DOMENICO CORAPI E LO STILE JONICO - IL SALOTTO - La rubrica firmata FMC
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- čas přidán 11. 09. 2024
- IL SALOTTO - la nuova rubrica dedicata alla ricerca e l’approfondimento delle tradizioni musicali della calabria ulteriore prima. Un percorso di interviste per far conoscere modi di suonare di un tempo e di oggi, analizzando ciò che era e ciò che è diventato il nostro suono col tempo. Testimonianze di suonatori che hanno fatto la storia… Questo e molto altro… seguiteci per essere sempre aggiornati su tutte le novità.
L'ospite di oggi, Domenico Corapi, in arte Mico da Gejiusa, Reggio Calabria, ci racconta la sua storia, le influenze flamenche, e le differenze del suono sul tamburello tra lo stile jionivo (gioiosa ionica) e lo stile utilizzato nella valle del S'ant'Agata riportandoci testimonianze di suonatori incontrati nel suo percorso di formazione e ricerca.
★Link per il suo canale youtube ★
/ @cmmcalabriamusicamedi...
INFO DELLE RIPRESE
Riprese video con canon eos 750d ottica zoom canon 18/55, canon 550d con ottica yongnuo 50mm, canon 550d ottica yongnuo 35mm
Luci godox sw 150, lampada dimmerabile e led rgb sul fondo.
Riprese audio con microfoni Hollyland lark max.
Sigla creata in collaborazione con SF_Architet
buona visione a tutti quanti !!!
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Complimenti!!! Bellissima intervista, una rubrica che appassiona ed emoziona.
Grandissimo contenuto! Davvero piacevole ascoltare Mico condividere la sua esperienza, e i suoi aneddoti. Da gioiosano non più in Italia, vedere questo tipo di contenuti mi fa apprezzare ancora di più la nostra terra! 🙌
Grande Micu (Mico) 😊
Ricordo ancora i nostri avi anche nella mia zona (ma anche mio padre quando era verde) che usavano modificare la chitarra francese, applicando proprio quel famoso “scordino” per ricreare la “terzina”, ma i più pratici e ingegnosi eliminavano due corde, riducendo lo strumento ad un “quattro-corde” tipo basso. Loro la chiamavano rigorosamente “a catarra battenti”, ovviamente all’epoca non studiavano musica, si suonava ad orecchio ma anche tanto “a muzzu”. Ricordo, che mio padre, negli anni 90 possedeva (possiede tutt’ora) una Eko, dove in mancanza di corde, lui usava il filo dei freni della vespa, della bici, etc.
Mi hai riportato indietro di più di trent’anni, grazie ancora a Peppe anche per questo splendido format (il salotto) che apprezzo moltissimo, e ci regala tante storie, tanti aneddoti ma soprattutto ci arricchisce di una cultura, la “nostra cultura” che inesorabilmente andrà perduta col passare del tempo, se non la si tramanda e racconta, proprio come fate voi. 🙏🏽👌🏽🫶🏽
Mastro Pino come al solito sempre IL TOP prima come persona e poi come costruttore. A me personalmente mi ha sempre dato lezioni di vita.... prima che di musica
E mi ha sempre detto: Domenico....sempi ognuno pe comu sapi!
Molto interessante io ho avuto il piacere di ascoltare tuo ( Vincenzo Napoli) suonare l’organetto e da lì che ho preso la passione per impararlo 👏👏👍
Bellissima intervista! Purtroppo oggi c’è un approccio troppo superficiale, si fa quello che si sente su tiktok, quello che è “virale” senza approfondire, un po’ come cantare una canzone in inglese senza conoscere la lingua.