Dossier Mata Hari (1967) 1x4

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  • čas přidán 7. 09. 2024
  • Dossier Mata Hari è il titolo di uno sceneggiato in 4 puntate mandato in onda dalla RAI dal 9 al 30 lugio 1967 sul Programma Nazionale. Durante la prima guerra mondiale, i servizi segreti francesi arrestarono per spionaggio in favore dei tedeschi Mata Hari (vero nome: Margaretha Gertruida Zelle), una danzatrice olandese che si attribuiva origini orientali; la donna venne processata e condannata a morte il 15 ottobre 1917. Diretto da Mario Landi, il teleromanzo ripercorre la storia della Zelle, qui interpretata dall'affascinante Cosetta Greco (che canta pure la sigla finale: La fine di un amore di Bardotti e Fontana); dal matrimonio al soggiorno giavanese dove apprese le danze del luogo, che avrebbe portato nei salotti parigini seducendo tutti. Ricostruzione storiografica fondata sull'esame dello schedario segreto francese, corredato dalla corrispondenza e dal diario di Mata Hari, dai verbali degli interrogatori e da quelli processuali. In quanto a Mata Hari, che in lingua malese significa "occhio del giorno", fu veramente un agente segreto? Alcuni autori revisionisti hanno messo in dubbio che fosse stata una spia, sostenendo che fu vittima di un errore giudiziario. L'errore lo commette chi legge i documenti dell'epoca come fossero "oro colato". Desumere le conclusioni dai verbali del processo sarebbe come raccontare il caso Kennedy accettando il rapporto della commissione Warren, o il disastro di Ustica leggendo le carte processuali. I Servizi Segreti sono "segreti" per definizione, e quindi ogni loro azione è scarsamente documentata dai governi. A questa regola non sfuggì Mata Hari, donna di dubbia moralità, che viaggiava per lavoro e aveva un debole per le uniformi, che frequentava gli ambienti di eccellenza e aveva un continuo bisogno di denaro per vivere nel lusso più sfrenato. In quel terribile 1917, che vide l'esercito francese minato dalle diserzioni sullo Chemin des Dames, Mata Hari divenne il "nemico interno" da eliminare. Poco importa accertare se la Zelle fosse o no il famigerato agente H-21 di Berlino. Colpevole o meno di tradimento, il processo servì allo stato maggiore per rinsaldare il fronte interno, cancellando i dubbi sulla credibilità del servizio informazioni di Parigi. Molte cose furono insabbiate dagli stessi francesi, che la vollero fucilare in modo esemplare per sollevare il morale di una popolazione depressa dalla guerra. Perciò, dopo una lunga istruttoria, il processo fu breve e si tenne a porte chiuse e a distanza di soli quattro giorni dall'esecuzione, il suo principale accusatore, Georges Ladoux, fu a sua volta arrestato con l'accusa di spionaggio a favore della Germania. Nel 2001, il paese natale di Mata Hari ha chiesto ufficialmente al governo francese la sua riabilitazione, nella convinzione che fu condannata senza prove.
    Cast artistico principale: Cosetta Greco: Mata Hari; Riccardo Cucciolla: il narratore; Gabriele Ferzetti: il capitano Pierre Bouchardon; Dino Peretti: lo scrivano; Arnaldo Ninchi: Vadim Masloff; Nera Donati: M.lle Docteur; Evi Maltagliati: suor Leonide; Pietro Privitera: 1°agente segreto; Ugo Bologna: 2°agente segreto; Antonio Pierfederici: il capitano Georges Ladoux; Carlo Cataneo: Van Hoedemaker; Marco Guglielmi: Von Branz; Antonio Battistella: Schünke; Ricardo Lillo: Lovelace; Paolo Carlini: Denvigne; Renato Romano: von Kalle; Nando Tamberlani: l'avvocato Édouard Clunet; Nando Gazzolo: il tenente Mornet; Diego Parravicini: Rivière; Giuseppe Pagliarini: il tenente colonnello Albert Ernest Semprou; Franco Ferrari: Joubert; Attilio Ortolani: Chatin; Franco Moraldi: De Cayla; Gualtiero Isnenghi: Deguesseau; Alessandro Borchi: De Malaval; Carlo Ninchi: Berthomme; Giancarlo Dettori: il giornalista; Mario De Angeli: La Forge; Lucio Rama: il console olandese; Loris Gafforio: il dottor Bizar; Mario Ferrari: il generale; Manlio Guardabassi: Rudolph Mc Leod; Armando Francioli: De Balbian; Giuseppe Pertile: Cramer; Germana Paolieri: la principessa; Roberto Bruni: il maggiore; Antonio Venturi: Philippe
    Trama: Il capitano Buchardon (Gabriele Ferzetti), procuratore del tribunale militare, interroga la detenuta Mata hari (Cosetta Greco), di nazionalità olandese, accusata dalla Francia di spionaggio a favore del nemico tedesco, e ricostruiscono insieme le vicende che l'hanno portata fino a lì. Margaretha Zelle, il vero nome di Mata Hari, è una ragazza di fine Ottocento: sognatrice, ribelle, come tante ventenni di oggi piene di desiderio di vivere. Sposa il maggiore Rudolph Mac Leod (Manlio Gurdabassi) con leggerezza, sicura di andare incontro alla felicità quando si trasferiscono a Giava, dove impara a danzare. Nel 1910 incontra il colonnello tedesco von Branz (Marco Guglielmi), a capo dei servizi segreti tedeschi, che la sovvenziona con parecchio denaro, denaro che costituisce la principale prova contro di lei...

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