La distruzione dell'oggetto artistico da Duchamp a Pollock ai contemporanei

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  • čas přidán 2. 05. 2012
  • Videochat di Storia dell'Arte sulla "Distruzione dell'oggetto artistico da Duchamp a Pollock ai contemporanei" a cura di Valerio Terraroli

Komentáře • 28

  • @perasperaadastra324
    @perasperaadastra324 Před 5 lety +1

    Grazie, spiegazioni favolose complimenti (non sarebbe male sentire anche una sua lezione sull'estetica...)

  • @fillymorenikky
    @fillymorenikky Před 10 lety

    questo video mi è tornato utile come approfondimento! grazie x averlo caricato

  • @annaabruzzese1561
    @annaabruzzese1561 Před 3 lety

    Complimenti professore spiegazione eccelente

  • @luciarizzuti9603
    @luciarizzuti9603 Před 3 lety

    Meravigliosi tutti......

  • @klausder6636
    @klausder6636 Před 5 lety

    Bella lezione..
    Bel video
    Grazie......

  • @roccorinaldi788
    @roccorinaldi788 Před 3 lety

    Interessantissima lezione

  • @rubenbari
    @rubenbari Před 9 lety +5

    @ Cristina Capponi, io rispondo di no, come la mettiamo? Le opere di Duchamp, come tra l'altro tutte le opere contemporanee) vanno esperite col cervello non solo con l'occhio.

  • @nihilsinedeo2000
    @nihilsinedeo2000 Před 8 lety +4

    E vero che in alcune opere di Brancusi si "fonde" la cultura della sua terra con i movimenti dell epoca pero il professore da un esempio sbagliato: "la Colonna infinita". Per prima cosa, il nome originario, che l'artista a dato a questa opera e: "La colonna dell sacrificio senza fine dei rumeni", (ed e concepita per essere un omaggio ai soldati rumeni caduti nella prima guerra mondiale). Questa opera non e il risultato dell "fondere" de la cultura arcaica rumena con i movimenti avanguardisti parigini ma e soltanto cultura arcaica rumena. Cioè Brancusi a preso questo simbolo (che e presente dai tempi remoti sui monumenti funerari rumeni e significa il infinito in senso che non si muore ma si passa ad un altra dimensione) ed la fatto conoscere al occidente. Un altro esempio di opera senza nessuna influenza avanguardista e "Il gallo". Questo simbolo e presente sui tappeti e su alcuni costumi tradizionali dei paesi rumeni, specialmente de la regione di Oltenia (dove e nato l'artista).
    Concludo ringraziando il professore per le risposte molto utili a noi tutti!
    un rumeno

    • @nihilsinedeo2000
      @nihilsinedeo2000 Před 8 lety +2

      PS. mentre il professore parla di "L'uccello mitico" sul schermo c'e l'immagine di un altra opera, "Il volo del uccello"

  • @lidiakucich7787
    @lidiakucich7787 Před 2 lety

    Interessante

  • @francescolaudani2633
    @francescolaudani2633 Před 5 lety +2

    Duchamp e Manzoni geni assoluti

  • @salvatorecirillo374
    @salvatorecirillo374 Před 10 lety

    io ho rivalutato l'oggetto artistico e la sua interazione con il pubblico come indispensabile per la realizzazione dell'arte nelle infinite combinazioni concettuali,

  • @clercat
    @clercat Před 8 lety

    L'opera di Duchamp "Fonte" (non "Fontana") è firmata R. Mutt ; foneticamente Er. Matt cioè Matter = madre-materia, cosa che spiega il significato del lavoro.
    Sbaglio o Terraroli non sa di cosa sta parlando?

  • @giuseppepacillo1609
    @giuseppepacillo1609 Před 3 lety +1

    L'Arte è morta con la nascita del mercato e dei curatori e critici di professione.
    Solo ĺ'arte primitiva senza mercato e committenti è stata pura espressione artistica .
    Tutti i grandi pittori e soprattutto quelli del rinascimento che noi tanto amiamo hanno lavorato su commissione dei potenti ...
    L'Arte è libertà assoluta di pensiero e purezza primitiva- non può sopravvivere insieme al consumismo .
    Ĺ'Arte di oggi è un surrogato -
    un prodotto di consumo come tanti altri oggetti con la differenza che viene venduto e commercializzato da una rete di raffinati furbacchioni .
    L'Arte è morta perché è scomparso l'Uomo.
    Bisogna ammettere che siamo tutti diventati solo fotocopie.

  • @jjpatata
    @jjpatata Před 11 lety

    multiplicador articulado, já é vantagem...

  • @salvatorearcadipane932

    un amico lo ha detto a mio padre

  • @salvatorearcadipane932

    non e' Brancusi che da un taglio nel passato con Ia sua scultura ma Mario Fontana gli la detto un amico che la moglie fa la gallerista

  • @Shibboleth10
    @Shibboleth10 Před 10 lety +1

    Scusate eh ma un professorone che insegna all'Università non dovrebbe dire castronerie colossali: Lucio Fontana era argentino, non italiano, e anche quando lo si volesse ascrivere, solo artisticamente, allo spazialismo di area italiana sarebbe stato indispensabile sottolinearne i natali sudamericani, tanto più che il manifesto spazialista fu redatto proprio in Argentina, a Buenos Aires

    • @leonardodistefano836
      @leonardodistefano836 Před 6 lety

      Era italiano e nato in argentina, non è vero quindi che fosse solo italiano come non è vero che fosse solo argentino, il movimento spazialista è stato redatto si in argentina, ma dal gemellaggio di due galleria una di Venezia e più tardi una di Milano.

  • @skirec5848
    @skirec5848 Před 8 lety +3

    Non sanno più cosa inventarsi questi "artisti" contemporanei. Certi toccano proprio il ridicolo.

  • @nicolacappellina7596
    @nicolacappellina7596 Před 3 lety

    Quindi se a un mentecatto metto tra le mani un testo di Kant o Platone, questo mi diventa un acculturato?

  • @Design____ByS
    @Design____ByS Před 11 lety +2

    ...... ma se sono provocazioni, perchè si considerano opere d'arte? Ah ah:)

  • @marcuriomarcap3187
    @marcuriomarcap3187 Před 3 lety

    Ma nn sono opere d'arte..sono provocazioni, sono occasioni di riflessione.. riflessione ludica. Insistere col dirle opere d'arte è retorica...

  • @sergiopiva4340
    @sergiopiva4340 Před 5 lety +1

    ma quale concetto ,sono povere operazioni di mercato,non vi è nullo di veramente provocatorio se non il prezzo di questo ciarpame.

  • @mr.humbert3411
    @mr.humbert3411 Před 2 lety

    Catafratto e sibaritico