895- Luci e ombre dell'Amministrazione Fiduciaria italiana della Somalia [Pillole di Storia]
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- čas přidán 7. 09. 2024
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Per approfondire gli argomenti della puntata:
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Da aprile 1965 a maggio 1966 sono stato imbarcato come 3° ufficiale di coperta sulla bananiera 'Marzia Tomellini Fassio' facendo i viaggi tra Italia e Somalia, portando merci varie a Mogadiscio per poi caricare banane a Chisimaio. Se devo dare una mia opinione devo dire che per capire le popolazioni somale bisogna andare molto indietro nella storia. A questo punto voglio raccontare alcuni episodi. Per primo devo dire che ancora in quegli anni i samabuchi (imbarcazioni locali a vela) portavano schiavi (maschi e femmine) razziati sulla costa somala a Moka per vendeli, evitando di farsi interccetare dalle vedette inglesi di stanza ad Aden e nel caso fossero avvistati dalle motovedette li gettavano a mare legati con catene perchè andassero subito a fondo. Ma ora parliamo di quello che ho visto. All'epoca il governo Somalo si basava ancora sull'assistenza italiana, ma vi erano interferenze da parte di altri governi: inglese da parte della Somalia Britannica, americano che aveva fatto lavori nei porti e unione sovietica che inviava armi per l'esercito somalo. Andando al cinema a Mogadiscio a vedere i primi film di '007' ho notato che ne primi posti vi erano strani personaggi vestiti all'europea, i portuali somali mi avevano detto che era la polizia segreta che facevano istruzione? Gli americani avevano ampliato il porto di Chsimaio e modificato il porto di Mogadiscio con risultati disastrosi. Ritenendo che il porto costruto durante l'occupazione italiano era errato perchè nella parte nord avevano fatto un ponte per accedere alla banchina che lasciava passare la corrente generata dal monsone (6 mesi nord sud e 6 mesi sud nord) e hanno chiuso questa apertura, risultato in 2 anni il porto si è insabbiato e malgrado un continuo lavoro di dragaggio era accessibile solo a chiatte e piccole imbarcazioni, per cui anche le bananiere che non sono grandi navi dovevano rimanere in rada e scaricare su chiatte. Una volta a Mogadiscio ho visto a sud della città una nave russa, il capo dei portuali mi ha detto: "Grande segreto nave russa scarica armi". A Chisimaio la Russia avava portato 3 motovedette per la marina somala, dopo la prima uscita con equipaggio somalo ne erano rimaste 2, una navigando a tutta velocità si era infilata nel cavo di un'onda ed era scomparsa, ai marinai somali, abituati alle imbarcazioni a vela, era stata fatta un'istruzione molto aprossimativa. In un viaggio abbiamo portato la salma di un italiano che lavorava nelle piantagioni di banane, questo è quanto ho saputo dai suoi colleghi: lui era stato con ua ragazza somala, la famiglia della ragazza lo aveva contattato dicendogli che da vergine la figlia valeva un cammello ora non più vergine vale mezzo cammello, per cui richiedono come risarcimento il valore di mezzo cammello (1 cammello circa 200.000 mezzo circa 100.000), l'italiano ritenendo che la ragazza era consenziente e si era accontenta dei regalini ricevuti ha ritenuto di non dovere nulla. Il giorno dopo è stato trovato nella piantagione con la testa quasi completamente tagliata da un colpo di machete. Solo un'ultima cosa, all'epoca la Somalia si riteneva in guerra con Etiopia e Kenia, anche se queste due nazioni sembrava non accoegersene. e era di comune dominio che le truppe inviate verso il confine etiope in realtà si erano date al saccheggio dei villaggi somali vicini al confine, forse perchè supportate in manira insufficiente dal governo.
Molto interessante, sarebbe da ascoltare la tua storia
Grazie per aver condiviso questi ricordi.
Grazie da questa storia somalo
Nonostante la scarsità di notizie hai fatto un ottimo lavoro, come sempre. Oltre ad una seconda parte ce ne vorrebbe anche una terza della serie....... "come stanno oggi" per capire oltremodo le difficoltà italiane del tempo
M
.
