AlfettaA GTV Turbodelta

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  • čas přidán 11. 09. 2024
  • La descrizione “Passion” di una vettura di questo calibro passa obbligatoriamente attraverso diversi contesti; il primo comprende i contenuti tecnici di questa macchina da corsa - che l'ingegner Carlo Chiti, nome mitico dell’automobilismo sportivo del tempo e l’allora direttore generale dell’Autodelta, impegnato sia nel progetto F1 che in quello Rally, pensò, progettò e costruì per vincere nei rally internazionali degli anni ottanta (cosa che le riuscì nel Rally del Danubio del 1980, valevole per il Campionato europeo - proprio con questa vettura) - Tutti questi contenuti tecnici vennero realizzati solo su cinque esemplari delle 400 Alfetta GTV TURBODELTA STRADALI costruite per ottenere l’omologazione in GRUPPO 4.
    Questa non solo è una delle cinque GTV GR 4 allestite, ma è quella più blasonata, cioè quella vincente, con l’equipaggio Pregliasco-Reisoli al Rally del Danubio 1980. La macchina, nel 1980, pur soffrendo di difetti di gioventù che ne minarono l’affidabilità dimostrò un elevatissimo potenziale battagliando sempre nelle prime posizioni.
    Il secondo contesto è quello “storico”; con questa vettura siamo nel bel mezzo della “Golden Age del rallismo”, quando i Rally avevano lo stesso seguito della F1 - e non in TV ma ai bordi delle strade delle PS, di quelle dei traferimenti e nei pressi dei punti di assistenza - e le prove speciali passavano in posti impensabili ai giorni nostri. Piloti e navigatori di quelle gare erano veri e propri miti per le doti di guida che dimostravano su ogni tipo di terreno (asfalto, terra, fango, neve, ghiaccio a seconda del rally in questione): I rally, che fino alla fine degli anni sessanta coinvolgevano vetture poco più attrezzate rispetto a quelle di serie e che a partire da metà anni novanta vennero “modernizzati” per varie questioni tra cui anche la sicurezza, vissero proprio negli anni settanta ed ottanta e primi anni novanta il massimo splendore in termini di spettacolarità, senso di avventura,seguito e coinvolgimento del pubblico; Le cinque Alfetta GTV GR 4 costruite collocano la loro esperienza proprio nel bel mezzo di questi anni, nel 1980; ed i piloti, di caratura mondiale, che maggiormente le guidarono in gara furono appunto Mauro Pregliasco e Maurizio Verini.
    Altro contesto fondamentale per una vettura di questo calibro è l’autenticità della stessa, componente decisiva sia per il valore attuale che per le future rivalutazioni, che pezzi unici ed irripetibili come questi avranno in futuro. Ed anche in termini di autenticità questa vettura si colloca ai massimi livelli.
    Non esiste Ente Certificatore più blasonato per valutare l’autenticità e lo stato di conservazione di un’Alfa Romeo Storica dell'Heritage Hub di FCA (o meglio di Stellantis); come gli appassionati di vetture storiche sanno l’Heritage Hub è il dipartimento di Stellantis dedicato alla tutela, alla divulgazione ed alla promozione del Patrimonio Storico Automobilistico dei marchi Italiani Alfa, Fiat, Lancia ed Abarth; si situa nella storica Officina 81 e si compone di 15.000 mq all'interno dello stabilimento di Mirafiori a Torino.
    L’Heritage Hub offre una serie di servizi in forma ufficiale che vanno dal restauro, alla manutenzione, alla certificazione di autenticità fino alla vendita di vetture storiche.
    Nel caso di questa Alfetta GTV Ufficiale Gruppo 4 il risultato della Certificazione Heritage è stato ai massimi livelli di autenticità ed originalità di tutte le componenti. Ne è scaturito un BOOK nel quale tutti i particolari della macchina sono stati analizzati, fotografati e contrassegnati come conformi all’originale.

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