Orecchio assoluto tra mito e realtà.

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  • čas přidán 5. 06. 2024
  • #absolutepitch #musicaclassica #opera
    Indice:
    00:00 Introduzione
    01:09 Chi ce l'ha? E perché?
    04:20 E se non ce l'hai?...
    07:50 Il caso più straordinario che abbia mia visto
    09:29 Il vantaggio competitivo
    10:52 Solo vantaggi?
    14:47 Si può acquisire da adulti?
    16:42 Saluti
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Komentáře • 188

  • @massimox8256
    @massimox8256 Před 24 dny +15

    Mio padre, morto molti anni fa, diceva di avere l'orecchio assoluto. Era stato un bambino prodigio e suonava il pianoforte da autodidatta fin da tenera età. Non conosceva la musica. Ma ricordo bene che, quando viveva con noi in famiglia (andò via che ero ancora adolescente) ascoltando una qualsiasi musica in televisione, abbassava il volume della tv e la rifaceva col pianoforte. Lo ho sempre frequentato poco ma quasi tutte le volte che lo vedevo ricordo che strabiliava chiunque con le sue doti. Una volta, credo fosse Natale, eravamo a casa di amici comuni e c'era anche lui ... ed in tv passò un pezzo difficilissimo (credo fosse honky tonk train blues) e lo invitarono ad imitarlo... Cosa che fece ma apportò delle modifiche che rendevano il pezzo ancor più bello. Almeno a sentire il parere dei presenti perchè io non sono in grado di ricordare ed al tempo non mi interessava la musica. L'unica cosa che riesco a percepire bene io è se qualcosa "stona". Ecco, quello forse si... E basta pochissimo perchè io lo avverta e mi stupisco che gli altri non lo notano. Ma potrei sbagliare io ed il pezzo essere perfetto. Pensa che io sento un errore in una composizione di Ennio Moricone... si, è un singolo passaggio in un solo pezzo che non ricordo nemmeno il nome ma ogni volta che lo sento ... mi stride come un'unghia sulla lavagna. Comunque credo che questo sia la prova che io non sono in grado di giudicare nulla in fatto di musica. Mia figlia ha cominciato a suonare il pianoforte di mio padre che era piuttosto piccola ma poi non ho avuto il privilegio di poterla più ascoltare ne vedere più... e non ho idea se ha sviluppato ... anzi, se lo aveva e lo ha mantenuto o lo ha perduto. OPS... avevo voglia di restare su questo ricordo familiare e mi sono dilungato parecchio. Chiedo scusa.

  • @ClassicalFilmMusic-vh2wg
    @ClassicalFilmMusic-vh2wg Před 27 dny +29

    Ho l'orecchio assoluto - ma non come Dylan Beato, che è ai limiti dell'incredibile - e ha descritto molto bene i vantaggi e gli svantaggi. Aggiungo un esempio dei secondi: l'unica volta che ho tremato a causa di questa mia caratteristica è stata all'esame di lettura della partitura (vecchio ordinamento). Una prova consisteva nel trasportare a prima vista un brano al pianoforte, nel mio caso ricordo che era da sol maggiore a fa maggiore. Per chi ha l'orecchio assoluto è una specie di tortura, perché nel momento in cui si legge una nota o un accordo sulla pagina, anche se non si vuole ci si forma un'immagine mentale del suono corrispondente alle altezze assolute delle note. Quindi, "sentire" interiormente un suono e al tempo stesso doverlo trasportare (che implica di pensare a un'altra immagine sonora) e suonarlo istantaneamente nella nuova tonalità... è letteralmente una dissonanza cognitiva. Ed era pure un brano accordale in entrambe le mani, qualcosa a 7 o 8 voci, quindi proprio una festa! Comunque è andata bene. E per qualunque prestazione musicale che non richieda di fare un trasporto estemporaneamente, è un grandissimo aiuto.

    • @francescostiz1138
      @francescostiz1138 Před 24 dny +1

      Dice davvero? Anche io ho l'orecchio assoluto ma anzi, non ho alcuna difficoltà a modulare i pezzi, anzi: una volta vinsi una bella scommessa modulando il terzo preludio in do diesis maggiore del WTC a memoria, voglio dire senza spartito. Non avrei mai immaginato che potesse perfino dare fastidio farlo. Comunque credo si possa imparare anche molto tranquillamente. Si tratta solo di avere qualcuno che suona per noi. Ne vale assolutamente la pena

    • @ClassicalFilmMusic-vh2wg
      @ClassicalFilmMusic-vh2wg Před 24 dny +2

      @@francescostiz1138 Beh, specifico che quell'esame l'ho fatto 20 anni fa... e comunque non avevo sbagliato niente, avevo solo staccato un tempo molto lento per aver tempo di combattere contro quella specie di fastidio, e per non farmi confondere - ricordo comunque nettamente la sensazione di disagio, che a volte provo ancora in situazioni analoghe. Da allora, a forza di leggere partiture orchestrali con strumenti traspositori di tutti i tipi, ho sviluppato delle strategie di lettura, basate sull'abitudine. Se dovessi rifare oggi la stessa prova, immaginerei di stare leggendo le parti di un ensemble di clarinetti e clarinetti bassi in si bemolle, e automaticamente "vedrei" (e sentirei) le note un tono sotto. Quando leggo una partitura oggi, faccio questo di continuo e in automatico. Ma richiede un'esperienza che ai primi anni di conservatorio non avevo ancora acquisito in modo fluente. Inoltre, per pezzi noti (non a prima vista), si possono applicare metodi basati sull'orecchio relativo, ovviamente; cioè, se ho interiorizzato gli intervalli, oltre che i suoni assoluti, riesco a trasportare senza grossi problemi, purché non siano gli Studi Trascendentali o simili...

    • @andsalomoni
      @andsalomoni Před 11 dny

      Non ho l'orecchio assoluto. Ma sono certo che sia un vantaggio se - e solo se - puoi "spegnerlo" a piacimento.
      Così come io riesco a non sapere 'obbligatoriamente' che una nota è la terza maggiore o la terza minore della tonica quando la sento, ma posso semplicemente sentirne il "suono" e la qualità emotiva - a meno che non decida appunto di avere cognizione del nome dell'intervallo.
      L'orecchio relativo (riconoscere intervalli e accordi con le varie voci) l'ho sviluppato volontariamente con esercizi specifici e disciplina, ed è veramente indispensabile per fare musica a livello non puramente istintivo. Ma non ho mai sentito il bisogno di avere l'orecchio assoluto.

    • @ClassicalFilmMusic-vh2wg
      @ClassicalFilmMusic-vh2wg Před 11 dny

      ​@@andsalomoni Dipende molto dalle persone e dalle loro inclinazioni. Fermo restando che non è né necessario, né sufficiente per essere buoni musicisti, ed essendo a base genetica non si può scegliere se averlo o no, penso semplicemente che chi ce l'ha si adatti a sfruttarlo e chi non ce l'ha si adatti a non averlo. Il che significa anche che, a seconda di quale caso si applica, uno possa essere o non essere invogliato a perseguire certe attività musicali. Ad esempio, nel leggere partiture complesse o nel fare trascrizioni da audio di brani armonicamente complicati, l'orecchio assoluto è un aiuto enorme, e chi ce l'ha mediamente proverà gratificazione nel fare queste cose più di chi non ce l'ha - e quindi è più probabile che ci dedichi del tempo, diventi esperto e magari si cerchi un mestiere musicale in cui queste competenze sono richieste. O se si dirige un qualunque ensemble, rende molto più facile correggere gli errori. Sinceramente, a parte situazioni molto particolari (e nel mio caso, non frequenti) come quella che avevo menzionato sopra, non mi vengono in mente casi della mia vita in cui avrei preferito non avere l'orecchio assoluto.

    • @andsalomoni
      @andsalomoni Před 4 dny

      @@ClassicalFilmMusic-vh2wg Per le trascrizioni, io ho sempre trascritto in Do, e poi eventualmente trasportato nella tonalità effettiva. Anche brani jazz complessi, l'importante è capire i movimenti melodici, armonici e le modulazioni (cosa che l'orecchio assoluto non fa, prende solo i suoni assoluti isolatamente) visto che "musica" significa suoni IN RELAZIONE tra loro.
      Tra l'altro, non so se sia a base genetica, visto che osservazioni sistematiche sembrano confermare che tutti i neonati abbiano l'orecchio assoluto, che poi va perso (forse perchè fondamentalmente inutile nella vita umana).

  • @ClaudioCapriolo
    @ClaudioCapriolo Před 27 dny +11

    Buona sera, Maestro.
    Il caso più sorprendente di orecchio assoluto che mi sia capitato è quello di un mio collega, scomparso già da anni (era molto più anziano di me), che era anche un discreto organista: protestante, nato e sempre vissuto a Luserna San Giovanni, teneva concerti nella sua cittadina e, saltuariamente, nel Tempio valdese di Torino. Non sapevo di quella sua particolare abilità: ne venni a conoscenza per caso quando, un giorno che avevo portato in ufficio qualche cd da ascoltare durante il lavoro (potevo farlo quando sapevo che non avrei infastidito nessuno), ascoltando la voce di un soprano esclamò: "Ma è fantastica la naturalezza con cui 'salta' al FA sovracuto" (per la cronaca, si trattava di Mady Mesplé in un brano di Offenbach che il mio collega, lo so per certo, non aveva mai ascoltato prima). In seguito, con il suo benestare lo misi alla prova sottoponendogli altre composizioni a lui ignote -- devoto a Bach e Buxtehude, non amava molto la musica del Novecento, così mi divertivo a 'torturarlo' con Berio e Ligeti -- e sempre riuscì a darmi soddisfazione. Una volta Ferruccio, questo il suo nome, mi disse: "L'orecchio assoluto può essere davvero utile se di professione fai l'accompagnatore o l'accordatore, ma un buon orecchio relativo è più che utile sempre".
    Un saluto cordiale.