Anche io, ormai nel lontano 2010, ho scritto la tesi sull'amministrazione fiduciaria italiana della Somalia ed è davvero difficilissimo trovare informazioni su quel periodo. Io ho basato il mio lavoro sul racconto che i quotidiani dell'epoca facevano di questa amministrazione ed è stato interessante come questa cosa veniva raccontata dalla diverse anime politiche.
Una pagina di Storia di cui ero del tutto all'oscuro a ragione della mancanza di fonti e, a maggior ragione, del fatto che i programmi didattici non riportano alcun cenno al riguardo. Video realmente illuminante
e ben esposto 🌿
Vedendo come sono ridotte ora, farebbero a corsa a tornare sotto l'Italia; amministrazione compresa.
Potevano diventare regioni a statuto speciale come il Trentino
@@diegopettini6101 o perlomeno qualcosa di simile.
@@diegopettini6101 al massimo Alto Adige , il Trentino è una zona irredenta
@@diegopettini6101 regioni autonome e forse meno terrorismo ed anche razzismo
Come andarono le cose durante l'amministrazione fiduciaria italiana in Somalia? Così, così....(cit: Roberto Vecchioni)🤣😂🤣😂👍😁❤Bravo Gioele
Una curiosità: la Somalia esporta in Europa praticamente solo insetti sotto resina (scarabei, ragni, e altri insetti simili)da collezione per appassionati di entomologia. Io quando lo ho scoperto sono rimasto senza parole. La bellezza della vita che non smettetrà mai di stupirci.
Complimenti, come sempre, per la serietà del lavoro. Vorrei solo fare notare che "autonomia" e "indipendenza" non sono sinonimi. La Valle d'Aosta è una Regione Autonoma (all'interno di uno Stato), mentre l'Italia è uno Stato indipendente. Grazie e buon lavoro.
Ottimo spaccato di una Storia che spesso si vuole dimenticare. Bravissimo!
Non e' che si voglia dimenticare, il problema e' un altro. L'Italia e la Gran Bretagna( accordi
Bevin -Sforza ed accordi segreti altri), erano veramente interessati a riavere la Libia,
e il vescovo di Tripoli nei vari anni del governo Inglese, ne aveva parlato nei suoi sermoni.
Il problema e' che il resto dei paesi dell'ONU non ne erano interessati, per cui il primo
accordo e' rimasto lettera morta. Pur essendo cosi' le cose, fino all'anno in cui noi (gli Ebrei),
abbiamo lasciato la Libia nel 1967, Tripoli la citta' e' rimasta una citta' basicalmente
Italiana, dal modo di costruzioni, dalle abitudini giornaliere. Quasi tutti i cinema portavano
solo film tradotti in Italiano, solo dal 1963 il governo Libico ha obbligato i padroni dei cinema a fare i sottotitoli in Arabo.Il corso Vittorio(cosi' si chiamava ancora tra la gente, il corso
Sicilia, tutti gli avvisi in Italiano, la passeggiata del pomeriggio e della domenica(per i
Cristiani ed il sabato sera per gli Ebrei, il gelato Bascetta, il Gelato Garibaldi,il liceo
Dante Alighieri dove studiavano tutti i figli delle famiglie bene, il Giornale di Tripoli.
Un video strepitoso, era da secoli che cercavo informazioni sull'amministrazione fiduciaria. Grazie davvero.
Grazie a te
Veramente complimenti. Direi, la vostra, una pillola di verità.
Viviamo in un'epoca in cui il cosiddetto "culturalmente corretto" riscrive la storia ad un uso sfacciatamente strumentale. Si favorisce l'ignoranza della storia per poter manipolare la realtà storica (in questo caso sulla colonia italiana) e imporre scelte politiche. E quello che più dispiace è la posizione della Chiesa che ha abbracciato questo paradigma...
