Ritengo siano così per scelta Quando noi ci rechiamo a lavoro, siamo noi che decidiamo di farlo. Siamo noi che offriamo le nostre competenze a un'azienda. La gente accetta i contratti a termine e poi si lamenta della precarietà. E' un mercato basato su domanda e offerta. Se gli acquirenti (i lavoratori) non comprano, i venditori (datori di lavoro) dovranno adeguarsi altrimenti non otterranno nulla. E' come se tutti acquistassero mele marce, e poi si lamentassero che non son mature
cravatta potevano tranquillizzare il telespettatore medio. In quest'occasione invece, la camicia distingue immediatamente dai porri e dai gasparri, fa molto anticasta in un momento in cui il Partito Antipartitico sta facendo proseliti a destra come a sinistra. Strategia comunicativa semplice, forse efficace, ma esattamente identica a quella di chi lo ha preceduto (Bossi col suo dito medio, di Pietro con il lessico ruspante) e di chi, purtroppo, lo seguirà
Questo giovanotto, dalla "chiacchera," non può essere disoccupato. I disoccupati veri li vedi nella trasmissione di Rete Veneta il giovedì sera alle 21 e 10. Sono persone per lo più tristi e sconfortate.
La rivoluzione è la soluzione. Siamo 3 milioni di precari in Italia. Io ho sempre lavorato. Ho 32 anni. Lavoro da 8 anni, ho cambiato 7 aziende sempre con contratti a tempo determinato. Prendo 1400 euro al mese e vivo coi miei. Di questo passo a 40 anni sarò ancora precario. La rivoluzione è la soluzione. Se in 3 milioni andassimo a Roma qualcosa sono convinto che possa cambiare.
Il fatto è che la gente vede soluzioni nel grillo di turno e trovano capri espiatori ovunque. Poi vai a vedere come si comportano le persone nel loro quotidiano e capisci che sono soltanto il riflesso dei politici che hanno. Considerando che il futuro dell'uomo è l'estinzione io mi chiedo che senso abbia affannarsi tanto e lottare per trovare delle soluzioni a problemi temporanei, che la prossima generazione ignorerà del tutto (sempre che ci sarà una prossima generazione, non è detto)
E tu potresti studiare un po' di tecniche di downshifting Considera che se avessero provato a introdurre i contratti a termine negli anni 70 probabilmente i giovani di allora avrebbero raso al suolo le istituzioni. Adesso la maggior parte dei giovani figli del benessere, dunque impigriti, abbassano la testa e preferiscono accettare di lavorare gratis invece di cercare di cambiare le cose. Sono più interessati all'ultimo iphone che a cambiare il sistema
...l'attore famoso di teatro le dice anche per te, queste cose!!! Allora uno che ha da mangiare non può indignarsi per chi muore di fame? Che discorsi sono??
Dovresti studiare un po' di sociologia. Ma anche un po' di storia. E l'esempio delle mele marce non c'azzecca niente. Perché senza mele posso anche stare. Ma senza lavoro (ovvero vendere il mio corpo e il mio tempo per un salario) no, perché non esiste alternativa in un mondo privatizzato.
La tua è una visione riduttiva e semplicistica di un fenomeno socio-politico complesso. Ed è chiaro che il crollo delle ideologie ed il consumismo sono cause concorrenziali. Ma sappiamo anche chi lo ha inventato il consumismo. Ce lo ricordiamo Bernays, o no?
Celestini parla del precariato e quelli in studio capiscono che stava parlando di formaggino...
Nessuno commenta il pezzo di celestini perché nessuno lo capisce davvero
Grande Ascanio Celestini!!!
Ritengo siano così per scelta
Quando noi ci rechiamo a lavoro, siamo noi che decidiamo di farlo.
Siamo noi che offriamo le nostre competenze a un'azienda.
La gente accetta i contratti a termine e poi si lamenta della precarietà.
