La Strada - H.P. Lovecraft

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  • čas přidán 11. 01. 2016
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    La Strada, di Howard Philips Lovecraft
    Voce Narrante di E. Camponeschi
    www.menestrandise.it
    Musica di Kevin Macleod
  • Zábava

Komentáře • 35

  • @antonellacarbone7629
    @antonellacarbone7629 Před rokem +1

    Mi piace "lo spirito della strada" ed " il passaggio del testimone di generazione in generazione".....danno l'idea della tranquillità e della pace, proprio ciò che ora manca!!!!
    Complimenti al lettore!!!!

  • @jellhat4403
    @jellhat4403 Před 8 lety +5

    Grazie di cuore per il lavoro che stai facendo con i racconti di Lovecraft. Hai una voce molto bella e piacevole da ascoltare. Spero sia nelle tue intenzioni leggere tutti i racconti di Lovecraft: li conosco tutti, li ho letti tutti e li amo tutti.

  • @matteocialfi8365
    @matteocialfi8365 Před 8 lety +11

    Adoro Lovecraft.. In assoluto il mio scrittore preferito.. In ogni caso leggendolo bisogna chiudere entrambi gli occhi sull'aspetto politico delle sue opere.. È incredibile, poi, come la retorica americana sia rimasta invariata nell'arco di 100 anni..

    • @VerSonal2X
      @VerSonal2X Před 8 lety +4

      Perfettamente d'accordo.
      Parla poi di "Anima d'America forgiata da 1500 anni di virtù, pace e moderazione anglosassone"
      Beh, se intende massacri e colonialismo, in effetti l'anima d'America è perfettamente in linea con la cultura imperialista britannica.
      Xenofobia, razzismo e bassa retorica a livelli quasi intollerabili. Incredibile come si possa essere così squisitamente intelligenti e così cretini al tempo stesso. Per fortuna, per quanto un po' di razzismo sia onnipresente, l'aspetto politico nelle sue opere è relativamente marginale.

    • @user-fb7fh1yc1s
      @user-fb7fh1yc1s Před 7 lety +11

      Il suo aspetto politico lo rende ancor più distinto e valente per quanto m'afferisce, un misto di scetticismo e di delicata sensibilità antimoderna e reazionaria che caratterizza la maggior parte dei grandi autori:
      Nietzsche, Heidegger, Tolkien, Holderlin, Borges, Kypling, Poe, Pirandello, D'Annunzio, Dante, Cervantes, Céline, La Rochelle, Elemire Zolla, Pound, Carmelo Bene ecc., tutti scrittori affascinantissimi e profondi, fuori luogo nella società di massa meccanizzata sorta dalla révolution, e alieni al chiasso omologante del progressismo ingenuo e borghese, sazio di sé e dei suoi quattro dogmi, oltreché scettici verso l'ottimistico suffragio universale.
      Soggiungo che ogni Civiltà della storia umana sana e in fase di ascesa, piena di avvenire, è stata colonialista, in tutti i tempi e in tutti i popoli:
      i bantù si sono espansi verso sud sterminando i boscìmani e schiavizzandoli, oltreché guerreggiandosi e schiavizzandosi tra loro per millenni (gli schiavi agli europei eran venduti dai capitribù per soldi), gli aztechi e i maya strappavano il cuore ai loro nemici schiavizzati e ai loro sudditi prima dell'arrivo dei 'cattivi' spagnoli, gli arabi hanno schiavizzato e colonizzato dalla Spagna all'Indonesia,
      e sino a fine '800 vendevano schiave italiane ad Algeri; i turchi hanno genocidato greci, armeni e curdi; i persiani sottomisero mezzo mondo; i mongoli rasero al suolo intere civiltà schiavizzando; i cinesi oggi colonizzano l'Africa ecc.ecc.
      Insomma non è che i bianchi sono cattivi a prescindere mentre gli altri sono 'buoni' e 'amorevoli', come l'ideologia odierna posmoderna insegna, incolpando a senso unico i bianchi europei, per cose peraltro accadute secoli fa e che se si rifiuta l'idea di discendenza li rende totalmente innocenti (poiché non si capisce perché si ereditino solo le 'colpe').
      L'unica colpa degli europei è stata la potenza tecnologica, che gli altri non avevano, e che se avessero avuto avrebbero usato SICURAMENTE.
      Infine, come insegna Nietzsche, ogni Civiltà in principio sorge colle conquiste guerriere, tutte le Civiltà classiche del mondo (classica, islamica, cinese, indiana, giapponese ecc.) sono sorte da Imperi colonizzatori ed espansori di Civiltà, non da tribù pacifiste e isolate, prive di armi.
      Quindi direi che questo moralismo diffuso a senso unico, e questo senso di colpa instillato nei bianchi europei, siano dannosi e con basi false, tipiche di persone che non valutano la storia nel suo complesso dal 100mila a.C. ad oggi, fermandosi agli ultimi due-tre secoletti.
      Secondo tale logica il Tibet è stato giusto che la Cina maoista lo abbia invaso poiché mille anni prima ebbe un Impero colonizzatore ed espansionista. Così nessuno si salva: né in Africa, né in Asia, né in Europa, né in America... però per magia i cattivi e i 'villain' sono sempre i bianchi mentre gli altri sono vittime piene di orgoglio. Tutti possono essere orgogliosi della propria etnia e cultura, che noi compiaciuti appoggiamo, tranne che noi europei o con origini europee.
      P.S.: Dico ciò non essendo punto fan degli U.S., ma cercando d'essere onesto in base alla storia umana. Inoltre sono un ammiratore delle Civiltà orientali, che studio, ma senza sindromi masochistiche.

