COMPLIMENTI ANDREA, STUDIO ANCH'IO GEOLOGiA A NAPOLI E TI SEGUO TUTTE LE SETTIMANE ... VOLEVO CONGRATULARMI CON TE PER LA BELLISSIMA INIZIATIVA E SOPRATTUTTO PER L'IMPEGNO E LA COSTANZA.OTTIMO LAVORO! CONTINUA COSì!
Grazie per i tuoi interessanti video. Mi auguro che tanti giovani possano prendere ispirazione dal tuo lavoro e magari diventare a loro volta dei bravi scienziati. Ne abbiamo bisogno! Grazie ciao
Conta di più il parere dei geologi nelle costruzioni o i piani urbanistici? Da noi sono stati costruiti quartieri in zone ex paludose . Pompe di sentina accese h 24 nelle cantine con allagamenti durante le piogge o eventi temporaleschi forti.
Sei stato molto PROFESSIONALE 👏 complimenti non è da tutti spiegare così bene una dinamica molto particolare. Vorrei tornare a scuola per avere lei come professore!!
Riguardo questo video a un anno di distanza ed è ironico che non si può fare rilevamento sul campo a causa del coronavirus. Sto seguendo il corso online di rilevamento (sono al secondo anno della triennale di scienze geologiche a bari) e non è semplice fare solo teoria senza applicazioni pratiche.
Complimenti per il tuo lavoro, la mia domanda è la seguente: come è possibile in un’area ristretta avere così tante tipologie di terreni Cioè come fa un terreno argilloso a sovrapporsi ad uno carbonato... 🤔
Ci sono in realtà moltissimi eventi tettonici che possono variare la tipologia del terreno in uno spazio ristretto. Si pensi alla presenza di una piega che poi magari con il tempo viene erosa: uno strato che quindi si trovava sotto ad un altro può trovarsi a fianco di quest’ultimo a seguito di un evento del genere. Anche la presenza di un sistema fluviale può variare il terreno di un determinato luogo. Infatti vecchi paesi o città di montagna sono costruiti su una valle dove passa un fiume. Se la pendenza del fiume non è estrema quest’ultimo tenderà a sedimentare materiale fino in occasioni di piena. Questo materiale fino, dopo essersi sedimentato per bene, andrà a creare una pianura “più morbida” di materiale ovviamente differente dalle rocce che si trovano sui versanti del monte.
Chiarissimo e comunque molto più chiaro della fisica quantistica che cerco di seguire visto che è un'altro degli argomenti che mi affascinano. E il tutto non essendo ne un geologo ne tanto meno un fisico. Sono solo un appassionato del sapere in generale. Comunque devo dire che trovo molto più semplice la geologia piuttosto che la fisica quantistica 😊
Anche sondando un punto in profondità si sa che ci sono determinati materiali ma come si fa a conoscere la lunghezza di estensione, se ad esempio subisce variazioni improvvise casuali ecc?
le geometrie dei corpi rocciosi sono ragionevolmente prevedibili perchè conosciamo il contesto di formazione (sedimenti marini, continentali, flussi piroclastici, intrusioni magmatiche ecc). Questo guida la ricostruzione
Mannaggia a te Andrea mi stai facendo appassionare alla geologia... :-) se a qualcuno interessa qui c'e la carta geologica della sicilia :-) www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/periodici-tecnici/memorie-descrittive-della-carta-geologica-ditalia/memdes_95_sicilia.jpg
Andando sul sito dell'ISPRA, ci sono molte zone di cui non si ha nessuna informazione, non ci sono le relative carte geologiche. Si possono procurare in altro modo, ad esempio al comune, o se non sono presenti in questo sito è perché non si è mai fatto un rilevamento geologico?
@@geopop Grazie di questo bel video! In realtà c'è anche un altro motivo dell'uso di dati colori nelle carte geologiche di tutto il pianeta: i colori usati sono standard e permettono di capire a colpo d'occhio quali età hanno le rocce di una data regione. Si fa riferimento ai colori della Chronostratigraphic chart aggiornata ogni anno dalla IUGS (www.stratigraphy.org). Quindi, ad esempio, tutte le rocce giurassiche affioranti sul pianeta sono colorate di azzurro sulle carte geologiche di ogni nazione.
