Buongiorno, mi può spiegare perché certi controlli col multimetro in modalità diodo che vedo fare sui circuiti di smartphone, viene fatto invertendo i puntali e cioè non dando alimentazione e mettendo il positivo su una massa e il negativo sul componente da controllare?
Ottima spiegazione! Fai degli ottimi video! Domanda . Se io col multimetro all accensione di una lampadina da 12v e alimentata a 12v , trovassi una tensione di 6/7 v ai suoi poli, vuol dire che all'interno del cablaggio ho un ostruzione/resistenza ? (Esempio cavi caldi)
Ciao Davide, grazie per i tuoi complimenti e scusa per la risposta tardiva. Se la lampada è ad incandescenza, inizialmente ha un grosso assorbimento di corrente ed è possibile che la resistenza del filamento sia paragonabile a quella dei cavi quindi la tensione si ripartisce fra cavi e filamento, ma il tutto dovrebbe durare pochissimi istanti.
Salve, buona spiegazione!!! Ma la quantità di corrente che esce dal polo negativo della batteria per arrivare alla lampadina è la stessa di quella che esce dallo stesso utilizzatore, oppure la corrente in uscita è diversa dal momento che vi è una caduta di tensione?
@@lorenzolongano9539 massa è chiamata la parte di circuito a potenziale più basso (solitamente 0V) e di solito si identifica con la carcassa dell'utilizzatore (se questa è metallica). Per esempio in una automobile il telaio è collegato fisicamente al polo negativo della batteria quindi il telaio è la massa del veicolo
Ciao, ma se invece di misurare i volt misurassimo proprio la caduta di tensione con la modalità diodo , ed uscisse come valore Zero, significherebbe che il circuito è in corto?? grazie
@@ettoremularoni2338 seguo diversi riparatori di iphone. Loro per misurare le cadute di tensione impostano il multimetro nella modalità diodo e nella misurazione invertono i puntali mettendo il puntale positivo a massa. Se questa misurazione da come risultato 0 allora ,secondo loro, significa che sulla scheda c'è un corto altrimenti il multimetro da un valore che sarebbe la caduta di tensione.
@@giuseppet402 in un cortocircuito due punti a differente potenziale elettrico sono messi in contatto con un con un conduttore a resistenza pressoché nulla. Un diodo quando è ON in teoria si comporta come un conduttore, ma ha fra anodo e catodo una caduta di tensione di 0,7V circa e credo che il multimetro indichi se il diodo è ok . Se il risultato è invece è 0V è possibile che lo strumento in quella funzione consenta di stabilire che c'è un CC, anche se io non l'ho mai utilizzato in quella funzionalità, ma grazie per il suggerimento.
Ma perché si distribuisce ai tre utilizzatori in egual misura, non dovrebbe essere il primo utilizzatore a prendere tutta la corrente visto che, come diceva nell'esempio iniziale, dopo il passaggio nella prima ed unica lampadina, c'è una caduta di tensione totale?
Scusa il ritardo nella risposta. Le tre lampadine sono in serie quindi la corrente che scorre in una lampada è la stessa che scorre nelle altre. Le tre lampadine inoltre sono perfettamente identiche per cui la caduta di tensione su tutte e tre è perfettamente identica in valore. Ora immagina che la batteria crei una sorta di dislivello in altezza fra il + che è il punto più alto e il - che il punto più basso (in effetti la batteria crea una differenza di potenziale fra + e -). Le cariche vengono spinte dalla batteria nel punto più alto (+) e da li scendono verso il - come fa l'acqua. Le tre lampade sono tre gradini che deve fare l'acqua (le cariche) per scendere verso il basso. Essendo le lampade identiche i tre gradini o salti che dir si voglia, sono perfettamente uguali in altezza, inoltre la somma dei salti deve essere identico alla differenza di altezza che c'è fra partenza e arrivo (fra + e -). Questo non sarebbe accaduto se le tre lampadine fossero state diverse. La cosa è spiegabile bene applicando il 2° principio di Kirchhoff alla maglia. Ti invito a guardare questo video. czcams.com/video/guJF6PbTi10/video.html. Spero di essere stato chiaro. Scusa ancora per il ritardo nella risposta.
@@ettoremularoni2338 io sto frequentando un corso serale di elettrotecnica. Ma trovo difficoltà, soprattutto per via della DaD imposta dal governo. Le potrebbe interessare darmi ripetizioni?
Quindi se io metto una resistenza elettrica nulla non c'è caduta di potenziale mentre se in teoria mettesi una resistenza infinita avrei una differenza di potenziale sarebbe uguale a quella applicata al generatore?
