alessandro!
Bravo! Hai detto bene, in effetti la punizione di Babele fu quella di perdere il proprio regno perché improvvisamente tutti i suoi sudditi parlarono lingue differenti tanto da non comprendersi e quindi il popolo si disperse. Questa è una metafora che deriva da una tradizione orale e che ha lo stesso significato e si completa con la metafora del Peccato Universale. Infatti Adamo ed Eva colsero il frutto dall'albero proibito che è l'albero della conoscenza del bene e del male che corrisponde al giudizio, perché per giudicare bisogna sapere ciò che è bene e ciò che è male, ma il giudizio è frutto del pensiero, che non è connaturato al genere umano, infatti ne siamo sprovvisti alla nascita. Queste due metafore vogliono ricordarci l'esistenza di una civiltà primordiale che non conosceva il pensiero e quindi non comunicava verbalmente, ma attraverso un linguaggio che era energetico, perché, non possedendo la mente, questi nostri progenitori potevano vivere esclusivamente nel presente e quindi potevano solo esprimere sentimenti di consapevolezza che si irradiavano attraverso il cuore ed erano elaborati e compresi dalla particolare intelligenza che ognuno di noi possiede nel proprio cuore. Praticamente erano tutti collegati da un campo energetico prodotto dai sentimenti di ognuno e nessuno poteva nascondere nulla agli altri perché i pensieri non esistevano, come rappresentato perfettamente nell’affresco del Peccato Originale di Michelangelo. Questa realtà aveva il vantaggio di preservare il corpo sempre giovane, ma anche di fare manifestare nella realtà tutto ciò di cui necessitavano per la sopravvivenza, perché, in una "realtà parallela", esiste già ciò che noi vivremo, ma esiste ancora ciò abbiamo già vissuto ed esistono anche tutte le infinite varianti alla nostra condizione attuale, come il fenomeno energetico del deja vu ci vuole far sapere e, come faceva Gesù, noi potremmo attrarle a piacimento nella nostra realtà attivando l'energia del cuore. Ovviamente anche gli arcani ci vogliono parlare di questa realtà, in particolare l'arcano numero XVI rappresenta proprio l'energia mentale che è tossica per l'anima e questo si ripercuote sul corpo facendolo invecchiare. Lo sbuffo che vediamo emesso dalla corona rappresenta infatti proprio l’energia mentale dalla quale l'anima cerca disperatamente di difendersi, ma questo lavoro è improbo, perché l'energia mentale ha una frequenza vibratoria minore rispetto a quella dell'anima e quindi è più densa, grezza e pesante e va a destabilizzare la frequenza vibratoria della parte di anima che non si è incarnata nel corpo, che corrisponde all'aura, La Maison Dieu.
Potrebbe essere un simbolo fallico eiaculante. Per Jung. invece, è il simbolo della donna assieme alla coppa. In effetti, è un'immagine gioiosa per Jodorowsky, mentre nei primi tarocchi mostrati la carta appare cupa, con toni smorti. Le figure sembrano entrambi maschi. Penso sia corretta l'idea di una costrizione, una prigionia da cui si viene espulsi contro la propria volontà, ma come un fatto benefico. I personaggi sono fuori scala rispetto alla torre, tipo Alice nel paese delle meraviglie, quando cresce a dismisura.
Ciao Anton, in effetti Jodorowsky parla anche di eiaculazione precoce e sì il buon Jodo dà una lettura (e anche una ricostruzione, attendibile?) decisamente più positiva della carta