@@geopop Stando a come lo ha raccontato Paolini,c' era un motivo per cui gli abitanti del luogo avevano chiamato il monte da cui è caduta la frana" Toc"(nel dialetto locale sta' per a pezzi, guasto..quindi franoso).Perciò mi chiedevo se non c' entrassero anche geologi poco accorti nel scegliere dove costruirla, o non era di loro competenza?(Certo erano altri tempi.)
@@albizabm Le rocce di lato alla diga hanno retto alla perfezione l'urto (è qua che all'epoca si sono concentrati gli studi), mentre per quanto riguarda il versante in frana, ci si era accorti dei movimenti molto lenti dell'ammasso, ma purtroppo il buon senso della committenza non è stato d'aiuto. Inoltre la tipologia di frana che ha interessato il Monte Toc (forse un DGPV) non era ancora stata "scoperta" all'epoca, e si ignorava la reale velocità del collasso. Purtroppo ragionando col senno di poi è sempre difficile.
COMPLIMENTI ANDREA,
STUDIO ANCH'IO GEOLOGiA A NAPOLI E TI SEGUO TUTTE LE SETTIMANE ... VOLEVO CONGRATULARMI CON TE PER LA BELLISSIMA INIZIATIVA E SOPRATTUTTO PER L'IMPEGNO E LA COSTANZA.OTTIMO LAVORO! CONTINUA COSì!
Che bella la geologia!
Sto spulciando i vecchi video perché mi interessa imparare qualcosa di più sulla geologia di base.
Grazie Andrea!
Canale con argomenti molto interessanti e spiegati bene ai geo-ignoranti come me 👍👍 grazie!
Grazie per i tuoi interessanti video. Mi auguro che tanti giovani possano prendere ispirazione dal tuo lavoro e magari diventare a loro volta dei bravi scienziati. Ne abbiamo bisogno! Grazie ciao
Conta di più il parere dei geologi nelle costruzioni o i piani urbanistici? Da noi sono stati costruiti quartieri in zone ex paludose . Pompe di sentina accese h 24 nelle cantine con allagamenti durante le piogge o eventi temporaleschi forti.
Sei stato molto PROFESSIONALE 👏 complimenti non è da tutti spiegare così bene una dinamica molto particolare. Vorrei tornare a scuola per avere lei come professore!!
Grazie, interessante e spiegato in modo comprensibile.
Riguardo questo video a un anno di distanza ed è ironico che non si può fare rilevamento sul campo a causa del coronavirus. Sto seguendo il corso online di rilevamento (sono al secondo anno della triennale di scienze geologiche a bari) e non è semplice fare solo teoria senza applicazioni pratiche.
molto interessante grazie
Complimenti Andrea
Complimenti per il tuo lavoro, la mia domanda è la seguente: come è possibile in un’area ristretta avere così tante tipologie di terreni
Cioè come fa un terreno argilloso a sovrapporsi ad uno carbonato... 🤔
Ci sono in realtà moltissimi eventi tettonici che possono variare la tipologia del terreno in uno spazio ristretto. Si pensi alla presenza di una piega che poi magari con il tempo viene erosa: uno strato che quindi si trovava sotto ad un altro può trovarsi a fianco di quest’ultimo a seguito di un evento del genere.
Anche la presenza di un sistema fluviale può variare il terreno di un determinato luogo. Infatti vecchi paesi o città di montagna sono costruiti su una valle dove passa un fiume. Se la pendenza del fiume non è estrema quest’ultimo tenderà a sedimentare materiale fino in occasioni di piena. Questo materiale fino, dopo essersi sedimentato per bene, andrà a creare una pianura “più morbida” di materiale ovviamente differente dalle rocce che si trovano sui versanti del monte.
