Casarsa della Delizia per la precisione attiguo a SanGiovanni. Sono dettagli importanti per capire i suoi scritti del primo periodo. sarebbe anche il caso di citare iTurcs tal friul per le inedite radici teatrali e antropologiche
Dialetto,penso lo sappiano anche i sassi, da sempre significa lingua,Dal greco dialego che vuoldire parlare,.La parlata è una lingua.Il fatto che si distingua tra lingue regionali o nazionali non toglie nulla al fatto che la parlata locale o regionale non sia una lingua.Sul piano linguistico ha la stessa dignità di una lingua nazionale, che si trova a svolgere più e diverse funzioni ,ma non è per niente inferiore a questa ,in quanto come questa è un parlato.
Grazie del commento, offre un interessante spunto di riflessione. Non sono però del tutto d'accordo: il verbo "odiare" fa parte del lessico di Pasolini e il suo fascino sta anche nella radicalità e contraddittorietà dei suoi sentimenti. "Rifiuto" e "dissenso" sono comunque termini altrettanto adeguati a mio avviso.
@@profAcanfora Sì, hai ragione, la parola odio presenta livelli di interpretazione differenti. Da qui il mio intervento. Per fare un esempio, io non sono capace di odiare. Non sono capace di fare del male consapevolmente, intendo, e nemmeno di desiderare il male di qualcuno, alla fine. Però, posso affermare di "odiare" la televisione. Effettivamente, il termine fa parte anche del mio lessico... :-) La precisazione era in questo senso. Grazie.
Non credo sia incapacità ma non necessità, in pratica non aveva bisogno di odiare fino a prendere sul serio il suo odio, sicuramente riusciva ad utilizzarlo in modo intellettuale e non animale come in tanti.
Però. Non aveva sempre ragione lui. Il grandenpunto critico di Pasolini e che generalizzava, generalizzava fino raggiungere vere e proprie forme di fanatismo cieco. Tutto il suo dissenso radicale contro la borghesia era spesso esagerato ed ingiustificato. Lui stesso era molto borghese, amava girare con auto sportive che pochi potevano permettersi e stata sempre in televisione criticando addirittura lo stesso mezzo televisivo. Infine non va dimenticato che era un adescatore di minorenni e su questo non ci sono dubbi. Amava il popolaccio perché li attingeva per appagare la sua sessualità, trovando poveri cristi che lo assecondano anche per qualche piatto di spaghetti. Ma era anche un artista, non lo metto in dubbio. Ma vanno dette le cose come stanno, senza edulcorare o sopravvalutare
Il suo commento è molto garbato e mi fa piacere risponderle. Credo che lei nella sostanza abbia ragione. Probabilmente il fascino che esercita la figura di Paolini su di me mi rende mio malgrado poco oggettivo nel parlarne. Spero almeno di essere riuscito a trasmettere l'idea che sono proprio le contraddizioni di cui lei parla a rendere così moderno e interessante il suo personaggio e le sue riflessioni, anche al di là del pregio della sua produzione letteraria.
grazie prezioso il suo video
Bravissimo. Che gradevole modo di esporre le cose.
Grazie mille da parte degli studenti di Bielorussia, Lei è bravissimo! :) Impariamo anche noi la vostra letteratura!
La ringrazio per la chiarezza dell'esposizione!
Complimenti per la dialettica e il modo di raccontare i fatti. Molto esauriente.
Grazie mille, troppo buono
L ho molto apprezzato come scrittore poeta e autore di teatro (affabulazione) ma non l ho mai ritenuto un grande regista!!!
appassionato e appassionante. Bravissimo
Grazie
Casarsa della Delizia per la precisione attiguo a SanGiovanni. Sono dettagli importanti per capire i suoi scritti del
primo periodo. sarebbe anche il caso di citare iTurcs tal friul per le inedite radici teatrali e antropologiche
bellissimo video
Bravissimo.Ottima esposizione .❤
Bravissimo ma le devo fare 2 correzioni:
1 si pronuncia FriUli e non FrIuli
2 il friulano è una lingua e non un dialetto
Grazie per il commento e per le correzioni
ottimo ma le faccio io una correzione si dice cacca puzzina non cacca puzzetta....proooooooot
Dialetto,penso lo sappiano anche i sassi, da sempre significa lingua,Dal greco dialego che vuoldire parlare,.La parlata è una lingua.Il fatto che si distingua tra lingue regionali o nazionali non toglie nulla al fatto che la parlata locale o regionale non sia una lingua.Sul piano linguistico ha la stessa dignità di una lingua nazionale, che si trova a svolgere più e diverse funzioni ,ma non è per niente inferiore a questa ,in quanto come questa è un parlato.
Credo che Pasolini non fosse capace di odiare: penso che la parola odio sia eccessiva, parlerei di rifiuto, dissenso.
Grazie del commento, offre un interessante spunto di riflessione. Non sono però del tutto d'accordo: il verbo "odiare" fa parte del lessico di Pasolini e il suo fascino sta anche nella radicalità e contraddittorietà dei suoi sentimenti. "Rifiuto" e "dissenso" sono comunque termini altrettanto adeguati a mio avviso.
@@profAcanfora Sì, hai ragione, la parola odio presenta livelli di interpretazione differenti. Da qui il mio intervento. Per fare un esempio, io non sono capace di odiare. Non sono capace di fare del male consapevolmente, intendo, e nemmeno di desiderare il male di qualcuno, alla fine. Però, posso affermare di "odiare" la televisione. Effettivamente, il termine fa parte anche del mio lessico... :-) La precisazione era in questo senso. Grazie.
Non credo sia incapacità ma non necessità, in pratica non aveva bisogno di odiare fino a prendere sul serio il suo odio, sicuramente riusciva ad utilizzarlo in modo intellettuale e non animale come in tanti.
czcams.com/video/hfayLS0MBpQ/video.html PASOLINEIDE l'avventura romana di Pier Paolo Pasolini
Però. Non aveva sempre ragione lui. Il grandenpunto critico di Pasolini e che generalizzava, generalizzava fino raggiungere vere e proprie forme di fanatismo cieco. Tutto il suo dissenso radicale contro la borghesia era spesso esagerato ed ingiustificato. Lui stesso era molto borghese, amava girare con auto sportive che pochi potevano permettersi e stata sempre in televisione criticando addirittura lo stesso mezzo televisivo. Infine non va dimenticato che era un adescatore di minorenni e su questo non ci sono dubbi. Amava il popolaccio perché li attingeva per appagare la sua sessualità, trovando poveri cristi che lo assecondano anche per qualche piatto di spaghetti. Ma era anche un artista, non lo metto in dubbio. Ma vanno dette le cose come stanno, senza edulcorare o sopravvalutare
Il suo commento è molto garbato e mi fa piacere risponderle. Credo che lei nella sostanza abbia ragione. Probabilmente il fascino che esercita la figura di Paolini su di me mi rende mio malgrado poco oggettivo nel parlarne. Spero almeno di essere riuscito a trasmettere l'idea che sono proprio le contraddizioni di cui lei parla a rendere così moderno e interessante il suo personaggio e le sue riflessioni, anche al di là del pregio della sua produzione letteraria.