EXCL - Fratelli D'Innocenzo su esordio La Terra Dell'Abbastanza + Dogman
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- čas přidán 2. 06. 2018
- ATTENZIONE: L'intervista contiene dettagli su La Terra Dell'Abbastanza
BadTaste.it ha incontrato Fabio e Damiano D'Innocenzo, registi del gangster-noir-metropolitano La Terra Dell'Abbastanza presentato con successo nella sezione Panorama del Festival di Berlino 2018.
Il film racconta la storia di due giovani amici (Mirko e Manolo) alle prese con l'entrata dentro un banda di gangster romani capitanata dal losco Angelo (Luca Zingaretti).
La videointervista si concentra sull'esordio dei due cineasti trentenni tra ispirazioni (Gomorra di Matteo Garrone) e variazioni sul genere e/o cinema di genere. Si è parlato anche delle loro prime influenze, ambizioni e possibili nuove scelte future oltre che della collaborazione con Matteo Garrone per quanto riguarda l'ultimo lavoro del collega più anziano, Dogman, presentato in Concorso all'ultimo Festival di Cannes.
Un sentito grazie anche alla Fondazione Istituto Tecnico Superiore Roberto Rossellini con cui BadTaste.it ha stretto una collaborazione per la realizzazione di queste videointerviste. Video a cura di Paolo Carabetta, montaggio di Mirko D’Alessio. - Krátké a kreslené filmy
Quanta umanità sti due ragazzi.Fanno bene al cinema italiano due capocce così.Grande Alo per l'intervista
Bello come sia nel film sia nell'intervista certe parti del dialogo te le perdi
m'avete svoltato il viaggio in treno, grandissimi!
video capolavoro di Badtaste
Bravissimi registi e altrettanto come sceneggiatori. Stanno offrendo molto al cinema 💖🎬
Piaciuto molto il film, ma certi dialoghi me li sono proprio persi, iniziando da quello iniziale con la cicoria in bocca. Ci volevano i sottotitoli.
Video meraviglioso, che scorre molto piacevolmente. Cineasti molto bravi, di cui l'Italia ha grande bisogno.
Li adoro.
1:10:08 allo stesso modo quando cita Favino parlando di "Primo amore".
Fatela anche su Favolacce per favore
Ma anche lasciar parlare gli intervistati e starsene un po' zitto non sarebbe stata sta cattiva idea però
Il film è notevole, ma ancor di più mi piacciono loro (...).
Ah, Mirko è morto investito da due ragazzi, per caso, di sera, mentre se ne stava nascosto in giro... (la mise-en-abyme ci sta).
Non ho capito quale regista cita Rosemary's baby ed in che film...
gran bel film, ma per capire cosa dicono in questa chiacchierata ce ne vuole 😂😅
1:02:54 ma cosa c'entra con Garrone il "Pranzo di ferragosto", che è di Gianni Di Gregorio.
Lo ha prodotto Garrone
Minuto 1:05:14 "Mentre qui c'è Dostoevskij". 2024: i fratelli d'Innocenzo realizzano una serie dal titolo "Dostoevskij". Alò profetico.
Recensione di Favolacce???
la trinità.
Nei loro film non si capisce il parlato perché manco a loro si capisce
Aló fai un video di questo tipo con carpenzano please
Quando Aló da spazio agli ospiti.. 😅😂
Bella sta intervista, “solo per romani”. In fondo, Roma è Roma, il resto è periferia. Cazzo ce frega.
1:08:35 ahahahaha
Bella intervista, però potevate lasciar parlare un po di più sti due, l'intervistatore fa dei veri e propri monologhi...
Non se capisce un cazzo quando parlano
Frank's Mind si capisce poco e niente
Vogliamo Guadagnino!
Guadagnino tra i migliori cineasti internazionali il più vicino a Bertolucci tra i contemporanei. Peccato che in Italia non lo amino così tanto
Idoli loro, Alò come al solito insostenibile sfigato.
Dovrebbe anche essere un'intervista interessante... se solo si capisse cosa esce dalla bocca dei fratelli.
tra l'altro non vorrei dire una cagata ma la scena di Gomorra con gli spari viene ripresa da Massimo Pericolo nel video di Sabbie d'oro
Mesà che hai detto na cagata ahahahah
@@manovrepelviche3636no
“I lavori più sfigati”... ma vergognati! Ci sono persone che fanno lavori umili, semmai, non sfigati e sono persone straordinarie! Che linguaggio, che messaggi che mandate.. gli intellettuali sono la vergogna della società, limitatevi a fare film perchè appena parlate parlate troppo ed esce tutta la vostra arroganza e la vistra boria. Parlo soprattutto di Aló che usa parole “giovani”, fà il giovane ma usa un linguaggio povero e elitario