  • @fernandogentile23
    @fernandogentile23 Před 27 dny +9

    Ben detto!
    Io posso solo parlare in base alla mia esperienza. Anche i musicisti professionisti che hanno un'orecchio assoluto, se non continuano ad esercitarlo con esercizi speciali, possono perdere un po'. Lo avevo da bambino, oggi non ne sono più così sicuro.
    Da violoncellista posso dire che molte volte l'orecchio assoluto può causare seri problemi, non solo quando si deve suonare con il LA più basso o fare una trasposizione, ma soprattutto nella intonazione; Questo accade per un motivo molto semplice: chi ha l'orecchio assoluto sente note separate, a volte fuori contesto quando chi ha l'orecchio relativo sente la relazione tra le note, per questo motivo ho spesso incontrato musicisti con l'orecchio relativo che hanno una intonazione migliore.
    Penso che chi studia uno strumento d'arco e ha l'orecchio assoluto debba fare molta attenzione a questi problemi perché possono diventare complicati.
    Saluti!!

    • @martinosimionato1536
      @martinosimionato1536 Před 17 dny

      Più che altro secondo me chi ha l'orecchio assoluto deve sviluppare un forte orecchio relativo per l'intonazione

  • @tancredidaltavilla2141
    @tancredidaltavilla2141 Před 25 dny +4

    bella spiegazione, non sapevo che alla nascita fosse così diffuso. io sono un dilettante, non ho mai imparato a leggere il pentagramma, ma conosco i rudimenti di armonia necessari per strimpellare. da bambino dimostravo un buon orecchio relativo, mi regalarono una melodica e rifacevo le canzoni che sentivo (quelle facili ovviamente e ovviamente, mi riportavo sempre a tonalità di DO o LAm, ovvero cercavo di minimizzare la presenza di tasti neri. durante le elementari mi capitò per le mani un manuale che spiegava gli accordi e il rapporto fra gli accordi, ricordo usava termini antichi che non sento più come Cambio e Risolvente ... da allora mi sono abituato a ragionare sui "tasti bianchi" anche ascoltando per cui sentivo una canzone e nella mia testa vedevo gli accordi sul pianoforte in Do maggiore e La minore. Le modulazioni ovviamente mi costringevano a fare salti mortali. Da più grande verso l'età delle medie, ho imparato a capire che in canzoni come Senza fine c'è un "trucco" per cui un accordo, lo dico con linguaggio da profano, cambia funzione e nel cambiare mi porta ad un'altra tonalità, ma nella mia testa, la seconda parte della canzone restava un "giro di Do spostato". Nel frattempo ho imparato a strimpellare altri strumenti fra cui la chitarra che ha l'indubbio vantaggio di essere democratica: le note sono tutte uguali, non ci sono tasti neri più "sfigati" e li ho imparato a pensare in termini di gradi e non a fare finta che tutto fosse in Do. Da dilettante sono soddisfatto del mio orecchio relativo che oggi mi fa riconoscere non tanto negli accordi suonati tutti insieme, ma nelle distanze fra note suonate in sequenza non solo terzo grado (maggiore e minore, quello è facile) e quinto, ma anche settimo, settimo maggiore e nona con una certa scioltezza e anche le quinte eccedenti. probabilmente suonando per diletto, non mi sono mai reso conto dei vantaggi che può portare l'orecchio assoluto, ma se devo rapportarmi alla vista, immagino che se ogni colore è una frequenza, uno spostamento in frequenza di un intero quadro possa portare a qualcosa di inguardabile e se questo è quello che prova chi ha l'orecchio assoluto ascoltando un cambio di tonalità (non una modulazione che fa parte integrante dell'architettura del brano), mi ritengo quasi fortunato a non averlo!

    • @andsalomoni
      @andsalomoni Před 11 dny +2

      Ho letto delle cose sull'orecchio assoluto, da osservazioni sistematiche sembra che TUTTI i neonati ce l'abbiano, pare che sia così anche per i cani (ricordano cioè l'altezza assoluta di un suono sentito in precedenza). Che i neonati poi per lo più non lo mantengano sembra sia dovuto alla sua inutilità per la vita umana (non viene usato, nella normalità). Anche riguardo alla musica, può risultare d'ostacolo alla comprensione degli intervalli, se impone costantemente alla persona di riconoscere il valore "assoluto" di una nota anzichè il suo RAPPORTO con le altre.
      "immagino che se ogni colore è una frequenza, uno spostamento in frequenza di un intero quadro possa portare a qualcosa di inguardabile e se questo è quello che prova chi ha l'orecchio assoluto ascoltando un cambio di tonalità (non una modulazione che fa parte integrante dell'architettura del brano), mi ritengo quasi fortunato a non averlo!" Mi trovi più che d'accordo!

  • @billyrocka3972
    @billyrocka3972 Před 17 dny +2

    Io avevo l'orecchio assoluto, poi ho fatto un corso e mi è passato. È come quando ci si innamora: quando poi ci si sposa ti passa anche quello che non avevi! 😂

  • @Violinlesson-Venice
    @Violinlesson-Venice Před 25 dny +4

    Grazie per quest'ottima spiegazione.
    La percezione dell'altezza di un suono è un argomento di studio inesauribile.
    L'orecchio assoluto sicuramente aiuta, facilita; tuttavia non è sufficiente per l'organizzazione dell'intonazione...

  • @glenngould1982
    @glenngould1982 Před 27 dny +5

    Grazie Maestro per il bellissimo video: ero impegnato quando mi è arrivata la notifica e ho non vedevo l'ora di liberarmi perché questo argomento mi affascina non poco. Da quello che mi sembra di aver capito, l'orecchio assoluto è comunque legato al temperamento equabile, però qualche giorno fa ho visto la foto del diapason di Beethoven il cui LA era 455 Hz!
    Per quanto riguarda il problema dell'anzianità, ricordo un'intervista di Sviatoslav Richter il quale diceva che il suo orecchio assoluto si era "scordato" e questo gli creava non pochi problemi durante le esibizioni, infatti soprattutto le ultime testimonianze di registrazioni live sono costellate di note sporche (niente da dire, ovviamente! )

  • @AntonellaUrsoSoprano
    @AntonellaUrsoSoprano Před měsícem +1

    Complimenti sempre Vito,Spiegazione perfetta.😊

  • @mariabartocci8987
    @mariabartocci8987 Před měsícem

    Bellissimo!!!!!!!!!!!!!!! Sono i video che preferisco.

  • @RiccardoCanessa-kg9lr
    @RiccardoCanessa-kg9lr Před 27 dny

    Davvero molto interessante. Grazie.

  • @rulebritannia9136
    @rulebritannia9136 Před měsícem

    Bellissimo video, Vito, molto approfondito e contemporaneamente esposto in modo chiaro, come sempre 👏👏
    Semplicemente perfetto 🌟🌟🌟

  • @indiobranco7573
    @indiobranco7573 Před 24 dny

    Un video interessante e ben fatto. Per l'aneddotica,ho conosciuto alcune persone che, non essendo musicisti o non avendo mai studiato musica hanno l'orecchio assoluto.Una delle quali scoperto da adulta e casualmente.Io,che comunque lo faccio, non ce l'ho [e sotto sotto un po' li invidio...]

  • @alessandrodellacorte9926

    Grazie mille, ottimo canale! Scoperto da poco, lo spulcerò per bene...

  • @vittoriodiana2269
    @vittoriodiana2269 Před 27 dny

    Grazie Vito! Tanti anni fa, studiavo per l esame di solfeggio. Ero riuscito a memorizzare il "la" prima dell inizio del dettato melodico dopo un certo numero di lezioni su qs pratica quando l insegnante non lo aveva ancora suonato sul piano. In quel caso penso fosse una memoria che veniva stimolata dal ricreare e vivere la stessa situazione prima dell inizio dell esercizio.

  • @Chrissie.V.58
    @Chrissie.V.58 Před 26 dny

    Grazie Maestro, video interessantissimo. Ho due amici che hanno orecchio assoluto, e li ho sempre invidiati… 👏❤

  • @giovannibevilacqua322
    @giovannibevilacqua322 Před 26 dny

    Ecco un po' di considerazione per la sez dei corni, trombe, tube.....attaccare con la nota giusta nel quasi silenzio dell' orchestra è uno stress che a volte può causare disastri.
    Grande maestro, ne ha sempre una nuova e interessante.bravo, bravo, bravo 🎉

  • @Roberto24362
    @Roberto24362 Před 26 dny

    Buon giorno Maestro, ancora una volta un video estremamente interessante su ubnargomento che comunque può essere ostico ai più.
    Sarebbe bello possedere l'orecchio asoluto, ma sono comunque dell'idea che - anche se non lo si ha - si possa comunque ascoltare e suonare musica con soddisfazione se non si è dei professionisti o comunque avere una brillante carriera (l'esempio di Muti mi pare comunque significativo) se si è musicisti.
    Ad ogni modo, ancora un ringraziamento per questo video e appuntamento ai pensieri in libertà di lunedì sera.
    Un caro saluto e buona giornata

  • @davideiotti9725
    @davideiotti9725 Před 24 dny

    Molto interessante!

