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Omlouváme se.
Il banchiere piduista Michele Sindona e l'eroe Giorgio Ambrosoli (1 di 2)
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- čas přidán 9. 02. 2010
- E' parte della vera storia d'Italia: un uomo completamente malvagio ed enormemente potente, Michele Sindona, affiliato a mafia, massoneria, persino al Vaticano, addentro nella politica e nella finanza illegale tra banche internazionali... contro l'uomo che consapevolmente diede la propria vita per smascherarlo a favore di noi tutti. Ringrazio, ricordandolo con questi video, Giorgio Ambrosoli.
Estratto didattico da Correva l'anno del 6/2/2010. Potete trovare tutte le informazioni sulla puntata sul sito rai di Correva L'anno
Ma... quando dice: per me è un'occasione unica di fare qualcosa per il Paese... ti si stringe il cuore. Ricorda la famosa frase di JFK: non guardare a cosa può fare la nazione per te, guarda che cosa puoi fare tu per la nazione (scusate se ho sbagliato qualche parola).
Ogni città dovrebbe dedicare piazze e scuole a Giorgio Ambrosoli. Un uomo onesto e perbene che ha dato la vita per questo paese!
Hai ragione !
Un paese di malfattori e di pochi, grandissimi eroi. Dal Paradiso preghera' anche per l Italia. Che non se lo merita, ma forse proprio per questo.
La cosa più Vergognosa che cera di mezzo il Vaticano non ho parole tutta questa storia va ringraziato il figlio che ci a fatto conoscere Giogio Ambrosoli poi il film fatto da Pierfrancesco Favino lo riguardo spesso è bellissimo fatto bene e la bravura anche dell'attore che interpretaNovembre
Chi sa di quanti segreti e non solo delle banche era a conoscenza, già da ragazzo aveva conosciuto Luciano bel salto di qualità e via via ancora gente più forte
Ambrosoli aveva ragione e stava dalla parte della giustizia e della ragione.
Il delinquente Sindona lo ha quindi fatto uccidere
Con tutto rispetto, trovo profondamente irrispettoso, e mi limito a a questo, affermare:"a che e' servito fare tutto questo!" Grazie Avvocato Ambrosoli
Ma tutti questo soldi !!!! Non era meglio pane e panelle e un bicchiere di vino
Voglio sentire il fresco profumo della verità perché ci rende liberi
Sono d'accordo con Andreotti anche se mi dispiace per o figli
Come si chiama la canzone americana al minuto 2.36?
Ma di quale giustizia parli!!!
Con tutto il rispetto per il signor Ambrosoli. Però anche questo.....in fondo a cosa è servito? A NULLA! L'avvocato è morto, ha lasciato i suoi figli, la famiglia...per cosa? Per fare qualcosa per il Paese? Bel ringraziamento ha avuto. Nemmeno la scorta gli misero( gliela doveva fare il maresciallo novembre) Andreotti disse che se la era cercata... Bell' affare!! Io avrei scelto la mia famiglia. Tanto Falcone e Borsellino insegnano..... quando tocchi certi tasti ti lascia solo lo stato. Allora mi chiedo ma ne valeva la pena?? Io dico di no
Io dico di Sì.
Se Borsellino e Falcone si fossero chinati alla mafia sarebbero ancora vivi e la mafia più forte che mai. Nella vita esistono anche degli ideali e non solo i miliardi, il potere e fottere il prossimo.
IL problema è di chi difende la politica di turno senza chiedere conto delle sue azioni, oggi più che mai, tifo da bar dove i fatti non sono importanti
J.F. Kennedy diceva che era necessario compiere il proprio dovere ogni giorno costi quel che costi perché in ciò consiste la dignità umana.
@@makc9734 Parere mio: Falcone e Borsellino avevano beccato un ponte mafia-finanza internazionale-massoneria molto pericoloso che si stavano accingendo ad imboccare. Non li avrebbero mai lasciati arrivare in fondo...
@@federicobaccinetti8747 Sono opinioni, ma ci sono fatti storici che fanno pensare che non sia affatto così:
- Falcone e Borsellino sono stati quelli del Maxi-processo alla mafia, cosa mai accaduta prima di allora. Nonostante negli USA ci fosse già stata la condanna di AlCapone e i film di "Il Padrino", qui in Italia in molti ne negavano perfino l'esistenza.
Il Pool Antimafia fu una rivoluzione con centinaia di arresti e un unico processo in un aula bunker (simile a quello di Gratteri di oggi, ma senza il pool e senza una stampa a favore). Vennero fatte condanne importanti nei vertici e il 41bis.
Quindi già questa è una motivazione importante senza cercare altri "complottismi astratti"
- La Trattativa Stato-mafia. Su questo esiste già una sentenza in primo grado, ma a parte questo, molti fatti sono evidenti. Morta la DC, serviva un altro partito amico al governo, Borsellino ne venne a conoscenza ed era un ostacolo da far saltare in aria.
- La massoneria c'era di sicuro, ma era tutta italiana. Scoperta da Colombo e Turone nel 1980, la P2. Con tanto di piano programmatico, nomi ecc. E uno di questi iscritti divento effettivamente PdC e quanto previsto dai documenti si avverò punto per punto, anche qui non c'è bisogno di usare l'immaginazione, bastano i fatti.
Inoltre la P2 era molto legata alla mafia, Sindona era colui che ne riciclava i miliardi, i rapporti tra la mafia e quel politico sono innumerevoli, come diceva Falcone "seguiamo i soldi" e troveremo le persone e i fatti.
Insomma, per chi conosce la storia d'Italia, dal dopoguerra a oggi, i misteri restano, i nomi spesso sono sconosciuti, ma grossomodo il filo conduttore è univoco.
E se non avessimo gli stessi politici in parlamento che erano presenti quando queste cose accaddero, forse ora avremmo anche qualche verità in più
@@makc9734 la P2 era una loggia e non so se sai quanto conta la massoneria anglosassone (quella originale) in europea e quella americana a livello internazionale...
In più io lo dico perché ho letto diversi articoli che collegavano certe osservazioni di Borsellino (mi pare pure annotate) a questo ponte e perché ho cercato di seguire i soldi. Ripeto però che sono opinioni.