Pavia, i taser tolti alla Polizia Locale fanno discutere: per il sottosegretario Molteni è ideologia

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  • čas přidán 8. 07. 2024
  • E’ stata una delle prime misure adottate dalla nuova amministrazione di centrosinistra a Pavia: la sospensione dell’utilizzo del taser in dotazione alla Polizia Locale ha acceso immediatamente la polemica politica.
    Il sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni in quota Lega, con un post su Facebook, ha parlato apertamente di decisione ideologica e politica che priva gli operatori di uno strumento di tutela e deterrenza.
    Strumento, ha aggiunto il sottosegretario, in dotazione sia alle forze di polizia nazionale come a diverse polizie locali. Dall’altro lato l’assessore alla partita Rodolfo Faldini, eletto con la lista civica Facciamo Centro a supporto di Michele Lissia, ha spiegato le sue motivazioni, sempre attraverso i social.
    Tante sono le incognite e i punti oscuri sul suo utilizzo: per questo motivo Faldini, cogliendo anche la sensibilità degli alleati di governo sul tema, ha optato per la misura di sospensione.
    Il taser, ha spiegato, rappresenta infatti un’arma a doppio taglio. La sperimentazione di questo strumento era partita nei mesi scorsi con l’assessore di centrodestra Pietro Trivi: Pavia è stata il primo capoluogo di provincia di tutta la Lombardia ad usare il taser.
    L’obiettivo, aveva spiegato la precedente amministrazione, era garantire un presidio sempre più puntuale e soprattutto efficace del territorio. Solidarietà agli agenti di Pavia è arrivata nelle scorse ore dal Siulp, il sindacato unitario dei lavoratori della polizia: sono stati privati, la presa di posizione, di uno strumento fondamentale per evitare di arrivare al contatto fisico con le conseguenze del caso.

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