Cosa gli altri pensano di noi (secondo noi)

Sdílet
Vložit
  • čas přidán 8. 09. 2024

Komentáře • 23

  • @sabrinalunardon15
    @sabrinalunardon15 Před 2 lety +40

    Altra cosa: non per parlare sempre dei social, ma credo siano una perversione di questa iper consapevolezza di sé, almeno per quanto mi riguarda. Anche solo la storia di 24h è ragionata, sistemata, condivisa e per quel (per fortuna) breve arco di tempo ripresa e controllata, per vedere chi l'ha vista e che reazioni ha generato. Uno sbatti pazzesco. Che poi a chi gliene frega delle storie? A nessuno. Per non parlare dei post, lí mega ansia. Comunque temone veramente interessante!!

  • @valeriapavesi5210
    @valeriapavesi5210 Před 2 lety +69

    Tutto sto tentativo di autocontrollo è abbastanza normale secondo me, ed è normale esserne un po' ansiosi. Quando mi capita (e mi capita!) mi ripeto sempre:"ma io, sto a guardare nei dettagli se sbadiglia tizio, come parla caio, come si muove Sempronio, gesti, tic, robe varie? No,non me ne frega niente. Quindi forse nemmeno a loro frega niente di me." E tutto si aggiusta.

  • @sabrinalunardon15
    @sabrinalunardon15 Před 2 lety +8

    Oddiooo ma sta cosa è super presente nella vita perché non ne ho mai parlato prima? Perché non ne ho sentito parlare prima? Ci voleva Venti, sempre bravə

  • @silvialimarilli2293
    @silvialimarilli2293 Před 2 lety +14

    Ho adorato questo video dal primo all'ultimo minuto! 🤩 Complimenti ragazzi, continuate così 👏🏻

  • @elenavettoretti8548
    @elenavettoretti8548 Před 2 lety +19

    A me è successo spesso di trovarmi in un posto con molta gente (un bar, una festa ecc) e “tappare” completamente il mio udito verso la persona che mi stava parlando per interessarmi a ciò che una persona sconosciuta accanto a me stava dicendo; proprio per paura che stesse parlando male di me. Questa cosa mi faceva sentire tanto in colpa verso chi mi stava facendo domande perché ovviamente non sentivo nulla di quello che mi diceva e chiedevo poi di ripetere, cosa che magari può infastidire. Ora non mi succede più per fortuna, perché ho capito che è più importante passare una bella serata con le persone che amo piuttosto che perdere tempo a pensare cosa e se gli altri dicono qualcosa su di me. E poi, metti caso che parlano davvero di me, perché devo per forza pensare che stiano dicendo cosa negative?

  • @iPietroBianco
    @iPietroBianco Před 2 lety +8

    video di Lupo: level 💯
    ah e dopo aver visto il video ti senti sempre più normale

  • @wecantexplain9498
    @wecantexplain9498 Před 2 lety +17

    Vedersi da fuori, sentire i muscoli contrarsi, l'attenzione alla pressione dei piedi sul terreno...forse non è disagio, ma consapevolezza dell'essere in quel momento una "tela bianca" per gli altri

  • @saratrolese4367
    @saratrolese4367 Před 2 lety +9

    La psicologia fenomenologica distingue due tipi corpo. Il "Leib" è il corpo vissuto, fondato sull'esperienza interna di tipo cinestetico; il "Koerper" è il corpo-oggetto, visto in terza persona, di cui possiamo fare esperienza guardando per esempio la nostra mano come se fosse un oggetto che non ci appartiene. L'essere incarnati implica necessariamente questa esperienza chiasmatica, ambigua. Si aggiunge però anche un terzo tipo di esperienza corporea, che è "l'essere un corpo visto dagli altri". L'oculocentrismo, e in generale il forte valore che la cultura occidentale contemporanea attribuisce all'immagine (intesa non solo come estetica ma anche come modo di presentarsi al mondo) credo sia altamente correlato con questa ipertrofia del meta-pensiero di cui parli. Si potrebbero dire un sacco di cose a riguardo, una tra tutte che mi viene in mente è la stretta relazione che credo sussista tra l'esperienza di essere un corpo-per-gli-altri e la costruzione della nostra identità. In alcune psicopatologie si assiste ad un'invalidazione nell'esperienza del Leib (incapacità propriocettive, cioè di sentirsi dall'interno) e ad una mancata capacità di essere-con-l'Altro, che non diviene più un partenr dialogico ma viene ridotto unicamente al suo sguardo. In questi casi un'identità liquida riuscirebbe a solidificarsi grazie allo sguardo dell'altro. Non so se sono uscita troppo fuori tema, sicuramente ho portato un esempio di esperienza abnorme, ma sappiamo che patologia e normalità appartengono entrambe al mondo della vita e a volte guardare alle esperienze psicopatologiche aiuta ad illuminare anche la nostra esperienza "normale" (con mille virgolette!!!). Grazie per il contenuto del video, molto interessante!