E' un mercato basato su domanda e offerta. Se gli acquirenti (i lavoratori) non comprano, i venditori (datori di lavoro) dovranno adeguarsi altrimenti non otterranno nulla.
E' come se tutti acquistassero mele marce, e poi si lamentassero che non son mature
cravatta potevano tranquillizzare il telespettatore medio. In quest'occasione invece, la camicia distingue immediatamente dai porri e dai gasparri, fa molto anticasta in un momento in cui il Partito Antipartitico sta facendo proseliti a destra come a sinistra. Strategia comunicativa semplice, forse efficace, ma esattamente identica a quella di chi lo ha preceduto (Bossi col suo dito medio, di Pietro con il lessico ruspante) e di chi, purtroppo, lo seguirà
Favia è veramente bravo e preparato, non a caso l'hanno cacciato dal Mò Vi Mento
Questo giovanotto, dalla "chiacchera," non può essere disoccupato. I disoccupati veri li vedi nella trasmissione di Rete Veneta il giovedì sera alle 21 e 10. Sono persone per lo più tristi e sconfortate.
Genio, è un attore, basta leggere il titolo...
"giovanotto"...mah! l'ignoranza regna sovrana...
La rivoluzione è la soluzione. Siamo 3 milioni di precari in Italia. Io ho sempre lavorato. Ho 32 anni. Lavoro da 8 anni, ho cambiato 7 aziende sempre con contratti a tempo determinato. Prendo 1400 euro al mese e vivo coi miei. Di questo passo a 40 anni sarò ancora precario. La rivoluzione è la soluzione. Se in 3 milioni andassimo a Roma qualcosa sono convinto che possa cambiare.
Il fatto è che la gente vede soluzioni nel grillo di turno e trovano capri espiatori ovunque.
Poi vai a vedere come si comportano le persone nel loro quotidiano e capisci che sono soltanto il riflesso dei politici che hanno.
Considerando che il futuro dell'uomo è l'estinzione io mi chiedo che senso abbia affannarsi tanto e lottare per trovare delle soluzioni a problemi temporanei, che la prossima generazione ignorerà del tutto (sempre che ci sarà una prossima generazione, non è detto)
E tu potresti studiare un po' di tecniche di downshifting
Considera che se avessero provato a introdurre i contratti a termine negli anni 70 probabilmente i giovani di allora avrebbero raso al suolo le istituzioni.
Adesso la maggior parte dei giovani figli del benessere, dunque impigriti, abbassano la testa e preferiscono accettare di lavorare gratis invece di cercare di cambiare le cose. Sono più interessati all'ultimo iphone che a cambiare il sistema
@nicolas8320 guarda che questo è un attore di teatro, ed è pure famoso!! Mica è precario
I disoccupati possono essere solo di colore verde... rosso mai e poi per capire Ascanio bisognerebbe essere un minimo informati e consapevoli
...l'attore famoso di teatro le dice anche per te, queste cose!!! Allora uno che ha da mangiare non può indignarsi per chi muore di fame? Che discorsi sono??
dai ti faccio tanti auguri-forza Azzurri senza tormentone Mori'
Lollo Marino tu sei sicuro di aver capito ? Mi sa che tu non ci hai capito niente e commenti a vanvera !!!!
Macché stai a dì? Cosa, pensi, che quei "soggetti" siano tali per caso?
Dovresti studiare un po' di sociologia. Ma anche un po' di storia. E l'esempio delle mele marce non c'azzecca niente. Perché senza mele posso anche stare. Ma senza lavoro (ovvero vendere il mio corpo e il mio tempo per un salario) no, perché non esiste alternativa in un mondo privatizzato.
Anzichè passare il tempo sul lettino esci e cercatene un altro di lavoro. frignone
Proposte? Socialismo
La tua è una visione riduttiva e semplicistica di un fenomeno socio-politico complesso. Ed è chiaro che il crollo delle ideologie ed il consumismo sono cause concorrenziali. Ma sappiamo anche chi lo ha inventato il consumismo. Ce lo ricordiamo Bernays, o no?