La figuraccia di Berlusconi al Parlamento Europeo
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- čas přidán 22. 08. 2012
- Mai più Berlusconi!!!!!!!!!
Questo video, tratto dal film di Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio "Quando c'era Silvio", ripropone la famigerata performance di Silvio Berlusconi al parlamento di Strasburgo, il 2 luglio 2003, in occasione della cerimonia di insediamento del semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea. Il filmato si apre con l'intervento di Martin Schulz, della Spd tedesca, che sottolinea la sua preoccupazione per la presenza della Lega al governo, chiede a Berlusconi di portare finalmente in porto le leggi sul processo europeo, sul mandato di cattura, sul riconoscimento dei documenti, aggiungendo anche che il presidente del Consiglio italiano siede su quella poltrona solo grazie alle lungaggini burocratiche delle sue vicende giudiziarie. La replica di Berlusconi all'europarlamentare tedesco è, allo stesso tempo, furiosa e penosa, e non si limita alla frase indecente su cui si sono concentrate quasi tutte le cronache: "So che c'è in Italia un produttore che sta girando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò. Lei è perfetto". Più delle parole, però, a colpire sono i gesti e le espressioni di Berlusconi, decisamente nervoso e in difficoltà di fronte a domande "scomode" che in Italia non gli vengono quasi mai rivolte. Come ha riassunto bene lo stesso Schulz, "quando il premier italiano viene contraddetto perde ogni contegno"
La faccia di Fini è epica.
MR SHULZ, COME SONO ANDATE LE ELEZIONI IN GERMANIA? SOLO 20 PER CENTO? AHAHAHAHAJ
MI sono proposto di non cancellare commenti. Sono stato costretto fino ad ora a cancellarne due in quanto contenenti offese gratuite. Vi prego di volermi aiutare a tenere fede al mio impegno.
Invitali a vedere tutti i siti archeologici fatiscenti magari anzi sicuramente se ne innamorano e stanziano denaro....visto che l Italia potrebbe campare solo di turismo.....e quanto lavoro per tutti
5:04
Di che film parla???
Scusate , ma Berlusconi ha difeso l'Italia , si è difeso dagli attacchi di Schultz , invece di apllaudirlo lo criticate pure.
Io più che da quello che ha detto sono sbigottito che, conoscendolo, qualcuno si stupisca ancora.
La figuraccia, semmai, è degli italiani che hanno creduto per tutti questi anni che Berlusconi fosse il problema dell'Italia, senza accorgersi che alla UE e al capitalismo finanziario dell'interesse del nostro paese non frega un fico secco: è stato troppo tenero, Berlusconi; io avrei esteso i complimenti all'intero gentile consesso.
altro ke figuraccia ha fatto bene
un minuto abbondante di standing ovation a shulz mi pare esplicito... :) (forse di più? c'è un evidentissimo taglio ).... lol !
...e lo hanno ancora votato...Diciamo la verità...La colpa è anche nostra
Se ci sia taglio non lo so. Il video lo ho postato così come è messo a disposizione.
"Lei non è responsabile sig. Presidente del quoziente d'intelligenza dei suoi ministri"... anche Schulz non è che sia stato molto delicato...!!! Stimo molto a Mr. Schulz ma, in questa situazione non è che sia esente da errori anche lui. In quanto alla conclusione del filmato bè...se Santoro sia un modello di giornalista o peggio ancora Luttazzi...allora il filmato è proprio di parte.
Ok, Shultz ha provocato però ha detto una realtà. Grazie all'immunità Berlu è andato avanti per anni. Oltre ad attaccare personalmente Berlusconi e a criticare le idee leghiste rispetto all'immigrazione (che, ben inteso, anche io sono favorevole ad una regolamentazione dell'immigrazione ma non a stampo razzista) non ha assolutamente offeso l'Italia. Berlusconi con la sua sparata ci ha fatto fare una figura di m+++a colossale. Fini giustamente abbandona perchè anche lui non ce la fa più a resistere davanti ad una scena del genere.
Quanto siamo ridotti male...........
Mito
Che vergogna...
Ha difeso l'Italia davanti a un Europa che non ci vuole e che non vogliamo.
Che poi uno voglia o meno Berlusconi è un'altro discorso e io, da votante del csx, lo rispetto in questo frangente!
E' sempre lui! un pò più preocupato per le persecuzioni dei suoi giudici comunisti non disposti all'ironia.