    • @7Nevermore9
      @7Nevermore9 Před 6 lety

      Pensavo la stessa cosa.

    • @ClaudiaSG82Art
      @ClaudiaSG82Art Před 6 lety +3

      Lovecraft aveva sicuramente una vena xenofoba, che è sempre presente in ogni sua opera, ma al contempo, credo fosse profondamente affascinato dalle altre culture, dai loro riti e le loro superstizioni. Molti dei suoi personaggi infatti, che trovo squisitamente autobiografici, hanno quella profonda curiosità, quella vena di scoprire l'ignoto che è la scintilla del progresso umano; e non importa loro che le superstizioni, i riti e la conoscenza vengano da gente che non è della loro etnia.
      O il racconto de "l'Estraneo" ad esempio: è il punto di vista del "mostro", e come si racconta non lo rende certo meno umano o diverso dagli umani che finisce per spaventare.

    • @gbg.89
      @gbg.89 Před 4 lety

      @@user-fb7fh1yc1s Grazie. ❤️

  • @pPelle3
    @pPelle3 Před 8 lety +11

    Ci stai abituando troppo bene

  • @marcoperusisavorelli4798
    @marcoperusisavorelli4798 Před 8 lety +2

    Grazie per questo nuovo lavoro di qualità. Non conoscevo questo aspetto di Lovecraft. Testo ben scritto e ben letto.

  • @alessandrobattaglia7923

    Straordinari ultimamente!

  • @renzoa3334
    @renzoa3334 Před 2 lety

    La miglior versione !! 👌🏼

  • @renzoa3334
    @renzoa3334 Před 2 lety

    Meraviglioso 🤩

  • @luxdex74
    @luxdex74 Před 8 lety +1

    Non conoscevo questo testo. E' un Lovecraft ancora troppo giovane e legato alle tradizioni. La vita lo cambierà.

    • @user-fb7fh1yc1s
      @user-fb7fh1yc1s Před 7 lety +1

      Non ripudiò mai l'ammirazione pella tradizione in senso alto, come Céline, Pound, Poe, Tolkien, Kypling, Mishima ecc., anzi sotto certi aspetti la intensificherà.