Un conduttore ideale non ha resistenza quindi la caduta di tensione su di esso è nulla per la prima legge di ohm. Se invece la resistenza di un cavo fosse infinita allora la corrente sarebbe nulla e anche in questo caso la caduta di tensione sul cavo sarebbe nulla
@@ettoremularoni2338 Ma se c'è una resistenza o un carico la tensione non dovrebbe concentrarsi su quella resistenza del tutto anche se infinita? Poi come si può vedere la tensione perché con l'esempio dell' acqua non lo capisco perché la tensione non é una forza di attrazione di queste particelle dovute a una differenza di potenziale? Allora perché la forza si divide fra le resistenze non dovrebbe avere la stessa forza del generatore su tutte? Fisicamente questa tensione come funziona, perché essendo una attrazione delle cariche questa attrazione non può diminuire se supera una resistenza giusto?
@@babbonatale1337 ho riletto la mia risposta e in effetti c'è una inesattezza. Se ad un generatore applico una resistenza infinita è come se il circuito fosse aperto quindi non c'è corrente sulla resistenza ma c'è tutta la tensione del generatore
L'energia erogata dal generatore parte dal livello più basso che è il meno e va verso quello più alto che è dove c'è il polo positivo. Sugli utilizzatori la ddp cade infatti si chiama acaduta di tensione perché andando dal + al - il potenziale elettrico e quindi l'energia diminuiscono.
@@ettoremularoni2338 perdona il disturbo, ma avrei una domanda da farti. Ho due dispositivi, uno è controllato da una scheda elettronica in grado di mantenere costanti (uguali nel tempo) i watt da me impostati da batteria carica a batteria scarica. L’altro dispositivo non è gestito da una scheda elettronica, quindi al diminuire della tensione fa diminuire ampere e di conseguenza watt. Ora ti chiedo, quale sarebbe la differenza tra questi due sistemi? Sono un completo ignorante in materia
Buongiorno, mi può spiegare perché certi controlli col multimetro in modalità diodo che vedo fare sui circuiti di smartphone, viene fatto invertendo i puntali e cioè non dando alimentazione e mettendo il positivo su una massa e il negativo sul componente da controllare?
Grazie del video spiegazione ottima!
OTTIMO VIDEO
Ottima spiegazione! Fai degli ottimi video! Domanda . Se io col multimetro all accensione di una lampadina da 12v e alimentata a 12v , trovassi una tensione di 6/7 v ai suoi poli, vuol dire che all'interno del cablaggio ho un ostruzione/resistenza ? (Esempio cavi caldi)
Ciao Davide, grazie per i tuoi complimenti e scusa per la risposta tardiva. Se la lampada è ad incandescenza, inizialmente ha un grosso assorbimento di corrente ed è possibile che la resistenza del filamento sia paragonabile a quella dei cavi quindi la tensione si ripartisce fra cavi e filamento, ma il tutto dovrebbe durare pochissimi istanti.
Salve, buona spiegazione!!! Ma la quantità di corrente che esce dal polo negativo della batteria per arrivare alla lampadina è la stessa di quella che esce dallo stesso utilizzatore, oppure la corrente in uscita è diversa dal momento che vi è una caduta di tensione?
Il circuito è unico e non ci sono nodi quindi in tutti i componenti, inclusa la batteria, scorre la stessa corrente
La tensione cambia lungo il circuito, la corrente no
Grazie mille!!
Per quale motivo la corrente che è passata dagli utilizzatori che torna indietro alla batteria è definita "massa"?
@@lorenzolongano9539 massa è chiamata la parte di circuito a potenziale più basso (solitamente 0V) e di solito si identifica con la carcassa dell'utilizzatore (se questa è metallica). Per esempio in una automobile il telaio è collegato fisicamente al polo negativo della batteria quindi il telaio è la massa del veicolo
Ciao, ma se invece di misurare i volt misurassimo proprio la caduta di tensione con la modalità diodo , ed uscisse come valore Zero, significherebbe che il circuito è in corto?? grazie
Sai che non ho capito la tua domanda? Mi spieghi cosa intendi per misurare i volt in modalità diodo?
@@ettoremularoni2338 seguo diversi riparatori di iphone. Loro per misurare le cadute di tensione impostano il multimetro nella modalità diodo e nella misurazione invertono i puntali mettendo il puntale positivo a massa. Se questa misurazione da come risultato 0 allora ,secondo loro, significa che sulla scheda c'è un corto altrimenti il multimetro da un valore che sarebbe la caduta di tensione.
@@giuseppet402 in un cortocircuito due punti a differente potenziale elettrico sono messi in contatto con un con un conduttore a resistenza pressoché nulla. Un diodo quando è ON in teoria si comporta come un conduttore, ma ha fra anodo e catodo una caduta di tensione di 0,7V circa e credo che il multimetro indichi se il diodo è ok . Se il risultato è invece è 0V è possibile che lo strumento in quella funzione consenta di stabilire che c'è un CC, anche se io non l'ho mai utilizzato in quella funzionalità, ma grazie per il suggerimento.