  • @corouniud7592
    @corouniud7592 Před 24 dny

    Video istruttivo, grazie! Se siamo intertessati all'esecuzione musicali, direi che vanno separati i momenti: in prima battuta avere l'orecchio assoluto e' un vantaggio clamoroso, in termini di velocita' di acquisizione di un brano, possibilita' di trascrivere rapidamente accordi complessi, agganciarsi immediatamente ad altri musicisti etc. Pero' fatto tutto il lavoro preliminare che porta all'esecuzione, la superiorita' dell'orecchio assoluto su un orecchio relativo (molto buono, ovviamente!) diventa impalpabile. Sul piano della consapevolezza armonica, il musicista relativo compensa con lo studio della partitura (eventualmente esercitandosi in tutte le tonalita'). Sul piano molto pratico della produzione del suono, bisogna invece fare i conti con tutte le approssimazioni che la convivenza di sistemi tonali differenti in una stessa esecuzione comportano. Faccio qualche esempio sparso: facciamo cantare a un basso il Do 130.8 Hertz del piano. Poi chiediamo a un soprano di intonare un Mi il piu' possibile intonato. Il soprano "perfetto" con orecchio assoluto canta il Mi del piano, a 329.8 Hertz; il soprano molto bravo, ma imperfetto, accorda invece il suo Mi secondo la consonanza fra il suo primo armonico e il quinto armonico del Do, quindi a 327 Hertz, circa 3 Hertz sotto la frequenza "giusta". Il bicordo che suona meglio, e' noto, e' il secondo. Altri fatti: la scelta di diapason differenti, la scordatura degli ottoni durante l'esecuzione a causa della dilatazione del metallo dovuta al calore del fiato, l'influenza di un ambiente umido sul legno e sulla risposta delle corde, le modulazioni di gruppi vocali (le modulazioni piu' belle non seguono la scala temperata) etc etc. Concludo: in teoria, possiamo decidere di fissare come assoluta la scala con La a 440Hz temperata e assumere quella come riferimento, e tutti coloro che hanno l'orecchio assoluto saranno molto contenti di tale scelta. Ma se anche lo facciamo, a meno di usare solo strumenti elettronici, l'esecuzione musicale risulta inevitabilmente sfuocata e imprecisa rispetto a quel riferimento....E subito dopo va aggiunto questo: riferendosi alle frequenze delle note, il bello, esteticamente parlando, si annida proprio li', nel carattere ambiguo e spesso "sporco". Mi scuso per il lungo messaggio, forse troppo tecnico. Spero se non altro di aver fatto capire la complessita' della questione.

  • @TheGaetanomariadigio
    @TheGaetanomariadigio Před 22 dny

    Grazie

  • @poncione
    @poncione Před 27 dny

    Bellissimo argomento ✨ un compositore che, in teoria, doveva avere l'orecchio assoluto probabilmente era anche Wagner, pure in considerazione dei suoi studi, non dico autodidatti ma che poco ci manca. Non imparò neanche a suonare uno strumento da quanto si sa, però divenne direttore d'orchestra, dalla cui scuola - dicono - derivano i vari Furtwangler, Knappertsbusch ecc.

  • @MagoLerio
    @MagoLerio Před 27 dny

    Una mia carissima amica musicista a 360°, ha l'orecchio assoluto 🙂 Comunque pensavo che il direttore l'avesse d'obbligo...ottimo tutorial e informativo🙂

  • @user-zj7ey8yc9l
    @user-zj7ey8yc9l Před 13 dny

    molto interessante! orecchio assoluto odio e amore! condivido la mia esperienza in merito: ho l'orecchio assoluto "diagnosticatomi" sin da bambino, quando iniziai a studiare solfeggio e pianoforte, dall'insegnante appunto di teoria e solfeggio il giorno che dissi che il pianoforte dove facevo lezione era diverso da quello a casa; in effetti il pianoforte di casa era un bel verticale Schulze e Pollmann ma abbastanza antico e accordato esattamente un semitono sotto per possibile rottura delle corde volendolo portare a tutti costi al corretto diapason. il mio è un orecchio assoluto "medio" nel senso che nell'esempio del video del cluster riconosco sì le note ma forse non tutte, non a grande velocità e sicuramente non nell'ordine (conosco persone che le sanno dire al volo in fila dal grave verso l'acuto). mi è stato e mi è tuttora sicuramente utile e probabilmente è il motivo per cui ho sempre avuto grande facilità nella lettura a prima vista. primo grosso limite a mio parere: la presenza dell'orecchio assoluto impedisce una corretta acquisizione dell'orecchio relativo che per un musicista è sicuramente più importante. mi è capitato di non riconoscere al volo brani noti o arcinoti solo perchè eseguiti (può succedere tipo con vecchie incisioni che possono essere rallentate o accelerate con conseguente alterazione dell'altezza dei suoni) in tono differente; allo stesso modo se qualcuno mi canticchia una qualsiasi cosa in tonalità diversa sono costretto per seguirlo a riportarlo alla tonalità corretta.
    sono un pianista ma in passato ho avuto diverse esperienze come cantante (gruppi di musica antica come tenore e controtenore, cori lirici "di giro" e pochissima musica contemporanea): per cantare musica contemporanea è sicuramente utilissimo mentre per la musica antica è molto problematico; quando ero più giovane (diciamo zona 20/25 anni) era una vera tragedia: per cantare a 415 ero costretto a trasportare tutto mentalmente; poi negli anni è cambiato qualcosa e nel cantare trasportato, dopo qualche minuto in cui devo comunque pensare trasportato, scatta qualcosa e l'orecchio si "resetta" su un differente la (purché non troppo lontano naturalmente!); in questi casi ho comunque facilità a ritrovare il la "giusto" anche in pochissimo tempo. altro aspetto tragico di quando ero molto giovane era il suonare l'organo con il traspositore inserito; faccio un esempio: brano in Sol Maggiore con traspositore inserito un tono sotto, suonavo correttamente le note in Sol Maggiore ma l'orecchio, sentendo subito il Fa Maggiore, costringeva inesorabilmente le dita andare su fa bequadro e si bemolle. potete immaginare il risultato...
    certamente ci sono aspetti positivi più o meno divertenti o utili: tipo a teatro in compagnia se un soprano lancia un sopracuto subito qualcuno puntualmente mi chiede "che nota è?", oppure ascoltando qualcosa che non conosco mi velocizza la ricerca su una partitura. per spiegarmi meglio posso dire che se ascolto qualcosa che riconosco subito essere in Lab Maggiore gli occhi visualizzano già righe di pentagramma con quattro bemolli in chiave e quindi la ricerca è velocizzata.
    per concludere penso di non saper rispondere alla domanda se sono contento di averlo oppure no pur essendo convinto che mi sia stato e mi sia tuttora utile

  • @emanuelecanepa6312
    @emanuelecanepa6312 Před 13 dny

    Il mio maestro, violinista, aveva l orecchio assoluto. Quando io passai, sotto la sua guida, alla viola mi venne logico suonare, inizialmente, i brani per violino, in chiave di sol, con la viola, che legge
    in chiave di do. Quindi, semplicemente, imbracciare uno strumento invece che un altro e il risultato era quel pezzo suonava una quarta sotto. Lui si stupiva un po' di questa mia capacità, ma io non facevo altro che mettere le dita dove le avrei messe col violino! (Anch'io i reni ce li ho ancora, e va bene così). Grazie per il video!

  • @frankb8898
    @frankb8898 Před 26 dny +2

    Grazie Maestro. Mi ha chiarito le idee sull’argomento. A mio avviso, avere tale “dono” potrebbe aiutare nelle improvvisazioni come quando al maestro Bollani, nel corso di alcune performance, chiedono di mettere insieme i pezzi più disparati. Non sono un musicista e potrei aver scritto un’eresia. Saluti e buon lavoro.

    • @user-kv7np5wt5q
      @user-kv7np5wt5q Před 6 dny

      Mi chiamo gaetano marotti sono un polistrumentista autodidatta so suonare infinite improvvisazioni e infiniti trasporti melodici e a me non servirebbe acquisire l orecchio assoluto

    • @frankb8898
      @frankb8898 Před 6 dny

      @@user-kv7np5wt5q grazie per il suo punto di vista e per aver riportato la sua esperienza. Buon lavoro.

  • @elenaricci3925
    @elenaricci3925 Před 27 dny +1

    Caro Maestro, grazie per i suoi appuntamenti che arricchiscono la mia poca conoscenza, per quanto riguarda il Mi bemolle, per me era una La 😂😂😂😂

    • @decompagni
      @decompagni Před 27 dny +1

      A me sembrava un fa naturale!🤪😜🤣

  • @corradocavalieri7781
    @corradocavalieri7781 Před 16 dny +1

    L'orecchio assoluto crea musicisti tristi e scontenti e non è affatto necessario per suonare con valenza uno strumento.
    L'importante è avere un ottimo orecchio "relativo".

