L'insularità è un fatto - Leonardo Sciascia intervistato da Sergio Palumbo

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  • čas přidán 9. 10. 2016
  • Leonardo Sciascia intervistato da Sergio Palumbo nel 1986 a Palermo nella Galleria Arte al Borgo.
    L’intervista con Leonardo Sciascia non la si può ricordare per la genesi travagliatissima. Lo scrittore, già allora non più in buone condizioni di salute, si era come chiuso in se stesso, era diventato quasi sospettoso, nel senso che non amava concedere interviste con leggerezza per sentirsi fare domande scontate o, peggio ancora, stupide, come lui diceva, soprattutto per la paura che venissero riportati non fedelmente suoi giudizi su uomini e cose.
    Fu laborioso convincerlo che non si sarebbe trattato della solita intervista “usa e getta” da rotocalco. Alla fine acconsentì. Mi recai a Palermo accompagnato da un comune amico, il poeta Nino De Vita, che aveva condotto positivamente la “trattativa”, e si andò insieme a casa dello scrittore. Ma l’appuntamento lì sfumò perché quella mattina, era il 7 aprile del 1986, Sciascia si era dovuto recare al maxiprocesso per scrivere con urgenza un articolo per il “Corriere della Sera”. A deporre quel giorno era stato chiamato Tommaso Buscetta.
    Da casa sua, quindi, ci postammo in casa editrice da Elvira Sellerio. Ci avrebbe raggiunto lì. Da Sellerio lo aspettava anche una troupe della Rai per registrare una sua dichiarazione, da mandare in onda, non so in quale telegiornale, sulla Costituzione italiana (ricorreva il quarantennale della convocazione dell’Assemblea costituente incaricata di redigere la nostra Carta fondamentale, entrata poi in vigore, come si sa, nel 1948).
    Sciascia, abituato a una vita molto regolata, refrattario a ogni forma di mondanità che finiva per distoglierlo dal suo lavoro intellettuale e di scrittura, era visibilmente contrariato da tutto questo chiasso attorno a lui. Temevo che non sarei riuscito a portare a buon fine l’impresa. E invece, proprio quando si stava perdendo ogni speranza, ci disse che per stare più tranquilli avremmo fatto l’intervista alla galleria d’arte del pittore Maurilio Catalano, l’unico luogo a Palermo dove lo si poteva incontrare, fuori dalle occasioni ufficiali, in compagnia dei suoi fedelissimi amici, tra i quali c’erano Aldo Scimè e, appunto, Nino De Vita.
    C’incamminammo insieme verso via Mazzini. Sciascia aveva il passo lento e lievemente incerto, lo guardo pensieroso, teneva una mano in tasca, con l’altra impugnava un elegante bastone. La gente lo riconosceva per strada, lo additava, si fermava a guardarlo. Sembrava una figura d’altri tempi che passeggiava per le vie inquiete e caotiche di Palermo. Anche in questo caso la sua presenza era confortante, quasi rassicurante in una città che, a causa del maxiprocesso e dei delitti eccellenti di mafia, sembrava sotto il coprifuoco per il continuo, straziante urlo delle sirene e per la forza pubblica in assetto di guerra ad ogni angolo, ad ogni crocevia.
    Giunti a destinazione, Sciascia, rilassatosi, fu molto disponibile con mio grande sollievo; concesse l’intervista e ne rimase contento: ormai gli chiedevano di parlar di tutto fuorché di letteratura. Ce l’aveva veramente nel sangue, Sciascia, la letteratura; per lui era un impegno civile e una ragione di vita.
    L’intervista è qui proposta così come è stata ripresa. Tranne che per un paio di interventi, confluiti nei documentari “Vann’Antò e la poesia” (1992) e Salvatore Pugliatti, la cultura come vita” (1991) essa è tuttora inedita in video. La sua destinazione, in effetti, non era per la televisione, bensì per la carta stampata, dove, infatti, apparve. L’intervista venne pubblicata sulla “Gazzetta del Sud” il 22 giugno 1986, col titolo L’insularità è un fatto”. Poi si utilizzò il solo audio anche per un programma radiofonico della Rai, “L’intellettuale al caffè” (1991), nel corso del quale fu dedicata una puntata proprio a Leonardo Sciascia. Ora, questa intervista, si può integralmente leggere nel volumetto “L’altra faccia dell’isola. Incontri con Leonardo Sciascia”, edito da Pungitopo nel 1996.
    La qualità dell’immagine è scadente. Si girava allora con mezzi di fortuna. Si è preferito lasciare il filmato grezzo, senza correzioni in sede di montaggio di post-produzione, con sfocature, spostamenti improvvisi di telecamera, inquadrature sbagliate. Ma resta il documento iconico, ormai storico, resta l’immagine inconfondibile di Sciascia che la registrazione visiva, nonostante tutti i suoi limiti formali, ci restituisce, però, vivo, come se fosse idealmente presente. E resta, poi, il contenuto. Le risposte dello scrittore, infatti, senza perdere di attualità e di valore letterario, danno la misura esatta della profondità di pensiero e dell’ingegno acutissimo di questo ineguagliabile maestro.

Komentáře • 16

  • @verasantarelli4088
    @verasantarelli4088 Před 5 lety +17

    Leonardo Sciascia parla con pacatezza eppure le sue tematiche sono profonde , incisive ed attuali... Vorrei che ci fosse ancora!!!!

  • @prospectoful
    @prospectoful Před 2 lety +6

    Persona seria Sciascia.

  • @ergaomnes6221
    @ergaomnes6221 Před 7 lety +4

    grandissimo

  • @wigdhjgd
    @wigdhjgd Před 3 lety +1

    ❤️

  • @rolandobuzzurri9331
    @rolandobuzzurri9331 Před 6 lety +7

    Mi domando che direbbe oggi

  • @rosamussolini7169
    @rosamussolini7169 Před 7 lety +4

    la letteratura italiana è in gran parte siciliana??

    • @rosamussolini7169
      @rosamussolini7169 Před 7 lety

      Antonio Serradifalco E quindi?

    • @rosamussolini7169
      @rosamussolini7169 Před 7 lety

      Antonio Serradifalco Invece non mi risulta proprio questa prevalenza.

    • @alessandrosalemi5698
      @alessandrosalemi5698 Před 6 lety +29

      Questo perchè non conosci Federico De Roberto, Luigi Capuana, Giovanni Verga, Tomasi di Lampedusa, Luigi Pirandello (premio Nobel), Salvatore Quasimodo (premio Nobel), Vitaliano Brancati, Leonardo Sciascia stesso, Gesualdo Bufalino, Andrea Camilleri, e tanti altri e altre che non ho citato.

    • @snaporaz_
      @snaporaz_ Před 6 lety +6

      Alessandro Salemi da ricordare anche Vincenzo Consolo, Stefano D'Arrigo.

    • @snaporaz_
      @snaporaz_ Před 6 lety +2

      Bellissimo documento.