@@ettoremularoni2338 grazie a te per la spiegazione
Ma perché si distribuisce ai tre utilizzatori in egual misura, non dovrebbe essere il primo utilizzatore a prendere tutta la corrente visto che, come diceva nell'esempio iniziale, dopo il passaggio nella prima ed unica lampadina, c'è una caduta di tensione totale?
Mi potrebbe rispondere? Per favore grazie
Scusa il ritardo nella risposta. Le tre lampadine sono in serie quindi la corrente che scorre in una lampada è la stessa che scorre nelle altre. Le tre lampadine inoltre sono perfettamente identiche per cui la caduta di tensione su tutte e tre è perfettamente identica in valore. Ora immagina che la batteria crei una sorta di dislivello in altezza fra il + che è il punto più alto e il - che il punto più basso (in effetti la batteria crea una differenza di potenziale fra + e -). Le cariche vengono spinte dalla batteria nel punto più alto (+) e da li scendono verso il - come fa l'acqua. Le tre lampade sono tre gradini che deve fare l'acqua (le cariche) per scendere verso il basso. Essendo le lampade identiche i tre gradini o salti che dir si voglia, sono perfettamente uguali in altezza, inoltre la somma dei salti deve essere identico alla differenza di altezza che c'è fra partenza e arrivo (fra + e -). Questo non sarebbe accaduto se le tre lampadine fossero state diverse. La cosa è spiegabile bene applicando il 2° principio di Kirchhoff alla maglia. Ti invito a guardare questo video. czcams.com/video/guJF6PbTi10/video.html.
Spero di essere stato chiaro. Scusa ancora per il ritardo nella risposta.
@@ettoremularoni2338 io sto frequentando un corso serale di elettrotecnica. Ma trovo difficoltà, soprattutto per via della DaD imposta dal governo. Le potrebbe interessare darmi ripetizioni?
@@mauriziocotti9781 scrivimi in privato all'indirizzo ettore.mularoni@gmail.com
Il video è veramente interessante ma per i prossimi ti prego di curare l'audio, che in alcuni passaggi è molto distorto e quindi incomprensibile.
Quindi se io metto una resistenza elettrica nulla non c'è caduta di potenziale mentre se in teoria mettesi una resistenza infinita avrei una differenza di potenziale sarebbe uguale a quella applicata al generatore?
Un conduttore ideale non ha resistenza quindi la caduta di tensione su di esso è nulla per la prima legge di ohm. Se invece la resistenza di un cavo fosse infinita allora la corrente sarebbe nulla e anche in questo caso la caduta di tensione sul cavo sarebbe nulla
@@ettoremularoni2338perché nulla? Non usa tutta la forza del generatore sulla resistenza?
@@babbonatale1337 scusami potresti riformulare la domanda? Non ho capito
@@ettoremularoni2338 Ma se c'è una resistenza o un carico la tensione non dovrebbe concentrarsi su quella resistenza del tutto anche se infinita? Poi come si può vedere la tensione perché con l'esempio dell' acqua non lo capisco perché la tensione non é una forza di attrazione di queste particelle dovute a una differenza di potenziale? Allora perché la forza si divide fra le resistenze non dovrebbe avere la stessa forza del generatore su tutte? Fisicamente questa tensione come funziona, perché essendo una attrazione delle cariche questa attrazione non può diminuire se supera una resistenza giusto?
@@babbonatale1337 ho riletto la mia risposta e in effetti c'è una inesattezza. Se ad un generatore applico una resistenza infinita è come se il circuito fosse aperto quindi non c'è corrente sulla resistenza ma c'è tutta la tensione del generatore
L energia va nel senso contrario...dal meno al piu
L'energia erogata dal generatore parte dal livello più basso che è il meno e va verso quello più alto che è dove c'è il polo positivo. Sugli utilizzatori la ddp cade infatti si chiama acaduta di tensione perché andando dal + al - il potenziale elettrico e quindi l'energia diminuiscono.
@@ettoremularoni2338 perdona il disturbo, ma avrei una domanda da farti.
Ho due dispositivi, uno è controllato da una scheda elettronica in grado di mantenere costanti (uguali nel tempo) i watt da me impostati da batteria carica a batteria scarica.
L’altro dispositivo non è gestito da una scheda elettronica, quindi al diminuire della tensione fa diminuire ampere e di conseguenza watt.
Ora ti chiedo, quale sarebbe la differenza tra questi due sistemi?
Sono un completo ignorante in materia
@@michele924 scusa ma non capisco cosa intendi per differenza fra i due dispositivi?