  • @Vittoria_5
    @Vittoria_5 Před 2 lety +6

    Madonna io vi adoro. Fa praticamente parte della mia vita quotidiana sentirmi sotto ai riflettori pure quando vado a buttare la spazzatura sotto casa. Mi sento molto spesso gli occhi puntati addosso, quando sto al bar, quando passo di fronte a un gruppo di ragazzi/ragazze, quando entro in biblioteca, per non parlare di quando entro in un negozio di vestiti, peccato che però tutti quegli occhi sono solo i miei. E sono gli stessi con cui mi guardo quando parlo con qualcuno a tu per tu. Infatti quando hai parlato dell'esperimento del bar ho adorato, prossima volta cazzarola ispeziono -lol- chi mi sta davanti vediamo un po' se riesco a spostare l'attenzione su qualcosa di diverso da me, dal mio corpo, dalle mie parole e gesti e mi riesco a gode una chiacchierata in santa pace. Thankyou

  • @claudiacannatello3305
    @claudiacannatello3305 Před 2 lety +4

    sempre bello ascoltarti, super relatable

  • @alessandramigliore3749
    @alessandramigliore3749 Před 2 lety +1

    Molto interessante questo video, ti fa sentire più normale pensare che anche altri provano queste cose.
    A me qualche mese fa capitava spessimmo, pensavo che gli altri notassero tutto di me, sopratutto diciamo i difetti e quindi cercavo di “controllare” il mio carattere, dato anche dal fatto che sono una persona super razionale. Ora sto cercando di essere più spontanea e sopratutto di essere me stessa, stando più spensierata e meno a disagio.
    Molto utile anche l’esempio della chiacchiera al bar, penso che farò così concentrarsi sull’interlocutore potrebbe aiutare in effetti.
    Super video ✨

  • @serena8658
    @serena8658 Před 2 lety +5

    Quando la coscienza di te in mezzo al mondo prende il sopravvento e camminando per strada non sai che guardare, diventa strano guardare di sfuggita un passante ma lo è anche non farlo e anche guardare il marciapiede e qualsiasi altra cosa!! Avere gli occhi diventa improvvisamente di impaccio..

  • @vr3036
    @vr3036 Před 2 lety +8

    I vostri video capito sempre a fagiolo

  • @lorenzocastella9308
    @lorenzocastella9308 Před 2 lety +9

    "Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente ?"

  • @jorjaghirardo8120
    @jorjaghirardo8120 Před 2 lety

    Proprio quello che mi serviva sentire grazieee ♥️

  • @clarissabataloni6496
    @clarissabataloni6496 Před 2 lety +4

    Lupo sei troppo bravo 🧸

  • @cristinapedroni6988
    @cristinapedroni6988 Před 2 lety +1

    Proprio un bel video

  • @graziellacambareri7703

    Complimenti

  • @lei4713
    @lei4713 Před 2 lety

    Ciao Lupo! Mi permetto di fare la puntigliosa, ma spero capirai/capirete. Da come descrivi determinati fenomeni intuisco che hai effettivamente fatto una ricerca prima della dissetazione e l'hai trovata compatibile. Però in questo caso, (lo fa molto spesso anche Sofia), è molto generalista come spiegazione e credo sia anche un pò qualunquista. La psicologia non è un unico agglomerato di teorie da cui pescare a caso e dire ecco, questa è la soluzione, lo dice LA psicologia. Ci sono molteplici orientamenti e veicolare il messaggio per cui una letta al New York Times o a uno terapista a caso possa darti un'epifania, magari su un principio di ansia sociale o peggio, non aiuta davvero chi ascolta. Credo sia fondamentale informarsi sul tipo di orientamento, introduci cosa implichi e magari le stesse criticità che può comportare. Questo potrebbe anche portare una persona a considerare in modo più consapevole l'argomento trattato.

  • @pile333
    @pile333 Před 2 lety +4

    ParaVenti.