  • @albumlepores
    @albumlepores Před 18 dny +1

    buonasera, io ho sempre suonato la chitarra "ad orecchio", non ho mai voluto imparare a leggere bene le partiture, spesso baravo e ascoltavo prima e poi facevo finta di leggere, riproducendo a memoria, con risultati disastrosi, perché "interpretavo", con anticipi e ritardi a seconda del mio istinto, e naturalmente non eseguivo mai correttamente. Mi hanno giudicato di scar'sa propensione alla musica, e di essere negato. Io ci ho creduto e ho fatto sempre a modo mio. Non se so ho lìorecchio assoluto. so solo che acordo la chitarra "pensando al mi basso o meglio al la, e mi regolo di conseguenza. Solo da poco ho notato che il mio mi era lo stesso del pianoforte, il la a volte un pizzico diverso se comincio da quella nota. il guaio è che sento tutte le altre chitarre stonate, di pochissimo, ma mi disturbano incredibilmente. pensavo di essere io, e invece effettivamente, ora che abbiamo gli accordatori, ci azzecco. se una chitarra è settata male o ha le meccaniche scarse io impazzisco. vorrei non avere avuto questo "difetto"

    • @emanuelecanepa6312
      @emanuelecanepa6312 Před 13 dny

      Ero molto giovane e frequentavo, con altri giovani musicisti, la casa di un grande esperto di musica, allora già anziano (che ritenevamo un po' bislacco). Questo signore accordava regolarmente pianoforti ed altre tastiere per i concertisti che si esibivano in città, nelle maggiori stagioni concertistiche. Falliva miseramente nell accordare la chitarra. Ero più bravo io che la studiavo al conservatorio. Allora non esistevano gli accordatori. Da lì mi sono fatto l idea che accordare la chitarra, o simili, ad orecchio non sia per niente facile.

  • @niccolonardi5760
    @niccolonardi5760 Před 26 dny +1

    Video molto interessante. Personalmente non so definire il mio orecchio, non sono musicista, ma un semplice appassionato di musica, in particolare di quella classica. Ricordo bene un concerto dove venne eseguita l'incompiuta di Schubert. Rimasi perplesso, perché un particolare passaggio lo ricordavo diverso: nel CD che avevo ascoltato c'erano sicuramente una o due note in più. Ebbene avevo ragione! L' edizione che possiedo è un' edizione critica affrontata da Abbado sui manoscritti originali. Un saluto.

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 26 dny +2

      Lei ha sicuramente un orecchio educato e allenato ma questo non c’entra con l’orecchio assoluto.

    • @niccolonardi5760
      @niccolonardi5760 Před 26 dny

      @@Vito_Lo_Re mannaggia...ci speravo!

  • @VIVAVERSAVIVA
    @VIVAVERSAVIVA Před 27 dny +1

    Ricordo comunque un musicista che non vedo da anni, Enrico Fagnoni, che percepiva l’intonazione anche dei rumori. Come il battere un cucchiaio sul tavolo di legno. Era fenomenale. Non so se abbia conservato questa prerogativa

  • @francescofilardi
    @francescofilardi Před 27 dny +2

    Fatto accaduto 4 giorni fa presso il nostro istituto musicale: in una lezione di "teoria e solfeggio" con ragazzini di tenerissima età (8/9 anni) il docente mentre parlava di armonici ed illustrava i vari strumenti, arrivato alla tromba prende il suo strumento dalla custodia e ne approffita per farla ascoltare dal vivo intonando i primi due armonici "scritti" Do e Sol (ovvero le note '''reali'' Sib e Fa. Com'è risaputo i trombettisti leggono in chiave di tenore, ma scritta in chiave di violino, ecc, ecc). Chiedendo alla classe che note avesse suonato, un allievo di appena 8 anni iscritto alla classe di pianoforte da soli 6 mesi, risponde senza esitare: Sib e Fa! 😳
    Il docente ripone lo strumento ed esterefatto dice che la lezione è conclusa 😅
    P.S.: data l'età i ragazzini non sono ancora arrivati a studiare i semitoni e di certo nessuno, tra la sua docente di piano e quello di solfeggio, ha mai nominato il Sib!! 😨🙈

    • @illibrocheparlaechecanta3337
      @illibrocheparlaechecanta3337 Před 27 dny +2

      Buongiorno, per correttezza, i trombettisti non leggono in chiave di tenore ( mia figlia è trombettista). Leggono in chiave di violino ( nota scritta) e dallo strumento ( tromba in sib) esce la nota esattamente un tono sotto di quella appena letta ( che si chiama "nota reale"). Quando però devo leggere una parte di tromba magari cantando, e sapere che note sono, allor utilizzo la chiave di tenore

  • @massimogianangeli2590
    @massimogianangeli2590 Před 25 dny

    Se posso permettermi di dare uno spunto, potrebbe essere interessante un video di approfondimento su cosa pensa un musicista quando suona: ,i suoni (senza nome) o le note (come una specie di solfeggio cantato interno)...
    Io penso sempre le note, da quando ero bambino. Pensavo fosse l'unico modo possibile per suonare
    Ho scoperto da poco che ci sono anche bravissimi musicisti che suonano benissimo praticamente senza "sapere" o sentire in tempo reale durante l'esecuzione che note stanno suonando
    Incredibile

  • @claudiobini7711
    @claudiobini7711 Před 4 dny

    Sono un fisico esperto in psicoacustica ed ho seguito con molto interesse quanto da lei esposto . Condivido pienamente che nella valutazione estetica della percezione ciò che conta non è la valutazone oggettiva ed esatta della singola frequenza ma il saper riconoscere l'intervallo musicale relazionabile ad una frequenza di partenza . Le melodie e le armonie nel nostro sistema tonale sono infatti conseguenze di sovrapposizioni concomitanti di intervalli o di loro successioni lineari . Se consideriamo poi che nel corso dei secoli il diapason ha subito considerevoli alternanze ( addirittura da 300 a 520 Hz ) è ovvio che un orecchio assoluto "tarato" 300 Hz si troverà in difficolta qualora dovesse vivere od avesse vissuto la " taratura " dei 500 Hz . Piu che di DNA parlerei di dinamiche storiche e culturali . Ciò che non condivido è il fatto che un orecchio assoluto che si trovi a cambiare una tonalità trovi una certa difficoltà ; ricoscenrdo infatti perfettamente ogni intervallo, questa capacità discriminatoria prevale su ogni altra. Ci sono composizioni musicali che nel corso dei secoli hanno avuto diversi adattamenti rispetto alla tonalità del brano originario (Missa Papae Marcelli di Palestrina tanto per citare uno delle migliaia di esempi ) ma gli intervalli che hanno caratterizzato queste composizioni sono sempre gli stessi come le sensazioni emotive percettive che hanno determinato . Si sta parlando tanto in questo periodo di accordature a 432 Hz e di orecchi assoluti in grado di discriminarle ma tutte le teorie " benefiche " cui si fa riferimento non trovano alcuna conferma di carattere scientifico . La saluto e complimenti per le sue lezioni divulgative claudio bini, pisa .

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 4 dny

      Conosco musicisti con l’orecchio assoluto che trasportano senza alcun problema e altri che lo fanno ma non senza difficoltà. Indubbiamente dipende da caso a caso ma è, statisticamente, sono più quelli appartenenti alla seconda categoria che quelli alla prima.

  • @stefano6252
    @stefano6252 Před 27 dny

    Argomento sempre interessante, forse è una abilità che si può sviluppare, io nn ci sn mai riuscito, diciamo che parecchi anni fa (troppi) quando studiavo violino avevo l'orecchio "relativamente assoluto" a forza di corde vuote, quelle 4 note le ho ancora stampate in testa oggi😅

  • @AndreaZanzotteraMusicStudio

    Sono un musicista professionista e sono nato con l'orecchio relativo, il che mi ha molto aiutato nella mia crescita professionale ed artistica. Da una ventina d'anni ho sviluppato con la pratica quotidiana una sorta di orecchio assoluto parziale, ovvero riconosco il diapason sistematicamente soltanto prendendolo in mano e suonandolo dopo aver indovinato la nota. Talvolta indovino la tonalità di un accordo percepito per strada, ad esempio è successo di ascoltare la sirena di una nave in porto mentre salivo le scale di casa e dire a me stesso con assoluta certezza che si trattava di un secondo rivolto di Fa diesis maggiore e constatarlo poco dopo davanti al pianoforte. Sono un pianista, ma l'utilizzo sistematico della chitarra e la sua quotidiana accordatura mi hanno molto agevolato in tal senso. Sospetto che per gli strumentisti ad arco sia ulteriormente vantaggioso, data l'attenzione necessaria per uno strumento ad intonazione libera, sia per l'esecuzione che per l'accordatura. Grazie infinite per il video di approfondimento e buon lavoro!

  • @kid1267
    @kid1267 Před 26 dny

    Un amico ,quando suonavo con una band della mia zona ,aveva l orecchio assoluto.
    Aveva studiato pianoforte..e per noi era una risorsa xké ci facilitava spesso quando provavamo...perché sapeva ogni volta le note che facevamo e dove magari si sbagliava.
    Per chi suona è una gran comodità.
    Io purtroppo non ce l'ho...

  • @lucianolapegna7416
    @lucianolapegna7416 Před 21 dnem +1

    La capacità di apprendere suoni con grande precisione alla nascita e nei primi trenta mesi di vita è presente in tutti, ovviamente non con la stessa precisione poi come tutte le facoltà non utilizzate si perde....si perdono i fonemi della lingua che non parliamo e persino l'estensione della capacità di termoregolazione. Gemelli portati uno al polo, l'altro al caldo, appena nati, svilupperanno e manterranno da adulti capacità di termoregolazione diversa. Vedi i figli degli Svedesi o le Africane lavorare vicino i forni delle pizzerie..