Chiarissimo e comunque molto più chiaro della fisica quantistica che cerco di seguire visto che è un'altro degli argomenti che mi affascinano. E il tutto non essendo ne un geologo ne tanto meno un fisico. Sono solo un appassionato del sapere in generale. Comunque devo dire che trovo molto più semplice la geologia piuttosto che la fisica quantistica 😊
@@geopop Ovvio 😉
bravo :)
da appassionato spieghi in un modo speciale
Bravissimo
Bravo puoi parlarci dei vulcani della Sicilia dell'isola in sesta, e perché si sposta ogni anno grazie.
Anche sondando un punto in profondità si sa che ci sono determinati materiali ma come si fa a conoscere la lunghezza di estensione, se ad esempio subisce variazioni improvvise casuali ecc?
le geometrie dei corpi rocciosi sono ragionevolmente prevedibili perchè conosciamo il contesto di formazione (sedimenti marini, continentali, flussi piroclastici, intrusioni magmatiche ecc). Questo guida la ricostruzione
io per anni ho pensato fosse una cartina per geologi tossici ...grazie
Mannaggia a te Andrea mi stai facendo appassionare alla geologia... :-)
se a qualcuno interessa qui c'e la carta geologica della sicilia :-)
www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/periodici-tecnici/memorie-descrittive-della-carta-geologica-ditalia/memdes_95_sicilia.jpg
si ma nel sito non ci sta tutta l''area della sicilia... Messina non e' completa ad esempio
nella cartina tua si e'' copleta ma e'difficile vedere in dettaglio
Andando sul sito dell'ISPRA, ci sono molte zone di cui non si ha nessuna informazione, non ci sono le relative carte geologiche. Si possono procurare in altro modo, ad esempio al comune, o se non sono presenti in questo sito è perché non si è mai fatto un rilevamento geologico?
in scala 1:100.000 sono disponibili per l'intero territorio nazionale. In scala 1:50000 e ancora incompleta la copertura del territorio
Ho in effetti una domanda, ho visto un palazzo di recente costruzione a Jesolo a 300 m dalla spiaggia, sotto una zona sabbiosa
Dove poggiano le fondamenta?
Ma quando nasce una roccia?
Cioè l'anno 0.
Considerando che le rocce o prima o poi sprofondano e verranno fuse in un ciclo continuo circolare
viola.. il mio colore preferito... guarda caso la mia età
Piu chiaro di cosi .... Si muore
Quelli tra 40 e 50? Nudi!
Come mai non farle con le gradazioni dello stesso colore? Non sarebbe più facile leggerle?
Ah ok, non pensavo. Grazie.
@@geopop Grazie di questo bel video! In realtà c'è anche un altro motivo dell'uso di dati colori nelle carte geologiche di tutto il pianeta: i colori usati sono standard e permettono di capire a colpo d'occhio quali età hanno le rocce di una data regione. Si fa riferimento ai colori della Chronostratigraphic chart aggiornata ogni anno dalla IUGS (www.stratigraphy.org). Quindi, ad esempio, tutte le rocce giurassiche affioranti sul pianeta sono colorate di azzurro sulle carte geologiche di ogni nazione.
Sono stati dei geologi poco competenti ad analizzare i terreni circostanti la diga del Vajont?😬
@@geopop Stando a come lo ha raccontato Paolini,c' era un motivo per cui gli abitanti del luogo avevano chiamato il monte da cui è caduta la frana" Toc"(nel dialetto locale sta' per a pezzi, guasto..quindi franoso).Perciò mi chiedevo se non c' entrassero anche geologi poco accorti nel scegliere dove costruirla, o non era di loro competenza?(Certo erano altri tempi.)
@@albizabm Le rocce di lato alla diga hanno retto alla perfezione l'urto (è qua che all'epoca si sono concentrati gli studi), mentre per quanto riguarda il versante in frana, ci si era accorti dei movimenti molto lenti dell'ammasso, ma purtroppo il buon senso della committenza non è stato d'aiuto. Inoltre la tipologia di frana che ha interessato il Monte Toc (forse un DGPV) non era ancora stata "scoperta" all'epoca, e si ignorava la reale velocità del collasso. Purtroppo ragionando col senno di poi è sempre difficile.
@@marcofioraso4964 Grazie Marco!☺
La geologia non è per daltonici.