    • @upsl2020
      @upsl2020 Před 4 lety

      Lovecraft è risaputo fosse un conservatore estremamente razzista, e lo è stato per tutta la sua carriera, in questa storia è sicuramente un po' palese

    • @luxdex74
      @luxdex74 Před 4 lety +2

      @@upsl2020 Credo la questione sia un po' più complesse. Lovecraft cambio molto durante la non lunghissima vita. Ci sono varie lettere e documenti che riportano un Lovecraft che torna sui propri passi. Non solo sul razzismo, ma anche su altri temi sociali. Purtroppo si tende a vedere in modo monolitico, ma a volte le persone hanno un'evoluzione.

  • @christianbellanti5342
    @christianbellanti5342 Před 8 lety

    eccezionale anche questo video

  • @ilvenerabilemur
    @ilvenerabilemur Před 8 lety

    grande

  • @angelaangy9459
    @angelaangy9459 Před 4 lety

    Adoro Lovecraft e questo racconto sembra la prefazione del film "il giorno del giudizio".

  • @fabiotardivelli6104
    @fabiotardivelli6104 Před 6 lety +1

    forse Lovercraft allude al progresso come ad un male non evitabile.
    Fabioo ' 961

  • @cinziavidali411
    @cinziavidali411 Před 3 lety

    Un racconto interessante e un po' insolito per Lovecraft

    • @minotaurus91
      @minotaurus91 Před rokem +1

      Qui viene fuori il Lovecraft nostalgico, patriottico, reazionario e (per certi versi) xenofobo e razzista. Ovviamente non si può fargliene una colpa, dopotutto era un uomo del suo tempo, comunque questo suo amore per il passato e per gli antichi valori salterà fuori in molte altre opere successive.

  • @RagnaRogue
    @RagnaRogue Před 8 lety +4

    "das racist!"

    • @FrancescoPanti
      @FrancescoPanti Před 8 lety

      +Federico Novantadue Detto in tedesco è il massimo! XD

    • @AmletoMerisi
      @AmletoMerisi Před 6 lety +3

      Tenebrarum Nihil non sarà un commento un po' superficiale?

    • @Cacciatoredidemoni
      @Cacciatoredidemoni Před 4 lety +2

      @@AmletoMerisi Non direi: i continui riferimenti poco gentili agli "uomini bruni" o agli stranieri malvagi sono abbastanza spiacevoli. Per non parlare della celebrazione dei "robusti coloni", il cui sterminio degli indigeni viene nascosto sotto il tappeto.

    • @SantjagoRamirez
      @SantjagoRamirez Před 4 lety +5

      @@Cacciatoredidemoni Lovecraft riflette il pensiero diffuso negli stati uniti del 1930, soprattutto in quei territori come il new england, fortemente chiusi e tradizionalisti. In quel periodo, in quei luoghi, il razzismo era la normalità ( tra l'altro non mi pare che oggi da quelle parti le cose siano molto cambiate). Ognuno é figlio del suo tempo, nel bene e nel male. Ciò non toglie nulla al fatto che sia stato uno scrittore geniale. E bollarlo come 'racist' senza inserirlo in un contesto preciso é senza dubbio un atteggiamento superficiale.

    • @Cacciatoredidemoni
      @Cacciatoredidemoni Před 4 lety +2

      @@SantjagoRamirez Io adoro i suoi racconti sugli Antichi e il mito di Cthulhu, ma questo testo è senza ombra di dubbio razzista, e in quanto tale mi fa schifo. Dirlo non è essere superficiali, ma ammettere la realtà dei fatti. Negli anni 30 non erano tutti razzisti: c'erano intellettuali che si battevano contro il razzismo e il fascismo che allora (come purtroppo ancora oggi) avvelenavano il mondo. Parlo di Hemingway, Russell, Klaus Mann, Brecht e così via. Lovecraft resta un grande scrittore, ma tristemente mediocre nel suo accettare senza un ragionamento critico i pregiudizi del suo tempo (anche senza andare fino in Europa, negli USA il Ku Klux Klan ammazzava i neri che osavano vivere liberamente - una persona con un minimo di rispetto per i diritti umani sarebbe inorridita di fronte a ciò).