  • @ZioLuffio
    @ZioLuffio Před 20 dny

    Non ho l'orecchio assoluto, ma ho un decente orecchio relativo. Fin da piccolo ho sempre cantato le canzoni famose, sempre nella tonalità originale, anche le note più acute, e suonavo le canzoni a orecchio, non sempre trovavo immediatamente le note ma il mio metodo era "accordarmi", cioè suonare un po' tutte le note finché non trovavo quella che sentivo/cantavo e, basandomi sulle note trovate, mi tiravo giù anche degli accordi che potessero starci abbastanza. Adesso che sono cresciuto ho anche un altro metodo, che in un certo senso si avvicina all'orecchio assoluto: se voglio cantare/intonare una nota specifica dal nulla, uso le note delle canzoni che so a memoria, ad esempio se mi serve un la intono una canzone che so che inizia con la e così lo trovo. In tutto ciò mi aiuta il fatto che suono strumenti che hanno bisogno di un'accordatura costante, ossia chitarra, violino e trombone, e che sto cantando in ben tre cori.

  • @antoniotraverso6462
    @antoniotraverso6462 Před 24 dny +1

    Io vado a periodi: la campana del mio paese emette un Mi bemolle e io a volte sento un Lab. La cosa strana é che lo sento piú acuto e ben sappiamo che negli armonici piú immediati di Mib non c' é il Lab. É da escludere anche una risonanza simpatica con le campane vicine. Mi succede anche di ascoltare gli accordi di un brano e poi iniziare a suonarlo una quarta sopra (con l'orrore dei colleghi che mi richiamano all'ordine cantandomi la melodia nel giusto tono). Probabilmente, il fatto di essere alla continua ricerca di tensioni armoniche mi distrae dal riconoscere le armonie piú semplici. Altrimenti non saprei spiegarmelo.

    • @claudiobini7711
      @claudiobini7711 Před 4 dny

      I suoni armonici delle campane non seguono la legge della progressione geometrica delle frequenze . F 2F 3F 4F ........nF . Caso analogo nel pianoforte . In questi casi si parla di inarmonicità . Poichè le intensità dei singoli suoni armonici od inarmonici non necessariamente sono decrescenti per cui , ad esempio , il quarto o quinto armonico puo avere intensità maggiore anche del fondamentale , con molta probabilità lei percepisce il quinto armonico del Mib che dovrebbe essere il sol ma che per il fenomeno dell'inarmonicità cui ho fatto riferimento diventa un La b ( mezzo tono sopra ) che in effetti è cio che lei percepisce . La saluto .

  • @massimogianangeli2590
    @massimogianangeli2590 Před 25 dny +1

    L'orecchio assoluto è stato sempre il mio più grande alleato.
    Canto sempre le note nella mia testa, quando suono, quando ascolto un concerto
    Mi aiuta quando mi perdo in orchestra, quando del attaccare un solo... sempre
    Per indovinare la nota semplicemente non ci devio pensare e la devi dire o suonare subito. Se aspetto è peggio
    Anche per il trasporto è un alleato: per suonare un brano un tono sotto, o una terza sopra mi viene da cambiare in testa automaticamente le note
    L'unico vero limite è quello citato nel video, cioè suonare o ascoltare musica con un la diverso da 440. È davvero una tortura per me, devi smettere perché mi dà stare male
    Ho un disco meraviglioso di Gabriele Cassone, uno dei più bravi trombettisti di tromba naturale di sempre e non sono riuscito mai ad ascoltarlo per più di qualche minuto. Mi dispiace perché è un CD bellissimo

    • @andsalomoni
      @andsalomoni Před 4 dny

      "L'unico vero limite è quello citato nel video, cioè suonare o ascoltare musica con un la diverso da 440. È davvero una tortura per me, devi smettere perché mi dà stare male". Allora è meglio non averlo.
      In epoca barocca, non esisteva un La standard, quindi l'orecchio assoluto era assolutamente inutile. Non dava neanche il malessere che provi tu, perchè anche avendolo, non ti fissavi su un "La assoluto".
      PS - io posso cantare benissimo le note che "sento in testa", perchè ciò non dipende dall'avere l'orecchio assoluto...

  • @coffret100
    @coffret100 Před 25 dny +2

    Io non ho l’orecchio assoluto e non mi sono mai curato di cercare di svilupparlo, però credo che buona parte di quella qualità sia dovuta anche alla memoria. Appena ha suonato quella nota ho riconosciuto immediatamente un mi b perché ho suonato tanto l’op. 26 di Beethoven che inizia proprio con il mi b; come riconosco subito il do dall’inizio della ballata op23 di Chopin, o l’inizio dei Quadri di Moussorgkj. Quasi tutti i pezzi che ho scritto o suonato li penso nella tonalità giusta, ma negli indovinelli fra musicisti sono un disastro! Sì, forse la memoria conta.

    • @andsalomoni
      @andsalomoni Před 4 dny

      L'orecchio assoluto E' memoria, e nient'altro.

  • @gloriabarberi1292
    @gloriabarberi1292 Před 27 dny +2

    Col passare degli anni, si perde la capacità di percepire certe frequenze, quindi è ovvio che questo influisca sull'orecchio.

  • @maurizioberti688
    @maurizioberti688 Před 26 dny +1

    Dımash Qudaıbergen. Cantante trentenne kazako. La più straordinaria voce al mondo. Estensione vocale superiore a sei ottave. Molteplici timbri vocali, dal basso operistico a soprano alto e pop. Tecnica di canto perfetta. Ecc, ecc. E' dotato, oltre a tantissime eccezionali caratteristiche, anche dell'accordo assoluto. Ascoltatelo. Un paio di "assaggi": "SOS" czcams.com/video/IF1O28JjFN4/video.html e anche "Stranger" czcams.com/video/lFsB5HVnmSA/video.html Buon ascolto!

  • @orfeoromano
    @orfeoromano Před 26 dny +1

    Caro Vito, nel mondo della musica, l'intonazione assoluta può essere considerata una vera e propria risorsa, anche se non è essenziale: Mozart aveva l'intonazione assoluta, Tchaikovsky no, e Beethoven era già sordo al 60% all'età di 30 anni. L'orecchio assoluto consente ai musicisti di suonare con maggiore facilità e precisione e di trascrivere brani musicali senza bisogno di uno spartito, oltre a ricordare le note ascoltate e a riprodurle a memoria. Tuttavia, l'orecchio assoluto può anche presentare delle sfide. In primo luogo, la sua onnipresenza e incontenibilità può essere fastidiosa. Alcuni timpani assoluti lamentano di non poter godere appieno della musica che ascoltano a causa della costante consapevolezza dei nomi delle note. D'altra parte, le persone con un orecchio assoluto possono essere più sensibili ai suoni e alle false note, che possono distrarle o disturbarle quando si verifica una discrepanza tra l'ambiente sonoro e il loro orecchio. L'ambiente può essere fuori sincrono con l'orecchio, ma anche il contrario: l'orecchio assoluto stesso può andare fuori sincrono. È vero, come tu stesso ricordi, esiste una correlazione negativa tra l'età e l'accuratezza del riconoscimento delle note nelle persone con l'orecchio assoluto, con uno spostamento in generale verso gli acuti: più l'individuo è anziano, meno è in grado di identificare correttamente le note, con la tendenza a percepire le note più alte di quelle che sono.
    Grazie per le tue sollecitazioni !

  • @rachsky1224
    @rachsky1224 Před 13 dny +3

    Bisogna ben tener distinti orecchio assoluto e relativo. Chi ha quello assoluto non è detto che abbia quello relativo. Spesso capita sentire gente che riconosce le note ma non è in grado di metterle in relazione tra di loro, cosa fondamentale per un musicista. La musica è fatta di relazioni e non di note a se stanti. E parla uno che l’orecchio assoluto lo ha, ma ritengo molto più fondamentale quello relativo. Consiglio un ottimo libro sulla psicologia musicale di Daniele Schön “il cervello musicale” che parla proprio di questi argomenti. L’esempio del trasporto che hai fatto è esattamente questo, spesso chi ha l’orecchio assoluto non sviluppa quello relativo, il che è grave

    • @claudiobini7711
      @claudiobini7711 Před 3 dny

      Condivido pienamente ciò che lei sostiene . La musica non è fatta di singole note " volanti " ma di relazioni tra le varie note che si chiamano intervalli . Ciò vale sia per una successione di intervalli che determinano una melodia che per una concomitanza di intervalli che determinano l'armonia o accordo . Ancora piu complesso poi è il Ritmo , altra pietra miliare storica del linguaggio musicale . Un orecchio " assoluto " che non va a tempo ( i musicisti definiscono questi soggetti " squadrati " ) non potrà mai avere velleità per far musica impegnativa .

  • @llukakill
    @llukakill Před 27 dny

    il mio prof di solfeggio alle medie in conservatorio ci faceva andare al piano anche due o tre alla volta per mettere giù cluster complessissimi che riusciva a sbrogliare in pochi secondi, ricordo che andammo ad Orta una sera per una serata di musica barocca e lui si portò un taccuino su cui trascrisse alcune partiture... Si chiamava anzi si chiama, visto che è ancora in attività Marino Mora.

  • @andsalomoni
    @andsalomoni Před 13 dny +2

    L'orecchio assoluto è irrilevante per le capacità musicali. Serve SOLO a sapere immediatamente in che tonalità si stia suonando, e solo in questo può essere vantaggioso.
    Oltretutto, fino a quando non è stato stabilito uno standard internazionale per l'intonazione, cioè un La standard, era anzi totalmente irrilevante, visto che ogni strumento poteva essere accordato su un diapason diverso, rendendo priva di senso la capacità di ricordare il valore "assoluto" di una nota.
    Sviluppiamo l'orecchio relativo, che è quello che serve veramente a fare musica.

