MEGLIO FREELANCE o LAVORATORE DIPENDENTE? | La vita del Developer
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- čas přidán 20. 12. 2017
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grazie per questi video! Sono molto interessanti e
stimolanti :)
Molto interessante questo genere di video! Complimenti!
La frase che hai detto alla fine è ciò che mi ha spinto a decidere di licenziarmi a fine agosto e di aprire la partita IVA a inizio anno nuovo ♥️ speriamo andrà bene
Grazie per questo video. 💪👍😀
c'è da dire che in aziende moderne, tra smart working, remote working e piccoli agile team da 5-7 persone, l'ambiente di lavoro si avvicina molto a quello del freelance. Io ho aperto una piccola azienda di sviluppo ma stavo impazzendo con la parte amministrativa, sono tornato a lavorare da dipendente e anche se guadagno meno sono molto più tranquillo e ho meno pressioni rispetto a quando avevo a che fare direttamente con i clienti.
anch'io ho fatto lo stesso tuo percorso prima da titolare e poi come dipendente... condivido in pieno: se dovessi scegliere tra le due, in Italia, preferirei dipendente.
Vero. Poi hai molte più garanzie da dipendente
Ciao, ci sono molti aspetti positivi e negativi, comunque è molto interessante come cosa mi piacerebbe tanto in un futuro… Intanto pensiamo ad imparare e poi si vedrà…
Ho lavorato sia come dipendente (quasi tutta la vita lavorativa) che a partita IVA (per 6 lunghi anni). Oggi sono in pensione e vorrei darti un (GRANDE) consiglio: cercati subito un lavoro come dipendente e un minuto dopo inizia a correre, ma corri più veloce che puoi e vai a chiudere la partita IVA. Non ti sto a elencare i vantaggi e gli svantaggi delle due situazioni, ma fidati del mio consiglio.
Magari, potessi tornare indietro, non farei lo sbaglio che (in parte) ho fatto: approfitterei del tempo in più (che come dipendente te ne avanzerebbe parecchio) per fare corsi su corsi, certificazioni su certificazioni. La cosa che più di tutte nel mondo del lavoro ti tiene lontano dalla cacca è la professionalità. E con la professionalità anche lo stipendio alla lunga migliora (cambiando azienda più spesso possibile). Io queste cose le ho fatte (quando ho realizzato che l'azienda per cui lavoravo non intendeva investire su di me), peccato che le ho fatto tardi: avevo quasi 50 anni; però ho avuto la soddisfazione, a quella età, di ritrovare lavoro per tre volte dopo che lo avevo perso per un motivo o per l'altro. Mi occupavo di reti dati e a 59 anni presi una certificazione Cisco CCNA (a quella età è molto molto difficile). Avessi cominciato prima...
Beh credo che la tua visione sia influenzata molto dal tuo percorso. Io ho fatto l'inverso rispetto a te (più anni in P.IVA rispetto a quelli da dipendente) e la vedo esattamente all'opposto rispetto a te, sono anche scelte personali e soggettive :)
Ho lavorato come libero professionista per vent’anni, partita iva individuale, tre società…correvo tanto, il tempo non bastava mai, i clienti non mi lasciavano in pace un attimo…70% del tempo a gestire commercialista, f24, banche, clienti ecc…ho dedicato notti, sabati, domeniche, e vacanze ai clienti, non mi hanno dato tregua nemmeno quando ho detto loro di avere mio figlio appena nato fra le braccia per la prima volta (era più importante la loro scadenza)…anni passati con il desiderio di poter studiare quello che mi piaceva, la novità tecnologica, poter approfondire un linguaggio…ma nulla c’era sempre qualche scadenza prima…da due anni sono dipendente e sono più sereno. Non so se tornerò a lavorare in proprio ma nel caso vorrei trovare dei colleghi con qui condividere i progetti…one man band anche basta grazie ☺️ i miei due centesimi
Assolutamente, mai fare il one man band
La detraibilità/deducibilità delle spese auto è regolata da aliquote fisse e non segue il principio di inerenza
Ben fatto, riflessioni che condivido pienamente Simone. La scelta è frutto di valutazioni oggettive e soggettive sui costi/benefici, per me la possibilità di sperimentare ed innovare pesa tantissimo al momento.
Sarebbe interessante approfondire il tema creazione/gestione/aggregazione ad un team di freelancer, secondo me è una direzione quasi obbligata per coniugare lavoro di qualità e qualità della vita.
Paolo Leopardi assolutamente d'accordo Paolo! Direi di parlarne in futuro!
Domanda stupida: supponiamo che sono un dev e mi hanno proposto un contratto freelance con la paga giornaliera di 250€ per 12 mesi e supponiamo che non posso aderire al regime forfettario. Questo significa che:
1) devo pagare allo stato l'IVA per 22% dei 250€ di cui mi rimangono 195€ di incasso "lordo"
2) devo pagare nella dichiarazione dei redditi gli scaglioni IRPEF (23-43%)
3) devo versare contributi per 25,72% (50€)
quindi "se mi va bene" dopo che ho dettratto tutto l'impossibile mi rimangono 100 euro netti in tasca, corretto?
Mi sembra una presa in giro. Devi fare salti mortali per avere il 40% netto di quello che guadagni e devi anche rimanere competitivo perché puoi sempre essere sostituito. Non ho parole
Eh purtroppo da me in azienda sono estremamente chiusi sullo stack tecnologico... ho proposto tante alternative ma niente...
Sto pensando se aprire una web agency ma il fatto di dovermi impegnare per molti più aspetti mi preoccupa... adesso in azienda invece scrivo solo codice e fine... il cliente non lo vedo mai.
Cambia azienda 🙂
Magari é una domanda stupida ma, da dove si parte? Mi spiego meglio: se uno vuole intraprendere una carriera da freelance da dove deve partire per trovare i primi clienti o i primi incarichi?
Giacomo Vannucci ciao Giacomo, la tua domanda non è assolutamente stupida, anzi! E visto che me lo state chiedendo in parecchi, ho deciso che farò un video a riguardo 😉
Non ho fatto l'università e al momento non posso permettermelo. Sento parlare, sopratutto su canali americani, che ce la si può fare anche da autodidatta. Che ne pensi ?
Matar Loum indubbiamente non è facile, ma è assolutamente fattibile! Ci sono tonnellate di materiali, corsi ben fatti, percorsi di apprendimento basati sulla pratica. Applicali su un progetto tuo, e così imparerai anche a gestire i problemi, in bocca al lupo!
C' eè talmente tanta documentazione disponibile che da internet puoi imparare tutto il necessario per programmare o creare qualsiasi cosa. Naturalmente con impegno