Come sempre grazie Gioele per queste pillole di storia, di storia che a scuola non viene (veniva data la mia età) affrontata. Ma magari a questa pillola si potrebbe affiancare la situazione (attuale) di quegli stati seguiti dalle altre democrazie vincitrici del dopo-guerra
Intendiamo raccontare la storia di altri stati africani, si
Bellissima trasmissione , seguo com molto interesse i vari temi e spiegazione sempre molto dettagliate e di facile comprensione
Sarebbe bello se questa tesi fosse scaricabile online, nel caso della mia tesi di magistrale lo è, e gratuitamente... Sarebbe molto bello poterla leggere, l'argomento è molto interessante!
Bravissimo Gioele, come sempre accompagni quotidianamente molte delle mie ore di tempo libero con le tue narrazioni chiare e coinvolgenti, sai far interessare e scoprire qualsiasi argomento! 🤗
Questa è una pagina della nostra storia patria tra le più trascurate e volutamente dimenticate.
Gran bel video come sempre, ci mostra lo scenario quanto più simile possibile di cosa può rappresentare il fantomatico "aiutiamoli a casa loro" quando in qualche maniera ci si trova a farlo davvero, all'Italiana.
ma di cosa stiamo parlando? In questo caso si parla di un Italia distrutta dalla guerra che doveva dare amministrazione a uno stato completamente senza amministrazione locale... di sicuro non li si aiuta facendoli venire in tutti in Italia
@@jajanimarco Ti rendi conto che stai facendo tutto da solo si?
Bel video! Non si trova molto su questo argomento. Grazie per il tuo lavoro prezioso
Grazie Gioele!
Splendido video come sempre
Negli anni 80 ho lavorato cinque anni in Somalia e I vecchi parlavano bene degli Italiani che avevano portato il primo trattore la prima strada la prima anagrafe
Il settore industriale era piccolo ma non inesistente con lo zuccherificio del villaggio Duca degli Abruzzi (Jowhar) e il tessificio di Balad poi si esportavano banane da Merca e la Banca nazionale Somala aveva fondi il 30 Giugno 1960 frutto dell'Amministrazione Fiduciaria
Ahhh che bello! È il momento in cui l'Italia per l'ultima volta ha ancora una parvenza del colonialismo
Come al solito bel video...vero nel 1950 Italia non era ancora membro dell'onu il che rende particolare l'amministrazione fiduciaria che gli alleati ci concessero
Era tanto che cercavo notizie di quel periodo e grazie a questa ottima narrazione ora so cosa succedeva in quegli anni .pensi anche di fare una pillola sulla guerra dell'Ogaden in futuro ?
Si, andremo avanti a raccontare la storia della Somali e dell'Etiopia, anche se sono in dubbio su come unirle
Grazie per la pillola! Adesso sì che hai chiuso effettivamente il cerchio del colonialismo italiano.
Su questo io ne sapevo veramente poco, purtroppo a scuola e anche all'università praticamente non se ne parla.
Bravo puntata molto interessante e precisa. La sola idea che un paese che avendo perso la guerra e con le pezze al culo potesse gestire la Somalia per una transizione alla democrazia, era di per sé un idea balzana. Ed infatt come si è visto solo una gestione di facciata .
Complimenti a Nicolò che ha fornito il materiale ed a te per il racconto.
Sto iniziando la mia tesi sulla guerra dei boxer e l'intervento italiano in Cina. Se trovo materiale interessante, te lo posso mandare
Ne ha già parlato in passato, rispettivamente nelle pillole 579 e 189.
Si esatto
@@flavioelioadriano Lo so, ma ci sono sicuramente episodi interessanti adatti a un aperistoria. Ad esempio l'invio in Cina di contadini isontini, trasformati in fanteria di marina, da parte della K.u.K. Kriegsmarine
mio zio era laggiu; dopo essere stato preso come PG si evase ripreso portato in India rievase e dopo 24 mesi di marcia arrivo presso una famiglia che lo aiuto ad entrare in Italia con altri 3 PG; la guerra era finita da piu di un anno
Una delle cose strane era il "monopolio" delle banane somale; tutte le banane vendute in Italia erano di provenienza somala; dagli ortolani erano vendute con una "placca" che ne attestava la provenienza.