    • @user-kv7np5wt5q
      @user-kv7np5wt5q Před 6 dny

      Mi chiamo gaetano marotti sono un polistrumentista autodidatta e penso che hai ragione

  • @iw4cqx
    @iw4cqx Před 26 dny

    Se avessi sentito quel Mi bemolle senza l'annuncio precedente lo avrei riconosciuto al volo. Al conservatorio per me il dettato melodico era un divertimento, erano sempre dei 10 come voto. Io però se dovessi riprodurti una certa nota a voce senza riferimenti non saprei farlo. Non credo quindi di avere l'orecchio assoluto ma se mi suoni qualunque nota o accordo con un pianoforte le riconosco.... sicuramente non gruppi di note senza senso e dissonanti come per quel bambino he hai citato nel video.
    Se la nota "misteriosa" me la fai sentire con un altro strumento non è detto che te la riconosca con precisione.
    Una cosa che proprio non riesco a fare è per esempio suonare un brano con un organo o una tastiera utilizzando il traspositore di tonalità. Pigiare dei tasti e sentire note che non corrispondono mi crea confusione. Potrei suonare con il traspositore solo ed esclusivamente leggendo e stando super concentrato, devo praticamente non ascoltare quello che suono e pensare solo ai tasti da premere... suonare ad orecchio col traspositore impossibile.
    Io ho sempre saputo che l'orecchio assoluto è il saper riprodurre con precisione qualunque nota senza avere nessun riferimento.... altra cosa è riconoscerla come nel mio caso.

  • @giovannistevanoni
    @giovannistevanoni Před měsícem

    Bellissimo. Dal momento che ho l'orecchio assoluto, ma non ottimo come il figlio di Rick Beato, ho sempre vissuto questa caratteristica con tanti dubbi e insicurezze. In generale, non dichiaro di averlo per poi dover aprire delle discussioni a riguardo. Mi permetto di fare una critica: la porzione inferiore del video sembra come "appannata", forse è la luce blu.

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před měsícem +1

      È assolutamente la luce blu. Esclusivamente se ne hai piacere, vorrei che nella prossima live degli abbonati ci parlassi di questo che io continuo a ritenere un dono che però va gestito. Ribadisco: solo se ne hai piacere.

  • @gaetanomaresca3865
    @gaetanomaresca3865 Před 25 dny

    Eh, i musicisti stanno spesso lì a controllare magari se il clacson che hanno sentito suona un re o un fa, ci si fissa facilmente. E il mio maestro di violino quando sentivamo un concerto insieme esternava continuamente "questo è un re diesis, quell'altro è un do...". E anche io da bambino ci provavo, ma non ero capace. Però con l'età oggi mi avvicino di più. Quando è finito il tuo video ho provato a richiamare alla memoria il suono del diapason. Ho sbagliato di un semitono, dopo un po' di riflessione, e in genere le cose non vanno in maniera molto diversa quando ci provo.
    Sì, perché l'esercizio che faccio oggi è proprio quello di richiamare il suono del diapason. Lo "sento" nella testa, col suo timbro, e provo a controllare se l'ho richiamato bene 🙂
    Quello che però volevo narrare, dopo questo sconveniente preambolo, riguarda un mio amichetto di infanzia che suonava uno strumento a fiato.
    "Gaetano, vuoi controllare se sono calante?".
    Eppure lui aveva l'orecchio assoluto, sapeva subito "di che nota stavamo parlando".
    Io non avevo l'orecchio assoluto ma avevo un orecchio relativo più raffinato.
    Però ora mi piacerebbe capire una cosa:
    cosa c'è di vero e quali sarebbero le motivazioni per cui l'orecchio assoluto è settato a 440?

  • @nicolapascoli4580
    @nicolapascoli4580 Před 18 dny

    Simpaticissimo quando dice: "Non so se con me non ha funzionato perché sono di coccio"!😂

  • @VIVAVERSAVIVA
    @VIVAVERSAVIVA Před 27 dny

    Personalmente avevo l’orecchio assoluto, solo che con il tempo, m su alcune note, l’ho perso. Forse il fatto di essere un cantante lirico mi aveva abituato alla percezione. Ma ora non riesco come prima.

  • @WidowsMiteTube
    @WidowsMiteTube Před 24 dny

    11:15 Cosa ne pensa del libro "Temperamento. Storia di un enigma musicale" di Stuart Isacoff?
    Nell'ambiente musicale non è stato accolto benissimo.

  • @m44E74
    @m44E74 Před 26 dny

    Beccata!

  • @claudiapane5857
    @claudiapane5857 Před 27 dny +1

    Chi ha l'orecchio assoluto "diventa matto" quando si usa il do mobile o si trasporta ( ovvero quando la nota cantata non corrisponde alla nota scritta). Poi esiste una sorta di memoria musicale per cui se si conosce un brano, lo si intona nella giusta tonalità. Inoltre se suoni determinati strumenti ( soprattutto fiati) riconosci la nota per il particolare timbro che ha la nota stessa

    • @giuliaanichini7667
      @giuliaanichini7667 Před 27 dny

      Anche gli archi. Anche se a noi serve molto di più quello relativo.

  • @pentacolo1968
    @pentacolo1968 Před 26 dny

    sarebbe interessante capire se l'orecchio assoluto possa aiutare anche nello scoprire all'interno dell'orchestra note calanti o crescenti da parte di qualche musicista o addirittura "posizioni" diverse con cui venga suonata la stessa nota (famoso De Sabata che sapeve individuare durante le recita un trombone che suonasse la stesa nota in posizione diversa da quanto prescritto da lui stesso). Sono doti su cui chi ha l'orecchio assoluto è avvantaggiato o ci può arrivare chiunque?

  • @JackCangio-sc6cj
    @JackCangio-sc6cj Před 24 dny +1

    Vorrei aggiungere una consideraziine che potrebbe essere interessante e che spiegherebbe (forse) il fatto che la caratteristica dell' "orecchio", non sia di tipo "on" "off".
    Mi spiego meglio analizzandomi come polistrumentista (di bassa lega) senza (?) orecchio assoluto.
    Trasportare un pezzo a volte non mi causa nessun dissagio su uno strumento, mentre su un'altro non mi crea problemi tecnici, ma è come se il pezzo cambiasse la sua consistenza sonora. Uso un aggettivo sicuramente improprio, ma spesso è come se diventase più "duro" o più "morbido", più o meno "piacevole".
    Questo per un cambiamento di tonalità, ma con effetto diverso con strumento diverso.
    Tradotto se trasporto un brano sulla chitarra posso non avvertire nessun fastidio metre potrebbe succedere sul pianoforte, ma anche su strumenti non polifonici clarinetto /armonica un cambiamento di tonalità è diversamente percepito.
    Qualcosa legato anche al timbro. (componenti armoniche... )
    Non so se mi sono spiegato.

  • @sabinodelvento7139
    @sabinodelvento7139 Před 26 dny

    Non sono musicista e non studio musica però quasi sempre appena sento la prima nota di un brano musicale anche a volume appena percettibile indovino di quale brano si tratta

  • @Bordone16
    @Bordone16 Před 26 dny

    Averlo è un dono della natura ma tutto si impara nella vita (per fortuna!)

  • @folcofedele7392
    @folcofedele7392 Před 24 dny

    Esistono anche gli altri sensi assoluti, ovvero il tatto e la vista assoluti, e in realtà, senza nulla togliere alla poesia del "dono", sono solo dei fatti fisici legati alla memoria, nel nostro caso uditiva!

  • @pieropurich990
    @pieropurich990 Před 15 dny

    ciao,
    io suono il sax in Bb. Se mi dicono di riconoscere una nota a voce a volte la becco, a volte no. Se ho in mano il sax la trovo al primo colpo. Cos'è, "orecchio relativo", "orecchio in si bemolle", "orecchio con supporto meccanico"? ciao e grazie!

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 15 dny

      Spesso col proprio strumento si ha una sensibilità diversa e più accurata del suono ma ovviamente non è orecchio assoluto.

  • @cimbassovr
    @cimbassovr Před 26 dny +1

    Rendiamoci conto della BRAVURA dei cantanti lirici che emettono note musicali con uno strumento musicale fragile e non "rimettibile nell apposito astuccio ecc.ecc.

  • @cesaregrossi9043
    @cesaregrossi9043 Před 24 dny

    Chi ha l’orecchio assoluto soffre sicuramente i vari “transpose” poiché i tasti non corrispondono più. Un mio collega con orecchio assoluto nell’era “pre compact disc” dovette uscire da un pub nel quale veniva diffusa musica da una audiocassetta che girava poco più lenta, o che era stata registrata a velocità diversa, fatto sta che sostenne che la musica era fuori di un quarto di tono. Dovette uscire per via del giramento di testa

  • @sil6442
    @sil6442 Před 21 dnem

    le "comodità" possono essere un deterrente per uno studio approfondito, cosa che evidentemente investe chi non ha queste comodità. quindi il vantaggio è sempre dato da come lo si usa un dono del genere