Qualcuno mi disse che le banane somale erano di qualità inferiore a quelle di provenienza centro americana, ma che l'Italia "doveva" importare quelle somale.
L'amministrazione fiduciaria non è stata granché di successo (specie considerando il disastro che emerse successivamente) ma il compito italiano era davvero difficile. Si trattava davvero di costruire uno Stato da zero, considerando che la Somalia stessa non era un entità politica con una qualche base storica, ma proprio un assortimento di domini messi assieme dal potere coloniale italiano. Dubito che si sarebbe potuto fare di meglio, date le limitatissime risorse a disposizione.
10 anni per creare uno stato autonomo sono davvero troppo pochi. Se fossero stati 25 chissà come sarebbero cambiate le cose.
Chissà
Gioele alla fine per quanto riguarda il format che prevede la recensione di un film vecchio per vedere quanto è invecchiato ha vinto starship troopers, wargames o Howard?
Wargames, ma starship troopers ha preso un sacco di voti ed esce tra qualche settimaa
@@laBibliotecadiAlessandria siuuum wargames
Nel video non ho sentito parlare del madamato durante l'AFIS. Però, ho sentito dire da alcune fonti che anche in quel periodo è esistito. Circa le eredità del nostro periodo coloniale in Somalia ho "ricordi" personali: nella seconda metà degli anni '80, studente all'università di Firenze, mi capitava quotidianamente di incontrare sull'autobus che mi portava "in quel di Careggi" gli allievi della Scuola di Sanità Militare. Tra loro, erano sempre presenti alcuni allievi di colore con la dicitura "Somalia" su una manica dell'uniforme e stellette speciali che riproducevano i colori della loro bandiera nazionale. Altra curiosità: l'ufficiale di colore con l'uniforme dei Carabinieri che si vede nella foto a 15.04, è Siad Barre?
Sull'ultimo punto francamente non saprei, ma sicuramente assomiglia. Sul madamato, invece, credo che anche se ancora presente, i numeri, dato il calo nella presenza italiano, fossero più bassi che 15 anni prima
Mi scuso, e' la prima volta che intervengo.
Volevo sapere se era possibile leggere la tesi di Parlapiano,
dato che e' un argomento che mi interessa molto e che mi piacerebbe approfondire
Grazie
Riccardo risaliti
Bisognerebbe chiedere a lui, gli segnalo il messaggio
Sarebbe possibile vedere la tesi dalla quale sono state prese le informazioni?
Bisognerebbe chiedere a chi me l'ha mandata, mi sembra ci sia un suo commento qui sotto al video
Beh i risultati ottenuti tutto sommato furono buoni considerando diversi fattori, il primo che di fatto si cercava di costruire uno stato da zero, secondo che le risorse per farlo erano praticamente nulle e ultimo ma non meno importante che fatto questo l'Italia non avrebbe avuto nulla da guadagnare visto che avrebbe dovuto lasciare tutto in mano ai somali. Quindi mi chiedo cosa avessero in mente i geni che pensarono a creare le amministrazioni fiduciarie e se veramente credessero nel successo delle stesse ....
Una storia molto complessa.
Tutto è bene quel che finisce bene! La Somalia oggi è un paese prospero e felice... o no?🤔
Direi che il fatto di averlo lasciato senza una classe dirigente non abbia aiutato
@@laBibliotecadiAlessandria difficile che una classe dirigente sorga dal nulla
Il problema è che, se non è sorta, è perché prima, durante l'epoca coloniale, si è fatto di tutto per distruggere quello che c'era
@@laBibliotecadiAlessandria questo è vero sopratutto sotto la direzione del grammofono del regine il Gen De Vecchi che porto in regalo ai somali lo squadrismo fascista. ma bisogna anche considerare che la classe dirigente somala ante 1° guerra era formata da rissosi capi tribù, sultani e ulema divisi da interessi contrapposti, rivalità secolari e con la brutta abitudine di fare il doppio gioco nelle relazioni con l'italia. basta vedere i complicati giochi diplomatici tra Italia, Regno unito e i sultani di Obbia e Migiurtina durate la guerra anglo somalo con lo Stato Derviscio
L'unica cosa che mi ricordo dell'amministrazione fiduciaria Italiana e' il fatto che negli anni 50 in Italia
le banane costavano 475 lire al kilo, venivano solo dalla Somalia, ed erano a un prezzo come le
medicine, insieme alle sigarette, caffe' e cioccolato.
È vero le banane erano un monopolio di stato.
E tu pensa che erano le meno care che arrivavano in Europa , almeno così avevo letto .
Fino alla meta' degli anni 60 gli Italiani compravano in Svizzera il caffe', il cioccolato ,le sigarette e le banane, in Jugoslavia compravano la benzina. Solo nella meta' degli anni 60 , quando hanno cominciato ad arrivare le banane CHQUITA, della United Fruits, dall'America Centrale, le banane sono diventate migliori e sono scese di prezzo.@@giuseppezagheni9479
@@giuseppezagheni9479 Sarebbe bello trovare qualcosa sull'economia mista che era in vigore in Italia fino agli anni 80. Il mix di monopoli di stato ( Energia elettrica, carburante, telefoni, IRI, tabacchi, caffè ecc.) e libero mercato. Aveva i sui difetti ma ha ricostruito la nazione.
@@borderline2369 Si era un sistema che funzionava, poi come al solito la corruzione ha esasperato gli animi ,e così si è buttato il bambino con l'acqua sporca . La solita politica all' Italiana .
Complimenti Parlapiano
Credo che l'Italia, prima di lavarsi pilatescamente le mani dell'ex colonia abbia fatto il massimo possibile vista la pochezza dei mezzi e soprattutto visto lo scarso peso politico in campo internazionale.
Sicuramente l'amministrazione fiduciaria italiana fu un esame anche per il bel Paese e sicuramente fu superato senza troppi traumi anche nonostante la pugnalata alle spalle inferta dalla lega dei giovani somali che cancellarono l'opposizione per paura di perdere le elezioni.
La situazione somala poteva essere trattata meglio evitando di unificare le due amministrazioni fiduciarie nel 1960, e per fortuna che non è scoppiata una guerra fra Somalia e Somaliland.
"Abbiamo fatto veramente un buon lavoro" semicit.
Probabilmente col senno di poi l'amministrazione fiduciaria italiana sarebbe dovuta durare molti anni ancora fino a giorni nostri con la Somalia non in grado di gestirsi in maniera indipendente
Per 10 anni non abbiamo fatto nulla per prepararli a governare da soli. Credo non avremmo comunque fatto nulla
Un mandato di soli 10 anni era troppo poco per un paese così arretrato come dicevi tu con il 99% di analfabetismo, sarebbero serviti almeno 20 o 30 anni
E dal 41 al 50 che hanno combinato i brittons ?
Poco o nulla, nel senso che hanno lasciato la struttura tribale esistente. Ne parleremo rapidamente nella prossima puntata
@@laBibliotecadiAlessandria oltre ad aver fomentato l'Eccidio di Mogadiscio
Ed il lavoro fatto da noi Italiani ?
Da vittime del fascismo (coloniale) ad emuli del fascismo (tropicale).
Questa è la definizione che diedero i primi navigatori portoghesi che raggiunsero le coste somale: "Popolazione di bell'aspetto dedita al litigio"
😸😸
Ma quando il regno d'italia aveva le colonie italiane le gestiva direttamente o un indirettamente
Direttamente
Inizialmente in miniera indiretta perché c'erano la Società Filonardi nel Benadir più i vari sultani sotto protettorato a nord ( Obbia, Migiurtinia, Nogal) e a sud ( Galedi) in seguito con l'avvento del fascismo si instaurò un controllo diretto, dopo che de Vecchi strocco un grande rivoltà nel nord del paese. che tra l'altro rischiò di trasformarsi in una Terza Adua a ricordarci quanta sfiga abbiamo nel imprese coloniali.