  • @nazarenoorefice2104
    @nazarenoorefice2104 Před 14 dny +1

    Il fatto che molte persone che parlano il mandarino abbiano l’orecchio assoluto suggerisce che abbia a che fare con la lingua, che è una lingua tonale. Il fatto che la percentuale di persone con l’orecchio assoluto tra musicisti sia più alta di quella che c’è tra persone normali Suggerisce che si impara. L’orecchio assoluto va poi definito perché se funziona solamente con 440 Hz convenzione da noi stabilita, dai nazisti per essere precisi, è semplicemente aver fissato certe frequenze nella memoria. Ricordo che nel coro c’erano varie persone che erano in grado di Trovare la prima nota senza riferimento perché l’avevano cantata molte volte e la frequenza anche se l’organo era di un quarto di tono sotto si era inculcata nel cervello e nelle posizioni della laringe.. i test sarebbero quindi da fare spostando da 432 a 448 Hz il !a. Che sono le frequenze che si usano spesso anche oggi in varie orchestre dalla Classica alla medioevale al Jazz . La f figlia di Rick beato non ha l’orecchio assoluto ma ho un sensazionale orecchio relativo questo secondo lui Rick Beato per dire che l’orecchio assoluto innato, ma non abbiamo abbastanza studi approfonditi. Sicuramente ci sono tantissimi musicisti straordinari e viceversa con o senza l’orecchio assoluto. Che Mozart Beethoven eccetera eccetera avessero l’orecchio assoluto non possiamo saperlo con sicurezza probabilmente erano accordati sullo strumento che avevano a casa loro ma non sappiamo cosa sarebbe successo se avessimo cambiato l’accordatura. È molto probabile che sia vero soprattutto perché questi scrivevano musica senza neanche doverla provare al piano. C’è poi da dire che c’è il temperamento a orecchio come si faceva una volta e quello che facciamo oggi con un accordatore da 20 €. È veramente strano come manchino studi approfonditi sull’argomento, i cantanti secondo me ricordano certe frequenze anche collegandole alla posizione della laringe e poi si tratta di un orecchio assoluto limitatissimo a una nota. Esistono quindi tanti tipi di orecchio assoluto, Da definire e specificare esattamente, non credo assolutamente che lo assoluto porti a dei considerevoli vantaggi, a parte in certe circostanze particolari, come tu hai accennato porta anche considerevoli svantaggi in altre situazioni.i trascrittori di pianisti jazz erano avvantaggiati oggi c è l ai che lo fa niente male . Così come una volta chi sapeva fare i calcoli velocemente era considerato un genio adesso qualunque idiota con la sua calcolatrice lo surclassa

  • @user-ii4oe1gs5g
    @user-ii4oe1gs5g Před 19 dny

    Volevo sapere se sia da ritenersi un pregio il saper cogliere assonanze tra varie arie di opere diverse

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 19 dny

      Definisca consonanze.

    • @user-ii4oe1gs5g
      @user-ii4oe1gs5g Před 19 dny

      Sono appassionata di Opera e qualche volta mi è successo, ascoltando delle arie, di ritrovare melodie pressoché uguali con opere diverse. Preciso che non ho studiato musica

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 19 dny +1

      @@user-ii4oe1gs5g allora, con l’orecchio assoluto non c’entra nulla ma è sicuramente un segno di predisposizione alla musica.

  • @davide27111958
    @davide27111958 Před 24 dny

    c'è anche da dire che dipende anche da che strumenti si padroneggia, mi spiego peggio: se per esempio hai a che fare con strumenti a corda tipo violino o chitarra riconosci facilmente le note anche per una questione timbrica, se ho bisogno di un La 440hz penso alla Ciaccona di Bach e prendo la 5ta dell'accordo di Dm, forse col piano è più difficile per la sua maggiore omogeneità timbrica; se penso alle corde vuote della chitarra ricavo piuttosto facilmente il Mi; concordo sugli aspetti scomodi dell'avere l'orecchio assoluto, fastidio proprio. Ricordo da bambino che un macchinista del teatro comunale di Modena l'aveva e non aveva mai avuto a che fare con studi musicali

  • @AdnikKinda
    @AdnikKinda Před 27 dny

    Buonasera, sono musicista amatoriale con figlio dotato di orecchio assoluto. Vorre sapere cosa pensa riguardo al fatto che l'orecchio assoluto possa in qualche modo danneggiare lo sviluppo dell'orecchio relativo, in quanto avendolo si possa tendere ad appoggiarsi più sul riconoscimento specifico delle nota piuttosto che sul rapporto tra di loro. Fortuantamente da quanto posso sperimentare con mio figlio, questo non è avvenuto, ma è sempre stata una mia preoccupazione fin da quando da piccolo lo abbiamo scoperto.

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 27 dny +1

      A volte succede che l’assoluto intralci il relativo ma francamente, al suo posto, non me ne preoccuperei.

    • @AdnikKinda
      @AdnikKinda Před 27 dny

      @@Vito_Lo_Re si, ormai l'ho superato. Vedo che è il ragazzo in grado di cantare anche su basi fuori intonazione standard... Era solo una curiosità per la quale mi faceva piacere confrontarmi con qualcuno "informato dei fatti"... :) Grazie!

  • @nicolapascoli4580
    @nicolapascoli4580 Před 18 dny +2

    Però chi fa musica usa molto di più l' orecchio relativo; e anche quando si concerta, l' orecchio relativo serve di più

  • @valtergilenardi2639
    @valtergilenardi2639 Před 21 dnem

    George Friedrich Handel 1685-1759 secondo te ne era in possesso??? In 3 Settimane scrisse il Messiah!!! Ovviamente sto ironizzando. Saluti da Lecce 😊❤👋👋😎🎼🎹🎺🎻🎶🎶🎶

  • @XPRT10R
    @XPRT10R Před 26 dny

    Nella mia testa, quel Mib era già sceso ad un Re, nell'intervallo tra il primo e il secondo. Avrei dovuto cantare nell' 800. O forse sono semplicemente anziano.

  • @decompagni
    @decompagni Před 27 dny

    Una curiosità (che probabilmente non c’entra niente con l’orecchio assoluto): ho conosciuto persone che, pur non conoscendo assolutamente la musica, erano in grado di sedersi al pianoforte e suonare un motivo (di solito una canzonetta). Come si usa dire “suonare a orecchio”, come è possibile?

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 27 dny +1

      Natura e istinto.

    • @decompagni
      @decompagni Před 27 dny

      @@Vito_Lo_Re grazie

    • @frankorusso
      @frankorusso Před 27 dny

      È una cosa spontanea, come una "naturale familiarità" che ti ritrovi con un certo strumento o un'attività, uno sport, una lingua straniera, la matematica... In questo caso, certamente richiede una certa "musicalità" di base e una buona coordinazione fra orecchio e mani... è complicato spiegarlo quanto facile a farlo... ma non vorrei dilungarmi... diciamo che si definisce "predisposizione", ma è molto più simile a una "memoria"...

    • @decompagni
      @decompagni Před 26 dny

      @@frankorusso grazie

  • @giannottister
    @giannottister Před 10 dny

    Mi domando come faccia uno con l’orecchio assoluto a suonare uno strumento traspositore, tipo corno o clarinetto.

  • @Tini.F.
    @Tini.F. Před 2 dny

    Ora so perché non mi piacerebbe averlo

  • @margiesimpson1
    @margiesimpson1 Před 27 dny +2

    Carl Maria von Weber,Schumann e Wagner non avevano l'orecchio assoluto. E neanche il grande direttore Carlos Kleiber. Non mi sembravano male come musicisti.

  • @GianfrancoCavallaro
    @GianfrancoCavallaro Před 26 dny +1

    Salve e grazie per i tuoi pensieri. Credo che Mozart, o Bach, non potevano avere l'orecchio assoluto. Alle loro epoche il diapason era variabile di semitoni e a volte di toni interi. Ritengo quindi che avessero un ottimo orecchio relativo talmente allenato da sembrare assoluto. Cosa ne pensi? Insegno pianoforte ed ho due allievi con l'orecchio assoluto. Rispetto ad altri allievi che non ce l'hanno non noto differenze nella capacità di produrre musica. Ma quindi, a parte per il compositore che può scrivere musica senza l'ausilio d'uno strumento, siamo sicuri che il tanto decantato (e il termine è veramente azzeccato!) orecchio assoluto sia una componente favorevole per un musicista? (Ricordo che nei miei quattro anni all'istituto Dalcroze di Ginevra ho acquisito un orecchio relativo quasi assoluto grazie ad una serie di stimoli; ad esempio: il lunedi alle otto di mattina (!) dovevamo cantare corali di Bach senza un diapason dato all'inizio; ai primi tentativi era un caos sonoro, dopo qualche settimana tutta la classe (12 elementi) riusciva ad intonare senza problemi in qualsiasi tonalità. Adesso, continuando a fare e produrre musica ed insegnando quotidianamente ho un orecchio relativo abbastanza certo)

  • @angelaclesi1466
    @angelaclesi1466 Před 19 dny

    I giapponesi organizzano corsi di svilupo dell'orecchio assoluto nei bambini, pare con elevato successo.

  • @tullioaebischer-fj2lb
    @tullioaebischer-fj2lb Před 23 dny

    A parte la realtà, è come Mozart che ripete al volo la marcetta di Salieri nel film....

  • @giannigimondi1789
    @giannigimondi1789 Před 27 dny

    Bill Evans, Uri Caine,Bollani no orecchio assoluto.Oppure puoi averlo ma poi sei squadrato all'inverosimile.Un mio collega lo aveva ma non nella tonalità di si maggiore.Art Tatum aveva uno dei perfect pitch più incredibili mai esistiti.

  • @eliasss8229
    @eliasss8229 Před 21 dnem

    Come è possibile, avendo già l'orecchio assoluto di partenza, migliorare le sue abilità?

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 21 dnem

      Ascoltando e riconoscendo accordi sempre più complessi.

  • @alessandroalberto6431
    @alessandroalberto6431 Před 27 dny

    Beethoven, divenuto sordo, sarebbe stato un grande autore musicale se non avesse avuto l'orecchio assoluto, dal punto di vista pratico della composizione ?

  • @blanchelatroubadour9314

    Io ho l'orecchio assoluto!

  • @floragiliberti4200
    @floragiliberti4200 Před 21 dnem

    L orecchio assoluto si può acquisire perche l ottava è una sola basterebbe memorizzare il do centrale del pianoforte e stabilire se un suono udito e più alto o più basso rispetto al do centrale memorizzato.

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 21 dnem

      Quindi secondo Lei sono secoli che si studia il fenomeno e nessuno aveva mai pensato a questa soluzione?

    • @floragiliberti4200
      @floragiliberti4200 Před 18 dny

      L orecchio assoluto è solo la memorizzazione dell' ottava .l orecchio perfetto invece è la capacità di identificare la melodia e di saperla trasportare con le proprie corde vocali e con lo strumento.mi chiamo Gaetano Marotti sono un polistrumentista autodidatta e so suonare infiniti trasporti melodici .posso inoltre improvvisare infiniti assoli in ogni tonalità e non ho bisogno di identificare le note col proprio nome perché le so intonare tutte.inoltre sento tutti gli intervalli in tutti i toni pertanto il mio orecchio è perfetto e non relativo lo dimostra la capacità di trasposizione tonale

    • @floragiliberti4200
      @floragiliberti4200 Před 18 dny

      Lei maestro ha un orecchio perfetto che in Italia si definisce impropriamente orecchio relativo.chi ha il suo orecchio perfetto non ha bisogno di acquisire quello assoluto.penso che un musicista non sa fare il trasporto melodico non ha nessun orecchio assoluto ma e solo uno stonato cronico educato ai toni

  • @floragiliberti4200
    @floragiliberti4200 Před 21 dnem +1

    Secondo quello che lei ha detto mozart paganini e bach non sapevano fare il trasporto melodico perché avevano l orecchio assoluto.a me sembra ridicolo.anzi penso che se un musicista non sa fare il trasporto ha l orecchio stonato e non assoluto

  • @ClassicalFilmMusic-vh2wg

    Comunque vale sempre il vecchio detto: "Come si fa a capire se un musicista ha l'orecchio assoluto?" "Non preoccuparti, sarà lui a dirtelo!"

  • @marcomalpassi7655
    @marcomalpassi7655 Před 26 dny

    credo che quasi tutti i presenti nei commenti siano musicisti che hanno studiato musica e la praticano. Solo che forse non sapete che esiste un altro mondo parallelo dove si usano fantastiche capacità dell'orecchio: quello degli audiofili di apparecchi alta fedeltà! Altro che direttori d'orchestra, grandi cantanti virtuosi del pianoforte Orecchio assoluto? Una bazzecola, l'audiofilo da poltrona è in grado di fare molto di più è in grado di dire quale cassa, testina da giradischi, amplificatore rende al meglio la musica reale che viene riprodotta. L'audiofilo percepisce suoni che l'umano normale non percepisce perchè il suo orecchio non ode certe frequenze, l'audiofilo si! Purtroppo anche questa grande dote ha le sue controindicazioni , perchè l'audifilo non da nessun peso alla qualità sonora ,ovvero alla bellezza assoluta di ciò che ascolta , infatti sono quasi tutti amanti del rock duro e della disco music. Inoltre la carriera di audiofilo è praticabile solo da grossi borghesi , perchè l'assilante cambio degli apparecchi è estremamente costoso.

  • @vittoriodiana2269
    @vittoriodiana2269 Před 27 dny

    Se non sbaglio, Morricone era diplomato in trombone.

  • @AndreaGaribaldijazz
    @AndreaGaribaldijazz Před 21 dnem

    Che significa "l'orecchio assoluto è settato sul La a 440"? I musicisti del passato con l'orecchio assoluto non accordavano gli strumenti a 440, giusto?
    Immagino che l'orecchio assoluto si setti sull'accordatura più usata nel periodo storico nel quale chi lo possiede vive, visto che è una cosa relativa e solo da pochi decenni standardizzata a 440.

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 21 dnem +1

      Domanda giusta, risposta solo presunta: l’orecchio si accorda ad ogni epoca.

    • @AndreaGaribaldijazz
      @AndreaGaribaldijazz Před 21 dnem

      Lo penso anch'io. La logica mi dice questo.

  • @alessandrodellacorte9926

    Visto che lo chiedevi: il mio maestro di pianoforte a S. Cecilia, Aldo Tramma, ci raccontò di non avere l'orecchio assoluto da ragazzo ma di averlo sviluppato da adulto.

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 23 dny

      E “prende tutto”? Perché attenzione che anch’io sento tutti i tasti bianchi del pianoforte ma questo non è neanche lontanamente un orecchio assoluto.

    • @alessandrodellacorte9926
      @alessandrodellacorte9926 Před 23 dny

      @@Vito_Lo_Re Direi di sì, anche ricordi senza problemi se ben ricordo (non lo vedo da alcuni anni...). Lui era proprio dell'idea che si possa quasi sempre "sviluppare" l'orecchio assoluto. Questo contrasta un po' con l'idea che ci sia una base genetica, me ne rendo conto.

  • @tullioaebischer-fj2lb
    @tullioaebischer-fj2lb Před 23 dny

    Sembra che ci sia un'aurea blu sul basso.....

  • @claudiopatrizi2511
    @claudiopatrizi2511 Před 20 dny

    Il figlio di Beato fa venir voglia di prendere pianoforti, chitarre, violini, mandolini, flauti e farci un falò.

  • @gsimone77
    @gsimone77 Před 27 dny

    Io ho fatto il Corso Buenos Aires ma non è servito a imparare lo spagnolo.

  • @clamilo54
    @clamilo54 Před 13 dny

    Io mi sono sempre chiesta come fanno i cantanti a iniziare una canzone direttamente con la voce, hanno tutti l'orecchio assoluto?

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 13 dny

      Quello che ce l'hanno, ovviamente sì. Agli altri qualcuno della band o dell'orchestra "dà" l'accordo della tonalità o la prima nota di ciò che dovranno cantare. Se parliamo di pop, questa cosa accade spesso negli ear monitor del/la cantante e il pubblico neanche se ne accorge.

    • @user-kv7np5wt5q
      @user-kv7np5wt5q Před 6 dny

      Mi chiamo gaetano marotti sono un polistrumentista autodidatta penso che anche uno stonato cronico potrebbe avere l orecchio assoluto perché avere l orecchio assoluto non significa essere più intonato degli altri

  • @Bordone16
    @Bordone16 Před 26 dny +1

    Certo che col "Dettato musicale".....

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 26 dny

      Eh, con l’orecchio assoluto è una passeggiata di salute.

  • @lorenzorossi6567
    @lorenzorossi6567 Před 27 dny +1

    Ricordo che durante alcune prove con noi, Morricone esibì un orecchio assoluto per gli ottoni, ma assolutamente non per gli altri strumenti. Io da (ex) corista (amatoriale), trovo che l'orecchio assoluto nel coro è una mezza fregatura, ti limita nel tuning con i tuoi vicini...

    • @danieladalcortivo6919
      @danieladalcortivo6919 Před 27 dny

      Condivido pienamente!

    • @adrianamartino421
      @adrianamartino421 Před 27 dny

      Io ho sempre avuto l'orecchio assoluto ma con l'andare degli anni mi e' successo una cosa strana .Continuo a conservare l'orecchio assoluto ma trasporto tutto una terza sopra. Nessuno mi ha saputo spiegare perche'

  • @silene89
    @silene89 Před 27 dny

    Me lo sono sempre chiesto: una persona senza orecchio assoluto può cantare un brano leggendo a prima vista lo spartito?

    • @vespertine27
      @vespertine27 Před 27 dny +4

      Si certo, se vedi un dato intervallo sai intonarlo anche senza orecchio assoluto a prescindere dalla nota di partenza. Tipo se vedo do mibemolle so che dovrò cantare una terza minore , anche se l'altezza del do non è giusta. Spero di essere stata chiara 😊

  • @agostinooliviero6789
    @agostinooliviero6789 Před 23 dny

    L'orecchio assoluto ha la sua ragione nel fatto che il nostro è un sistema musicale "chiuso" nel temperamento equabile. Esistono mille sfumature nei colori, come nei suoni, ma l'orecchio assoluto ne fissa solo 12.

    • @claudiobini7711
      @claudiobini7711 Před 3 dny

      Il nostro orecchio non è schiavo del temperamento equabile perchè fisiologicamente può percepire anche microintervalli inferiori al semitono . Come lei saprà l'unità di misura degli intervalli musicali è il CENT , 1 CENT equivale alla centesima parte del semitono ed il nostro orecchio percepisce come diversi in altezza addirittura due suoni che differiscono anche di soli 3/4 CENT . Sono risultati sperimentali ricavati in laboratorio dove è possibile generare ogni frequenza cosa che ovviamente non è possibile fare quando si parla di strumenti ad accordatura fissa dove in una ottava ci sono solo 12 frequenze . Nel 1500 Nicola Vicentino realizzo l'Achicembalo ed inseri in una ottava ben 35 suoni . Era possibile percepire fino ad 1/5 di semitono . Altri tempi , altra cultura altra musica .Ma la fisiologia dell'orecchio è sempre la stessa Saluti

  • @giuseppegalli5558
    @giuseppegalli5558 Před 22 dny

    Ma perchè "cluster" ?

    • @Vito_Lo_Re
      @Vito_Lo_Re  Před 21 dnem

      Si chiamano così, mica li ho inventati io 😄

  • @enricomemmoli7596
    @enricomemmoli7596 Před 25 dny

    i 2 riconosciuti con orecchio assoluto al Conservatorio erano 2 violinisti che hanno fatto una grande carriera.Erano dei predestinati.