Ne abbiamo parlato nella serie sul colonialismo che trovi in descrizione
Come andrà avanti la storia?
Nelle prossime puntate arriveremo fino ai giorni nostri
Gioele quindi parlerai pure di Ilaria Alpi e delle sue inchieste? Non vedo l'ora
Si
In effetti l' amministrazione fiduciaria è avvolta da molte ombre, forse alcuni dei grossi problemi scaturiti nel periodo successivo sono riconducibili almeno in parte a quella " malagestione" , col senno di poi,direi che forse era meglio che la Somalia rimanesse ancora un buon periodo sotto l' egida italiana, o comunque sotto tutela di altre nazioni .
VI ABIAMO AGLIUTATTO E NON VI AGLIUTATE
Chi?
L'Italia ha creato da 0 la lingua somala, con caratteri latini, compreso vocabolario e grammatica.
PRIMO!!!
I PRIMOOOO!!!! Saranno gli ULTIMOOOO!!!!🤣😂🤣😂🤣😂
cmq dopo sto video la domanda "come mai è difficile trovare informazioni sulla decolonizzazione italiana della somalia" ha una risposta.
anche se poi molti sovranisti potrebbero rispondere che anche gli altri stati hanno fatto danni, il fatto che il lavoro dell'italia sia stato fatto in fretta senza capire com'era la somalia per dimostrare di essere migliori di quello che si era è fallita senza se e senza ma.
cioè sei una nazione sconfitta da una guerra mondiale, che ha provato a nascondere le proprie responsabilità sotto il tappeto, non hai fondi per ricostruire il tuo territorio ma fai di tutto per mantenere le colonie costruendo a volte castelli in aria , e alla fine sull'unico territorio che ti viene affidato fai solo danni.
bhè non che oggi l'italia e la sua classe dirigente sia messa meglio.
CIAO TORA
SCROCHONI
Ma chi?
L'Itaglia...😅
?
In pratica la Somalia non è mai stata uno stato (perdona la brutta assonanza). Se all'epoca della sua nascita era divisa e frammentata tra tribù e clan, ciò spiega bene quello che è successo dopo. E' incredibile come in Italia ci sia un assoluto disinteresse per questa e le altre ex colonie (tranne la Libia, ma solo perché così fermano i barconi di immigrati), ma soprattutto perduri il mito degli italiani "brava gente" che anche se colonizzatori, furono dominatori dal volto buono. Ancora più interessante notare che al giorno d'oggi tra i somali non ci sia quasi traccia dei legami culturali con l'Italia; ho incontrato molti somali a Londra e quasi nessuno parla italiano, giusto un caso, ma in maniera molto frammentaria e non per via del passato coloniale, ma perché visse in Italia per qualche anno.
Sulla questione fonti mi spiace molto, ci si è concentrati sulla storia dell'Italia durante la 2GM ma forse avremmo dovuto anche interessarci un pochino di più delle nostre ex colonie, e il fatto che il governo dell'epoca non vedesse l'ora di terminare l'amministrazione fiduciaria, dimostra il totale disinteresse verso queste aree del Mondo, ai cui problemi abbiamo contribuito.
Forse, però, erano somali provenienti dalla zona colonizzata dagli inglesi, il somaliland. Perchè io ne conosco alcuni che, invece, sono venuti a lavorare in Italia, proprio per la comodità di sapere già la lingua
@@laBibliotecadiAlessandria non metto in dubbio la tua esperienza, però molti di loro che ho incontrato io venivano dalla ex Somalia italiana, da Mogadiscio soprattutto.
Ciao, perché non ci parli anche dei patti tra Italia e USA dopo la fine della II guerra mondiale e come sono andati avanti fino ad ogg.. Perché l'Italia è ancora assoggettata agli USA?